Mi spiace solo vedere molta spocchia che distrugge qualsiasi discussione
Già, non piace neanche a me sta deriva.
Anche se sono il primo sostenitore di BTC Paolo ha sempre dato dei contributi importanti e una visione ragionata e diversa è sempre utilissima.
Posso non essere d’accordo si certi pensieri ma sicuramente ha una visione a 360 gradi che fa invidia a chiunque.
A me sinceramente non piace l’atteggiamento di bitbollo, sembra il classico atteggiamento da estremista come di una setta religiosa.
Quello che dico io è che Paolo si concentra troppo sul valore con concetti legati al mercato azionario e ai classici concetti di ricchezza.
Quello che è Bitcoin invece alla fine è in infrastruttura. Un conto è il valore di Google, un conto è il valore d internet che non ha quasi valore talmente e incalcolabile per l’umanità.
Se la filosofia di Bitcoin e della finanza decentralizzata, l’evoluzione insomma di computer decentralizzato mondiali, prenderà piede, saremo di fronte a una rivoluzione dal valore incalcolabile con le classiche metriche attuali.
E quei come una rivoluzione umana di concetto come fu ad esempio il concetto di proprietà privata a mio avviso, che cambio tutte le carte in tavola.
Però ovvio che questo rimane SE!
Perché non è detto, le tecnologie possono essere anche fantastiche e galattiche ma poi possono essere soppiantate o disperdersi per qualche assurdo motivo.
Quindi qui bitbollo secondo me è troppo concentrato sulla tecnologia e su quanto bella sia, ma poi nei fatti pratici se non interessa a nessuno puoi costruire una infrastruttura twnto bellw quanto inutilizzata, e a quel punto tenderà a valere zero.
Questo è vero, ma da tutte le parti si parla di asset digitali...
diciamo che comunque l'interesse per la maggior parte è economico.
Se Bitcoin diventa un qualcosa di sociale come il volontariato, una cosa culturale come il gioco degli scacchi, o altro, una cosa per appassionati ondi nicchia, non rientra nella sfera di mio interesse.
Come tecnologia, Bitcoin non è insostituibile.
Bisognerebbe avere:
1. un protocollo / del software, se vogliamo la parte più facile
2. un team di sviluppo sufficientemente ampio
3. una rete fisica vasta con capacità di calcolo ancora più vasta
4. una larghissima condivisione mondiale e decidere di "ripartire da zero"
Potrebbero essere delle istituzioni a livello mondiale a trovarsi d'accordo per lanciare un qualcosa di decentralizzato.
Considerando l'atteggiamento di paesi come la Cina direi di no.
BIsogna invece capire se sia proprio Bitcoin ad avere raggiunto un valore, valore dato dall'uso e l'uso fa legge.
Attualmente non si capisce, abbiamo troppo rumore di fondo e troppa avidità spinta dal marketing della finanza tradizionale, sono nate cose come Shiba... di cui non si capisce nemmeno lo scopo.
Se le persone seguono queste manifestazioni commerciali, si capisce che siamo molto lontani dai concetti di decentralizzazione, finanza personale, riserva di valore anche di moneta.
Siamo alla roulette delle cripto.
Sinceramente credevo che dopo che tanti con le altcoin ci avevano rimesso le penne non continuassero a proliferare, anzi iniziavano un po' a morire.
Invece...
Questo non è un buon dato.
Tokyo e Sidney facevano meno "trendy". PS per ero ironico quando ho "citato Isaac Asimov"
Honk Kong ha festa nazionale, ma i titoli di Hong Kong sono scambiati ed anche i future sull'indice.
Chi gestisce i fondi più grandi non festeggia...
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