vedo che continui a mettere sullo stesso piano i consigli dei vari "guru" youtuber (che 20 anni fa neanche esistevano) con i consulenti che le banche mettevano a disposizione dei clienti. E pensare che alcune di queste facevano pure pagare delle spese extra per i loro servizi di "consulenza finanziaria", così da indurre il cliente a pensare che stesse pagando per un servizio professionale dedicato alle sue esigenze di investitore.
Già parlare di "consulente", con quella assonanza con il termine "consiglio", molto disinteressato certo... una scelta non a caso, per trarre in inganno il cliente, quando invece era ed è più onesto parlare di promotori finanziari, che hanno appunto il compito di promuovere e vendere dei prodotti, per far guadagnare innanzi tutto la banca, poi se va bene... qualcosa resta anche al cliente.
Mi dici: potevano chiedere altri pareri. Sì certo, farsi un giro per qualche altra banca. Peccato che i tango-bond et similia furono rifilati ai clienti di quasi tutte le banche all'epoca.
C'è sicuramente un problema di carenza di cultura della consulenza finanziaria indipendente nel nostro paese, ma questo non giustifica assolutamente i comportamenti scorretti, se non palesemente fraudolenti, con cui le banche hanno approfittato della loro posizione di vantaggio e dell'asimmetria a cui accennavo prima, ai danni dei propri clienti.
Io non giustifico né le banche, né i comportamenti fraudolenti, dico solo che fin tanto che nel mondo ci sono i Pinocchio il Gatto & La Volpe se la ridono e prosperano.
Di conseguenza non fornisco molte scusanti a chi è stato causa del suo male.
Invece che il confronto con un altra banca, si poteva fare un confronto anche con un consulente indipendente o comunque persona del settore, un legale, probabilmente anche un CAF...
Tanti pareri, poi uno forma una sua idea.
Mi sembra poi chiaro che anche senza 10 lauree, se uno va a chiedere consulenza a chi opera per UNA SOLA determinata insegna, avrà al massimo, i migliori prodotti di quella insegna.
Mi sembra così ovvio... è la vecchia storia di chiedere all'oste se il vino è buono...
Se entri una concessionaria monomarca Fiat, difficilmente ti diranno, è un periodo in cui non abbiamo buoni veicoli, vada alla BMW.
Quando uno ascolta un parere del genere, sai che è un parere di parte, non c'è bisogno di molta cultura.
Così come dovrebbe essere di base sapere che i soldi per magia non si fanno, ti danno un bond al 7% ?
è un grosso rischio.
Non c'è bisogno di spiegare ad una persona che deve mettersi le scarpe per uscire di casa, così come non ci dovrebbe essere bisogno di spiegare che una banca che ti propone qualcosa lo propone per farci un guadagno e lasciare il rischio a te.
Bisognerebbe aumentare molto la cultura delle persone, in generale, non solo quella finanziaria, ma non viene fatto appositamente.
La grande maggioranza delle persone che vedi per strada non conosce le.norme base, senza essere avvocati, o avere 10 lauree, una base di ragionamento.
Parlo del codice civile, leggere un contratto di lavoro, di mutuo, di affitto, un contratto assicurativo... c'è una intermediazione culturale su tutto, anche laddove non sarebbe necessaria.
D'altronde... c'è chi scriveva l'ignoranza è forza.
È vero, già aver rinominato i promotori finanziari, consulenti...
eeh... è un problema.
scusa però la situazione era un po' più sottile e complessa. Un conto è se una banca mi "consiglia" di investire in azioni o obbligazioni della stessa banca, un conto se mi spinge ad acquistare titoli di un altro emittente, apparentemente senza alcun legame con la banca, perché in realtà ne detiene in portafoglio e se ne vuole sbarazzare in vista di un imminente default, guardandosi bene dal metterne al corrente il cliente.
Nel primo caso è evidente il conflitto di interessi, e anche senza essere particolarmente esperti ci si dovrebbe pensare due volte prima di sottoscriverlo, al di là dei casi delle famigerate "operazioni baciate", che si configurano come vere estorsioni verso clienti costretti ad acquistare azioni della banca, per poter ottenere un prestito o un fido.
Un tasso del 7%, oggi che siamo abituati da oltre un decennio di tassi azzerati mette subito in allarme, ma negli anni '90 prima dell'Euro c'erano ancora BTP emessi ad un tasso dell'8-9%, anche perché l'inflazione era proporzionalmente molto più alta. Per tutta quella categoria di risparmiatori non particolarmente sofisticati, pensionati, "bot people", non sembrava così sospetto che ci fossero in circolazione titoli sovrani di altri paesi con interessi del genere. E che venivano pompati da quei consulenti come "emergenti", quando invece erano lì lì per sprofondare, altro che emergere. E questa roba ripeto, la vendevano quasi tutte le banche: come se passando da un concessionario Fiat a uno VW, fino ad uno di usato "sicuro" ti rifilassero comunque un catorcio, con sotto il cofano un criceto sulla ruota al posto del motore.
Sulla consulenza indipendente, l'ho scritto anch'io sopra: manca purtroppo questa cultura in questo paese, anche ad esserne consapevole devi andarteli a cercare col lanternino.