Sono quelle figure chiave che essendo appunto, figure chiave, rappresentano un rischio.
Mi spiego.
Prendiamo un altro Micro, Microsoft.
Microsoft ha assunto un valore maggiore quando si è capito che poteva funzionare senza Bill Gates.
Così come Apple senza Steve Jobs.
La Berkshire Hathaway senza Warren Buffett... già diverso,
anche se l'impostazione del suo portafoglio azionario è fatto per resistere a grandi urti.
Tesla è in un momento particolarmente fragile perché se domani scompare Elon Musk diventa un problema.
Diffondere la notizia della morte di figure chiave, sono le prime fake news di cui si ha notizia.
D'altronde il problema a è antichissimo, fin da quando nei campi di battaglia cadeva lo stendardo o rocca di avamposto.
Nella gestione del rischio degli investimenti si generano varie dinamiche, da soluzioni assicurative ad evitare un rischio di concentrazione degli investimenti che magari hanno al loro interno ulteriori rischi di concentrazione.
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Bitcoin essendo un singolo elemento, come fosse un singolo titolo azionario, già di per sé rappresenta un rischio di concentrazione.
Si dice spesso che se tutti andassero a destinate l'1% del loro patrimonio in Bitcoin, Bitcoin avrebbe una grande potenzialità di crescita.
Appunto una quota minima, ma ciò rappresenta sia una opportunità ma anche un limite:
il 99% della ricchezza sarebbe impiegata in altro modo.
Insomma che la decentralizzazione non sia solo ideale o di superficie.
Non sono d'accordo sul fatto che l'ingresso di fondi/aziende abbia aumentato la concentrazione di bitcoin rispetto al passato, come se questi fondi/aziende avessero tutte acquistato dal mercato retail,
se questo è quello che intendi.
Vari indicatori secondo me mostrano il contrario: i fondi/aziende (Grayscale, Microstrategy, Tesla...) hanno acquistato prevalentemente alla fonte, da miner o da riserve di exchange mediante grossi scambi OTC, e la quota in mano al mercato retail negli ultimi anni è aumentata.
Ade es. la percentuale totale dei btc depositati su address che contengono <1
BTC è aumentata dell' 1.23% negli ultimi due anni.
Sembra poco, ma l'1.23% della base circolante sono 230k
BTC che al cambio attuale sono oltre 13 miliardi di $
https://i.imgur.com/LdLLeEg.pngDifficilmente Tesla o Microstrategy tengono btc su address con saldi così bassi.
Il numero di address attivi, la migliore stima del numero di utilizzatori, è ai massimi di sempre.
C'è stato, questo sì, un travaso di bitcoin da balene tradizionali (miner ed exchange) a nuove balene (fondi/aziende/endowment...) e, geograficamente, un travaso di bitcoin dall'Oriente all'Occidente.
Se questo sia un male o un bene non saprei dire.
Bitcoin per sopravvivere dovrà quindi annullare certe tendenze di controllo: pochi grandi investitori che ne detengono grandi quantità, pochi grandi strutture di mining concentranti in pochi paesi, Tether come maggior gestore di token, ammesso che serva un token/stablecoin... Coinbase che detenga la maggior quota di servizi di cambio/custodia/transazioni OTC.
Mmmm, credo che poche cose abbiano dato la stessa prova di capacità di resistenza a tendenze di controllo.
In ogni caso possedere bitcoin è cosa ben diversa da controllare bitcoin.
L'unica cosa che deve fare per sopravvivere (e prosperare) è essere utile a
un numero sempre maggiore di persone e possibilmente per sempre più cose.
Sembra banale ma non c'è futuro per bitcoin, se bitcoin non serve a nulla.
Nemmeno l'HODL più fanatico potrebbe salvarci in quel caso.
Viceversa, in caso di vera utilità e vera diffusione, nessun attacco speculativo mi spaventa.
Un po' come
Amazon,
Google e strutture analoghe.
No;
come, quando, dove, da chi, alcuni grandi soggetti hanno preso i Bitcoin è relativamente interessante.
Anche che sia aumentata la quota retail è relativamente interessante.
Chi ha reddito fisso, sarà sempre meno determinante e sempre meno di rilievo al salire delle quotazioni, perché è chiaro che si apre via via un gap maggiore,
fra capacità di risparmio/acquisto e valore di un 1 BTC.
Almeno che qualcuno non abbia avuto rivalutazioni stellari del proprio stipendio.
Bisognerebbe passare da milioni a miliardi di utilizzatori in breve tempo, nel caso probabilmente istituzioni o pochi grandi soggetti,
riuscirebbero ad avere parte
predominante.
Predominante non è necessariamente il più grosso, magari il più forte, oppure avendo una forza inferiore è comunque più influente:
https://www.treccani.it/vocabolario/predominante/predominante agg. [part. pres. di predominare]. – Che predomina, che prevale cioè su altre cose o condizioni analoghe, sia per forza, valore, intensità, efficacia, sia in senso quantitativo, in rapporto alla presenza, alla diffusione e sim.Quello di cui parlavo è che non so se prima di Tesla & Co. c'era qualcuno che avesse buttato una "
miliardata" dentro il sistema.
Se mai ci fosse stato magari era un po' più riservato, non so dire se c'erano soggetti così influenti.
Ci sarà sicuramente oggi qualcuno che in Bitcoin è più ricco di Tesla, ma averli avuti a $ 1 non conta molto... è una ricchezza soufflé.
Il fatto è che a fronte di un possibile problema di Tesla & Co., dalla morte di Elon Musk, a interventi della SEC, ecc... l'effetto, positivo o negativo,
sarebbe molto più grande di altri fenomeni fin qui registrati.
Mantenendo il concetto granulare, è come avere una diga dove c'è un masso o due enormi e poi tutti sassolini microscopici, i sassolini sono aumentati ?
probabilmente non è sufficiente, dovrebbero essere tutti sassolini, perché se togli il masso grande, l'ondata chissà dove ci porta, si smonta tutto.
C'è poca omogeneità.
Un branco di elefanti, come sistema, funziona bene.
Così come funziona bene un formicaio, sempre come sistema autonomo.
Se gli mischiamo... è un problema, direi in prevalenza per le formiche.
I Bitcoin di queste istituzioni sono tutti Bitcoin tracciabili, questo è un altro problema, dai risvolti imprevisti.
Con Tether e Binance Coin, abbiamo 80 miliardi di gettoni vari.
Sappiamo tutti che qualcuno può bussare sia da Tether che da Binance e dire... lei da domani non emette più nulla.
Nella misurazione di un rischio, molte persone fanno l'errore di pensare che l'evento si verifichi o non si verifichi,
si articola tutta una discussione, ipotesi o opinioni sono cose utili in un altro momento.
Difficilmente, invece, si riesce ad apprezzare che un rischio ci sia o non ci sia, che è un altro punto di vista, ben diverso.
Esiste un rischio Tether ? sì, ma non lo dico io, è una cosa intrinseca;
cosa si è fatto per cercare di controllare l'evento ? sostanzialmente nulla.
Ci fossero 4 miliardi di gettoni da 10 emittenti diversi, invece che 40 miliardi di gettoni da uno solo, sarebbe già qualcosa,
anche se non sarebbe la soluzione definitiva al problema.
Tether nasce come strumento intermediato, per agevolare l'attività di altri intermediari, gli exchange, ad operare, l'arbitraggio, spostamenti,
cosa già dette... sicuramente chi mette su queste cose non lo fa per fare beneficienza, quanto costa far girare 40 miliardi di pezzettini...
chi se ne fa carico ? con che vantaggi ? economici ? di controllo ?
Ragionare per rischio, aprirebbe anche ad uno sviluppo diverso, non incentrato sulla crescita del valore per singolo BTC,
anche se alla fine è l'interesse preponderante...