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Topic: Tema Coronavirus - page 9. (Read 17707 times)

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Nec Recisa Recedit
September 05, 2021, 05:25:57 AM
Bitbollo a volte mi chiedo se sei un androide venuto dal futuro per farci del male
Roll Eyes non voglio darti indizi sulla mia natura/origine/ ma sei davvero sicuro di poter escludere questa possibilità?

Come fai a sopportare la mascherina?

Perchè tu non ci dormi anche la notte? O sotto la doccia ?

Ovviamente è semplicissimo, basta indossarla quando serve.

nds
Ricorda, io appartengo a quella categoria di persone che "CREDE" ( Roll Eyes ) nel COVID19 e "NON VUOLE" beccarlo ( Roll Eyes )  
La sopporto perchè devo sopportarla.

Un pò come quando usi il p********vo in situazioni "mordi e fuggi": ovviamente non lo sopporti con piacere ma ti trovi "costretto" ad utilizzarlo. Anche li ci sono quelli che "non ci credono", quelli che fanno i "barebackers" etc etc
Oppure in un laboratorio chimico bisogna tenere i guanti/mascherina/occhiali antiacido/camice antiacido etc etc e lavorare sotto cappa... non è il massimo! Ovvio però che sopporti... a meno che vuoi perdere un occhio o prenderti un'ustione di terzo grado.

Spero di essere stato chiaro, però effettivamente se dopo due anni stiamo ancora messi a sto punto di domande/osservazioni, siamo messi davvero male Sad Wink
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September 05, 2021, 04:43:36 AM
Bitbollo a volte mi chiedo se sei un androide venuto dal futuro per farci del male  Grin

Come fai a sopportare la mascherina? Io ovunque è consentito non la utilizzo, mi da troppo fastidio, anche la chirurgica più leggera in giro.
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Nec Recisa Recedit
September 05, 2021, 01:25:59 AM
a respirare male? a ingerire/inalare il proprio co2? ad avere una continua sensazione di soffocamento?

- sei un fumatore? la mascherina non impedisce la normale respirazione, i gas passano normalmente in-out, (figuriamoci non si filtrano i virus ora dovrebbero filtrare i GAS , ULTRA LOL!).
[consulenza gratuita]Dovresti farti visitare se accusi di questi problemi, potrebbe essere un problema serio ai polmoni, poi ci metti pure il carico da 90 del covid19 non stai affatto messo bene.
Aggiungi anche un pizzico di analfabetismo funzionale, un pizzico di inabilità a parlare correttamente italiano, un pizzico di teorie complottiste... mmmm  [/consulenza gratuita]

- normalmente inali già la tua CO2. Prova a fare questo esperimento (è un modo di dire non lo fare) che ti spiegano a fisologia: respira velocemente espellendo tutta la tua CO2, svuotati completamente i polmoni.... e come per magia SVIENI! Hai un collasso perchè è un gas indispensabile per permettere lo scambio gassoso negli alveoli polmonari.
In ogni caso la mascherina NON impedisce ai gas di passare Sad in realtà non cambia letteralmente nulla. forse si ti respiri il tuo stesso alito e ti rendi conto che un po puzza ed è vero ad alcuni puzza tanto e da proprio fastidio.

- ad avere una continua sensazione di soffocamento? probabile sia troppo stretta, hai valutato questa opzione? comunque ad alcuni piace proprio questa sensazione fetish sadomaso della mascherina che toglie il respiro Roll Eyes

che poi @bitcoin-shart vuoi farmi crede che non appartieni a quella categoria di uomini che da quando indossano la mascherina " sembrano più affascinanti (ma non te la togliere) ? "  Grin suvvia
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September 04, 2021, 03:43:45 PM
Esempio: la mascherina. Ti rispondo io che SERVE. Perchè riduce la trasmissione (vi è uno studio che ne ha provato realmente questa funzione).

Ma nello stesso tempo la Mascherina Chirurgica NON ti protegge dall'entrare in contatto con il virus come puoi fare una KN95 o FP3.
Il fatto che a distanza di 2 anni, ripeto, DUE ANNI, siamo ancora qui a dover spiegare esattamente a cosa serva la mascherina, beh, ora capite perché non riusciamo ad uscirne? Gente che in due anni trova 10k presunti complotti diversi però non perdono 2 minuti della loro vita per capire esattamente a cosa serva la mascherina...
a respirare male? a ingerire/inalare il proprio co2? ad avere una continua sensazione di soffocamento?
In effetti sono anni che in Asia c'è una strage silenziosa di persone a causa delle mascherine, è un altro dei complotti orditi da Bill Gates insieme ai rettiliani.
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September 04, 2021, 02:07:10 PM
Esempio: la mascherina. Ti rispondo io che SERVE. Perchè riduce la trasmissione (vi è uno studio che ne ha provato realmente questa funzione).

Ma nello stesso tempo la Mascherina Chirurgica NON ti protegge dall'entrare in contatto con il virus come puoi fare una KN95 o FP3.
Il fatto che a distanza di 2 anni, ripeto, DUE ANNI, siamo ancora qui a dover spiegare esattamente a cosa serva la mascherina, beh, ora capite perché non riusciamo ad uscirne? Gente che in due anni trova 10k presunti complotti diversi però non perdono 2 minuti della loro vita per capire esattamente a cosa serva la mascherina...
a respirare male? a ingerire/inalare il proprio co2? ad avere una continua sensazione di soffocamento?

bè effettivamente, se quelle che usi tu sono fatte col domopack, potresti non avere tutti i torti

 Grin
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September 04, 2021, 01:40:40 PM
Esempio: la mascherina. Ti rispondo io che SERVE. Perchè riduce la trasmissione (vi è uno studio che ne ha provato realmente questa funzione).

Ma nello stesso tempo la Mascherina Chirurgica NON ti protegge dall'entrare in contatto con il virus come puoi fare una KN95 o FP3.
Il fatto che a distanza di 2 anni, ripeto, DUE ANNI, siamo ancora qui a dover spiegare esattamente a cosa serva la mascherina, beh, ora capite perché non riusciamo ad uscirne? Gente che in due anni trova 10k presunti complotti diversi però non perdono 2 minuti della loro vita per capire esattamente a cosa serva la mascherina...
a respirare male? a ingerire/inalare il proprio co2? ad avere una continua sensazione di soffocamento?
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September 03, 2021, 10:32:20 AM
Esempio: la mascherina. Ti rispondo io che SERVE. Perchè riduce la trasmissione (vi è uno studio che ne ha provato realmente questa funzione).

Ma nello stesso tempo la Mascherina Chirurgica NON ti protegge dall'entrare in contatto con il virus come puoi fare una KN95 o FP3.
Il fatto che a distanza di 2 anni, ripeto, DUE ANNI, siamo ancora qui a dover spiegare esattamente a cosa serva la mascherina, beh, ora capite perché non riusciamo ad uscirne? Gente che in due anni trova 10k presunti complotti diversi però non perdono 2 minuti della loro vita per capire esattamente a cosa serva la mascherina...
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September 03, 2021, 07:56:10 AM
Mentre aspetto l'inverno per capire la reale efficacia del vaccino tra gli anziani e le fasce di rischio, inserisco anche questo commento preso da reddit, che raduna le citazioni degli scienziati "ufficiali" e dei loro seguaci:

Quote
Sarà pure unpopular opinion, sarà pure aneddotico (perché mi baso su quel che ho visto lurkando per anni certi gruppi online), ma a me pare che si possa applicare solo il detto "can che abbaia non morde". Trovo di pessimo gusto certe uscitacce ridicole che certe volte ho anche fatto notare ("se dicessero questo di un tuo caro parente cosa penseresti?"), ma non c'è mai stato nessuno in quei gruppi che si sia vantato di esser passato all'azione: è tutto sempre rimasto uno sfogo online, che a differenza delle chiacchiere da bar lascia traccia (solo finché non viene cancellato).

Intanto non si può negare che gli animi sono giustamente esacerbati dalla spettacolare approssimazione di chiunque sia stato al governo dallo scoppio della pandemia in poi e soprattutto da certe arroganti uscitacce di certi giornalisti e politici. Sul serio: Guzzanti che dice che i novax vanno "arrestati", Burioni che dice che vanno "chiusi in casa come sorci", la Lucarelli che li chiama "casi psichiatrici che devono ridursi a poltiglia verde", Parenzo che dice che "i rider devono sputare nel loro cibo", Scanzi che scrive che si divertirebbe a "vederli morire come mosche", Draghi che dice che gli inviti a non vaccinarsi "sono inviti a morire", Bassetti che li chiama "criminali, vanno perseguiti come mafiosi", una certa dottoressa Rubino che chiede "campo di concentramento e camere a gas", tale giornalista Messina che dice "i cani possono entrare, voi resterete fuori", tale dottor Gigantino che invoca "campi di sterminio per chi non si vaccina"... e non parliamo di quelle infermiere che dicono robe tipo "se riempiranno le terapie intensive, mi impegnerò per staccare la spina", "per loro non faccio le corse, si arrangiassero", "gli bucherò una decina di volte la solita vena facendo finta di non prenderla e poi altro che mi verrà in mente"... Bonaccini alle insegnanti: "non siete vaccinate? toglietevi dal cazzo!"...

La mia conclusione è che al di là delle argomentazioni pro o contro i vaccini, è in corso una specie di strategia della tensione che non ha nulla a che vedere con l'uscire dalla pandemia. La situazione sfuggirà di mano perché giornalisti e politici gettano benzina (anziché acqua) sul fuoco e senza pagare personalmente conseguenze.

non ho sentito le dichiarazioni dei personaggi citati, alcuni dei quali non so neanche chi siano, per cui non saprei dire se siano veritiere o manipolate, a parte quelle di Bassetti, che ricordo - per chi non lo sapesse - è stato minacciato ed inseguito fin sotto casa da uno di questi nazi-novax, e si è salvato probabilmente solo grazie al pronto intervento delle Forze dell'Ordine... altro che "è tutto sempre rimasto uno sfogo online" o "chiacchiere da bar"!
E quindi Bassetti si riferiva specificamente agli autori di questi atti violenti e intimidatori, mentre invece chi ha scritto quel commento vorrebbe far subdolamente intendere che si riferisse genericamente ai novax o ai nopass in toto: un chiaro esempio di manipolazione dell'informazione e distorsione delle dichiarazioni pubbliche, a fini puramente propagandistici, che del resto è da sempre una specialità di questi movimenti che fondano la loro stessa esistenza sulla disinformazione e sulle fake news.

Fra l'altro quelle stesse minacce, dallo stalking telefonico ai pedinamenti in presenza (con numeri e indirizzi di casa che circolano sui canali Telegram e non risparmiano neppure i familiari dei bersagli prescelti), sono rivolte sistematicamente ad altri personaggi pubblici e medici schierati a favore dei vaccini e del green pass, ed è ignobile oltre che criminale che venga rivolto un trattamento del genere a chi ogni giorno è impegnato a salvare vite, sia in prima linea negli ospedali, che tramite i loro studi nei laboratori e negli istituti di ricerca.
Questa gente non merita che esista una sanità pubblica anche per loro: dovrebbe esistere un daspo da ospedali e strutture sanitarie pubbliche per chi si macchia di certi reati così infamanti.
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Nec Recisa Recedit
September 03, 2021, 07:10:20 AM
le tue osservazioni su Burioni sono raccapriccianti Roll Eyes .
non hai idea quanti anni di studio e di lavoro (e capacità intellettuali) ci vogliono per arrivare ad un livello del genere.
e quando sono troppo pessimisti sono degli sciacalli che speculano, e quando sono ottimisti hanno sbagliato a sottovalutare etc etc
non è facile lanciare dei messaggi del genere quando una parte della popolazione afferra lucciole per lanterne (in maniera costante e ci marcia pure sopra).

però della tizia che diceva " è un influenza" li nessuno ne parla?
Ti garantisco che ha fatto molto più danno una frase del genere che quella di Burioni...

L'OMS è chiarissima in quello che dice, tieni presente che alcune delle loro informazioni sono per autorità sanitarie e quello che arriva a te è una sintesi (fatta male).

Esempio: la mascherina. Ti rispondo io che SERVE. Perchè riduce la trasmissione (vi è uno studio che ne ha provato realmente questa funzione).

Ma nello stesso tempo la Mascherina Chirurgica NON ti protegge dall'entrare in contatto con il virus come puoi fare una KN95 o FP3.
Però effettivamente riduce la possibilità che una persona contagiosa "spruzzi" virus, quindi riduce la trasmissione del virus.

E' inutile indossare la mascherina chirurgica se pensi di "proteggerti" per fare una sintesi, ma è utile nel momento in cui si cerca di frenare la diffusione del virus.

Sulla terza dose, hanno semplicemente chiesto di fornire prima le dosi di vaccino ai paesi poveri.
Non hanno detto che non serve, vi è una enorme differenza...
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September 03, 2021, 05:11:53 AM
...
Mi viene da ridere a pensare a Burioni
...

Leggendo certe cose, Grin è vero, non sei l'unico.
Pensa poi sto poveraccio, migliaia di pubblicazioni, brevetti, studi, pazienti curati, miracoli, ne ha sbagliata una ed è diventato lo scemo del villaggio (per una cerchia molto ristretta del "villaggio").
 

Quando sei il riferimento per la nazione c'è poco da sbagliare o da sbilanciarsi, ma sarò io che sono vecchio stile. Capisci che comunque ha sbagliato L'evento con la L maiuscola.

In scala molto più ridotta, come se un pilota d'aerei con 200 passeggeri, per un solo volo decide di non seguire la torre di controllo e va per gli affari suoi, senza ammazzare nessuno. Basta una volta ed è fuori per sempre. Ah ma burloni è un ricercatore... quindi lo perdoniamo.


Infatti post Burioni, non so se hai notato bitbollo, per almeno una volta tutti quelli che non possono decidere dicono tutto, in modo di pararsi gli stinchi. Es. l'OMS: la mascherina serve e non serve, i vaccini a tappeto servono e non servono, la terza dose serve e non serve, ecc...

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Nec Recisa Recedit
September 03, 2021, 04:20:54 AM
...
Mi viene da ridere a pensare a Burioni
...

Leggendo certe cose, Grin è vero, non sei l'unico.
Pensa poi sto poveraccio, migliaia di pubblicazioni, brevetti, studi, pazienti curati, miracoli, ne ha sbagliata una ed è diventato lo scemo del villaggio (per una cerchia molto ristretta del "villaggio").
 
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September 03, 2021, 03:27:38 AM
Mentre aspetto l'inverno per capire la reale efficacia del vaccino tra gli anziani e le fasce di rischio, inserisco anche questo commento preso da reddit, che raduna le citazioni degli scienziati "ufficiali" e dei loro seguaci:

Quote
Sarà pure unpopular opinion, sarà pure aneddotico (perché mi baso su quel che ho visto lurkando per anni certi gruppi online), ma a me pare che si possa applicare solo il detto "can che abbaia non morde". Trovo di pessimo gusto certe uscitacce ridicole che certe volte ho anche fatto notare ("se dicessero questo di un tuo caro parente cosa penseresti?"), ma non c'è mai stato nessuno in quei gruppi che si sia vantato di esser passato all'azione: è tutto sempre rimasto uno sfogo online, che a differenza delle chiacchiere da bar lascia traccia (solo finché non viene cancellato).

Intanto non si può negare che gli animi sono giustamente esacerbati dalla spettacolare approssimazione di chiunque sia stato al governo dallo scoppio della pandemia in poi e soprattutto da certe arroganti uscitacce di certi giornalisti e politici. Sul serio: Guzzanti che dice che i novax vanno "arrestati", Burioni che dice che vanno "chiusi in casa come sorci", la Lucarelli che li chiama "casi psichiatrici che devono ridursi a poltiglia verde", Parenzo che dice che "i rider devono sputare nel loro cibo", Scanzi che scrive che si divertirebbe a "vederli morire come mosche", Draghi che dice che gli inviti a non vaccinarsi "sono inviti a morire", Bassetti che li chiama "criminali, vanno perseguiti come mafiosi", una certa dottoressa Rubino che chiede "campo di concentramento e camere a gas", tale giornalista Messina che dice "i cani possono entrare, voi resterete fuori", tale dottor Gigantino che invoca "campi di sterminio per chi non si vaccina"... e non parliamo di quelle infermiere che dicono robe tipo "se riempiranno le terapie intensive, mi impegnerò per staccare la spina", "per loro non faccio le corse, si arrangiassero", "gli bucherò una decina di volte la solita vena facendo finta di non prenderla e poi altro che mi verrà in mente"... Bonaccini alle insegnanti: "non siete vaccinate? toglietevi dal cazzo!"...

La mia conclusione è che al di là delle argomentazioni pro o contro i vaccini, è in corso una specie di strategia della tensione che non ha nulla a che vedere con l'uscire dalla pandemia. La situazione sfuggirà di mano perché giornalisti e politici gettano benzina (anziché acqua) sul fuoco e senza pagare personalmente conseguenze.


Mi viene da ridere a pensare a Burioni che dopo la colossale figura di cioccolato prima dell'inizio della tempesta, ancora non ha scelto di lavorare in uno scantinato e fa tranquillamente dichiarazioni pubbliche. Poi se domani qualcosa si rivelerà un fallimento, ritratterà, come quando ha detto "in Italia il rischio è zero"
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September 02, 2021, 11:26:48 AM
Lettera degli studenti dell'Università di Bergamo

Quote
Da aspiranti filologi e filosofi, ci chiediamo come sia ammissibile una massificazione tanto violenta e un depauperamento tanto sistematico e su larga scala del linguaggio e del pensiero critico. Da aspiranti pedagogisti, ci domandiamo se tutto ciò non sottintenda un preoccupante stravolgimento dei concetti stessi di istruzione, di educazione e di insegnamento.
Da aspiranti psicologi, ci interroghiamo su quanto sia legittimo ed eticamente accettabile l’abuso di tecniche di condizionamento mentale da parte di mass media e istituzioni nel promuovere la campagna vaccinale.
Da aspiranti ingegneri, ci chiediamo quanto sia effettivamente fondato e corretto un utilizzo mediatico e strumentale di statistiche e dati, volti a giustificare restrizioni e norme politico-sanitarie.
Da aspiranti giuristi, ci interroghiamo su quanto siano tollerabili nel nome dell’emergenza sanitaria la drastica riduzione e il graduale smantellamento delle libertà fondamentali sancite dalla Costituzione Italiana e dell’ordinamento democratico del nostro Paese.
Forse è meglio che continuino ad aspirare...
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Nec Recisa Recedit
September 02, 2021, 07:01:53 AM
Lettera degli studenti dell'Università di Bergamo
....

non è possibile rispondere seriamente ad una roba del genere.
Siamo al solito discorso, non tutte le opinioni hanno lo stesso peso in campo scientifico. quando questi ragazzi avranno una laurea potranno commentare dati di statistica o dati medici finora riportano le solite cose "libertà libertà costituzionale (che è proprio quella che può obbligare a istituire la vaccinazione obbligatoria)"
Ma mi fermo qui.
Uno studente che scrive "regredire del metodo scientifico sperimentale" sul tema Covid è una barzelletta. Veramente è una barzelletta.


ma veramente sei riuscito a leggere quella roba fino in fondo? Io non sono riuscito ad andare oltre la 10ma riga. Il tempo ha un valore, non si può continuare a sprecarlo leggendo le insulsaggini di chi rivendica come "libertà" quella di andarsene in giro a fare da untore e contribuire a una catena di morti senza fine.

no ovvio che no. ho letto alcune frasi salienti, il resto l'ho saltato è ovvio. avevo già fatto la stessa osservazione anche io tempo addietro....
...
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September 02, 2021, 06:34:00 AM
Lettera degli studenti dell'Università di Bergamo
....

non è possibile rispondere seriamente ad una roba del genere.
Siamo al solito discorso, non tutte le opinioni hanno lo stesso peso in campo scientifico. quando questi ragazzi avranno una laurea potranno commentare dati di statistica o dati medici finora riportano le solite cose "libertà libertà costituzionale (che è proprio quella che può obbligare a istituire la vaccinazione obbligatoria)"
Ma mi fermo qui.
Uno studente che scrive "regredire del metodo scientifico sperimentale" sul tema Covid è una barzelletta. Veramente è una barzelletta.


ma veramente sei riuscito a leggere quella roba fino in fondo? Io non sono riuscito ad andare oltre la 10ma riga. Il tempo ha un valore, non si può continuare a sprecarlo leggendo le insulsaggini di chi rivendica come "libertà" quella di andarsene in giro a fare da untore e contribuire a una catena di morti senza fine.
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September 02, 2021, 06:06:35 AM
Lettera degli studenti dell'Università di Bergamo
....

non è possibile rispondere seriamente ad una roba del genere.
Siamo al solito discorso, non tutte le opinioni hanno lo stesso peso in campo scientifico. quando questi ragazzi avranno una laurea potranno commentare dati di statistica o dati medici finora riportano le solite cose "libertà libertà costituzionale (che è proprio quella che può obbligare a istituire la vaccinazione obbligatoria)"
Ma mi fermo qui.
Uno studente che scrive "regredire del metodo scientifico sperimentale" sul tema Covid è una barzelletta. Veramente è una barzelletta.
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September 02, 2021, 05:25:53 AM
Lettera degli studenti dell'Università di Bergamo

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Bergamo, 1 Settembre 2021
Alla cortese attenzione de
I docenti tutti
I ricercatori e i dottorandi
I componenti del Senato Accademico
Il Magnifico Rettore Remo Morzenti Pellegrini
Il personale tecnico e amministrativo
I responsabili delle Biblioteche di Dipartimento
Gli uscieri dell’Università degli Studi di Bergamo
e p.c. a
Tutti gli studenti dell’Università degli Studi di Bergamo e i loro rappresentanti
L’Associazione Laureati Università di Bergamo, LUBERG
I giornalisti e gli organi di stampa

 

Gentili tutti,
vorremmo iniziare col ricordarvi alcuni presupposti eletti a linee-guida della nostra Università, così ben esposti nel manifesto disponibile sul sito della stessa:

La mission della nostra università è già tutta racchiusa nel suo nome: universĭtas. Apertura, pluralità, libertà, incontro, appunto: “universalità”. Sapere vuol dire sfidare i tempi, saperli scuotere. Un’interpretazione preconfezionata non è mai buona: ogni interpretazione pretende infatti una mente critica.

Dunque: apertura, pluralità, libertà, incontro, universalità, capacità di porsi criticamente rispetto ai tempi e di sfidarli. Insieme a voi, crediamo e vorremmo continuare a credere in questi valori, che il biglietto da visita della nostra università – come di molte altre università d’Italia e del mondo – dichiara esplicitamente di tenere in alto grado. Ma oggi, alla luce del D.L. 111/2021 del 6 agosto (Misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti), si impone un principio di discriminazione, legittimato da motivazioni presentate come medico-scientifiche, che ci appare agli antipodi di quella stessa inclusività posta sin dall’etimo a fondamento dell’istituzione universitaria. Con questo provvedimento discriminante e divisivo vengono di fatto esclusi dal diritto allo studio e dai servizi erogati dall’Università – o ne viene gravemente limitata l’accessibilità ‒ tutti coloro che per legittima scelta
personale non intendono prestarsi a trattamenti sanitari invasivi e a proprie spese, quali i tamponi PCR, né aderire alla campagna vaccinale sperimentale, consapevoli di come sulla reale attendibilità dei primi e, soprattutto, sulla validità e sulla sicurezza della seconda manchi ad oggi un accordo scientifico risolto e unanime.

Com’è possibile accettare che strumenti sanitari di dubbia efficacia condizionino i principi di apertura, libertà e indipendenza dell’insegnamento universitario?

Ancora in piena emergenza pandemica, il nostro stesso Rettore aveva avuto modo di ribadirci alcuni obiettivi essenziali dell’Istituzione che è chiamato a rappresentare, promettendo di mantenere l’Università saldamente imperniata sui principi di inclusione (garantire un sapere condiviso e relazionale, email del 31 marzo 2020; siamo una comunità dove studiano e lavorano tante persone, dove ognuno deve essere rispettato tanto nei propri doveri quanto nei propri diritti, email del 29 aprile 2020) e di coesione (l’obiettivo dell’UniBg di farvi provare sempre e comunque la forza coesiva che deve caratterizzare un Ateneo […] crediamo fortemente nel nostro procedere uniti, nonostante le difficoltà che possono presentarsi, email del 14 ottobre 2020). Non ha dimenticato nemmeno di sottolineare l’impegno dell’Università nel garantire un sostegno costante (senza mai permettere che il vostro e, anzi, il nostro percorso verso le conoscenze possa essere interrotto, email del 4 novembre 2020).
Questa promessa, però, sembra ora venir meno, con la comunicazione del 10 agosto 2021 agli studenti: tutti coloro che accederanno, per motivi di studio o lavoro, alle sedi universitarie dovranno essere infatti in possesso del cosiddetto green pass. Non un cenno a chi non si adegua a questo aut-aut, scegliendo di non sottoporsi ai tamponi diagnostici, il cui alto tasso di inattendibilità è certificato dallo stesso Istituto Superiore di Sanità (cfr. rapporto ISS Covid-19 n. 46/2020), né all’inoculazione dei vaccini sperimentali a mRna o a Dna ricombinante, la cui efficacia nell’arginare i contagi è presentata come relativa, ad esempio, nello stesso foglietto illustrativo della Pfizer: potrebbe non proteggere completamente tutti coloro che lo ricevono e la durata della protezione non è nota (dalla nota informativa 1 del modulo di consenso vaccinale Comirnaty).
Considerato che lo stesso vaccinato può contagiare ed essere a sua volta contagiato, ci si chiede quale possa in effetti essere la funzione del Green Pass, e se essa sia realmente di natura sanitaria o eminentemente politica. Anche la garanzia di non nocività dei vaccini sperimentali è alquanto dubbia: come esplicitato dal punto 10 del consenso informato (non è possibile al momento prevedere danni a lunga distanza), non si escludono possibili effetti collaterali a lungo termine, anche gravi.

Che ne sarà allora delle promesse di inclusione, di coesione e di sostegno per tutti gli studenti che sceglieranno di non aderire acriticamente e incondizionatamente alla sperimentazione vaccinale di massa o al tracciamento sanitario via Green Pass, dispositivo di controllo sociale e amministrativo in aperta violazione del diritto alla privacy dei propri dati?

Proprio a Bergamo, come se i molti lutti non fossero bastati, osiamo mettere in discussione quella che viene attualmente presentata come l’unica soluzione in grado di contenere il contagio? Sì, proprio a Bergamo, la città più colpita dalla pandemia. Come in tutt’Italia, ci si prepara ora a perdere anche l’universale diritto all’istruzione e alla cultura (sancito dalla nostra Costituzione all’art. 34) o quantomeno a vederne compromessa la fruibilità.
Proprio a Bergamo, la città in cui – com’è noto – il direttore del dipartimento di anatomia patologica dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, mettendo in discussione le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e del Ministero della Salute che sconsigliavano di eseguire le autopsie sui corpi deceduti a causa del Covid, scoprì il ruolo decisivo della formazione dei trombi nell’aggravarsi della malattia, evidenziando la necessità dell’utilizzo dei farmaci anticoagulanti.
Proprio a Bergamo, la città in cui il primo atto di disubbidienza in materia di pandemia si è dimostrato un primo passo verso la verità clinica.

Con lo stesso spirito, siamo portati oggi a dubitare dell’utilità scientifica, della legittimità giuridica e della liceità etica di un lasciapassare sanitario formalmente preposto a contenere la diffusione del Covid-19. Questo strumento, infatti, oltre a non garantire la non-contagiosità dei suoi detentori, comporta la discriminazione nei diritti costituzionali in base allo stato di salute e all’assunzione di un prodotto sperimentale (non privo di possibili effetti collaterali gravi) per una malattia ritenuta curabile da sempre più medici con i protocolli farmacologici di terapia domiciliare (come testimoniato, ad esempio, dall’esperienza dei dottori di ippocrateorg.org e del Comitato Cure Domiciliari Covid-19, a smentire con oltre 60.000 guariti la diffusa vulgata secondo cui non esistono valide alternative mediche al vaccino).

Proprio a Bergamo, dove a inizio pandemia l’abbandono dei pazienti fino all’aggravarsi della malattia e l’inopportuna pratica di ventilazione forzata precoce hanno contribuito a causare così tante morti, possiamo permetterci altri errori?

Oggi chiunque critichi l’effettiva utilità sanitaria e la neutralità politica del Green Pass rischia di attirarsi quella stessa accusa di “irresponsabilità” che viene già disinvoltamente rivolta, con modi sempre più violenti e intimidatori, a chiunque decida di non farsi iniettare i vaccini genici a mRna e a Dna ricombinante (la cui fase di sperimentazione terminerà, per i diversi brevetti, tra il 2022 e il 2023). Ci si chiede quale considerazione del concetto di responsabilità abbia realmente oggi chi ci governa, laddove Stato, istituzioni e multinazionali farmaceutiche – ben lungi dall’assumersi la responsabilità delle proprie decisioni politiche e tantomeno i rischi degli effetti avversi da vaccini – li scaricano sul senso civico e sulla “libera scelta” dei cittadini stessi. La manleva di responsabilità avviene tramite consenso informato, accompagnata da forme di pressione psicologica, sociale e mediatica che giungono ora a compimento con l’imposizione del Green Pass, una sorta di obbligo indiretto che preclude – in assenza di tamponi diagnostici o certificati d’avvenuta vaccinazione – l’accesso a servizi essenziali.

Queste misure, come l’obbligo vaccinale ventilato in queste settimane, sarebbero forse più comprensibili e accettabili se il rapporto benefici/rischi della vaccinazione anti-Covid 19 fosse nettamente a vantaggio dei primi, ma anche su questo vi sono ragionevoli dubbi all’interno della stessa comunità scientifica. Al netto di una controversa ma in genere assai bassa letalità del virus (attestata secondo l’OMS allo 0,6%, senza considerare le differenze per fasce d’età e i casi di co-morbilità e patologie pregresse), si ricorda che tra gli effetti avversi a breve termine dei vaccini genici possono presentarsi gravi trombosi, danni neurologici, miocarditi e pericarditi; nel lungo termine, sono svariati gli scienziati che prospettano il serio rischio di effetti mutageni, infertilità, malattie autoimmuni e tumori. Perfino i dati ufficiali iniziano a parlare chiaro: l’Eudravigilance, la banca dati europea di farmacovigilanza dell’EMA, registrava al 31 luglio 2021 e per i soli paesi dell’Unione Europea un totale di 20.594 morti associate ai vaccini anti-Covid e un totale di 1.960.607 effetti avversi provocati dagli stessi (dei
quali 968.870 gravi).

In fatto di responsabilità, com’è possibile sorvolare sulle gravi reazioni che possono conseguire dalla vaccinazione anti-Covid 19, specie per una fascia d’età, quella degli studenti universitari, in cui la relativa pericolosità del virus è ulteriormente ridotta?
Tornando a noi, e sempre a questo proposito, è utile a questo punto richiamare le parole del nostro Rettore, dalla citata email del 10 agosto 2021 sull’introduzione del Green Pass: Contiamo sul vostro senso di responsabilità, come abbiamo sempre fatto, convinti che provvederete quanto prima (e possibile) a farvi vaccinare: solo in questo modo avremo la speranza di “tenere a bada” il contagio e, di conseguenza, di proseguire le nostre attività in presenza tutti insieme, senza paura di danneggiarci l’un l’altro.

Caro Rettore, con la presente ci sentiamo di rassicurarLa: Lei può senz’altro contare sul nostro senso di responsabilità morale, non certo nel farci “quanto prima (possibile)” vaccinare (visto che il vaccino, come sopra ricordato, non assicura affatto di poter “tenere a bada” il contagio), bensì nel non assecondare, per il bene nostro e altrui, un nuovo ordine culturale, legislativo e sociale nutrito d’irresponsabilità politica e di coartazione tecnologico-sanitaria. Da parte nostra sarebbe relativamente comodo, facile e indolore accettare il requisito del Green Pass per meglio concentrarci egoisticamente sulla nostra singola carriera universitaria, apprestandoci a vivere il mondo di domani come se non fosse un prodotto delle nostre scelte (o delle nostre reticenze) di oggi. Disgraziatamente, però, il nostro senso di responsabilità ci trattiene dal farlo. A Lei che ce ne ha ricordato l’importanza, ci permettiamo così – a nostra volta – di ringraziarLa richiamandoLa a questo stesso principio, non solo nei riguardi dell’Università di Bergamo ma di tutti gli atenei lombardi di cui è coordinatore. A porsi idealmente di fronte a tutti gli studenti, indistintamente. E a ribadire, se vorrà, queste sue stesse parole suasive e perentorie. È sicuro di volersene prendere la responsabilità?

Insieme a tutti i destinatari della presente, ci chiediamo in particolare se anche i professori della nostra Università vorranno accondiscendere, foss’anche solo nel silenzio/assenso, a questa stessa sovrana attitudine alla deresponsabilizzazione, al pensiero unilaterale e semplificatorio, al silenziamento d’ogni dissenso critico, quando non già criminalizzato o patologizzato.

Esattamente novant’anni fa, nel 1931, venne imposto a tutti i professori universitari l’obbligo di giurare fedeltà al regime fascista, pena la destituzione dalla cattedra di cui erano titolari. Come ben sappiamo, solo 12 professori su 1.225 rifiutarono. Oggi il personale docente e non docente presente negli istituti universitari italiani ammonta a circa 125.600 persone: quanti di questi si rassegneranno ad accettare l’inaccettabile? Giova ricordare a tutti noi – che conosciamo così male la Storia – quanto ancora rischiamo di ripeterne gli orrori?
Cari professori: anche noi, come il Rettore nei nostri confronti, sappiamo di poter contare sul suo e sul vostro senso di responsabilità, certi “che provvederete quanto prima (e possibile)” a levare finalmente una voce contraria e non sottomessa dinanzi a questo provvedimento incostituzionale e inqualificabile, come alcuni vostri colleghi stanno già coraggiosamente iniziando a fare, da Andrea-Sigfrido Camperio Ciani (ordinario di Etologia, Psicobiologia e Psicologia evoluzionistica all’Università di Padova) a Francesco Benozzo (associato di Filologia e linguistica romanza all’Università di Bologna, candidato al Nobel per la Letteratura dal 2015). Forse non sarete tutti, forse sarete solo una piccola parte, ma ci basterà per essere fieri, una volta di più, di essere o essere stati vostri studenti. Ci sarà sufficiente per non incrinare la fiducia che in questi anni di studio abbiamo avuto e tuttora abbiamo in voi. Per non dover mettere in discussione, alla radice, il senso del vostro stesso insegnamento.

Se poi vorrete, spazientiti, sbirciare già alla fine di questo messaggio ben poco smart, social friendly o parcellizzabile in slogan pronti ad essere confutati con ottusa disinvoltura dai sedicenti fact-checker, troverete un nuovo motivo di delusione. Vedete, non ci firmiamo “Studenti contro il Green Pass”. Nemmeno “Studenti contro i sieri genici sperimentali a mRna e Dna ricombinante”, o “Studenti contro il terrorismo mediatico, il tracciamento sanitario e la digitalizzazione totalitaria”. Siamo, semplicemente, studenti dell’Università di Bergamo. Spiacenti di aggiungere un’inerte constatazione in un momento già governato dal consenso tautologico e dal culto dell’identico, ma, sapete, questo non è niente di più e niente di meno di quello che effettivamente siamo. Siamo parte della comunità universitaria. Ci siamo regolarmente iscritti, pagando le tasse universitarie. Abbiamo frequentato le lezioni, abbiamo sostenuto gli esami, anche con medie eccellenti. Durante il nostro percorso universitario, come tutti, siamo stati colpiti dai lutti e dalle restrizioni.
Infine siamo tornati in Università, per riprendere, terminare o proseguire i nostri studi. E ora? Ora, con il D.L. 111/2021 e la conseguente comunicazione del Rettore, chi è deciso a non accettare l’illegittima imposizione del Green Pass non sembra venir nemmeno contemplato nella vita universitaria, sia pure con altre modalità di partecipazione (senza curarsi del considerando n. 36 del regolamento 953/2021 del
Consiglio d’Europa e dell’Unione Europea sull’uso del Green Pass, dove si sancisce che anche coloro che hanno scelto di non essere vaccinati non possono essere oggetto di discriminazione, diretta o indiretta).

Neppure un riferimento alla possibilità – comunque moralmente discutibile e insoddisfacente – di svolgere gli esami a distanza, ricorrendo a una modalità partecipativa così sistematicamente e agilmente adottata nell’anno e mezzo di emergenza pandemica. Ed eccoci esclusi, come accaduto ad altri studenti Unibg nel curioso caso di occultamento dei 192 commenti – in larghissima parte critici – sottoscritti al post di Facebook con cui l’Università di Bergamo informava dell’introduzione del Green Pass, lo scorso 23 agosto: fuori dal testo, fuori dal diritto, fuori dalla comunità. Confidiamo in una dimenticanza, in un refuso, a cui auspichiamo si rimedi presto, come a livello governativo si è fatto con quel celebre “per scelta” curiosamente omesso e poi reintegrato nella traduzione italiana dello stesso 953/2021. Perché questo è quello che siamo: studenti dell’Università di Bergamo, a rappresentanza di pressoché tutte le sue facoltà. Non ci qualifichiamo, non ci quantifichiamo. Potremmo essere 10, 100, 1000, 10000… Ma anche se fossimo solo in due, come erroneamente e grottescamente riportato dal Corriere della Sera-Bergamo in data 18 agosto 2021 riguardo ai primi due giorni di raccolta firme a Bergamo per la petizione indetta dal Prof. Granara, dovrete fare i conti con la nostra presenza. E con le nostre domande.

Da aspiranti filologi e filosofi, ci chiediamo come sia ammissibile una massificazione tanto violenta e un depauperamento tanto sistematico e su larga scala del linguaggio e del pensiero critico. Da aspiranti pedagogisti, ci domandiamo se tutto ciò non sottintenda un preoccupante stravolgimento dei concetti stessi di istruzione, di educazione e di insegnamento.
Da aspiranti psicologi, ci interroghiamo su quanto sia legittimo ed eticamente accettabile l’abuso di tecniche di condizionamento mentale da parte di mass media e istituzioni nel promuovere la campagna vaccinale.
Da aspiranti ingegneri, ci chiediamo quanto sia effettivamente fondato e corretto un utilizzo mediatico e strumentale di statistiche e dati, volti a giustificare restrizioni e norme politico-sanitarie.
Da aspiranti giuristi, ci interroghiamo su quanto siano tollerabili nel nome dell’emergenza sanitaria la drastica riduzione e il graduale smantellamento delle libertà fondamentali sancite dalla Costituzione Italiana e dell’ordinamento democratico del nostro Paese.
Da esseri umani, ci domandiamo quanto sia sostenibile questa china tecnocratica e disumana che si va profilando, e a quale idea di futuro autoritario e biomedicalizzato ci stiamo progressivamente adattando. Per paura, indifferenza o conformismo.
Ci chiediamo tutto questo, e lo chiediamo a voi. A ciascuno di voi.

Cosa deciderete di fare?
In un contesto di pianificato caos normativo e statistico dove di osservabile e verificabile sembra rimanere ben poco, e dove a dettare legge sono spesso gli scienziati più autoritari in luogo dei più autorevoli, avanziamo il sospetto che l’Università tutta rischi oggi di trovarsi davanti a un bivio cruciale. Può darsi, a ben vedere, che non siamo lontani dalla concreta, drammatica possibilità di regredire dai moderni principi
del metodo scientifico sperimentale – che delle Università rinnovarono, illuminarono e affinarono lo spirito – all’opacità di un nuovo, restaurando dominio del principio d’autorità, sclerotizzato in granitica e incontestabile Scienza. Per riconoscere la direzione più giusta e probabilmente più sana, può darsi che la strada da percorrere non sia all’insegna della paura e del controllo, bensì del coraggio e della libertà, debitamente scrostati dalle sedimentazioni propagandistiche di questi mesi.

E può darsi che al netto di tutti i ricatti morali e occupazionali del caso, non siamo altri che noi – mittenti e destinatari di questa lettera, insieme – i primi artefici del futuro che ci aspetta.

Da oggi stesso, ognuno di noi, individualmente, ne sarà responsabile.

Grazie dell’attenzione,
Studenti dell’Università di Bergamo
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September 01, 2021, 01:10:18 PM
purtroppo molti non si rendono conto che una cosa del genere equivale a condannare a morte certa o a povertà indefinita una larghissima fetta della popolazione ma vabbè....
Detto francamente? Spero che sia così, e c@zzi loro. Stanno rendendo la vita impossibile per milioni di persone e al tempo stesso rifiutano aiuto e sanno solo protestare. Mi spiace ma nessuna pietà per questa gente.
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September 01, 2021, 12:47:52 AM
sempre di più i giornali e i politici parlano di "cure a pagamento" per chi non è vaccinato, e tecnicamente non è nemmeno così impossibile.
purtroppo molti non si rendono conto che una cosa del genere equivale a condannare a morte certa o a povertà indefinita una larghissima fetta della popolazione ma vabbè.... come una partita a poker non hanno capito chi è il pollo seduto al loro tavolo Roll Eyes

nota curiosa: vi è un raduno di #novax o #nopass domani dalle 10 alle 12 nelle varie sedi RAI a livello regionale.
prendono così seriamente questa causa... da non andare a lavorare!
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August 25, 2021, 02:43:28 PM
Al momento siamo al 68% (degli over 12) di vaccinati completi, considerando la prima dose arriviamo oltre il 75%. Va considerato che la popolazione sopra i 12 anni è circa il 90% di quella totale.
Ecco, non c'è altro da aggiungere allora, i numeri sono chiari, le proporzioni che vanno fatte di conseguenza pure. A meno che non sia voglia mettere in dubbio che 70 è maggiore di 30...
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