Non so da quanto avete iniziato a lavorare e versare contributi previdenziali.
Però Paolo, non
metterci in bocca quello che non abbiamo detto.
Il sistema pensionistico in Italia,
l’INPS, è la cosa più vicina allo schema di Ponzi alla quale possa pensare (le Pensioni ai pensionati di oggi, sono pagate con i contributi dei lavoratori di oggi. Le pensioni dei lavoratori di oggi… boh?)
Il discorso invece verteva sulle pensioni negli US. Laggiù molti dei gestori (i vari “INPS”, o più propriamente, le varie casse aziendali o professionali,
erano invece sottocapitalizzate, perché i fondi disponibili non erano sufficienti a garantire le pensioni future. Prima del pump dello stock degli anni scorsi.
Le parole vengono implicite, semplicemente perché negli USA appunto possono essere sottocapitalizzati,
ci sarà poco, meno di quanto previsto... in Italia non c'è NULLA... se in USA "rischiano" facendo fondi pensionistici con parte azionaria,
l'Italia rischia di non pagare più nulla a nessuno, da momento che i dati demografici sono estremamente avversi, l'economia avversa, la politica inconsistente
e quanto versato NON è gestito in NULLA ma è già TUTTO speso.
Più rischio di così...
Ma c'è anche da dire che chi ha iniziato a formarsi una pensione in azioni qualche anno fa... se di $ 100 ha $ 500,
anche se perde il -30% anche il -50% va sempre meglio di quello che in Italia non ha nulla, perché appunto l'INPS si è già speso tutto,
rendimento sotto il valore dell'inflazione.
Negli USA molte posizioni sono individuali, anche se poi sono gestite da fondi vari.
È stata uno dei loro punti forti.
Ripropongo il grafico storico dello S&P500, tanto per capire che un soggetto come INPS poteva essere ultra miliardario, con una gestione oculata:
https://it.wikipedia.org/wiki/S%26P_500#/media/File:S&P_500.pngCosì come tanti fondi governativi, direi Giappone e Norvegia su tutti, in particolare il Giappone che ha un enorme problema d'invecchiamento di popolazione, peggiore dell'Italia.
Ma si sono organizzati molto meglio.
Sì però scusate, io questi ragionamenti li capisco fino a un certo punto. Lungi da me difendere l'INPS, con la quale fra l'altro ho avuto un contenzioso, e ho conoscenti che hanno subito ingiustize e danni enormi, per la sfortuna di avere avuto a che fare con una manica di burocrati ottusi e incompetenti, incapaci di agire da esseri umani oltre le procedure farragginose e fallate con le quali le loro menti sottosviluppate sono programmate in stile bot...
Detto questo, che si paghino i contributi durante la vita lavorativa per accedere a prestazioni pensionistiche fra X anni mi pare inevitabile e non necessariamente assimilabile a un Ponzi. Come potrebbe essere diverso?
La pensione dovrebbe essere vista come una sorta di assicurazione contro la vecchiaia: se ho una qualsiasi assicurazione, dall'RC auto a sanitaria, infortuni, ecc. pagherò il premio ogni anno, magari per 10-20 anni senza che mai si verifichi un sinistro. I premi che verso saranno usati dalla compagnia per risarcire altri clienti che invece di sinistri nel frattempo ne subiranno. E se magari tra 20 anni capiterà a me, verrò a mia volta liquidato con i premi versati allora da altri clienti, non sarà certo sufficiente quello che avrò pagato io per l'annualità in corso, magari neanche sommato a quelle precedenti.
Ovviamente perché il tutto sia sostenibile vanno parametrizzati i coefficienti che legano i contributi versati alle prestazioni erogate, in funzione dell'aspettativa di vita, della porzione di popolazione in età lavorativa, ecc. e sicuramente l'invecchiamento della popolazione che si prevede nei prossimi decenni non aiuta, ma era molto peggio quando il sistema era retributivo, assolutamente più iniquo e insostenibile rispetto al contributivo.
Il principio che tu dici è sacrosanto, un principio mutualistico verso gli altri e verso se stessi.
Il problema è questo che se tu versi € 100 ad una compagnia di assicurazione,
hai una gestione, più o meno efficiente, un rendimento più o meno grande, dipenda dalle scelte d'investimento dalla bravura del gestore e se non ti hanno pelato di
costi inutili e/o commissioni esose, ecc... ecc...
riceverai per quanto versato e per quanto rivalutato.
Verso l'INPS per
motivi politici c'è chi ha versato € 1 e ha preso € 1.000.000... il sistema è fallito prima di partire.
Ma quello che è più grave è che l'INPS dei soldi che in cassa NON EFFETTUA NESSUN TIPO DI GESTIONE, li prende e li spende, come appunto in uno schema Ponzi.
Se negli ultimi 20 anni, tutte le trattenute delle buste paga dei lavoratori dipendenti fossero andate in alcuni semplici ETF, senza fare chissà quale gestione, adesso ci sarebbe gente che potrebbe andare in pensione a 40 anni o meno, mentre invece hanno un futuro INCERTO e ben che vada ancora 30/40/50 anni di lavoro davanti.
Se invece di versare all'INPS uno facesse i suoi investimenti per suo conto, anche in maniera non efficiente, sbagliando, sbilanciandosi troppo su alcuni asset, farebbe almeno 25 volte quanto fa l'INPS.
La benzina a € 2 al litro ha preoccupato qualcuno ?
molto poco per me.
Direi proprio di no visto che comunque nessuno ha detto "bah" però alla presentazione di Dybala alla Roma si sono riuniti 10.000 tifosi. Ripeto, 10.000 persone per una presentazione di un buon giocatore. Per questo penso che alla fine in Italia non si stia così male
Penso che certi comportamenti di cattiva spesa, le banche centrali non riusciranno a fermarli nemmeno a colpi da +1% di innalzamento dei tassi d'interesse.