Ottima notizia, complimenti Gavrilo per l'iniziativa ed il risultato.
Ci tengo però a far notare che il dispositivo di Lamassu non è un bancomat, infatti il lamassu, a differenza di questi ultimi, non permette di ritirare banconote.
Il lamassu quindi è una sorta di distributore automatico e suppongo che sia questo il motivo per cui è stato possibile avere i permessi.
La mia domanda a Gavrilo quindi è: avete provato a vedere che tipo di permessi servono per installare un vero bancomat, tipo Robocoin?
Immagino che la faccenda sia molto più complessa...
Credo che in Italia solo una
banca vera e propria o perlomeno una società finanziaria con tutti i crismi (quindi autorizzate a operare sui mercati finanziari), sarebbe titolata a installare un ATM che converte BTC in FIAT (BTC --> FIAT).
Per i soggetti di cui sopra, non credo sarebbe difficilissimo ottenere i dovuti permessi... Ma sicuramente considerata l'altissima volatilità del BTC e l'alto profilo di rischio, i soggetti autorizzati a prelevare il FIAT dovrebbero prima registrarsi in banca, e compilare il profilo di rischio e l'antiriciclaggio...
In Italia tutto è macchinoso, complesso e le barriere ad operare in certi mercati di nicchia, riservati esclusivamente alle elites finanziarie ed alle lobby globalizzatrici e corporativiste, sono tantissime..
Poi ho una domanda da fare al forum... il distributore automatico di BTC (FIAT --> BTC) di cui si parla in questo thread, nel vendere BTC come si comporta con il discorso dell'IVA al 22% ?Io credo che se voglio "vendere" BTC con una ditta comune (quindi nè una banca nè una società finanziaria) operante in Italia, ad un Italiano residente in Italia, debba applicare l'IVA al 22% in quanto sto vendendo di fatto un servizio... Questo sicuramente mi svantaggia tantissimo ad operare in quanto tutto il resto del mercato globale non parla italiano e ovviamente non applica IVA negli acquisti di BTC... Credo che in Italia, solo un
trader ufficiale o una banca potrebbero "considerare" l'acquisto di BTC come un'operazione finanziaria a tutti gli effetti e quindi esonerata dall'appplicazione di IVA al 22%
Semmai gli ATM BTC -->FIAT dovessero avere un futuro in Italia, questo lo vedo certamente tutto in mano alle banche ed alle società finanziarie..
Vi siete mai chiesti come mai in Italia non ci sono ancora aziende che vendono BTC ? Proprio perchè, di fatto offrendo un servizio di vendita BTC (il BTC può essere visto come un bene virtuale, ovvero un servizio informatico) debbo applicare su tutte le vendite l'IVA al 22% e ciò mi butterebbe praticamente fuori mercato in quanto il prezzo finale di vendita del BTC sarebbe lievitato rispetto ai grossi BTC exchangers come bitstamp, btc-e, kraken, etc..