evidentemente certe menti mono-neuroniche non riescono ad andare oltre il pensiero binario. Per loro il vaccino "o funziona o non funziona". Non riescono minimamente a comprendere la variabilità e la complessità della biologia molecolare, per cui una stessa sostanza può avere effetti diversi, e di conseguenza diverso grado di efficacia, su milioni di soggetti distinti, per cui non ha senso pretendere da un vaccino, come da qualsiasi altro farmaco, che "funzioni" in assoluto, senza margine di fallibilità.
La probabilità e la statistica, queste sconosciute
Sarebbe come dire: poichè ci sono persone che si feriscono/muoiono in incidenti stradali pur avendo le cinture allacciate, allora tanto vale non usarle. E poichè si muore in moto anche con il casco in testa, tanto vale non usarlo.
oppure, percorrendo l'altro ramo del diagramma, puoi buttarti da un canyon in stile Thelma & Louise e non ti succederà niente perché tanto hai la cintura.
stai appunto descrivendo quel clima da liberi tutti che ha iniziato a diffondersi tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate, quando qualcuno ha cercato di far passare in tutti i modi il messaggio che l'emergenza fosse finita e che il virus fosse magicamente sparito. Quando vedevi leader politici tenere comizi in piazza senza mascherine e distanziamento, era normale che la gente gli andasse dietro in massa.
Guarda il grafico di euromomo, l'influenza in estate nel 16, 17, 18 e 19 è sempre andata via, e i giornali non ne parlavano. Crollo della mortalità ogni anno...
Il clima da liberi tutti non centra nulla, perché d'inverno già naturalmente siamo più distanziati (si sta di più in casa con i parenti, meno feste, ecc.. tranne il natale, ma il virus circola di più per il minore ricircolo d'aria), e appena tornano le temperature miti (maggio, giugno) che fanno aprire le finestre per far entrare aria le cose migliorano.
In estate semplicemente il covid è un problema minore, ma guai a dirlo.
questi paragoni con l'influenza continuano ad essere fuorvianti e inapplicabili: il virus dell'influenza, come qualunque altro, non sparisce magicamente d'estate ma continua a circolare da una parte all'altra del globo. Ma il punto fondamentale è che ci possiamo tranquillamente permettere di farlo circolare, perché anche quando viene raggiunto il picco dei contagi in inverno non arriverà mai a fare una strage e a saturare i reparti ospedalieri e le terapie intensive.
Il coronavirus invece
non potevamo e non possiamo permetterci di farlo circolare naturalmente, proprio perché è ordini di grandezza più letale dell'influenza, e siamo ancora sprovvisti delle difese immunitarie che invece abbiamo sviluppato nei secoli contro quest'ultima. Quindi mantenere certe restrizioni anche durante la scorsa estate avrebbe permesso di rallentare la circolazione del virus, e la curva dei contagi non avrebbe avuto l'impennata che si è poi vista dall'inizio dell'autunno, mantenendo una risalita più graduale e più gestibile dal sistema sanitario, con un numero conseguentemente ridotto di vittime nella 2.a ondata.