No vabbé siamo alle comiche :
Questo attacco al mercato è stato condotto lungo due direttrici. Da un lato l'Iran avrebbe venduto una fetta dei suoi Bitcoin, un'operazione capace di fruttare molto. Solo vendendo 50 bitcoin, in quel momento attestati sui 67mila dollari, Teheran avrebbe potuto guadagnare 3,35 milioni di dollari, cifra sufficiente a ripagare i 170 droni impiegati contro Israele. Dall'altro lato avrebbe operato sui futures scommettendo sulla diminuzione del mercato. «È un'operazione di leva per avere liquidità immediata. Se ad esempio l'Iran incassa con la vendita 130 milioni di dollari (la somma che il mercato ha perso nella notte del 13 aprile) e li immette nel mercato dei futures, dove probabilmente è entrato con una leva 100x, sicuro dell'andamento del mercato, ha moltiplicato l'investimento incassando 1,1 miliardi. Quindi nel mercato tradizionale sono andati in fumo 130 milioni di dollari e nei futures 1,5 miliardi, 1,1 dei quali finiti a Teheran che ha alterato tutto.
con 50 btc hanno fatto "crollare" un mercato che muove qualche trilione di volume il giorno. Sicuramente.
Se io fossi un terrorista comunque mi metterei corto mercato in generale.
Che sia tutto buffa capata in aria direi che è palese, ma in effetti se sapessi che sto per lanciare un attentato terroristico, magari qualche posizione speculativa me la metterei: contro bitcoin, corto nasdaq, lungo oro, lungo petrolio.
Stessa storia comunque era circolata dopo le torri gemelle, quando si vociferava che Al-Qaeda avesse shortato le compagnie aeree dirottate.