Paolo Savona è vivo e lotta con noi!
https://www.milanofinanza.it/news/per-trump-il-bitcoin-e-il-nuovo-oro-e-va-regolato-202411112125393824mi limito a commentare due punti:
Il genio uscito dalla lampada di Aladino/Nakamoto ha compiuto il miracolo di far nascere uno strumento double face, ossia una moneta usabile anche come strumento finanziario senza che vi sia all’origine un debitore,wow il nostro ha evidenziato (senza saperlo) perchè bitcoin è moneta e gli euro sono un titolo di credito: perchè gli euro hanno un debitore (la Banca Centrale) e bitcoin no.
Bravo Paolino
Non è solo un problema tecnico, ma anche e soprattutto politico e sociale, perché la creazione e circolazione delle cripto riduce la sovranità monetaria degli Stati e altera la distribuzione del reddito, arricchendo il potere di acquisto dei pochi abili a «minarle» da un computer e impoverendo comparativamente quello di chi fatica a procurarselo producendo ricchezza con il proprio lavoro. Questo argomento non fa parte, inspiegabilmente, del dibattito di «eticonomia» molto acceso sull’intelligenza artificiale.Ridurre la sovranità monetaria degli Stati è "una feature non un bug"
Riguardo ad arricchire il potere d'acquisto dei pochi, domando: come sta andando lo Stato sociale? Lo Stato che dovrebbe prelevare ai ricchi per dare ai poveri mediante le tasse e l'assistenzialismo? Nel mondo del credito fiat le iniquità stanno aumentando o riducendosi?
Risposta: le inquità stanno aumentando nonostante gli Stati si stiano indebitando sempre di più.
Un fallimento su tutta la linea. Il fallimento del credito fiat.Lo Stato non redistribuisce. Lo Stato sperpera e distrugge .
E' la Storia, soprattutto recente, che lo dimostra
c'è un altro pezzo che trovo degno di nota:
la Bce si prepara a seguire le transazioni mobiliari di ogni tipo, si spera anche le tokenizzazioni delle attività finanziarie
wow non aspetto altro che il giorno in cui si potranno detenere azioni o altri asset liberamente frazionabili gestiti tramite smart contract, senza passare per un deposito titoli presso qualche banca o intermediario
Comunque l'autogol clamoroso è tutto nella frase conclusiva di questo intervento come al solito fumoso e contraddittorio:
l’Italia dovrebbe provvedere comunque, se volesse veramente rispettare il dettato dell’articolo 47 della Costituzione.
Appunto, qualcuno dovrebbe ogni tanto ricordarsi che "La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme", e che il diritto del cittadino di tutelare i propri risparmi e il proprio potere d'acquisto detenendo un asset non inflazionabile dovrebbe essere sacrosanto, anziché soggetto a continui ostacoli e vessazioni come certe proposte di tassazione deliranti e ingiustificabili.