Guardando la situazione debitoria di MSTR credo che i rischi maggiori restino quelli collaterali: ossia quello regolatorio (meno grave ora che c'è Trump), quello personale (cosa succede se Saylor sparisce...) e anche quello concorrenziale (se altre aziende iniziassero a farle concorrenza).
Dei tre quello personale, come detto, è il maggiore, anche se è ragionevole pensare che se la strategia funziona, un eventuale successore avrebbe interesse a proseguirla.
l'azienda possiede 386.700
BTC per un controvalore di 38B$ e un prezzo di carico medio di 56.761$. Il prezzo di btc dovrebbe quasi dimezzare prima di andare incontro ad una perdita potenziale.
I capitali per comprare btc vengono raccolti in tre modi:
1) con il flusso di cassa del proprio business (voce sempre più trascurabile)
2)mediante collocazione di nuove azioni sul mercato ATM (at-the-money)
3)mediante obbligazioni convertibili
Delle tre solo la terza è un debito, e solo se i possessori non convertono.
Per misurare il rischio debitorio bisogna considerare quindi A)quanto debito ha contratto B)quali sono le possibilità che i creditori non convertano
Attualmente le tranche di scadenza delle obbligazioni sono, più o meno, queste:
https://www.talkimg.com/images/2024/11/30/pu0CC.pngIl debito complessivo è quindi di 6.2B pari al 16% del controvalore attuale dei bitcoin posseduti.
se non avesse liquidità, MSTR potrebbe ripagarlo con un roll-up del debito stesso oppure emettendo nuove azioni ATM e, solo come estrema ratio, vendendo bitcoin.
Come detto, quei 6.2 miliardi sono un debito solo teorico perché dipende da quanti creditori convertiranno, trasformandosi in azionisti. Visto il premio di conversione, avranno convenienza a farlo se , mediamente, il titolo MSTR farà un >+40% da qui a 5-6 anni, in base alle scadenze e alle finestre di conversione.
Visto il beta di mstr rispetto a btc, credo che basti un +20% a bitcoin nello stesso arco di tempo per assicurare un +40% a mstr.
Possiamo ignorare i tassi delle obbligazioni perché appunto Saylor sta pagando i propri creditori ad un tasso medio vicino a zero.
Ovviamente se la posizione debitoria cambierà questi numeri saranno da rivedere, ma al momento
la situazione mi sembra del tutto sostenibile.
C'è un problema a livello do rischio e gestione del rischio.
Cosa accade se anche per poco tempo, anche solo un trimestre, anche solo un mese... BTC = -70% / -80% dai valori attuali.
È successo più volte e più volte è arrivata la paura e la paura... è roba da maniglione anti-panico;
la gente si comporterebbe in maniera irrazionale.
Se il meccanismo è semplice e "sicuro" perché non lo fanno altri ?
magari perché Microstrategy è una delle poche aziende dove il fondatore è uno che ha la maggioranza dei diritti di voto
e quel che decide va bene a tutti... essendo che sostanzialmente "tutti" è lui stesso.
Se ci fossero degli emuli... che facciamo ?
prendiamo 100, 1.000, 10.000 miliardi di dollari da emissioni di obbligazioni convertibili e compriamo bitcoin...
beh... si creerebbe un effetto bolla... concettualmente si starebbe trasferendo debito sulla blockchain mentre
per dargli reale valore bisogna trasferire ricchezza reale.
Di base la fragilità viene dal business se io prendo 100 miliardi in prestito ma valgo 1 miliardo, la sostenibilità è sempre relativa;
in particolare se il business dell'azienda è... fragile.
Continuare a vendere azioni, direttamente o indirettamente... diluisce gli azionisti...
una situazione di equilibrio instabile:
https://it.investing.com/news/sec-filings/microstrategy-vende-azioni-e-acquista-piu-bitcoin-93CH-2604825Lo fanno tutti, tutto il mondo lo fa.
Quando chiedi un mutuo alla fine ipotechi la casa.
Quando Elon Muschio voleva comprarsi Twitter ha messo a collaterale le azioni Tesla.
Qualsiasi azienda/ società/ stato / famiglia ha sostanzialmente dei debiti con dei collaterali.
In questo caso il collaterale è Bitcoin, con un debito così esiguo basta un minimo di gestione, ci sarà un momento dove magari si fa un po’ di cassa si consolidano i debiti?
O se proprio ti trovi in contropiede venderai un po’ di bitcoin e ripagherai una parte e fai un minimo di deleveraging.
Per bitbollo io e dal 2020 ormai che opero così. Nel 2020 con la prima defi e eth era costoso e un caos, ora sono sempre su aave e su polygon con linea sostanziale di credito sempre aperta a infinito io pago le bollette come compro le shitcoin come vado un minimo in leva su Bitcoin stesso.
Se ho una spesa imprevista non vendo mica Bitcoin uso una liquidità fast così e poi vedrò come gestire.
Chiaramente in caso di bear market o magari pump si fa cassa.
Io come avevo già detto tempo fa, mi comprai una casa così nel 2021. Avevo i Bitcoin li ho messi come collaterale a inizio 2021 e mi son preso la liquidità per acquistare la casa diretto cash. Poi verso aprile/maggio ho ripagato gran parte di quel debito prima del crash ovviamente vendendo qualcosa in Bitcoin chiaro.
Al di là del perché fai il debito ovvio che poi nei momenti di bull dovresti gestire e ripagare il più possibile di momenti di bear stare cauto.
Ma la cosa peggiore che può capitare e che sei costretto a vendere qualcosa, mica vai rotto. Btc scende del 10/20/30/40% se uno è sul pezzo ogni giorno e a grafico anticipa giorni e giorni prima un grosso ribasso.
ESEMPIO al fallimento dei 100k l’altro giorno io mi son sistemato varie posizioni e il dump dei 90K manco l’ho sentito. Quando le cose si sono normalizzate sono ritornato a 50% di prestito e col prestito son andato un minimo a leva su Bitcoin.
Esempio hai 0,1 btc (10k diciamo e butti in collaterale su aave) hai max prestito diciamo 8000$?
Prendi max prestito e lo converti suvito in bitcoin e li rimetti in collaterale. A quel punto hai 18k di bitcoin e un prestito di 8k. Puoi ancora prendere in prestito un 2K e comprare 2K in bitcoin. Ecco che hai 0,2BTC e un prestito di 10k. Sostanzialmente dei in leva 2x.. ti liquidano se btc crolla da 100k a 55k ora che da 100K torni a 55 BUONA NOTTE!
O dormivi o ti darà segnali di uscita molto prima?