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Topic: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin - page 57. (Read 254714 times)

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December 21, 2021, 03:55:53 PM


@Amph

Scusami... non vorrei essere frainteso, ma non riesco a capire se mi stai prendendo in giro o se effettivamente non riesco a farmi capire.
Continui a dire se ho firmato sono sicuramente mie, il timestamp, ecc. tutta una serie di elementi che indubbiamente certificano una transazione;
ma non ci certificano chi; perché le chiavi potresti avere rivelate a 10, 100, 1000 persone diverse.

D'altronde se ci fosse modo di certificare la proprietà dei  Bitcoin in altra maniera, non verrebbe richiesto la compilazione del quadro RW.




C'è poco da capire, già ben prima del BTC ogni tanto saltavano fuori furti di svariati k EUR detenuti in una pentola o sotto il materasso da pensionati. Idem con oro o altri beni al portatore.

Che tenere i soldi in pentola (e che % del proprio patrimonio) sia la strategia migliore è una questione personalissima che ognuno di noi fa a seconda di tante considerazioni nella nostra vita privata. Poi quei soldi non necessariamente andranno spesi per acquistare una Ferrari o un terreno, situazione dove qualcuno si manifesterebbe abbastanza alla svelta.

Con i BTC la questione "tenerseli in casa" agevola maggiormente il singolo, venendo meno la fisicità del bene (in un caso estremo sarebbe pure possibile memorizzare una chiave privata).

Se l'ade si farà leggermente furba, anziché chiedere compilazioni di improbabili RW (ad oggi rimane la domanda, chi stabilisce il prezzo al 31/12???), potrebbe benissimo chiedere la firma digitale.

Prima hai detto una cosa non vera, ovvero la presenza di un attore che fa da sostituto d'imposta già oggi in Italia. Direi che tentare di normare preventivamente un settore del genere può, con molta probabilità, portare a farsi del male, preventivamente.

Per l'esempio della moglie, se è stata adeguatamente istruita, saprà come comportarsi
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December 21, 2021, 03:40:01 PM
non vedo il senso, visto che anche dichiarandola se la metti cosi non si è sicuri che sia tua, avrei benissimo potuto rubarla ad un'altro(magari lui l'ha persa, l'ho trovata per terra) e dichiararla io, però resta il fatto che in origine quella banconota non era mia

mi sembra un argomentazione un po debole, in ogni caso l'indirizzo è senza ombra di dubbio in mio possesso se l'ho firmato, che poi non ci sono più i btc associati perché associati ad un'altro che io non ho firmato ma ha firmato un'altro non centra molto

perché finché quei btc erano associati alla chiave che ho firmato erano miei


Come mi dimostri che una banconota da € 50 nel tuo portafoglio è la tua e non è la mia ?
solo perché è al portatore.

Beh, anche il bitcoin e' chiaramente al portatore, chi ha le chiavi e' il proprietario, perche' e' l'unico che puo' disporne (a meno di indirizzi multisig controllati da soggetti diversi).

E da qui nasce il problema di dichiarare quanti se ne posseggono nel quadro RW, nel caso se ne possegga quantita' ingenti, perche' sarebbe come dichiarare che in casa si tiene un sacchetto di monete d'oro o una somma ingente in contanti.



@Amph

Scusami... non vorrei essere frainteso, ma non riesco a capire se mi stai prendendo in giro o se effettivamente non riesco a farmi capire.
Continui a dire se ho firmato sono sicuramente mie, il timestamp, ecc. tutta una serie di elementi che indubbiamente certificano una transazione;
ma non ci certificano chi; perché le chiavi potresti avere rivelate a 10, 100, 1000 persone diverse.

D'altronde se ci fosse modo di certificare la proprietà dei  Bitcoin in altra maniera, non verrebbe richiesto la compilazione del quadro RW.

Mi sembra così chiaro, oserei dire così banale che non si possa associare una transazione ad una persona, o meglio ad una identità certa.
Si può risalire, come avvenuto in alcune indagini a chi le ha ricevute per ultimo, chi le ha spese...

Le uniche transazioni "certe", per modo di dire, l'unico possesso di Bitcoin certo è quello fato presso un exchange, con KYC/AML completo ovviamente;
uno ha comprato una determinata quantità di Bitcoin, con pagamento tracciabile con bonifico, le ha tenute sul conto dell'exchange, poi magari le ha convertite.


Facciamo un altro esempio... l'ultimo, perché poi rimani pure della tua idea.
Un uomo anni fa entra in possesso di alcuni Bitcoin, perché... boh... li ha minati o li ricevuti pagandoli in contanti da un venditore anonimo per la strada.
Li custodisce in proprio; anche se ovviamente una parte li sposta, una parte li movimenta, una parte li spende, bla bla bla...
Passa del tempo, l'uomo si sposa.
Passa ancora del tempo, l'uomo si ammala gravemente.
Prima di morire cede tutte le credenziali per recuperare e gestire i Bitcoin alla moglie a cui fornisce le opportune istruzioni.
L'uomo muore.

Quali elementi ha la moglie per distinguere, in maniera certa, legalmente certa che quei Bitcoin non erano i suoi,
ma lo sono diventati solo in un secondo momento alla morte del marito ?

Io direi che non ha nessun elemento, nemmeno se avesse un atto notarile, dal momento che lei potrebbe essere stata a conoscenza delle credenziali,
già fin dall'origine.
Di più, non c'è nemmeno nessun elemento per distinguere e per dire che le credenziali le abbia originate lei e non il marito che potrebbe solo essere
stato un utilizzatore intermedio.
Io direi proprio che non si riesce a distinguere le posizioni.


EDIT

Mi viene in mente un fatto di cronaca, abbastanza famoso che può spiegare e chiarire cosa significa attribuire una azione ad una determinata persona,
in modo certo ed univoco, da un punto di vista legale.

È un fatto legato alla Banda della Magliana.
Vengono ritrovate elle armi, in una roulotte di proprietà e nella piena disponibilità di una persona.
In sede processuale è emerso che questa roulotte aveva un vetro rotto... al momento del ritrovamento;
quindi, teoricamente, in astratto, potrebbe essere stato chiunque a introdurre le armi all'interno.
La persona venne scagionata:


Fu questa la situazione nella quale Franco Giuseppucci, detto er Fornaretto e in seguito ribattezzato er Negro, un buttafuori di una sala corse di Ostia con molte conoscenze nell'ambiente della mala romana, doti di leadership e grande carisma, iniziò a compiere i primi piccoli reati e a comparire nei verbali della polizia.
Vista la sua intraprendenza, considerato persona affidabile dai malavitosi più esperti, spesso e volentieri le varie batterie di rapinatori affidavano proprio a lui tramite una ragazza Antonella Rossi la custodia, che Giuseppucci custodiva all'interno di una roulotte di sua proprietà parcheggiata al Gianicolo.
Quando però, il 17 gennaio 1976, tale nascondiglio venne scoperto dai Carabinieri, Giuseppucci fu arrestato ma, grazie al vetro rotto della roulotte, in sede processuale venne a mancare il presupposto probatorio della sua consapevolezza che all'interno della roulotte fossero nascoste delle armi e la pena fu contenuta a qualche mese di detenzione.


fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Banda_della_Magliana
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December 21, 2021, 11:49:42 AM
E da qui nasce il problema di dichiarare quanti se ne posseggono nel quadro RW, nel caso se ne possegga quantita' ingenti, perche' sarebbe come dichiarare che in casa si tiene un sacchetto di monete d'oro o una somma ingente in contanti.
Uno che ha tanti BTC molto probabilmente è anche una persona accorta che li tiene su vari wallet, e dubito possa essere così stupido da dichiarare autonomamente di possedere X BTC allo stato, sia per una questione di possibili persone all'interno dell'AdE che possano passare a qualcuno questo genere di informazioni sia per possibili attacchi hacker. Non so voi ma io ho ben poca fiducia nel sistema informatico dello stato italiano...
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December 21, 2021, 08:51:11 AM
Come mi dimostri che una banconota da € 50 nel tuo portafoglio è la tua e non è la mia ?
solo perché è al portatore.

Beh, anche il bitcoin e' chiaramente al portatore, chi ha le chiavi e' il proprietario, perche' e' l'unico che puo' disporne (a meno di indirizzi multisig controllati da soggetti diversi).

E da qui nasce il problema di dichiarare quanti se ne posseggono nel quadro RW, nel caso se ne possegga quantita' ingenti, perche' sarebbe come dichiarare che in casa si tiene un sacchetto di monete d'oro o una somma ingente in contanti.

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December 21, 2021, 06:50:29 AM
non vedo il senso, visto che anche dichiarandola se la metti cosi non si è sicuri che sia tua, avrei benissimo potuto rubarla ad un'altro(magari lui l'ha persa, l'ho trovata per terra) e dichiararla io, però resta il fatto che in origine quella banconota non era mia

mi sembra un argomentazione un po debole, in ogni caso l'indirizzo è senza ombra di dubbio in mio possesso se l'ho firmato, che poi non ci sono più i btc associati perché associati ad un'altro che io non ho firmato ma ha firmato un'altro non centra molto

perché finché quei btc erano associati alla chiave che ho firmato erano miei
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December 20, 2021, 05:51:28 PM
no aspetta se io firmo un indirizzo quello inequivocabilmente appartiene a me, se i bitcoin vengono spostati(che poi non vengono spostati va beh) io firmerò il nuovo indirizzo e cosi via, in questo modo attesto sempre che quella quantità di bitcoin è sotto il mio controllo

nella firma c'è il timestamp che dice quando tu possedevi gli indirizzi iniziali che permettevano di avere il controllo di quei bitcoin


"Appartiene a me"; io dire molto più genericamente, appartiene a chi aveva tutte le credenziali per operare...

I bitcoin su un determinato indirizzo sono controllati dalla chiave privata di tale indirizzo. Eventualmente chi possiede quella chiave privata, possiede anche i bitcoin.
Quindi sono d'accordo, è molto difficile dire chi possieda.
Se io consegno fisicamente la chiave privata a qualcuno, i bitcoin hanno cambiato proprietario o no?

infatti il nuovo proprietario dovrà dimostrarne l'appartenenza con una nuova firma, non vedo il problema, ricordo che sulla firma basta riportare nome e cognome, non vedo come possano esserci dubbi su chi fosse prima il proprietario...

se io firmo un indirizzo quello è senza ombra di dubbio mio, che poi i bitcoin siano andati nelle mani di qualcun'altro perché associati ad una nuova chiave privata, non centra con l'appartenenza dell'indirizzo di origine

Mettiamo l'esempio estremo dell'omicidio, tu hai comprato dei bitcoin 10 anni fa e non li hai mai spostati, o hai fatto anche degli spostamenti,
immaginatela come volete.
Mi consegni tutto quanto occorre per entrare in possesso dei bitcoin e movimentarli, tutti i dettagli, wallet, ecc...
Poi io ti uccido.

Quali elementi ho io, per dire che 10 anni fa non ho fatto quei movimenti ?
come fanno i tuoi eredi a dire che quelli erano i tuoi bitcoin ? immaginando che non siano in possesso dei dati tecnici per avere accesso a quelle criptovalute.

Non è questo però l'esempio che stavi facendo con Amph e al quale mi sono collegato. Oppure se era questo ho capito male io, non so....
Comunque la mia risposta era:
Io ho comprato Btc 10 anni fa e solo oggi li ho venduti.
In questa situazione, fino a "ieri" io potevo dimostrare di essere il "proprietario" di quei Btc, perché se un altro avesse avuto la pk li avrebbe spostati.
Poiché ciò non è avvenuto, ne deduco che posso dimostrare di essere io il proprietario anche a distanza di anni (a patto di non averli movimentati, come già scrivevo).
Non c'è nome-cognome - ovvio - ma se un terzo avesse conosciuto quella pk mi avrebbe fatto sparire i Btc.


Si tratta di dimostrare in modo certo che una data quantità di criptomoneta è effettivamente di una persona;
che sia stata sempre di quella determinata persona.

Stiamo confondendo molto due fattori, una dimostrazione tecnica, timestamp, la firma... o dimostrazione da un punto di vista legale.

Come mi dimostri che una banconota da € 50 nel tuo portafoglio è la tua e non è la mia ?
solo perché è al portatore.

Nemmeno se la firmo, posso dire che è la mia, nemmeno se ci faccio un altro segno distintivo, nemmeno se ho 8000 testimoni.
È in tasca tua è tua.
Altrimenti da domani contesto a tutti i passanti di avere in tasca dei soldi miei.

Non si verifica mai una identità in base ad un sistema di password o altro... che ci sia traccia certa di una transazione avvenuta in un dato momento,
questo indubbio, ma non si può associare in maniera certa ad una determinata persona.

È come se io fornisco le mie credenziali di home banking, a qualcuno e quel qualcuno opera,
si dice che sono stato io, solo perché quel conto è associato al mio documento e mio codice fiscale;
solo perché c'è stata una identificazione a monte.
Ma io posso far eseguire chiunque.
A mio rischio e pericolo s'intende.

Tant'è che in alcune operazioni particolari si autorizzano certe transazioni solo in presenza o usando parametri bio-metrici.
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December 20, 2021, 05:00:58 PM
Mettiamo l'esempio estremo dell'omicidio, tu hai comprato dei bitcoin 10 anni fa e non li hai mai spostati, o hai fatto anche degli spostamenti,
immaginatela come volete.
Mi consegni tutto quanto occorre per entrare in possesso dei bitcoin e movimentarli, tutti i dettagli, wallet, ecc...
Poi io ti uccido.

Quali elementi ho io, per dire che 10 anni fa non ho fatto quei movimenti ?
come fanno i tuoi eredi a dire che quelli erano i tuoi bitcoin ? immaginando che non siano in possesso dei dati tecnici per avere accesso a quelle criptovalute.

Non è questo però l'esempio che stavi facendo con Amph e al quale mi sono collegato. Oppure se era questo ho capito male io, non so....
Comunque la mia risposta era:
Io ho comprato Btc 10 anni fa e solo oggi li ho venduti.
In questa situazione, fino a "ieri" io potevo dimostrare di essere il "proprietario" di quei Btc, perché se un altro avesse avuto la pk li avrebbe spostati.
Poiché ciò non è avvenuto, ne deduco che posso dimostrare di essere io il proprietario anche a distanza di anni (a patto di non averli movimentati, come già scrivevo).
Non c'è nome-cognome - ovvio - ma se un terzo avesse conosciuto quella pk mi avrebbe fatto sparire i Btc.


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December 20, 2021, 05:00:14 PM
no aspetta se io firmo un indirizzo quello inequivocabilmente appartiene a me, se i bitcoin vengono spostati(che poi non vengono spostati va beh) io firmerò il nuovo indirizzo e cosi via, in questo modo attesto sempre che quella quantità di bitcoin è sotto il mio controllo

nella firma c'è il timestamp che dice quando tu possedevi gli indirizzi iniziali che permettevano di avere il controllo di quei bitcoin


"Appartiene a me"; io dire molto più genericamente, appartiene a chi aveva tutte le credenziali per operare...

I bitcoin su un determinato indirizzo sono controllati dalla chiave privata di tale indirizzo. Eventualmente chi possiede quella chiave privata, possiede anche i bitcoin.
Quindi sono d'accordo, è molto difficile dire chi possieda.
Se io consegno fisicamente la chiave privata a qualcuno, i bitcoin hanno cambiato proprietario o no?

infatti il nuovo proprietario dovrà dimostrarne l'appartenenza con una nuova firma, non vedo il problema, ricordo che sulla firma basta riportare nome e cognome, non vedo come possano esserci dubbi su chi fosse prima il proprietario...

se io firmo un indirizzo quello è senza ombra di dubbio mio, che poi i bitcoin siano andati nelle mani di qualcun'altro perché associati ad una nuova chiave privata, non centra con l'appartenenza dell'indirizzo di origine
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December 20, 2021, 04:44:21 PM
....
C'era un miao amico che diceva, oh oh oh ciccio, ti vedo un po' distratto...


https://m.youtube.com/watch?v=lJ_YclBHnWI&t=4m30s


Affermazione che non ho verificato.
.......

Il tizio (scusa ma non sono andato all'inizio per capirne il nome) fa riferimento ad una delle (tante) interpretazioni che assume che il fatto che l'exchange sia in Italia oppure che il contribuente detenga i Btc su proprio wallet (non custodial), faccia decadere la necessità di dichiarare in RW in quanto si ritiene che quei Btc siano "in Italia".
Tesi non accettata da AdE, vedi anche la recente risposta AdE  788/2021 all'interpello ormai già discusso più volte anche qui:

https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/3930262/Risposta+788+del+2021.pdf/01995188-b1a7-bdcb-6116-760577456538

a pag. 5 dice:

no aspetta se io firmo un indirizzo quello inequivocabilmente appartiene a me, se i bitcoin vengono spostati(che poi non vengono spostati va beh) io firmerò il nuovo indirizzo e cosi via, in questo modo attesto sempre che quella quantità di bitcoin è sotto il mio controllo

nella firma c'è il timestamp che dice quando tu possedevi gli indirizzi iniziali che permettevano di avere il controllo di quei bitcoin


"Appartiene a me"; io dire molto più genericamente, appartiene a chi aveva tutte le credenziali per operare...

I bitcoin su un determinato indirizzo sono controllati dalla chiave privata di tale indirizzo. Eventualmente chi possiede quella chiave privata, possiede anche i bitcoin.
Quindi sono d'accordo, è molto difficile dire chi possieda.
Se io consegno fisicamente la chiave privata a qualcuno, i bitcoin hanno cambiato proprietario o no?


Questa è la domanda centrale... probabilmente se questo passaggio non è certificato altrove,
il secondo che riceve il pacchetto si può presumere che ne sia stato sempre il proprietario.
......

Sul punto in grassetto proviamo a fare un esempio.
Io compero 10 Btc 10 anni fa (mi piacciono i numeri facili  Grin) e li tengo FERMI.
Oggi li cedo/vendo/regalo a Tizio.
La PRIMA cosa che farà Tizio appena ricevuta la pk di quei Btc sarà spostarli, non credo esista ragione al mondo che potrebbe indurlo a lasciarli su quell'address. Anche se Tizio mi uccidesse all'istante (per essere sicuro che io non abbia una copia della pk), come potrebbe essere sicuro che io non l'abbia copiata e data a mio fratello? magari proprio per evitare "sgradite sorprese" ?  Non potrebbe saperlo, perciò li sposterebbe subito.

Quindi imho se quei Btc non fossero mai stati movimentati il problema non si porrebbe, e ciò equivarrebbe a dimostrare che io sono stato l'unico proprietario proprio da 10 anni.
Se invece ci fossero stati movimenti.... allora ok il discorso si farebbe più complicato ma l'idea di base resterebbe valida.



Premetto che non ho mai usato un exchange e non conosco né il tipo, né la società; né i servizi che offrono.
Il tipo penso si riferisca ad una modalità in cui i bitcoin sono lasciati sull'exchange, ovvero l'utente non ha nessun wallet.

Ad intuito, posso immagine che la cosa sia equiparata ad avere un conto corrente in valuta estera; non è necessario dichiarare
quanto si ha.
Similmente al fatto di avere un conto in euro, nessuno fa dichiarazioni aggiuntive.



Scusate ma... mi sembrava abbastanza elementare che non sia possibile determinare l'identità certa di una persona.

Mettiamo l'esempio estremo dell'omicidio, tu hai comprato dei bitcoin 10 anni fa e non li hai mai spostati, o hai fatto anche degli spostamenti,
immaginatela come volete.
Mi consegni tutto quanto occorre per entrare in possesso dei bitcoin e movimentarli, tutti i dettagli, wallet, ecc...
Poi io ti uccido.

Quali elementi ho io, per dire che 10 anni fa non ho fatto quei movimenti ?
come fanno i tuoi eredi a dire che quelli erano i tuoi bitcoin ? immaginando che non siano in possesso dei dati tecnici per avere accesso a quelle criptovalute.

Boh... c'è un bonifico tuo ad un exchange... ?
ma io dico che i soldi per fare quell'operazione te li ho dati io, si va avanti in un ping pong che diventa una cosa lunga e le cose lunghe diventan serpi.
Siamo sempre nel problema di un titolo "al portatore".

Entra quindi in funziona la legge del quinto, chi ha i soldi in mano ha vinto.








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December 20, 2021, 03:18:36 PM
....
C'era un miao amico che diceva, oh oh oh ciccio, ti vedo un po' distratto...


https://m.youtube.com/watch?v=lJ_YclBHnWI&t=4m30s


Affermazione che non ho verificato.
.......

Il tizio (scusa ma non sono andato all'inizio per capirne il nome) fa riferimento ad una delle (tante) interpretazioni che assume che il fatto che l'exchange sia in Italia oppure che il contribuente detenga i Btc su proprio wallet (non custodial), faccia decadere la necessità di dichiarare in RW in quanto si ritiene che quei Btc siano "in Italia".
Tesi non accettata da AdE, vedi anche la recente risposta AdE  788/2021 all'interpello ormai già discusso più volte anche qui:

https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/3930262/Risposta+788+del+2021.pdf/01995188-b1a7-bdcb-6116-760577456538

a pag. 5 dice:

no aspetta se io firmo un indirizzo quello inequivocabilmente appartiene a me, se i bitcoin vengono spostati(che poi non vengono spostati va beh) io firmerò il nuovo indirizzo e cosi via, in questo modo attesto sempre che quella quantità di bitcoin è sotto il mio controllo

nella firma c'è il timestamp che dice quando tu possedevi gli indirizzi iniziali che permettevano di avere il controllo di quei bitcoin


"Appartiene a me"; io dire molto più genericamente, appartiene a chi aveva tutte le credenziali per operare...

I bitcoin su un determinato indirizzo sono controllati dalla chiave privata di tale indirizzo. Eventualmente chi possiede quella chiave privata, possiede anche i bitcoin.
Quindi sono d'accordo, è molto difficile dire chi possieda.
Se io consegno fisicamente la chiave privata a qualcuno, i bitcoin hanno cambiato proprietario o no?


Questa è la domanda centrale... probabilmente se questo passaggio non è certificato altrove,
il secondo che riceve il pacchetto si può presumere che ne sia stato sempre il proprietario.
......

Sul punto in grassetto proviamo a fare un esempio.
Io compero 10 Btc 10 anni fa (mi piacciono i numeri facili  Grin) e li tengo FERMI.
Oggi li cedo/vendo/regalo a Tizio.
La PRIMA cosa che farà Tizio appena ricevuta la pk di quei Btc sarà spostarli, non credo esista ragione al mondo che potrebbe indurlo a lasciarli su quell'address. Anche se Tizio mi uccidesse all'istante (per essere sicuro che io non abbia una copia della pk), come potrebbe essere sicuro che io non l'abbia copiata e data a mio fratello? magari proprio per evitare "sgradite sorprese" ?  Non potrebbe saperlo, perciò li sposterebbe subito.

Quindi imho se quei Btc non fossero mai stati movimentati il problema non si porrebbe, e ciò equivarrebbe a dimostrare che io sono stato l'unico proprietario proprio da 10 anni.
Se invece ci fossero stati movimenti.... allora ok il discorso si farebbe più complicato ma l'idea di base resterebbe valida.

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December 20, 2021, 02:44:23 PM
no aspetta se io firmo un indirizzo quello inequivocabilmente appartiene a me, se i bitcoin vengono spostati(che poi non vengono spostati va beh) io firmerò il nuovo indirizzo e cosi via, in questo modo attesto sempre che quella quantità di bitcoin è sotto il mio controllo

nella firma c'è il timestamp che dice quando tu possedevi gli indirizzi iniziali che permettevano di avere il controllo di quei bitcoin


"Appartiene a me"; io dire molto più genericamente, appartiene a chi aveva tutte le credenziali per operare...

I bitcoin su un determinato indirizzo sono controllati dalla chiave privata di tale indirizzo. Eventualmente chi possiede quella chiave privata, possiede anche i bitcoin.
Quindi sono d'accordo, è molto difficile dire chi possieda.
Se io consegno fisicamente la chiave privata a qualcuno, i bitcoin hanno cambiato proprietario o no?


Questa è la domanda centrale... probabilmente se questo passaggio non è certificato altrove,
il secondo che riceve il pacchetto si può presumere che ne sia stato sempre il proprietario.
Se c'è un atto notarile che certifica questo, la storia cambia.

Se io ti do le chiavi della mia auto e ti dico, vai, fai brumm brumm; tu giri per strada, come ti pare, paghi i pieni di benzina, vai anche tu pagare l'assicurazione RC auto,
ne hai la piena disponibilità; oggi è disposto che questo tipo di uso, abbia una annotazione sul libretto dell'auto.
Ma il proprietario rimango io perché il proprietario è annotato altrove, su un database a parte ( motorizzazione, P.R.A. ) e io ho il certificato di proprietà.

Possesso ( https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-terzo/titolo-viii/capo-i/art1140.html ) non è proprietà ( https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-terzo/titolo-ii/capo-i/art832.html ).










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December 20, 2021, 02:29:20 PM
no aspetta se io firmo un indirizzo quello inequivocabilmente appartiene a me, se i bitcoin vengono spostati(che poi non vengono spostati va beh) io firmerò il nuovo indirizzo e cosi via, in questo modo attesto sempre che quella quantità di bitcoin è sotto il mio controllo

nella firma c'è il timestamp che dice quando tu possedevi gli indirizzi iniziali che permettevano di avere il controllo di quei bitcoin


"Appartiene a me"; io dire molto più genericamente, appartiene a chi aveva tutte le credenziali per operare...

I bitcoin su un determinato indirizzo sono controllati dalla chiave privata di tale indirizzo. Eventualmente chi possiede quella chiave privata, possiede anche i bitcoin.
Quindi sono d'accordo, è molto difficile dire chi possieda.
Se io consegno fisicamente la chiave privata a qualcuno, i bitcoin hanno cambiato proprietario o no?
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December 20, 2021, 12:23:00 PM
no aspetta se io firmo un indirizzo quello inequivocabilmente appartiene a me, se i bitcoin vengono spostati(che poi non vengono spostati va beh) io firmerò il nuovo indirizzo e cosi via, in questo modo attesto sempre che quella quantità di bitcoin è sotto il mio controllo

nella firma c'è il timestamp che dice quando tu possedevi gli indirizzi iniziali che permettevano di avere il controllo di quei bitcoin


"Appartiene a me"; io dire molto più genericamente, appartiene a chi aveva tutte le credenziali per operare...

che sarei io(generale) in questo caso, che poi uno mi rubi le chiavi e firmi nuovamente, verrà vista una nuova firma in un altro periodo più avanti è quindi si può presupporre che non sono più in mio possesso

con il timestamp non si scappa, in quel dato tempo appartenevano sicuramente a chi ha firmato, che poi li abbia presi il barbone sotto casa uccidendomi e spacciandolo per incidente poco cambia :asd:
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December 20, 2021, 11:55:35 AM
no aspetta se io firmo un indirizzo quello inequivocabilmente appartiene a me, se i bitcoin vengono spostati(che poi non vengono spostati va beh) io firmerò il nuovo indirizzo e cosi via, in questo modo attesto sempre che quella quantità di bitcoin è sotto il mio controllo

nella firma c'è il timestamp che dice quando tu possedevi gli indirizzi iniziali che permettevano di avere il controllo di quei bitcoin


"Appartiene a me"; io dire molto più genericamente, appartiene a chi aveva tutte le credenziali per operare...
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December 20, 2021, 11:12:44 AM
no aspetta se io firmo un indirizzo quello inequivocabilmente appartiene a me, se i bitcoin vengono spostati(che poi non vengono spostati va beh) io firmerò il nuovo indirizzo e cosi via, in questo modo attesto sempre che quella quantità di bitcoin è sotto il mio controllo

nella firma c'è il timestamp che dice quando tu possedevi gli indirizzi iniziali che permettevano di avere il controllo di quei bitcoin
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December 20, 2021, 09:50:52 AM

ma con i bitcoin si possono seguire tutte le transazioni e firmare gli indirizzi che ti appartengono, non vedo quindi il senso di uno storico che giustifichi che quei bitcoin erano tuoi da quando valevano 1 euro, anche se oggi ne valgono 1 milione per dire

o forse non ho inteso cosa volevi dire


Compilare il quadro RW dichiarare quanti "pezzi" di criptovaluta hai, certifica, per quello che è lo stato dell'arte oggi,
verso l'agenzia delle entrate che nell'anno 2021 avevi, per esempio, 100 BTC.

Quando nel 2031, vorrai spendere quei 100 BTC che potrebbero essere una cifra enorme, non ci sarà niente da eccepire.
Lei come ha avuto questo miliardo per comprare questa lussuosa villa ?
nel 2021 avevo questi 100 pezzi di criptovaluta...


Viceversa, in particolare se quel cashout o quella spesa, fosse un movimento anomalo rispetto al reddito... qualcuno ti potrebbe puntare il dito
e dire, boh... lei questa spesa non se la può permettere, è una spesa ingiustificata di cui non c'è documentazione attendibile e certa, lei sta riciclando soldi per qualcun'altro...
lei aveva del nero, lei ha fatto evasione fiscale, ecc.
.

Questo era il senso del discorso.


Prendo l'occasione per dire che la blockchain certifica tante cose... ma concettualmente è certificato lo spostamento di una certa quantità, in un certo momento,
da certo un punto ad un altro punto.
Dimostrare che quel movimento è realmente il proprio nome, cognome, codice fiscale; non è semplice, nemmeno scontato.

Metti che tu oggi hai firmato e transato tutto quello che vuoi.
Poi mi dai tutto l'occorrente di quel che hai usato, tutte le "key" di questo mondo...
io oggi posso "ripetere" quei movimenti o "dimostrare che...".

Eppure non ero il possessore originale.

Altro caso, metti che due, marito e moglie, due fratelli; in ogni caso più persone avessero accesso alla piena operatività di un tot di Bitcoin...
chi ha fatto un determinato movimento ?
In estrema sintesi sulla blockchain vedi UN movimento, ma non vedi CHI.

Questo può essere un vantaggio o uno svantaggio, sicuramente non determinante per il normale funzionamento.
Ai fini fiscali ha ovviamente un rilievo.
legendary
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December 20, 2021, 06:27:10 AM
Quote from: Harakiri88
Mmm è un bel casotto, se trovo uno che mi vende una casa in crypto?

L'ho riportato più volte.

Viene fatto l'atto, ma con segnalazione di operazione sospetta...

https://www.notariato.it/it/news/bitcoin-con-alert-antiriciclaggio/

... all'UIF:
https://uif.bancaditalia.it/adempimenti-operatori/segnalazioni-sos/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102

nel caso i bitcoin provenissiro direttamente da un exchange con kyc? non penso sussista il problema del riciclaggio

ma quindi si può pagare una casa in bitcoin tra privati?

Sì, anche fra non privati, ma è considerata operazione sospetta di default.


Per il quadro RW si è ribadito quanto già emerso in più casi ovvero che per il solo monitoraggio fiscale, vanno dichiarate le criptovalute che si posseggono:

https://www.informazionefiscale.it/?page=amp&id_article=9781

La visione è quella di valutare che se in un futuro 1 BTC = $ 5.000.000 ci sia uno storico / giustificativo.

Ma serve anche oggi nel presente.

Immaginate di dover incriminare una persona per traffico di droga internazionale.
Fra le prove contro questa persona una gestione di una grande ricchezza, apparentemente non giustificata che si presume proventi di reati.

Se non ci fosse la dichiarazione RW questa persona potrebbe portare come giustificazione valida il fatto di aver avuto anni fa delle criptovalute che si sono poi molto rivalutate...

Così, era solo un esempio.

ma con i bitcoin si possono seguire tutte le transazioni e firmare gli indirizzi che ti appartengono, non vedo quindi il senso di uno storico che giustifichi che quei bitcoin erano tuoi da quando valevano 1 euro, anche se oggi ne valgono 1 milione per dire

o forse non ho inteso cosa volevi dire
legendary
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December 19, 2021, 08:02:15 PM
Se non erro, c'è poi almeno un exchange, italiano che opera come sostituto d'imposta ( .......

Quale sarebbe ? a me non risulta che ci sia nessuno che faccia da sostituto anche perché farlo vorrebbe dire sapere esattamente come trattare fiscalmente le cripto, tema che è ampiamente aperto.
Ma se fosse vero sarebbe molto utile a tutti sapere quale sia l'exchange, aiuterebbe molti. Spara il nome !  Wink   (per favore)
  


C'era un miao amico che diceva, oh oh oh ciccio, ti vedo un po' distratto...


https://m.youtube.com/watch?v=lJ_YclBHnWI&t=4m30s


Affermazione che non ho verificato.

Si presenta ovviamente il problema, concettualmente importante di non detenere in proprio.
Occorre poi ovviamente KYC/AML particolarmente completo.


Ci sarebbe poi io solito sistema di dare una veste assicurativa ai Bitcoin detenuti, una strada non percorribile ad oggi per cifre piccole, nemmeno medie.

In quel caso sostituto d'imposta è la compagnia custode.

Ci sono poi altri vantaggi, fra cui l'azzeramento delle eventuali tasse di successione.
Nonché il vantaggio di non dover conteggiare nulla finché non si passa all'incasso.
Tassazione del tutto posticipata.

Al momento in Italia non lo fa (quasi) nessuno.
legendary
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December 19, 2021, 03:59:47 PM
No non credo Paolo stesse parlando di TRT perché ne parlammo già pochi mesi fa e quella la esclusi visto che la seguo da anni e so quel che rispondono sui social quando viene fatta questa domanda.
Per questo sarei curioso di sapere a quale exchange si riferisse. Quali altri exchange italiani ci sono altrimenti? Uno che si chiama Young mi pare (che non ho mai usato) e poi? C'è altro?
legendary
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December 19, 2021, 02:42:01 PM
Se non erro, c'è poi almeno un exchange, italiano che opera come sostituto d'imposta ( .......
Quale sarebbe ? a me non risulta che ci sia nessuno che faccia da sostituto anche perché farlo vorrebbe dire sapere esattamente come trattare fiscalmente le cripto, tema che è ampiamente aperto.
Ma se fosse vero sarebbe molto utile a tutti sapere quale sia l'exchange, aiuterebbe molti. Spara il nome !  Wink   (per favore)
Azzarderei che stia parlando di The Rock ma nemmeno a me risulta che faccia da sostituto d'imposta, come giustamente fai notare non vedo perché dovrebbe farsi carico di una situazione poco chiara e che potrebbe avere strascichi legali.

No non credo Paolo stesse parlando di TRT perché ne parlammo già pochi mesi fa e quella la esclusi visto che la seguo da anni e so quel che rispondono sui social quando viene fatta questa domanda.

Tra l'altro, guarda quando si dice il caso, hanno fatto la domanda proprio poco fa sul loro canale TG ufficiale e Medri ha risposto - come sempre - che nessuno in Italia (e fuori) fa da sostituto d'imposta:



p.s. so che è una coincidenza strana ma "John Dela Vega" non sono io  Grin


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