nel caso i bitcoin provenissiro direttamente da un exchange con kyc? non penso sussista il problema del riciclaggio
ma quindi
si può pagare una casa in bitcoin tra privati?
Sì, anche fra non privati, ma è considerata
operazione sospetta di default.
Per il quadro RW si è ribadito quanto già emerso in più casi ovvero che per il solo monitoraggio fiscale, vanno dichiarate le criptovalute che si posseggono:
https://www.informazionefiscale.it/?page=amp&id_article=9781La visione è quella di valutare che se in un futuro 1
BTC = $ 5.000.000 ci sia uno storico / giustificativo.
Ma serve anche oggi nel presente.
Immaginate di dover incriminare una persona per traffico di droga internazionale.
Fra le prove contro questa persona una gestione di una grande ricchezza, apparentemente non giustificata che si presume proventi di reati.
Se non ci fosse la dichiarazione RW questa persona potrebbe portare come giustificazione valida il fatto di aver avuto anni fa delle criptovalute che si sono poi molto rivalutate...
Così, era solo un esempio.
Lascio una esternazione a voce alta.
Ho sentito nel tempo varie persone, fuori dal forum, che fino ad "
ieri" l'operazione finanziaria più grande che avevano fatto era dare una martellata ad un porcellino-salvadanaio...
mentre dopo poco hanno iniziato a trattare e professare di trend macroeconomici, teorie e politiche monetarie, tecniche d'investimento... che Powell, Buffett e Draghi sono dei dilettanti.
Sono le persone più infervorate contro il fisco e sono lì a discutere, ribattere e controbattere, perché "
ci vogliono mettere gli ostacoli", "
non ce la faranno mai", si arriva al mezzo complottismo...
Non ascoltatele queste persone.
Perché se fossero realmente degli esperti prenderebbero le norme, nazionali, europee, internazionali; per usarle a proprio favore.
Partendo da un assunto che non è obbligatorio detenere criptovalute come persona fisica in Italia, per esempio.
Se i "
propri" Bitcoin fossero contenuti e posseduti da una persona giuridica, sarebbe già abbastanza diverso.
Se non erro, c'è poi almeno un exchange, italiano che opera come sostituto d'imposta (
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Sostituto_d%27imposta#:~:text=Il%20sostituto%20d'imposta%20%C3%A8,le%20ritenute%20previste%20per%20legge.&text=a%20titolo%20d'imposta%3A%20il,libero%20da%20qualsiasi%20altro%20adempimento. )
Non so però che commissioni abbia.
Una opzione da valutare per chi ha somme piccole.
Insomma, non lo ha prescritto il dottore che si devono detenere le cripto in proprio, come persona fisica.
Se lo si fa, la strada è particolarmente chiara, se leggete l'ultima risposta ad un interpello si capisce che all'amministrazione non ci sono dei fessi, anche da un punto di vista tecnico. ( nell'articolo che ho postato sopra c'è il link di risposta dell'Agenzia delle Entrate Novembre scorso ).
La strada è chiara ed è particolarmente inutile autoconvincersi di essere nella regione o porre varie eccezioni.
Si può imparare dai grandi big tipo Amazon che opera in Italia ma paga le tasse altrove.
Non fa nulla contro legge, sfrutta le norme a suo favore.
In scala, un concetto da fare proprio.
Aggiungo, spesso sento dire "
il mio commercialista";
senza nulla togliere ai commercialisti, ce ne sono di ultra preparati; ma spesso un commercialista può esser bravi ad indicare come si pagano le tasse.
Per avere consigli più ampi ci vuole un gestore patrimoniale, magari un mini team interdisciplinare.
Per trovare la giusta scarpa per il proprio piede, si può andare in un negozio e comprare una scarpa fra quelle già disponibili in commercio oppure si può contattare una azienda che la scarpa la pensa, la progetta, poi la costruisce.
Prima di morire questo Signore ha scritto un libro, suggerisco:
https://www.ilsussidiario.net/news/cronaca/morto/2014/5/22/rupert-loewenstein-e-morto-il-banchiere-che-fece-ricchi-i-rolling-stones/500240/