Spero sia solo un modo gentile di dire alla SEC: “Sbrigati ad approvare un ETF pienamente regolato, altrimenti continuiamo a fare ste cagate!”
La situazione sta diventando abbastanza ridicola. Non tanto per Microstrategy, quanto, ad es, per le aziende di mining quotate al Nasdaq (Marathon e Riot) le cui azioni hanno avuto aumenti >100% in pochi giorni.
Marathon è cresciuta del 160% alla notizia di aver acquistato una partita di ASIC da Bitmain. Parte di questo lotto di macchine arriverà solo a fine anno. Un anno, nel mondo delle criptovalute, è un'era geologica, possono cambiare mille cose nel frattempo.
Comprare le azioni di un'azienda che fa mining per esporsi a bitcoin è come comprare un derivato di un derivato, un'operazione dove regnano l'incertezza e il rischio più assoluti.
Basterebbe che qualche produttore di Asic se ne uscisse nel frattempo con delle macchine molto più performanti di quelle acquistate da Marathon che quest'ultima ne sarebbe, almeno parzialmente, fregata.
Le azioni di Marathon a quel punto ne risentirebbero, anche con il prezzo di bitcoin alle stelle.
E' chiaro che queste salite sono manovrate dalla speculazione secondo collaudati schemi pump&dump, ma già mi vedo gli provveduti piccoli trader di Robinhood o Etoro che si fiondano a comprare queste azioni senza nemmeno sapere cosa sono.
La SEC, rifiutandosi di approvare un ETF bitcoin, espone il mercato a questi notevoli rischi.
Senza considerare che Marathon non è tenuta al rispetto di alcuna procedura di sicurezz,a potrebbe tenere i btc minati su un hot wallet con password "password" . Invece un ETF approvato dovrebbe rispettare rigide procedure di custodia, a garanzia degli investitori.
Anche la scusa della manipolazione del prezzo è abbastanza ridicola. Un veicolo istituzionale approvato avrebbe volumi tali per "farlo" il prezzo, non "subirlo". Sarebbe un modo per ridurre ancora di più il controllo del prezzo di btc ad oscuri exchange orientali come Okex o Huobi, o a quelli non controllati dagli USA come Bitmex e Bitfinex.
Quando CME approvò i futures esistevano le stesse preoccupazioni: "gli istituzionali non faranno mai trading su un asset cosi manipolato come bitcoin". In realtà oggi CME è, stando ai numeri (volume e open interest), il primo exchange al mondo legato a bitcoin. Anche se tratta CFD e non bitcoin veri, i volumi sono tali che il prezzo lo impongono loro in gran parte al resto del mondo.
Ieri è uscito il rumor di una fusione tra Bakkt e Victor Park Capital Impact Acquisition Holdings (Nasdaq VIH)
https://www.bloomberg.com/news/articles/2021-01-08/crypto-exchange-bakkt-said-near-merger-with-victory-park-spacVPC è una SPARC cioè un'azienda creata per acquistare altre aziende ma è sostanzialmente una scatola vuota con 0.5 miliardo di capitalizzazione appena
Ovviamente è bastato questo rumor per far salire VIH del 50%
Sembra il 1999-2000 quando bastava mettere .com nel nome per spingere i prezzi verso l'alto.
Mi sembrerebbe opportuno che la SEC affrontasse la cosa con un pò meno rigidità e un pò più di lungimiranza perchè altrimenti in tanti si faranno male, soprattutto, tanto per cambiare, i più piccoli.
Non mi sembrerebbe particolarmente positivo un qualsiasi ETN su Bitcoin.
Chi vuole Bitcoin in maniera semplice oggi ha tutti i mezzi per farlo.
Magari anche in maniera consapevole.
Portare Bitcoin dentro quel che doveva combattere...
gli farebbe perdere molto.
Ipotizziamo per esempio se al tempo di Lehman Brothers la stessa banca avesse avuto dei tracciabili Bitcoin custoditi, presso terzi... che andavano liquidati, forzatamente, per varie ragioni, MtGox alla quarta potenza.
Bitcoin se aspirava ad essere bene rifugio, difensivo, decorrelato con altre asset, ecc... doveva essere come certi prodotti di largo consumo, in mano a tutti, sempre necessari, come le i ricambi dei falsi Gilette.
Poche decine di istituzioni avanti ed indietro, fanno la speculazione totale.
Se ci fosse un ETN su Bitcoin qualcuno avrebbe la tentazione di "vendere" Bitcoin ad una grande massa di persone ed assumere posizione uguale e contraria.
Facciamo un esempio, fantasioso, tornando alla notizia di Morgan Stanley sulle azioni Microstrategy.
Una istituzione del genere, può prendere un milione di azioni Microstrategy, imprestarle a qualcuno che si assume onori&oneri per realizzare uno short, seguire lo short in derivati...
...ed alla fine del giro, si ritroverebbe anche qualche spicciolo di azioni Microstrategy e qualcosa da rivendicare alla stessa.
Ad oggi dove si trovano i Bitcoin per fare uno real-short ?
Me li imprestare 25 miliardi di dollari in Bitcoin che devo fare crollare il mercato ? Poi ve li restituisco... sminuiti di valore, ma Ve lo restituisco.
Ci fosse un gigantesco detentore neutrale, anonimo, impersonale, forse me lo darebbe, tanto non sono mica i suoi.
Del resto... è più o meno quello che fa BlackRock con il prestito titoli, ovvero il prestito di azioni contenute negli ETF (iShares), le cui quote sono in mano ad una pluralità di investitori nel mondo.
Agli investitori viene girato una parte di questi proventi, io resto è di BlackRock che in pratica non si assume quasi nessuno rischio.
I prestiti sono da chi è particolarmente solvibile...
in ogni caso il rischio delle oscillazioni di breve termine è in capo a chi ha le quote degli ETF.
Se va particolarmente male... pazienza...
Prestito titoli che funziona anche per operazioni a margine.
Ad ogni modo...
...credo che la SEC abbia timore di questo, sulle azioni no ?
il mercato azionario è fatto di migliaia di trilioni di dollari...
tolto singoli titoli è difficile buttarlo giù tutto insieme.
Bitcoin è una cosa sola e non è l'oro che è conosciuto da tutti quelli che nel mondo hanno in anello o una catenina.