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Topic: Stima consumo energetico rete bitcoin. - page 2. (Read 20115 times)

legendary
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January 12, 2022, 08:52:04 AM
Aggiornamento: secondo il solito sito

https://digiconomist.net/bitcoin-energy-consumption

siamo arrivati a circa 200 TWh all'anno.
Dal grafico sembra che negli anni 2019-2020 il consumo sia rimasto abbastanza stabile, mentre nel 2021 c'è stato un enorme aumento del consumo. Non so quanto siano affidabili questi dati.

Da quest'altra parte https://www.nytimes.com/interactive/2021/09/03/climate/bitcoin-carbon-footprint-electricity.html
la stima era di 95 TWh (ad agosto).

Qui invece https://ccaf.io/cbeci/index il valore stimato per quest'anno è di 125 TWh.

Assumendo corretto quest'ultimo dato, il consumo è quasi quadruplicato dai tempi del primo post di questo thread (in quasi 4 anni).

Per mettere le cose in prospettiva:

Nel mondo il consumo di energia primaria ammonta a 14k MTOE ossia 167k Twh (https://en.wikipedia.org/wiki/World_energy_supply_and_consumption)
La produzione globale di energia elettrica è pari a quasi 27k Twh (https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_by_electricity_production)

I due valori differiscono perchè nel primo sono compresi tutti i consumi energetici (anche quelli per il trasporto e per  l'estrazione e l'uso di combustibili fossili ) mentre nel secondo è inclusa solo la produzione di energia elettrica.

i 125 twh di Bitcoin sono quindi lo 0.07% del consumo e lo 0.46% della produzione.

E' stato stimato che nel 2020 il mining abbia prodotto 33 milioni di tonnellate di CO2 ossia lo 0.1% del totale di CO2 prodotta dalle attività umane ( https://assets-global.website-files.com/614e11536f66309636c98688/616dbaa0e7aa2af652d58983_NYDIG-BitcoinNetZero_SML.pdf )

E' stato stimato, sempre nella ricerca sopra, che se anche il prezzo dovesse arrivare a mezzo milione di dollari l'uno, i consumi aumenterebbero in modo meno che proporzionale per gli halving intervenuti nel frattempo (che, a parità di altre condizioni, dimezzano i profitti dei minatori), perchè le commissioni di transazione aumenteranno meno che proporzionalmente per l'evoluzione dei layer 2 come LN e per l'aumento del costo della corrente.

L'impatto sulla Co2 sarà ancora minore per il migliore mix di rinnovabili raggiunto nel frattempo.

Ad un prezzo di 0.5 milioni di $ nel 2027, si prevede un consumo di 706 Twh cioè 6 volte circa quello attuale.

Sarebbe sempre lo 0.4% del consumo globale e il 2.6% della produzione attuali. Probabilmente, in rapporto ai valori che avremo nel 2027 sarà un'incidenza anche minore dell'attuale.

Percentuali comunque trascurabili nonostante a mezzo milione di $ per btc probabilmente gli utilizzatori saranno miliardi, giustificando anche consumi maggiori.

Tutto questo lasciando perdere il discorso sul gas flaring/venting e l'ottimizzazione nell'uso delle rinnovabili.

Tutto questo lasciando perdere il discorso che ogni ban di minatori da un paese aumenta la probabilità di decentralizzazione degli stessi in altri Paesi.

Tutto questo lasciando perdere il discorso che la potenza di calcolo attuale è eccessiva e che anche se metà del hashrate fosse spento e messo fuori legge, i rischi di attacco alla rete resterebbero più o meno quelli attuali.

Dopo il ban della Cina di maggio scorso abbiamo avuto effettivamente un dimezzamento temporaneo e, a parte qualche rallentamento, non ci sono state conseguenze.

Da qualsiasi angolazione la si guardi, la questione ambientale di Bitcoin a me sembra sempre la più colossale delle FUD.

Riguardo alla posizione degli Stati non guardate a cosa dicono ma a cosa fanno: la Cina li ha bannati per eliminare concorrenza allo e-yuan non certo per questioni ambientali. Il resto del mondo chiede regole, chiede accordi ma più o meno accoglie ovunque minatori a braccia aperte.

Perchè il mining semplicemente conviene a tutti.  
legendary
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January 11, 2022, 09:03:21 AM

Teoricamente i costi energetici sembrano enormi, ma a conti fatti, il costo energetico di un'ora di attacco 51% costa
(relativamente) una supidaggine: un milione e rotti $, ipotizzando un costo della corrente di 0.1$ a KWh..

L'unica cosa che veramente tiene sicura la rete bitcoin sono le apparecchiature, non i costi energetici.


Immaginiamo che un'apparecchiatura diventi obsoleta quando ha un consumo per hash triplo rispetto alle ultime uscite.

Un attaccante potrebbe collezionarle a un costo molto basso, e pur dovendo impiegare il triplo di energia per competere con la rete, per un attacco di poche ore finirebbe per  sostenere costi complessivi non così proibitivi.

Il punto è che il consumo attuale di energia della rete deve essere così alto, che un aumento improvviso e sostanziale di richiesta di energia per tentare un attacco del 51% non dovrebbe costare 1 o 3 milioni / ora, ma almeno un ordine di grandezza in più.  Meglio ancora, non deve essere solo questioni di dollari (che sono virtualmente infiniti), ma di energia che è finita e scarsa.

Infatti un eventuale attacco di queste proporzioni verrebbe sicuramente notato dalla rete (a meno che l'attaccante abbia diverse fonti di energia, ma è irrealistico in quelle dimensioni) che potrebbe reagire per difendere i propri interessi.

Forse il modo più sicuro che ha un miner di proteggersi da questi attacchi è distruggere le apparecchiature che dismette, in modo che nessun altro possa riusarle.
legendary
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January 11, 2022, 08:08:59 AM


Molto interessante, avrei detto che il costo dell'energia era la gran parte dei costi (mi ero dimenticato del tuo post).

Per un attaccante in teoria sarebbe possibile poter recuperare delle apparecchiature vecchie anche se un po' meno efficienti per abbattere di molto i costi;

se infatti il prezzo di mercato di un apparecchio con il top di efficienza x è molto alto (perchè solo con quello si minano in pratica i bitcoin), il prezzo di mercato di un apparecchio con efficienza x-%x dovrebbe essere molto più basso (in quanto non serve quasi a nulla)


guarda, questo grafico esemplifica la questione:

Teoricamente i costi energetici sembrano enormi, ma a conti fatti, il costo energetico di un'ora di attacco 51% costa
(relativamente) una supidaggine: un milione e rotti $, ipotizzando un costo della corrente di 0.1$ a KWh..

L'unica cosa che veramente tiene sicura la rete bitcoin sono le apparecchiature, non i costi energetici.

legendary
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December 31, 2021, 08:13:17 AM

Bisogna scindere però il discorso in 2:

1) i costi da sostenere per i miner che supportano la rete

2) i costi da sostenere per un eventuale attaccante malevolo

Non so, tieni conto che un utente malevolo potrebbe recuperare interamente il costo con delle posizioni corte sul mercato.

Del resto oramai, dopo il ban cinese, mi pare davvero un ipotesi davvero remota, dato che non esiste neanche più un singolo governo che possa appropriarsi con la violenza dell’ hash power necessario all’impresa.
legendary
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December 31, 2021, 04:41:26 AM

Dai miei risultati era piu' influente il costo delle apparecchiature rispetto al costo della corrente, senza poi considerare i costi  indiretti:
capannoni, affitti, costi del personale che lavora per tenere in piedi la baracca, costi amministrativi, tasse ecc.

Credo che il punto sia che il costo di un ASIC è uguale per tutti (se compri 1,000 miner, probabilmente il prezzo è il medesimo, chiunque tu sia), mentre il costo dell'elettricità varia enormemente.
Per questo la "variabile critica" è il costo dell'elettricità, anche se, come gistamente ricordi tu, il costo dell' Hardware è ordini di grandezza maggiore.

Bisogna scindere però il discorso in 2:

1) i costi da sostenere per i miner che supportano la rete

2) i costi da sostenere per un eventuale attaccante malevolo

Nel secondo caso, dal momento che l'attaccante è interessato solo a generare un ramo diverso con n blocchi più velocemente della rete, il costo della corrente è sicuramente meno importante: dal momento che l'obiettivo è minare ad esempio solo per 1 settimana, il costo delle apparecchiature è preponderante

Nel primo caso invece mesi continuativi di utilizzo dovrebbero rendere il costo iniziale dell'apparecchiatura meno importante (a occhio, non ho fatto i calcoli)
legendary
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December 30, 2021, 05:57:18 PM

Dai miei risultati era piu' influente il costo delle apparecchiature rispetto al costo della corrente, senza poi considerare i costi  indiretti:
capannoni, affitti, costi del personale che lavora per tenere in piedi la baracca, costi amministrativi, tasse ecc.

Credo che il punto sia che il costo di un ASIC è uguale per tutti (se compri 1,000 miner, probabilmente il prezzo è il medesimo, chiunque tu sia), mentre il costo dell'elettricità varia enormemente.
Per questo la "variabile critica" è il costo dell'elettricità, anche se, come gistamente ricordi tu, il costo dell' Hardware è ordini di grandezza maggiore.


P.s. Devo fare un excel per tutto!

legendary
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December 30, 2021, 06:56:57 AM
Dai miei risultati era piu' influente il costo delle apparecchiature rispetto al costo della corrente, senza poi considerare i costi  indiretti:
capannoni, affitti, costi del personale che lavora per tenere in piedi la baracca, costi amministrativi, tasse ecc.

Molto interessante, avrei detto che il costo dell'energia era la gran parte dei costi (mi ero dimenticato del tuo post).

Per un attaccante in teoria sarebbe possibile poter recuperare delle apparecchiature vecchie anche se un po' meno efficienti per abbattere di molto i costi;

se infatti il prezzo di mercato di un apparecchio con il top di efficienza x è molto alto (perchè solo con quello si minano in pratica i bitcoin), il prezzo di mercato di un apparecchio con efficienza x-%x dovrebbe essere molto più basso (in quanto non serve quasi a nulla)

supponiamo che a un certo punto si stabilizzi la potenza computazionale richiesta, se con tutte le macchine utilizzate per scrivere la blockchain nel 2019 e 2020 (e poi dismesse) ci fosse la potenza necessaria per tentare un attacco del 51% oggi, comunque ci vorrebbe anche un'energia superiore a quella attualmente utilizzata per minare i bitcoin;

diciamo quindi che il costo dell'energia attualmente spesa rappresenta un limite inferiore della spesa necessaria per l'attacco.
legendary
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December 30, 2021, 05:47:46 AM

Per garantire una rete più sicura di 12 volte, il consumo è aumentato di 4 volte. Quindi efficienza triplicata.


Se la misura della sicurezza della rete è data semplicemente dal numero di operazioni, sì.

Ma alla fine la sicurezza non è data tanto dal numero di operazioni, quanto dal costo necessario per poterle fare.

Se l'energia impiegata è aumentata, e non è diminuito il costo dell'energia, allora la sicurezza è aumentata.

Una rete solo più efficiente (a parità di capacità computazionale e di costo dell'energia) renderebbe semplicemente meno costoso minare un blocco (e quindi anche meno costoso creare  danni). Un vantaggio per l'ambiente ma non per la sicurezza della rete.

L'aumento dei consumi di quest'anno secondo me è legato solo all'aumento di prezzo di bitcoin; con i prezzi di 1 anno fa la rete non potrebbe permettersi dei costi di mantenimento così alti. Previsione: se il prezzo dovesse rimanere stabile su questo livello per un po' di tempo, anche il consumo si stabilizzerebbe.

EDIT: se infatti guardi al livello dei prezzi, nei primi mesi del 2018 si stava sui 10k dollari (o un po' meno) per btc, solo  quest'anno siamo saliti sui 50k (e conseguentemente è aumentato il consumo)

EDIT 2:
dal punto di vista della profittabilità per i miner sembra che attualmente siamo sui minimi dell'anno:
https://medium.com/lumerin-blog/bitcoin-mining-difficulty-stalls-as-profitability-reaches-lowest-point-in-5-months-33757d2e5047


Vi ricordo che da un'analisi che avevo fatto precedentemente in questo thread, non e' solo il costo della corrente da tenere in considerazione,
ma anche l'enorme costo di tutte le apparecchiature dedicate a sostenere la rete.

Sono apparecchiature ASICS assolutamente verticali, e sevono solo a calcolare hash, quindi se non esistesse bitcoin (o altre crypto copie di bitcoin)
non servirebbero assolutamente a nulla.

Dai miei risultati era piu' influente il costo delle apparecchiature rispetto al costo della corrente, senza poi considerare i costi  indiretti:
capannoni, affitti, costi del personale che lavora per tenere in piedi la baracca, costi amministrativi, tasse ecc.


legendary
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December 28, 2021, 01:33:14 PM

Per garantire una rete più sicura di 12 volte, il consumo è aumentato di 4 volte. Quindi efficienza triplicata.


Se la misura della sicurezza della rete è data semplicemente dal numero di operazioni, sì.

Ma alla fine la sicurezza non è data tanto dal numero di operazioni, quanto dal costo necessario per poterle fare.

Se l'energia impiegata è aumentata, e non è diminuito il costo dell'energia, allora la sicurezza è aumentata.

Una rete solo più efficiente (a parità di capacità computazionale e di costo dell'energia) renderebbe semplicemente meno costoso minare un blocco (e quindi anche meno costoso creare  danni). Un vantaggio per l'ambiente ma non per la sicurezza della rete.

L'aumento dei consumi di quest'anno secondo me è legato solo all'aumento di prezzo di bitcoin; con i prezzi di 1 anno fa la rete non potrebbe permettersi dei costi di mantenimento così alti. Previsione: se il prezzo dovesse rimanere stabile su questo livello per un po' di tempo, anche il consumo si stabilizzerebbe.

EDIT: se infatti guardi al livello dei prezzi, nei primi mesi del 2018 si stava sui 10k dollari (o un po' meno) per btc, solo  quest'anno siamo saliti sui 50k (e conseguentemente è aumentato il consumo)

EDIT 2:
dal punto di vista della profittabilità per i miner sembra che attualmente siamo sui minimi dell'anno:
https://medium.com/lumerin-blog/bitcoin-mining-difficulty-stalls-as-profitability-reaches-lowest-point-in-5-months-33757d2e5047
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December 28, 2021, 12:04:46 PM
https://ccaf.io/cbeci/index il valore stimato per quest'anno è di 125 TWh.

Assumendo corretto quest'ultimo dato, il consumo è quasi quadruplicato dai tempi del primo post di questo thread (in quasi 4 anni).

Il consumo è quadruplicato, ma quanto è aumentata la sicurezza della rete?

La difficoltà è aumentata di 12 volte:



Per garantire una rete più sicura di 12 volte, il consumevo è aumentato di 4 volte. Quindi efficienza triplicata.




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December 28, 2021, 09:43:14 AM
Aggiornamento: secondo il solito sito

https://digiconomist.net/bitcoin-energy-consumption

siamo arrivati a circa 200 TWh all'anno.
Dal grafico sembra che negli anni 2019-2020 il consumo sia rimasto abbastanza stabile, mentre nel 2021 c'è stato un enorme aumento del consumo. Non so quanto siano affidabili questi dati.

Da quest'altra parte https://www.nytimes.com/interactive/2021/09/03/climate/bitcoin-carbon-footprint-electricity.html
la stima era di 95 TWh (ad agosto).

Qui invece https://ccaf.io/cbeci/index il valore stimato per quest'anno è di 125 TWh.

Assumendo corretto quest'ultimo dato, il consumo è quasi quadruplicato dai tempi del primo post di questo thread (in quasi 4 anni).
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January 26, 2020, 03:25:30 AM
Diverse considerazioni interessanti riguardo l'efficienza del POW:

https://medium.com/@danhedl/pow-is-efficient-aa3d442754d3
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October 17, 2019, 02:26:30 PM
Segnalo questo interessante articolo :

https://digiconomist.net/bitcoin-energy-consumption

si basa sul "Bitcoin Energy Consumption Index"    che era già stato introdotto da Fillippone in un suo post di una pagina fa:
https://bitcointalksearch.org/topic/m.51826955

ma qui viene descritto bene e commentato il metodo seguito.
Guardando velocemente alcuni dati, quello che a me fa più impressione è il costo energetico di una singola tx:   626 kWh.....  Sad

hero member
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September 05, 2019, 03:15:00 PM
Qualcosina migliora... consumo energetico migliorato, nonostante l’hashrate in crescita (recentemente a livelli record)

https://it.cointelegraph.com/news/bitcoin-is-using-less-energy-despite-record-hash-rate-new-data-shows
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August 06, 2019, 04:56:41 PM
Ritorno ancora sull'argomento.
Ho letto questo vecchio medium.
Sono presenti alcuni degli spunti e dei grafici già presenti nel threads, ma è una lettura che ritengo molto interessante!

PoW is Efficient
by Dan Held

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Most people think #Bitcoin’s PoW is “wasteful.” In this article, I explore how everything is energy, money is energy, energy usage is subjective, and PoW’s energy costs relative to existing governance systems. This article is a collection of direct thoughts from many individuals in the space — my value-add was in the aggregation, distillation, and combination of narratives.
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Uno studio catastrofista da parte dell' IEA:

Bitcoin energy use - mined the gap

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As the price of bitcoin skyrocketed in 2017, attention turned to the cryptocurrency’s energy and environmental footprint. High-profile news articles reported that electricity use of the bitcoin network had equalled that of medium-sized countries and was on track to consume as much electricity as the United States in 2019 and all of the world’s energy by 2020. A widely reported article in Nature Climate Change warned that Bitcoin emissions alone could push global warming above 2°C.

Non solo il Bitcoin è morto, lo siamo tutti noi.


A me pare che invece vogliano ridimensionare certe previsioni catastrofiste:

Quote
Sensational predictions about bitcoin consuming the entire world’s electricity – and, by itself, leading our world to beyond 2°C – would appear just that…sensational

In effetti hai ragione. Avevo fatto una lettura diagonale andando al lavoro.
Ho corretto il post precedente.
legendary
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Uno studio catastrofista da parte dell' IEA:

Bitcoin energy use - mined the gap

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As the price of bitcoin skyrocketed in 2017, attention turned to the cryptocurrency’s energy and environmental footprint. High-profile news articles reported that electricity use of the bitcoin network had equalled that of medium-sized countries and was on track to consume as much electricity as the United States in 2019 and all of the world’s energy by 2020. A widely reported article in Nature Climate Change warned that Bitcoin emissions alone could push global warming above 2°C.

Non solo il Bitcoin è morto, lo siamo tutti noi.


A me pare che invece vogliano ridimensionare certe previsioni catastrofiste:

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Sensational predictions about bitcoin consuming the entire world’s electricity – and, by itself, leading our world to beyond 2°C – would appear just that…sensational
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Uno studio catastrofista da parte dell' IEA dell'EIA prova a ridimensionare studi catastrofisti di Nature!:

Bitcoin energy use - mined the gap

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As the price of bitcoin skyrocketed in 2017, attention turned to the cryptocurrency’s energy and environmental footprint. High-profile news articles reported that electricity use of the bitcoin network had equalled that of medium-sized countries and was on track to consume as much electricity as the United States in 2019 and all of the world’s energy by 2020. A widely reported article in Nature Climate Change warned that Bitcoin emissions alone could push global warming above 2°C.


Non solo il Bitcoin è morto, lo siamo tutti noi.

^^ Questo è sarcasmo, quindi lo lascio!
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Un’altra argomentazione più scherzosa:

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The Shift Project’s ‘Climate crisis: The unsustainable use of online video’ report found that a third of all videos viewed online are porn, and that watching online adult entertainment emits just under 100 million tons of CO2 emissions. The emissions generated in 2018 were of the same “magnitude as that of the residential sector in France,” the report found.

https://www.rt.com/news/464109-porn-co2-emissions-report/
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Segnalo un interessantissimo studio del Cambridge Centre for Alternative Finance che ha lanciato il Cambridge Bitcoin Electricity Consumption Index (CBECI).

Quest'indice si propone di monitorare in tempo reale il consumo elettrico della rete bitcoin:
Cambridge Bitcoin Electricity Consumption Index (CBECI)

Quote
The index provides a real-time estimate of the total annual electricity usage of the Bitcoin network and enables live comparisons with alternative electricity uses in order to put numbers into perspective.

The index has been developed in response to growing concerns over the sustainability and environmental impact of Bitcoin mining, which relies on computation-heavy cryptographic operations that require significant amounts of electricity. Reliable estimates of Bitcoin’s electricity usage are rare: in most cases, they only provide a one-time snapshot and the numbers often show substantial discrepancies from one model to another.
https://insight.jbs.cam.ac.uk/2019/cambridge-bitcoin-electricity-consumption-index-cbeci/

L'indice può essere visualizzato nel sito https://cbeci.org/ dove si possono trovare una serie di interessantissime informazioni.
Visto che un'immagine spesso vale mille parole, chiudo qui, con un'immagine sola. Spero vi rimanga in testa (come è rimasta a me) e vi tornerà in mente quando sentirete qualcuno blaterare di eccessivo consumo energetico.



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