Se verrà una recessione = disoccupazione = inferiore o nessuna capacità di risparmio ... ne risentirà anche il settore delle criptovalute, come equilibrio fra acquisti privati / istituzionali.
Se verrà una recessione.
Beh Paolo, mi iacerebbe condividere il tuo ottimismo sull'argomento. Non si parla di se, ma di quando. Powell ha in mnete di abbassare l'inflazione (come se un aumento dei tassi potesse far scendere il prezzo del petrolio o delle materie prime che sono saliti per gli shock logistici), senza far rallentare l'econoia.
Se ci riuscisse sarebbe premio Nobel per l'economia, o forse per la magia.
In ambito cripto per me si fa un grosso errore, un errore a doppio binario.
L'errore è sottovalutare le capacità di reazione della finanza attuale e sopravvalutare le capacità di giudizio in campo finanziario delle masse, quasi del tutto prive di requisiti minimi di educazione finanziaria.
Nella cosiddetta adozione di massa, occorrerebbe uno sforzo intellettuale e concettuale notevole, nonché una gestione di mentalità molto avanzata.
La risorse più abbondanti nel mondo purtroppo sono la pigrizia mentale, la stupidità, la scarsissima perspicacia di afferrare concetti astratti.
Le scelte di Powell non sono solo economiche ma anche di sfondo politico, per capirne le logiche bisognerebbe essere lì dietro le quinte, sicuramente molte azioni sono fatte perché politicamente vanno fatte, anche se non hanno nessuno esito pratico.l o un esisto pratico negativo.
Ma da un punto di vista finanziario probabilmente alcune aziende molto forti e particolarmente grandi riusciranno a rimanere a galla, innovando ancora.
Come del resto ha fatto Apple dal 2008 ad oggi.
Nonostante la "
crisi" è sotto gli occhi di tutti il miglioramento tecnologico degli ultimi anni.
Non solo sugli smartphone ma in tanti campi.
L'azione della FED ha già fatto fare -50% / -80% a molti titoli, ma non da adesso ma già dalla scorsa estate.
Tutti titoli molto "
meme", acquistati più per moda o peggio per sentito dire.
Se una persona in borsa perde $ 100, $ 100 reali, non di marketcap, vuol dire che un'altra ha guadagnato $ 100.
Diciamo che abbiamo visto uno scenario dove mille hanno perso $ 1 e uno solo ha guadagnato $ 1.000.
È come se i listini via via fossero stati accettati, prima i titoli che non si potevano vedere, meme-stock speculative; poi i titoli ultra tecnologici che non fanno utili, con P/E stellari (
https://www.borsaitaliana.it/borsa/glossario/price-earnings.html ), tutte quelle aziende che per creare il loro business si dovranno indebitate in un mondo il cui debito costerà di più.
Poi accetta, accetta siamo arrivati al calo di FB, NETFLIX e simili, titoli di società solide ma che non crescono più così tanto da giustificare il loro P/E e con necessità di tenere gli utili per sviluppare cose nuove, piuttosto che ridare valore agli azionisti.
Ma si è creata una spaccatura all'interno dei listini mai vista prima.
Si è spesso detto che l'inflazione negli USA è arrivata a livelli che non si vedevano dagli anni '80, ma negli anni '80 non c'erano aziende così strutturate, non erano molte le aziende tech o di puro servizio.
Nonché eravamo su dati demografici diversi, cioè c'erano meno persone, ovvero meno consumatori.
Ma per motivi geopolitici gli USA non vorranno creare delle condizioni per fare crollare i mercati in maniera ingiustificata.
Sì, ci sono dei capi ma venivamo dai massimi storici le condizioni per ulteriori massimi storici mi sembrano che non ci siano e quindi il ritracciamento era d'obbligo.
Poi che vi devo dire... mi sembra che c'è chi aspetta il crollo del "sistema" per dire "eh... ve lo avevi detto" e fare il sopravvissuto con i Bitcoin in mano.
Sperando che nel caos che ne verrebbe fuori con 1
BTC si continui a poter comprare un'auto media e non solo un kg. di farina.
Se dovesse esserci una cattiva recessione con un ritorno ad alta disoccupazione, si salvano in pochi ma proprio pochi pochi.
Di certo non chi ha un $ 1.000, $ 10.000, $ 50.000 di criptovalute, risparmi, o qualche moneta d'oro nel cassetto.