Ho completato il grafico aggiungendo anche una stima del consumo della rete.
Ecco come e' calcolata la stima:
1) dalla difficolta' ho ricavato l'hashrate corrispondente che permette alla rete di sfornare
un blocco mediamente ogni 10 minuti, con la seguente formula: $hash = $diff * (2**32) / 600;
(vedere qui per dettagli:
https://en.bitcoin.it/wiki/Difficulty )
2) dalla serie di valori di efficenza che ho trovato per le varie tecnologie
(da 4000Wh/Gh delle CPU a 0.05 Wh/Gh dei moderni asics a 7nm) ho fatto una interpolazione
con una spline. Nei nodi il valore non e' estremamente liscio, ma
come approssimazione va bene.
3) Per ogni giorno del periodo, ho moltiplicato l'hashrate ricavato al punto 1
per il valore di efficenza interpolato al punto 2 per 1.5 (per perdite,
corrente per raffreddamento, alimentazione altri apparati ecc..)
Osservando il grafico, gia a prima vista diverse curiosita' e cose interessanti:
- per quasi tutto il primo anno, la potenza della rete e' stata (approssimativamente)
50W, ossia la potenza della CPU del computer di satoshi
- dall'inizio ad oggi, mentre la difficolta' ha scalato di quasi 10^13
l'energia utilizzata (per merito dell'aumentata efficenza dei miner) ha scalato
di un fattore 10^8, e nello stesso periodo il prezzo ha scalato di un fattore 10^5
(dal primo prezzo registato al momento di ATH)
- sembra che i momenti di halving (stranamente) incidano ben poco sull'andamento
di difficulty, hashpower e consumo energetico.
- i miglioramenti tecnologici sugli asics stanno rallentando, sia come
miniaturizzazione, sia come benefici di efficenza dovuti alla miniaturizzazione
insomma, l'impressione e' che sul fronte mining siamo arrivati a una sorta di "muro",
e questo potrebbe avere notevoli impatti sul futuro di Bitcoin, visto
che (come ricordo sempre) l'oligarchia dei miner ha una importanza decisiva
sullo sviluppo di tale tecnologia.