https://digiconomist.net/bitcoin-energy-consumption
siamo arrivati a circa 200 TWh all'anno.
Dal grafico sembra che negli anni 2019-2020 il consumo sia rimasto abbastanza stabile, mentre nel 2021 c'è stato un enorme aumento del consumo. Non so quanto siano affidabili questi dati.
Da quest'altra parte https://www.nytimes.com/interactive/2021/09/03/climate/bitcoin-carbon-footprint-electricity.html
la stima era di 95 TWh (ad agosto).
Qui invece https://ccaf.io/cbeci/index il valore stimato per quest'anno è di 125 TWh.
Assumendo corretto quest'ultimo dato, il consumo è quasi quadruplicato dai tempi del primo post di questo thread (in quasi 4 anni).
Per mettere le cose in prospettiva:
Nel mondo il consumo di energia primaria ammonta a 14k MTOE ossia 167k Twh (https://en.wikipedia.org/wiki/World_energy_supply_and_consumption)
La produzione globale di energia elettrica è pari a quasi 27k Twh (https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_by_electricity_production)
I due valori differiscono perchè nel primo sono compresi tutti i consumi energetici (anche quelli per il trasporto e per l'estrazione e l'uso di combustibili fossili ) mentre nel secondo è inclusa solo la produzione di energia elettrica.
i 125 twh di Bitcoin sono quindi lo 0.07% del consumo e lo 0.46% della produzione.
E' stato stimato che nel 2020 il mining abbia prodotto 33 milioni di tonnellate di CO2 ossia lo 0.1% del totale di CO2 prodotta dalle attività umane ( https://assets-global.website-files.com/614e11536f66309636c98688/616dbaa0e7aa2af652d58983_NYDIG-BitcoinNetZero_SML.pdf )
E' stato stimato, sempre nella ricerca sopra, che se anche il prezzo dovesse arrivare a mezzo milione di dollari l'uno, i consumi aumenterebbero in modo meno che proporzionale per gli halving intervenuti nel frattempo (che, a parità di altre condizioni, dimezzano i profitti dei minatori), perchè le commissioni di transazione aumenteranno meno che proporzionalmente per l'evoluzione dei layer 2 come LN e per l'aumento del costo della corrente.
L'impatto sulla Co2 sarà ancora minore per il migliore mix di rinnovabili raggiunto nel frattempo.
Ad un prezzo di 0.5 milioni di $ nel 2027, si prevede un consumo di 706 Twh cioè 6 volte circa quello attuale.
Sarebbe sempre lo 0.4% del consumo globale e il 2.6% della produzione attuali. Probabilmente, in rapporto ai valori che avremo nel 2027 sarà un'incidenza anche minore dell'attuale.
Percentuali comunque trascurabili nonostante a mezzo milione di $ per btc probabilmente gli utilizzatori saranno miliardi, giustificando anche consumi maggiori.
Tutto questo lasciando perdere il discorso sul gas flaring/venting e l'ottimizzazione nell'uso delle rinnovabili.
Tutto questo lasciando perdere il discorso che ogni ban di minatori da un paese aumenta la probabilità di decentralizzazione degli stessi in altri Paesi.
Tutto questo lasciando perdere il discorso che la potenza di calcolo attuale è eccessiva e che anche se metà del hashrate fosse spento e messo fuori legge, i rischi di attacco alla rete resterebbero più o meno quelli attuali.
Dopo il ban della Cina di maggio scorso abbiamo avuto effettivamente un dimezzamento temporaneo e, a parte qualche rallentamento, non ci sono state conseguenze.
Da qualsiasi angolazione la si guardi, la questione ambientale di Bitcoin a me sembra sempre la più colossale delle FUD.
Riguardo alla posizione degli Stati non guardate a cosa dicono ma a cosa fanno: la Cina li ha bannati per eliminare concorrenza allo e-yuan non certo per questioni ambientali. Il resto del mondo chiede regole, chiede accordi ma più o meno accoglie ovunque minatori a braccia aperte.
Perchè il mining semplicemente conviene a tutti.