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Topic: BITCOIN PUMP! - page 168. (Read 893103 times)

legendary
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March 09, 2023, 01:18:35 PM
C'è un fattore di cui si parla molto poco, il calo delle nascite:

https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/stili_di_vita/2022/12/19/istat-nuovo-record-calo-nativita-meno-nati-anche-nel-2022_cc2a56e0-3708-40a7-880b-7183823e0bc3.html

Un dato che ha influenza su... tutto.

Pensioni anche, ovviamente, perché se abbiamo una piramide rovesciata dove i nuovi nati sono meno delle generazioni di lavoratori che vanno verso la pensione... la base che paga i contributi risulta sempre più ristretta a fronte di una base pensionati sempre più larga... si sentono cigolii sinistri.

Pochi nati hanno anche influenza sul mercato immobiliare residenziale, dove si creano delle strozzature, meno famiglie più single... la vita si allunga ma aumenteranno le persone non autosufficienti non in grado di vivere autonomamente.

Ci sono anche grandi temi economici, per esempio i locali notturni e di divertimento.
Qualcuno dice non ci sono più le discoteche anni '80 e '90 grandi strutture di vario tipo...
Chiaro, negli anni '50 e soprattutto '60 si sono avute le generazioni più numerose, questo ha creato masse di giovani negli anni successivi.
C'erano altre condizioni socio-econoniche ma influisce anche il mero dato numerico.

Di culto i video di discoteche abbandonate su YouTube:
https://youtu.be/ClpK6kAi6VE

Una visione che dovrebbe porre molte riflessioni.


Sono grandi temi che necessitano di una programmazione strutturale penso che negli ultimi trent'anni anni nessun tipo di governo si sia adoperato, salvo provvedimenti spot.

Questo credo sia molto grave.
In Europa... non si va meglio, ombre e luci.

C'è anche un tema più ampio su cosa sia una famiglia, sul rito del matrimonio... che sono celebrati con il contagocce.
È una grande spesa e molti la vedono come una cosa inutile, ma c'era tutta una economia dietro.

Come riporta l'articolo, si creeranno strozzature anche nel mondo del lavoro, sì chiudono dei reparti di maternità, si chiuderanno anche vari tipi di scuole, questo creerà squilibri che possono inibire ulteriormente la ripresa della famiglia.

Di fronte a questi pesanti interrogativi, viene discusso quasi quotidianamente delle emissioni dell'anidride carbonica...

Non voglio dire che sia un serio problema, seri problemi ce ne sono molti, ma nessuno va a bloccare il traffico perché ha un welfare da terzo mondo.
Il discorso del calo delle nascite è talmente importante che quasi meriterebbe un thread a parte viste le premesse: da un lato abbiamo i paesi del terzo mondo che fanno sempre più figli, solamente per fare un esempio nel giro di pochi decenni la sola Nigeria dovrebbe avere più abitanti di tutto il continente europeo; al tempo stesso i paesi del primo mondo fanno sempre meno figli, e chi ne fa molti di solito sono gli immigrati. È possibile che gli USA entro il 2050 diventino il più grande paese al mondo di lingua spagnola. Cosa vuol dire tutto questo? Che il mondo come lo conoscono le nostre generazioni cambierà, cambieranno anche i modi di pensare e di vivere perché non tutti si integrano e non tutti vogliono integrarsi. È un discorso delicato da fare, me ne rendo conto, ma è alquanto preoccupante pensare che potenzialmente arriveremo al momento nel quale la maggior parte delle parte in un certo paese avrà ben pochi legami (e interessi) con il paese stesso. Lo vedo quotidianamente negli USA, io amo i popoli latini ma è indubbio tante persone che arrivano negli USA dal continente centro-sudamericano abbiano un livello di cultura ed educazione basso, e questo si nota quando si va in certe zone, perché? Perché a tanti non importa imparare usi e costumi locali quindi se al loro paese buttavano la spazzatura per terra, fumavano anche dov'era proibito e piazzavano la bancarella illegale sul marciapiede, beh, continueranno a farlo anche nel nuovo paese. E questi insegnamenti e modi di vivere vengono trasmessi ai figli. Con questo non voglio dire che chi sia nato nel primo mondo sia un cittadino modello, me ne guardo bene, ma sul lungo periodo io prevedo un peggioramento della qualità di vita per tutti.
legendary
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March 09, 2023, 01:16:53 PM
Sono tutt'altro che un esperto di queste operazioni spericolate ma se ho capito bene chi tiene questi titoli fino alla scadenza del 2028 ha una rivalutazione semestrale reale del 2% più premio fedeltà dello 0.8%

Se il debitore mantiene le promesse.
Che garanzie ci dà il debitore a riguardo? Un debitore che ha uno stock di debito pari al 144% di quello che produce in un anno.

C'è sempre la tendenza a vedere gli Stati come delle entità soprannaturali, degli esseri mitologici dotati di superpoteri che tutto possono e tutto garantiscono. Che non mentono e non ingannano mai.

Dice: anche tu privato che chiedi un mutuo in banca ottieni un debito molto maggiore del tuo reddito annuale.

Si, infatti la banca chiede delle garanzie...ipoteca, fidejussioni quelle robette li
Se l'Italia va a gambe all'aria e ho dei BTP posso portarmi a casa la fontana di Trevi o la guglia della Mole Antonelliana?

Capisco gli istituzionali: loro un pò sono obbligati, un pò ne acquistano stock tali da far diventare tanta roba anche un 2%, un pò li girano e rigirano come vogliono.

Ma l'uomo della strada? Che entra in banca come quello del meme "shut up and take my money" e compra tonnellate di sta roba.
Senza percepirne minimamente il rischio

Le compiacenti agenzie di rating hanno già classificato il ns debito come BBB (il che vuol dire che in realtà sarà FFF o giù di lì  Grin) ma il punto non è tanto in queste sigle insignificanti: acquistare debito pubblico italiano non è solo un atto di fiducia nei confronti dello Stato italiano ma nell'Italia nel suo complesso. Significa scommettere sul successo dell'economia italiana.

Andare "long" sulla nazione sviluppata la cui economia ha performato peggio negli ultimi 30 anni. In desertificazione industriale, impoverimento culturale, esodo della popolazione giovane, fuga di cervelli, invecchiamento e abulia e chi più ne ha più ne metta. La nazione con più NEET al mondo.

Certo è che se lo sprovveduto ha la sfortuna di incontrare teleimbonitori come il seguente intervistato su Forbes è facile cadere nella tela del ragno. Leggete bene cosa dice. Ho evidenziato di giallo le buzzword che non vogliono dire assolutamente un cazzo ma che non devono mancare mai in un discorso di televendita. Ho evidenziato anche il subdolo tentativo di far sentire un obbligo morale, un dovere sociale prestare soldi allo Stato con più pezze al culo del mondo. E di colpevolizzare chi detiene soldi a svernare sui conti corrente invece di investirli in cose utili come questa



Poi se io metto i miei soldi in una rete globale, decentralizzata, immutabile....e bla bla (lo sapete) vengo guardato da questi normies che escono di Banca con il modulo firmato come un pazzo scriteriato che gioca d'azzardo.

Vivo purtroppo in una realtà parallela da molto tempo
sr. member
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March 09, 2023, 11:52:08 AM
Il nocciolo del problema si riassume in ingiustizia. Ogni cosa potrebbe migliorare se ci fosse un senso di giustizia nella macchina dello Stato. Eviteremmo parassiti ed inequità.
Come diceva Sant'Agostino, "Remota itaque iustitia quid sunt regna nisi magna latrocinia?"; Se non c'è giustizia... cosa sono gli Stati se non delle grandi bande di ladri?

L'Italia è stata rovinata dagli infiniti problemi politici che sono soltanto serviti a favorire i complici del sistema.
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The hacker spirit breaks any spell
March 09, 2023, 11:49:19 AM
infatti quando nel 2015 il commercialista mi presento un conto di tasse di pagare che ammontava al 53% del fatturato lordo gli ho detto
ma stai a scherzare?
lui: no


no aspetta te lo richiedo, stai scherzando?
lui: no


ok chiudi tutto baracca e burattini e saluti e baci, italia non avra piu un centesimi delle mie tasse

fine della mia storia con l'italia
tenetevi chi cazzo volete, ma del mio ingegno e tasse non vedrete piu gnente


ancora oggi qualcuno mi dice, tornerai a lavorare in italia

MAI - TASSATIVAMENTE NO - preferisco raccogliere i pomodori qua dove sono che tornare in italia
legendary
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March 09, 2023, 10:44:24 AM
non cambia nulla se siano su base volontaria o meno, a parte il fatto che è teoricamente possibile una contribuzione volontaria anche in caso di interruzione dell'attività lavorativa (ammesso di avere altre risorse a cui attingere, ovviamente). E senza contare che alcune coperture assicurative sono obbligatorie per legge (es. chiunque abbia un'auto è tenuto a stipulare una polizza RCA).
Il principio comunque è sempre quello di una prestazione differita nel tempo: si paga oggi ( e per un certo numero di anni), per maturare un diritto ad una prestazione domani. Esattamente come per una polizza assicurativa. Non ho mai sentito nessuno mettere in guardia dall'assicurarsi, perché un domani potrebbero non nascere abbastanza figli per versare i premi a copertura degli indennizzi agli assicurati più vecchi.

No, figurati....non cambia assolutamente nulla!  Grin A parte che nel caso dell'Inps uno stato sedicente democratico OBBLIGA senza possibilità di scelta i suoi cittadini a versare il 33% del proprio fatturato per i contributi previdenziali che poi con ogni probabilità non saranno mai restituiti al legittimo proprietario. Riprendendo quanto da te scritto in precedenza: "e ci mancherebbe altro! Ci mancherebbe che debba sentirmi attribuire presunti doveri invasivi della sfera più privata della persona, roba che evoca scenari distopici degni del "nostro dovere verso il partito" di orwelliana memoria!" Forse non ti sei ancora reso conto che lo Stato ci attribuisce già da tempo dei doveri invasivi nella sfera più privata delle nostre persone: si impossessa tranquillamente del 33% della mia, della tua e delle nostre vite per poi buttarle tranquillamente nel cesso!!!! Cosa altro sono le tasse se non l'impossessarsi del nostro tempo utile da parte dello Stato? Su 50 anni di vita attiva e lavorativa che ognuno di noi può teoricamente svolgere ben 16,5 anni sono svolti per "donarli" obbligatoriamente allo stato (solo per la parte contributi previdenziali). Sinceramente c'è una bella differenza tra l'essere obbligati a farlo o farlo volontariamente! (e in questo discorso le coperture assicurative obbligatorie per legge tipo RCA non c'entrano proprio niente)

esattamente
lo stato al momento (inteso come stato moderno) si comporta come una gang di banditi che vuole qualcosa in cambio a prescindere
linfa per mantenere un carrozzone di parrucconi che non fanno/concludono un cazzo li dove stanno seduti

un certo fassina, casini, sono 30 anni che stanno li.. non hanno mai lavorato 1 giorno della loro vita sti rotti in culo, scusate il francese e non solo
fossero capaci, allora li manterrei volentieri, ma fra le altre cose sono INCAPACI e non sanno fare manco una O con l'ausilio del bicchiere

quindi stiamo mantenendo dei parassiti inutili

ora ci sono stati in cui (danimarca) puoi dire, bro'stato, la pensione mia ci penso io
e lo stato non ti chiede piu niente... pero in futuro o ci pensi tu o ti attacchi

ci sono stati (svizzera) dove tu versi una parte dei soldi per te stesso e lo stato te li custodisce (e ti da anche una %) in alcuni casi speciali (acquisto casa) puoi anche ritirarli
e poi quando ti pensioni? cazzi tua

cosi il cittadino e' parte attiva  in merito al proprio status futuro, qua inece siamo trattati come bambini, ci deve pensare lo stato  (MA QUANDO? un adulto ha bisogno di delegare?) e inquesta situazione ovviamente ci sta chi ne ha approfittato (baby pensioni)

una stortura dietro l'altra, per questo io ho salutato INPS e italia

In America almeno ti costringono a metterli nei fondi azionari tipo fidelity. Non puoi teoricamente toccarti ma sai che esistono e sono la e quando è ora magari hai fatto anche un bel gruzzolo con la rivalutazione azionaria in anni di interessi composti

DETTO QUESTO

In Italia chi ci rimette sono sempre i soliti dipendenti privati o gente folle che vuole fare impresa privata.

Perché che siano le pensioni o gli statali o le paghette varie, per il resto il sistema si basa sul parassitismo a ogni livello in cui pochissimi sfigati son costretti a mantenere un fiume infinito di parassiti.

L’INPS ponzi è solo una delle tante espressioni classiche della storia.

Io ora sono in America, ma se dovessi tornare in Italia onestamente farei anch’io il parassita imboscando tutti i capitali in blockchain, non detenendo nessun tipo di avere  che ti rende ricattato e ricattabile (immobili e mobili stile casa propria o auto propria ma virerei su affitto e noleggio a lungo termine).
Con un certo tipo di capitale si potrebbe anche tranquillamente vivere in albergo e con macchina a noleggio facendo la bella vita senza rendere conto a nessuno e senza pagare assolutamente nulla di nulla. Anzi chiedendo infiniti sostegni di povertà di ogni genere.
Perche Tralaltro se non hai un conto in banca che dimostra che hai soldini e non hai casa o macchina, sei sostanzialmente un nullatenente, e anche se dovessero venire a romperti le palle per qualche spesa di troppo al supermercato a cosa si potrebbero mai attaccare? Ai vestiti che indossi?
 e come ciliegina sulla torta mi iscriverei anche all’università anche a 30/40/50 anni chiedendo la borsa di studio da fuori sede giusto per avere quei 8/10k annui di borsa per tirare avanti 🙁 fuori sede oltre 50km da casa (che non ho quindi sarei sempre fuori sede 😂) ho bisogno di una paghetta 🙁

Ecco come si deve vivere in Italia, si vive bene facendo i parassiti.  

Tutti a carico di quello che pensa addirittura di fare impresa privata (follia) o del dipendente privato che poi si vuol persino comprare la casa con mutuo, facendosi praticamente inculare mentre lo succhia detta in termini tecnici un po’ coloriti.
Perché oltre oltre a dover pagare solo tasse, ti fai fottere da un mutuo per una casa o dalle rate di una macchina che generano altre genuflessioni a 90! Che sono solo spese su spese che vanno tutte in tasca sempre a chi ti sta fottendo alla grande (canoni Rai, bollette, bollini di vario colore, targhe alterne, multe, spazzatura, imposte per il fiume dietro casa etc etc etc) e che poi se non fai il bravo diventano anche strumento di ricatto “se non paghi te la tolgo”.

Una società così, in cui chi si da da fare viene vessato a 360 gradi e che se cerca di avere qualcosa di suo viene ancora più massacrato.
Meglio avere niente e sfruttare il sistema come un parassita e amen.
legendary
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March 09, 2023, 10:40:07 AM
Tutti che gioiscono di questa cosa



Io vedo lo Stato italiano che sottoscrive nuovo debito senza nemmeno poterlo svalutare tramite l'inflazione in un momento in cui l'inflazione è ai massimi da 50 anni.
Un debitore cronico che si indebita a costi crescenti.
Fossi un suo creditore avrei poco da stare allegro.

Han trovato il classico modo per truffare di nuovo come lo trovarono all’epoca dei tassi zero del covid incitando tutti a comprare casa e farsi mutuo a tasso variabile zero.

Ora incitano il contrario, con degli ottimi bond a tasso fisso al 5% incitano a prendere quello a tasso variabile contro in inflazione che non potrà durare a lungo a questi livelli, e che anzi, potrebbe anche cadere in deflazione pesante se dovessimo finire in futuro in vera recessione come Europa
sr. member
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March 09, 2023, 06:26:07 AM
Vorrei dare merits a tutti ma non ne ho abbastanza  Cry

La questione abominevole dell INPS è un nodo che non si scioglierà mai, nessun politico prenderà mai il toro dalle palle su questo tema, d'altronde a chi si campa di pensioncine e fa 1 settimana di malattia ogni 3x2 che gli frega, si complicherebbe soltanto la vita. Ha fatto bene babo.
sr. member
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March 09, 2023, 04:58:33 AM
vedo che confondi, non so se intenzionalmente, le tasse con i contributi previdenziali, che sono concettualmente diversi nelle finalità oltre che nelle modalità di prelievo. Le tasse sono evidentemente una forma di esproprio, per cui si possono considerare un'ingerenza dello stato nella sfera della proprietà privata, ma la cosa non mi pare minimamente equiparabile a condizionare comportamenti e scelte di vita di portata così ampia e fondamentale come se e quanti figli avere.
Il prelievo fiscale viene fatto passare come un male necessario dal punto di vista del singolo a beneficio della collettività, almeno in teoria. Poi è inutile discutere su come le tasse che versiamo siano soggette a ogni genere di sprechi e ruberie, su quello penso che qui concordiamo tutti.

I contributi sono invece accantonamenti a esclusivo beneficio di chi li versa, in modo che maturi una prestazione corrispettiva quando non sarà più in grado di mantenersi lavorando. In vari altri paesi, come la Svizzera, è in vigore un sistema misto in cui alla pensione pubblica (che a mala pena garantisce la sussistenza) si aggiungono un secondo e terzo pilastro, l'ultimo su base interamente volontaria, che però da noi non si è mai riusciti a replicare. La previdenza complementare in Italia funziona male, nel complesso ha costi, inefficienze e opacità che non la rendono particolarmente attrattiva, nonostante la detraibilità entro una certa soglia. Una riforma seria del sistema previdenziale, che che miri a non farlo gravare in modo insostenibile sulle casse dello stato, non può prescindere da questo aspetto. Ma questo sarà sempre il frutto di una decisione politica, e finora la politica si è sempre guardata dall'affrontare con onestà e coraggio una questione così spinosa e impopolare.

Hai ragione.

Scusa.

legendary
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March 09, 2023, 04:43:32 AM
non cambia nulla se siano su base volontaria o meno, a parte il fatto che è teoricamente possibile una contribuzione volontaria anche in caso di interruzione dell'attività lavorativa (ammesso di avere altre risorse a cui attingere, ovviamente). E senza contare che alcune coperture assicurative sono obbligatorie per legge (es. chiunque abbia un'auto è tenuto a stipulare una polizza RCA).
Il principio comunque è sempre quello di una prestazione differita nel tempo: si paga oggi ( e per un certo numero di anni), per maturare un diritto ad una prestazione domani. Esattamente come per una polizza assicurativa. Non ho mai sentito nessuno mettere in guardia dall'assicurarsi, perché un domani potrebbero non nascere abbastanza figli per versare i premi a copertura degli indennizzi agli assicurati più vecchi.

No, figurati....non cambia assolutamente nulla!  Grin A parte che nel caso dell'Inps uno stato sedicente democratico OBBLIGA senza possibilità di scelta i suoi cittadini a versare il 33% del proprio fatturato per i contributi previdenziali che poi con ogni probabilità non saranno mai restituiti al legittimo proprietario. Riprendendo quanto da te scritto in precedenza: "e ci mancherebbe altro! Ci mancherebbe che debba sentirmi attribuire presunti doveri invasivi della sfera più privata della persona, roba che evoca scenari distopici degni del "nostro dovere verso il partito" di orwelliana memoria!" Forse non ti sei ancora reso conto che lo Stato ci attribuisce già da tempo dei doveri invasivi nella sfera più privata delle nostre persone: si impossessa tranquillamente del 33% della mia, della tua e delle nostre vite per poi buttarle tranquillamente nel cesso!!!! Cosa altro sono le tasse se non l'impossessarsi del nostro tempo utile da parte dello Stato? Su 50 anni di vita attiva e lavorativa che ognuno di noi può teoricamente svolgere ben 16,5 anni sono svolti per "donarli" obbligatoriamente allo stato (solo per la parte contributi previdenziali). Sinceramente c'è una bella differenza tra l'essere obbligati a farlo o farlo volontariamente! (e in questo discorso le coperture assicurative obbligatorie per legge tipo RCA non c'entrano proprio niente)

vedo che confondi, non so se intenzionalmente, le tasse con i contributi previdenziali, che sono concettualmente diversi nelle finalità oltre che nelle modalità di prelievo. Le tasse sono evidentemente una forma di esproprio, per cui si possono considerare un'ingerenza dello stato nella sfera della proprietà privata, ma la cosa non mi pare minimamente equiparabile a condizionare comportamenti e scelte di vita di portata così ampia e fondamentale come se e quanti figli avere.
Il prelievo fiscale viene fatto passare come un male necessario dal punto di vista del singolo a beneficio della collettività, almeno in teoria. Poi è inutile discutere su come le tasse che versiamo siano soggette a ogni genere di sprechi e ruberie, su quello penso che qui concordiamo tutti.

I contributi sono invece accantonamenti a esclusivo beneficio di chi li versa, in modo che maturi una prestazione corrispettiva quando non sarà più in grado di mantenersi lavorando. In vari altri paesi, come la Svizzera, è in vigore un sistema misto in cui alla pensione pubblica (che a mala pena garantisce la sussistenza) si aggiungono un secondo e terzo pilastro, l'ultimo su base interamente volontaria, che però da noi non si è mai riusciti a replicare. La previdenza complementare in Italia funziona male, nel complesso ha costi, inefficienze e opacità che non la rendono particolarmente attrattiva, nonostante la detraibilità entro una certa soglia. Una riforma seria del sistema previdenziale, che che miri a non farlo gravare in modo insostenibile sulle casse dello stato, non può prescindere da questo aspetto. Ma questo sarà sempre il frutto di una decisione politica, e finora la politica si è sempre guardata dall'affrontare con onestà e coraggio una questione così spinosa e impopolare.
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The hacker spirit breaks any spell
March 09, 2023, 02:57:23 AM
non cambia nulla se siano su base volontaria o meno, a parte il fatto che è teoricamente possibile una contribuzione volontaria anche in caso di interruzione dell'attività lavorativa (ammesso di avere altre risorse a cui attingere, ovviamente). E senza contare che alcune coperture assicurative sono obbligatorie per legge (es. chiunque abbia un'auto è tenuto a stipulare una polizza RCA).
Il principio comunque è sempre quello di una prestazione differita nel tempo: si paga oggi ( e per un certo numero di anni), per maturare un diritto ad una prestazione domani. Esattamente come per una polizza assicurativa. Non ho mai sentito nessuno mettere in guardia dall'assicurarsi, perché un domani potrebbero non nascere abbastanza figli per versare i premi a copertura degli indennizzi agli assicurati più vecchi.

No, figurati....non cambia assolutamente nulla!  Grin A parte che nel caso dell'Inps uno stato sedicente democratico OBBLIGA senza possibilità di scelta i suoi cittadini a versare il 33% del proprio fatturato per i contributi previdenziali che poi con ogni probabilità non saranno mai restituiti al legittimo proprietario. Riprendendo quanto da te scritto in precedenza: "e ci mancherebbe altro! Ci mancherebbe che debba sentirmi attribuire presunti doveri invasivi della sfera più privata della persona, roba che evoca scenari distopici degni del "nostro dovere verso il partito" di orwelliana memoria!" Forse non ti sei ancora reso conto che lo Stato ci attribuisce già da tempo dei doveri invasivi nella sfera più privata delle nostre persone: si impossessa tranquillamente del 33% della mia, della tua e delle nostre vite per poi buttarle tranquillamente nel cesso!!!! Cosa altro sono le tasse se non l'impossessarsi del nostro tempo utile da parte dello Stato? Su 50 anni di vita attiva e lavorativa che ognuno di noi può teoricamente svolgere ben 16,5 anni sono svolti per "donarli" obbligatoriamente allo stato (solo per la parte contributi previdenziali). Sinceramente c'è una bella differenza tra l'essere obbligati a farlo o farlo volontariamente! (e in questo discorso le coperture assicurative obbligatorie per legge tipo RCA non c'entrano proprio niente)

esattamente
lo stato al momento (inteso come stato moderno) si comporta come una gang di banditi che vuole qualcosa in cambio a prescindere
linfa per mantenere un carrozzone di parrucconi che non fanno/concludono un cazzo li dove stanno seduti

un certo fassina, casini, sono 30 anni che stanno li.. non hanno mai lavorato 1 giorno della loro vita sti rotti in culo, scusate il francese e non solo
fossero capaci, allora li manterrei volentieri, ma fra le altre cose sono INCAPACI e non sanno fare manco una O con l'ausilio del bicchiere

quindi stiamo mantenendo dei parassiti inutili

ora ci sono stati in cui (danimarca) puoi dire, bro'stato, la pensione mia ci penso io
e lo stato non ti chiede piu niente... pero in futuro o ci pensi tu o ti attacchi

ci sono stati (svizzera) dove tu versi una parte dei soldi per te stesso e lo stato te li custodisce (e ti da anche una %) in alcuni casi speciali (acquisto casa) puoi anche ritirarli
e poi quando ti pensioni? cazzi tua

cosi il cittadino e' parte attiva  in merito al proprio status futuro, qua inece siamo trattati come bambini, ci deve pensare lo stato  (MA QUANDO? un adulto ha bisogno di delegare?) e inquesta situazione ovviamente ci sta chi ne ha approfittato (baby pensioni)

una stortura dietro l'altra, per questo io ho salutato INPS e italia
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March 09, 2023, 02:43:08 AM
non cambia nulla se siano su base volontaria o meno, a parte il fatto che è teoricamente possibile una contribuzione volontaria anche in caso di interruzione dell'attività lavorativa (ammesso di avere altre risorse a cui attingere, ovviamente). E senza contare che alcune coperture assicurative sono obbligatorie per legge (es. chiunque abbia un'auto è tenuto a stipulare una polizza RCA).
Il principio comunque è sempre quello di una prestazione differita nel tempo: si paga oggi ( e per un certo numero di anni), per maturare un diritto ad una prestazione domani. Esattamente come per una polizza assicurativa. Non ho mai sentito nessuno mettere in guardia dall'assicurarsi, perché un domani potrebbero non nascere abbastanza figli per versare i premi a copertura degli indennizzi agli assicurati più vecchi.

No, figurati....non cambia assolutamente nulla!  Grin A parte che nel caso dell'Inps uno stato sedicente democratico OBBLIGA senza possibilità di scelta i suoi cittadini a versare il 33% del proprio fatturato per i contributi previdenziali che poi con ogni probabilità non saranno mai restituiti al legittimo proprietario. Riprendendo quanto da te scritto in precedenza: "e ci mancherebbe altro! Ci mancherebbe che debba sentirmi attribuire presunti doveri invasivi della sfera più privata della persona, roba che evoca scenari distopici degni del "nostro dovere verso il partito" di orwelliana memoria!" Forse non ti sei ancora reso conto che lo Stato ci attribuisce già da tempo dei doveri invasivi nella sfera più privata delle nostre persone: si impossessa tranquillamente del 33% della mia, della tua e delle nostre vite per poi buttarle tranquillamente nel cesso!!!! Cosa altro sono le tasse se non l'impossessarsi del nostro tempo utile da parte dello Stato? Su 50 anni di vita attiva e lavorativa che ognuno di noi può teoricamente svolgere ben 16,5 anni sono svolti per "donarli" obbligatoriamente allo stato (solo per la parte contributi previdenziali). Sinceramente c'è una bella differenza tra l'essere obbligati a farlo o farlo volontariamente! (e in questo discorso le coperture assicurative obbligatorie per legge tipo RCA non c'entrano proprio niente)
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March 08, 2023, 04:03:31 PM
Esattamente e' una grande illusione, e tutti quelli che si ammazzano per accumulare coriandoli mi fanno una gran tenerezza

gia di base lo ritengo stupido, come dice Seneca, spendere una vita per accumulare qualcosa e poi essere disposto a dar via tutto anche per 1 solo giorno di vita reale
in secondo luogo, conoscendo questo trucco magico, riassunto benissimo da conilmionome, beh non ti viene mica voglia di accumulare
anzi


Le persone realmente ricche sono quelle che hanno una grande quantità di beni, non di denaro o meglio, beni/attività in grado di generare flussi di cassa.
Il denaro come cosa in sé, si perde... ne occorre un po' di più, un po' di meno...

Bisogna ripescare l'antico detto: meglio aver roba che quattrini

bisogna avere delle bu (business unit) che hanno cose che producono un cashflow (flusso di cassa) costante e certo
allora si, la solfa cambia totalmente
pero non e' facile, farlo e' una sfida veramente potente

figurati, questo gia sarebbe magia

ma il risparmio o essere parsimoniosi aiuterebbe gia i comuni mortali
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March 08, 2023, 03:39:17 PM
Tutti che gioiscono di questa cosa



Io vedo lo Stato italiano che sottoscrive nuovo debito senza nemmeno poterlo svalutare tramite l'inflazione in un momento in cui l'inflazione è ai massimi da 50 anni.
Un debitore cronico che si indebita a costi crescenti.
Fossi un suo creditore avrei poco da stare allegro.

Attenzione che questi titoli garantiscono un tasso di rendimento reale.
Se per caso l'inflazione dovesse continuare a salire scenderebbero in prezzo al pari dei titoli tradizionali.

Fra l'altro non mi sembra molto furbo acquistarli a 100 all'emissione alla vigilia dell'annunciato rialzo dei tassi della BCE, che con tutta probabilità non sarà neanche l'ultimo. Tempo un paio di mesi saranno già sotto 98, come le ultime due emissioni precedenti.
Beh, se il rialzo è annunciato, allora è già nei prezzi ed in teoria non dovrebbero risentirne.
Scendono se la BCE rialza più di quello che è prezzato al momento.
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March 08, 2023, 03:26:04 PM
Tutti che gioiscono di questa cosa



Io vedo lo Stato italiano che sottoscrive nuovo debito senza nemmeno poterlo svalutare tramite l'inflazione in un momento in cui l'inflazione è ai massimi da 50 anni.
Un debitore cronico che si indebita a costi crescenti.
Fossi un suo creditore avrei poco da stare allegro.

Fra l'altro non mi sembra molto furbo acquistarli a 100 all'emissione alla vigilia dell'annunciato rialzo dei tassi della BCE, che con tutta probabilità non sarà neanche l'ultimo. Tempo un paio di mesi saranno già sotto 98, come le ultime due emissioni precedenti.
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March 08, 2023, 03:07:22 PM
Tutti che gioiscono di questa cosa



Io vedo lo Stato italiano che sottoscrive nuovo debito senza nemmeno poterlo svalutare tramite l'inflazione in un momento in cui l'inflazione è ai massimi da 50 anni.
Un debitore cronico che si indebita a costi crescenti.
Fossi un suo creditore avrei poco da stare allegro.
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March 08, 2023, 12:06:10 PM
e ci mancherebbe altro! Ci mancherebbe che debba sentirmi attribuire presunti doveri invasivi della sfera più privata della persona, roba che evoca scenari distopici degni del "nostro dovere verso il partito" di orwelliana memoria! Una visione fra l'altro miope, che guarda all'orticello di casa nostra ignorando il problema globale della pressione demografica di 8 miliardi di individui, sulle risorse sempre più scarse e sovrasfruttate del pianeta.

E poi mi pare che il concetto sia già stato espresso e chiarito più volte: se ho un'assicurazione, finché verso il premio, maturo il diritto a un indennizzo in caso di sinistro, e non mi devo certo preoccupare io di quanti clienti manterrà l'assicurazione negli anni a venire, se saranno sufficienti a coprire quell'indennizzo con i loro premi, ecc. Perché è compito della compagnia gestire i fondi che incassa con i premi in maniera oculata, garantendo di avere delle adeguate coperture.

Sostituendo "premi" con "contributi" e "indennizzo" con "prestazione pensionistica", la sostanza non cambia. Dopodiché, se l'Inps non è attualmente in grado di svolgere alcuna gestione che vada oltre il semplice accantonamento dei contributi versati dai lavoratori, la responsabilità non è dei lavoratori medesimi, che non sono di certo tenuti a sopperire a tale mala gestio subendo ingerenze da stato totalitario nella propria sfera privata, ma la soluzione è semmai correggere il sistema previdenziale verso una gestione mutualistica, che sappia far fruttare i fondi accantonati in previsione dei flussi futuri in entrata e in uscita.

Appunto....ne abbiamo già parlato....e abbiamo già chiarito come funziona l'Inps.
Se non si fanno figli l'Inps non sta in piedi. Ed è quello che sta accadendo, indipendentemente dalla gestione oculata o meno dell'Inps stessa.
E soprattutto i versamenti all'Inps non sono su base volontaria, i versamenti dei premi ad un'assicurazione sì.

non cambia nulla se siano su base volontaria o meno, a parte il fatto che è teoricamente possibile una contribuzione volontaria anche in caso di interruzione dell'attività lavorativa (ammesso di avere altre risorse a cui attingere, ovviamente). E senza contare che alcune coperture assicurative sono obbligatorie per legge (es. chiunque abbia un'auto è tenuto a stipulare una polizza RCA).
Il principio comunque è sempre quello di una prestazione differita nel tempo: si paga oggi ( e per un certo numero di anni), per maturare un diritto ad una prestazione domani. Esattamente come per una polizza assicurativa. Non ho mai sentito nessuno mettere in guardia dall'assicurarsi, perché un domani potrebbero non nascere abbastanza figli per versare i premi a copertura degli indennizzi agli assicurati più vecchi.
sr. member
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March 08, 2023, 11:55:24 AM
e ci mancherebbe altro! Ci mancherebbe che debba sentirmi attribuire presunti doveri invasivi della sfera più privata della persona, roba che evoca scenari distopici degni del "nostro dovere verso il partito" di orwelliana memoria! Una visione fra l'altro miope, che guarda all'orticello di casa nostra ignorando il problema globale della pressione demografica di 8 miliardi di individui, sulle risorse sempre più scarse e sovrasfruttate del pianeta.

E poi mi pare che il concetto sia già stato espresso e chiarito più volte: se ho un'assicurazione, finché verso il premio, maturo il diritto a un indennizzo in caso di sinistro, e non mi devo certo preoccupare io di quanti clienti manterrà l'assicurazione negli anni a venire, se saranno sufficienti a coprire quell'indennizzo con i loro premi, ecc. Perché è compito della compagnia gestire i fondi che incassa con i premi in maniera oculata, garantendo di avere delle adeguate coperture.

Sostituendo "premi" con "contributi" e "indennizzo" con "prestazione pensionistica", la sostanza non cambia. Dopodiché, se l'Inps non è attualmente in grado di svolgere alcuna gestione che vada oltre il semplice accantonamento dei contributi versati dai lavoratori, la responsabilità non è dei lavoratori medesimi, che non sono di certo tenuti a sopperire a tale mala gestio subendo ingerenze da stato totalitario nella propria sfera privata, ma la soluzione è semmai correggere il sistema previdenziale verso una gestione mutualistica, che sappia far fruttare i fondi accantonati in previsione dei flussi futuri in entrata e in uscita.

Appunto....ne abbiamo già parlato....e abbiamo già chiarito come funziona l'Inps.
Se non si fanno figli l'Inps non sta in piedi. Ed è quello che sta accadendo, indipendentemente dalla gestione oculata o meno dell'Inps stessa.
E soprattutto i versamenti all'Inps non sono su base volontaria, i versamenti dei premi ad un'assicurazione sì.
sr. member
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March 08, 2023, 11:48:54 AM

Già la legge attuale ci dice che i futuri 60enni avranno da lavorare ALMENO una decade...

Almeno.

Il mondo è pieno di rischi non percepiti.


Sugoi immobili oltre un discorso di quantità c'è da fare un discorso di qualità.

Quella marea di immobili degli anni '60 / '70 saranno sempre più in concorrenza con immobili nuovi, con criteri energetici nuovi, magari in zone nuove... eppure la gente si indebita alla follia per una casa qualsiasi.

È difficile fare previsioni di questo tipo, ma gli italiani sono sbilanciati troppo sul mattone, mattone che non ha nessuna particolarità.

Finanziariamente vedo famiglie che dormono su rischi enormi senza rendersene conto.

Ah beh....qui poi entriamo nel merito del mio lavoro! In questo caso ti posso dire che non solo dormono su rischi enormi, ma sono già proprio all'interno di fallimenti colossali e già compiuti. E non solo in termini energetici, ma soprattutto in termini strutturali. Si acquistano case a prezzi spropositati senza porsi domanda alcuna sulla loro efficienza energetica o sul rischio sismico a cui si andrà incontro. Si acquistano a prezzo d'oro dei colabrodi colossali, però l'importante è metterci dentro delle vasche idromassaggio spettacolari o televisori al plasma da 200 pollici spendendoci decine di migliaia di euro, salvo poi fare le pulci a chi propone loro di fare un serio efficientamento energetico o dei seri interventi di adeguamento sismico. Persone ridicole, però poi alla prima crepa causata dalla vasca idromassaggio posizionata al centro di un locale si lamentano perchè l'edificio non è stato realizzato o ristrutturato come da loro richiesto.
legendary
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March 08, 2023, 11:47:54 AM
C'è un fattore di cui si parla molto poco, il calo delle nascite:

https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/stili_di_vita/2022/12/19/istat-nuovo-record-calo-nativita-meno-nati-anche-nel-2022_cc2a56e0-3708-40a7-880b-7183823e0bc3.html

Un dato che ha influenza su... tutto.

Pensioni anche, ovviamente, perché se abbiamo una piramide rovesciata dove i nuovi nati sono meno delle generazioni di lavoratori che vanno verso la pensione... la base che paga i contributi risulta sempre più ristretta a fronte di una base pensionati sempre più larga... si sentono cigolii sinistri.

Pochi nati hanno anche influenza sul mercato immobiliare residenziale, dove si creano delle strozzature, meno famiglie più single... la vita si allunga ma aumenteranno le persone non autosufficienti non in grado di vivere autonomamente.

Ci sono anche grandi temi economici, per esempio i locali notturni e di divertimento.
Qualcuno dice non ci sono più le discoteche anni '80 e '90 grandi strutture di vario tipo...
Chiaro, negli anni '50 e soprattutto '60 si sono avute le generazioni più numerose, questo ha creato masse di giovani negli anni successivi.
C'erano altre condizioni socio-econoniche ma influisce anche il mero dato numerico.

Di culto i video di discoteche abbandonate su YouTube:
https://youtu.be/ClpK6kAi6VE

Una visione che dovrebbe porre molte riflessioni.


Sono grandi temi che necessitano di una programmazione strutturale penso che negli ultimi trent'anni anni nessun tipo di governo si sia adoperato, salvo provvedimenti spot.

Questo credo sia molto grave.
In Europa... non si va meglio, ombre e luci.

C'è anche un tema più ampio su cosa sia una famiglia, sul rito del matrimonio... che sono celebrati con il contagocce.
È una grande spesa e molti la vedono come una cosa inutile, ma c'era tutta una economia dietro.

Come riporta l'articolo, si creeranno strozzature anche nel mondo del lavoro, sì chiudono dei reparti di maternità, si chiuderanno anche vari tipi di scuole, questo creerà squilibri che possono inibire ulteriormente la ripresa della famiglia.

Di fronte a questi pesanti interrogativi, viene discusso quasi quotidianamente delle emissioni dell'anidride carbonica...

Non voglio dire che sia un serio problema, seri problemi ce ne sono molti, ma nessuno va a bloccare il traffico perché ha un welfare da terzo mondo.


Parole sante Paolo! Con me sfondi una porta aperta. Già mi sento le lamentele dei futuri 60enni o 70enni single e senza figli che si lamenteranno dicendo;"Ma come.....io ho lavorato una vita, ho versato fior fiore di contributi all'Inps e adesso non ci sono i soldi per la MIA pensione? E' un mio diritto! IO ESIGO LA PENSIONE!"

e ci mancherebbe altro! Ci mancherebbe che debba sentirmi attribuire presunti doveri invasivi della sfera più privata della persona, roba che evoca scenari distopici degni del "nostro dovere verso il partito" di orwelliana memoria! Una visione fra l'altro miope, che guarda all'orticello di casa nostra ignorando il problema globale della pressione demografica di 8 miliardi di individui, sulle risorse sempre più scarse e sovrasfruttate del pianeta.

E poi mi pare che il concetto sia già stato espresso e chiarito più volte: se ho un'assicurazione, finché verso il premio, maturo il diritto a un indennizzo in caso di sinistro, e non mi devo certo preoccupare io di quanti clienti manterrà l'assicurazione negli anni a venire, se saranno sufficienti a coprire quell'indennizzo con i loro premi, ecc. Perché è compito della compagnia gestire i fondi che incassa con i premi in maniera oculata, garantendo di avere delle adeguate coperture.

Sostituendo "premi" con "contributi" e "indennizzo" con "prestazione pensionistica", la sostanza non cambia. Dopodiché, se l'Inps non è attualmente in grado di svolgere alcuna gestione che vada oltre il semplice accantonamento dei contributi versati dai lavoratori, la responsabilità non è dei lavoratori medesimi, che non sono di certo tenuti a sopperire a tale mala gestio subendo ingerenze da stato totalitario nella propria sfera privata, ma la soluzione è semmai correggere il sistema previdenziale verso una gestione mutualistica, che sappia far fruttare i fondi accantonati in previsione dei flussi futuri in entrata e in uscita.
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March 08, 2023, 11:10:56 AM

Parole sante Paolo! Con me sfondi una porta aperta. Già mi sento le lamentele dei futuri 60enni o 70enni single e senza figli che si lamenteranno dicendo;"Ma come.....io ho lavorato una vita, ho versato fior fiore di contributi all'Inps e adesso non ci sono i soldi per la MIA pensione? E' un mio diritto! IO ESIGO LA PENSIONE!"

Già la legge attuale ci dice che i futuri 60enni avranno da lavorare ALMENO una decade...

Almeno.

Il mondo è pieno di rischi non percepiti.


Sugoi immobili oltre un discorso di quantità c'è da fare un discorso di qualità.

Quella marea di immobili degli anni '60 / '70 saranno sempre più in concorrenza con immobili nuovi, con criteri energetici nuovi, magari in zone nuove... eppure la gente si indebita alla follia per una casa qualsiasi.

È difficile fare previsioni di questo tipo, ma gli italiani sono sbilanciati troppo sul mattone, mattone che non ha nessuna particolarità.

Finanziariamente vedo famiglie che dormono su rischi enormi senza rendersene conto.
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