Perdonami ma, con tutto il rispetto, mi importa molto poco di chi o come faccia cosa. Io ho la mia storia, conosco i rischi che mi sono preso tanto a livello imprenditoriale quanto di cripto, quindi vedo le cose in maniera diversa. Poi nessuno obbliga nessuno ad aprire un'impresa in Italia: se lo fai vuol dire che ti sta bene pagare quelle tasse, per me non andava bene, ho preso i miei quattro spicci e sono andato altrove. Vuoi sapere quanti giorni off ho avuto negli ultimi 16 mesi? 3, di cui due erano Natale e il primo gennaio, quindi che qualcuno mi venga a dire che gli altri "fanno infinitamente maggiore fatica di te" beh, mi fa alquanto sorridere onestamente.
Non mi sarei mai permesso di esprimere un giudizio sulla tua attività professionale, che ovviamente non conosco. Il "più fatica di te" era un confronto tra chi lavora (in proprio o no) e chi possiede bitcoin, supponendo che tu li possieda. Sostituisci "di te" con "di me" o "di noi" e non cambia nulla.
E' vero che ci sono Paesi che hanno un trattamento fiscale più favorevole di quello italiano, questo è naturalmente positivo e anch'io confesserò che sto valutando un trasferimento, anche se, ad una certa età (
) è una scelta di vita da valutare per bene nei pro e contro.
Ma se ci limitiamo all'Italia, bitcoin gode di un trattamento fiscale di assoluto favore rispetto a tutto il resto.
Sono completamente esentasse sotto 50k€ (non proprio bruscolini), si paga solo il capital gain con il metodo LIFO (che per hodler di vecchia data che fanno acquisti ricorrenti è un bel vantaggio), si paga "solo" il 26% quando gli scaglioni IRPEF arrivano al 43%.
Soprattutto non ci sono, appunto, scaglioni: si paga il 26% sia che tu ne possieda 52k€ sia che tu ne possieda 52 milioni di euro.
Pagare solo le plusvalenze generate al momento del realizzo è un altro aspetto dato per scontato, ma che scontato non è.
In Italia esiste l'IMU sulle seconde case che è una patrimoniale: si deve pagare anche se la casa non rende nulla, per il solo fatto di possederla. E le seconde case, nell'immaginario popolare e dei nostri politici, sono sicuramente beni meno voluttuari e meno di lusso dei bitcoin. Potrebbero mettere una bella patrimoniale su btc: in USA stanno già discutendo di una "unrealized capital gain tax" che da noi si traduce appunto con patrimoniale.
Arriverà il momento (ma forse sta già arrivando) in cui i profitti da rendita di bitcoin saranno considerati dalla gente come, scusate l'espressione, una botta di culo.
Vagli a spiegare che è una cosa che potevano fare tutti passando qualche giorno a leggere e informarsi anziché lobotomizzati sul divano a guardare il Grande Fratello.
Per la gente saremo dei privilegiati che non hanno fatto nulla per meritarsi quei soldi. Sospettati di averli pure fatti in modo illecito.
Io non la vedo bene l'evoluzione futura della tassazione di bitcoin, considerando lo stato in cui versano gli Stati oggi. Difficilmente andremo a migliorare da quel 26% e difficilmente anche le cose rimarranno così.
Fortunatamente bitcoin dà tutti gli strumenti per difendersi, ma questo è un altro discorso.