L'articolo parla di "denaro speso per l'elettricità impiegata per produrre bitcoin" vs " denaro speso per le risorse impiegate dal sistema bancario".
Quindi non si tratta di consumo energetico, ma di
consumo di risorse in generale (tempo delle persone, spostamenti, ...). Lo preciso solo perchè il consumo attuale di energia elettrica di bitcoin è stimato nell'ordine dello 0,3% del consumo totale elettrico, quindi niente potrebbe consumare 10000 volte quella quantità.
Certo se fosse vero che il
9% del prodotto interno lordo degli USA viene impiegato solo per mantenere operativo il sistema bancario e dei pagamenti, viene da riflettere sulla cosiddetta non efficienza delle criptovalute.
Si associa spesso la parola consumo a spreco, perdita, distruzione; a volte lo è, altre volte non lo è.
Se in quel
9% ci inseriamo anche gli impiegati, dirigenti, tecnici, ecc... è allora da ricordare che con quel che guadagnano poi assumono anche il ruolo di consumatori.
Per analogia;
se ognuno di noi invece di comprare una lattina con acqua, zucchero, caramello e aromi naturali = Coca-Cola; si facesse una bevanda in casa, anzi bevesse solo acqua....
...la Coca-Cola non venderebbe più nulla, per la gioia di certi movimenti; ma sicuramente seguirebbe una lunga spirale al ribasso di tutto: chi produce lattine, chi estrae minerali per fare l'alluminio delle lattine... riciclatori di lattine, operai, impiegati, trasportatori... ecc... ecc... ecc... meno pubblicità, meno pubblicitari, meno sponsor, meno eventi, forse anche qualche TV o qualche media ne risentirebbe.
Sono confronti difficili da fare, il sistema dei pagamenti USA richiede sicuramente risorse, ma gestisce miliardi di miliardi... nel conteggio ci sono anche le transazioni per acquistare azioni e strumenti finanziari ? mah...
allora sarebbero milioni di miliardi di miliardi...
È ovvio che l'economia di scala di un prodotto industriale rende il costo unitario, qualcosa di conveniente; visto nel complesso ha costi giganteschi.
Bitcoin capitalizza 100 miliardi di dollari... del personale lo impiegherà anche se non sembra;
ma rispetto a quanto movimenta potrebbe risultare costoso.
Siamo nella fase di cercare di produrre Coca-Cola in casa, facendo i conti ci accorgiamo che ha costi proibitivi.
Penso che il mining sia un po' così... non è ancora molto organizzato in questo senso.
Io credo che il discorso costo energetico/efficenza potrebbe essere superato da migliorie tecniche e di produzione di energia, il rischio è vedere invece una
centralizzazione del mining, lo farà solo chi potrà permettersi di investire in grandi strutture, non so... grandi centri di produzione di energia solare e grandi server farm.
Se un Bitcoin o una criptovaluta rimarrà, rischia di tornare concettualmente al punto di partenza... con grandi società di mining, finanziate, create, sostenute, dagli attuali protagonisti della finanza e tecnologia mondiale.
Specialmente pensando al Bitcoin a pieno regime, un regime che dovrebbe vivere solo di commissioni e non di remunerazione di bitcoin nuovi.