Come sai io sono un fan del modello di PlanB.
Lo ho studiato approfonditamente, mi è sempre piaciuto, alcuni "difetti che ad esso venivano attributi era del tutto irrilevanti, o mal posti, o derivavano da una scarsa comprensione degli strumenti ed ipotesi ad esso sottostanti.
Anche gli aspetti più controversi, cito il più evidente l' esplosività del prezzo" mi affascinavano, dato che si coniugavano ad una idea di "hyperbitcoinisation trough Dollar depeg" che , seppure terrificante, trovavo affascinante.
Ora il modello è in evidente difficoltà. Non arriverei a definirlo "negato" o "rotto", non ci sono le condizioni, a mio parere, ma di certo siamo al di fuori del "tracciato" da esso previsto.
E quindi? Piego la realtà al modello? Oppure piego il modello, senza cambiarlo, alla realtà, interpretando diversamente i dati, dicendo che non si tratta di prezzi "istantanei", ma prezzi medi per ciascun halving?
No, semplicemente uso i modelli per fare quello per i quali sono nati: un sostegno quantitativo a delle decisioni di investimento (investimento: orizzonte temporale medio/lungo, diciamo à la Saylor).
Checkare continuamente i modelli contro i valori di mercato, ci aiuta anche a capire se quest'ultimo ci sta dicendo qualcosa di nuovo, che nel modello non era mai stato considerato.
E correggere quindi il tiro.
Nessun approccio fideistico, o meccanico.
Guarda che non c'era nessun riferimento a te o al modello di planB (o alle altre decine che si trovano in circolazione)
Ho voluto solo raccontare la mia personale "parabola" coi modelli
Anzi, da quel poco che ti conosco mi sembri un tipo al quale piace approfondire,
apparterresti quindi al restante 1% delle mie personali statistiche
E' sicuramente interessante da un punto di vista intellettuale cercare ottenere delle modellazioni
su un processo come bitcoin, io pero' non ho voglia di perderci piu' di tanto tempo, non mi stimola cosi' tanto,
mettiamola cosi': in questo settore ho gia' dato.
Considera che io mi interesso di questioni tipo "quanto sia valido l'approccio induttivo nella scienza"
(e per scienza intendo roba vera, quantitativa, tipo la fisica), quindi vedo le estrapolazioni induttive
di un modello economico (sia generale che per bitcoin) alquanto... deboli e friabili.
Inoltre come credo di aver precedentemente esternato, ho una serie di grandi dubbi filosofici su tutta una serie di concetti
qui esposti: investimento, mercato, prezzo... le considero invenzioni quasi alla stregua di "amore" e "giustizia" ,
in quanto sono in gran parte espressioni di persuasioni, convinzioni ed emozioni della gente, e quindi perfettamente pilotabili e controllabili.
Se dovessi fare un sintesi, a me quel che interessa davvero di tutto il discorso Bitcoin e' l'unico concetto davvero
rivoluzionario che ho avuto la fortuna di vedere in vita: una proposta ben strutturata di un metodo
per non doversi piu' fidare di una persona o ente centrale.
Altra cosa davvero rivoluzionaria, e secondo me sempre troppo poco evidenziata, e' la possibilita'
di ricavarsi DA SOLI i dati analizzando la blockchain. Non devo piu' credere a quel che dichiara un consiglio di amministrazione,
o quel dice bloomberg, o al bilancio dello stato o alle dichiarazioni di chichessia: prendo e mi ricavo i dati da solo (volendo).
Per quello che mi diverte cosi' tanto farmi le mie analisi della blockchain, lo trovo espressione reale di un atto rivoluzionario!