Domanda: ma Tether/Bitfinex perché devono rispondere alla SEC se non hanno più da tempo nessun collegamento diretto con gli USA? È una cosa in qualche modo retroattiva perché in passato c'erano iscritti americani?
Siamo in un quadro normativo e di controllo più ampio, fra cui, aspetti come:
FATCA
Foreign Account Tax Compliance Act:
https://www.am.pictet/it/blog/articoli/guida-alla-finanza/la-normativa-fatca-in-7-puntiTether è come se io mi metto a vendere beni alimentari sfusi su un tavolaccio di legno, senza registratore di cassa; di fronte ad un supermercato dove il reparto gastronomia è tutto piastrellato, gli addetti sono istruiti per mantenere l'igiene di base, ci sono i cassieri che fanno tutti gli scontrini...
Si spendono miliardi l'anno per la lotta all'evasione fiscale, il riciclaggio, ecc... e arriva qualcuno che stampa gettoni a piacere suo, per girare il mondo con fondi provenienza "boh".
Ne stampa per miliardi per operare su mercati deregolamentati.
C'hanno il fiocchino rosso... ?
Già tanto che siano arrivati vivi fino ad adesso.
C'è una lotta feroce a tutti i livelli a tutti questi sistemi di "banche ombra":
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Sistema_bancario_collaterale per me è come se andassi in un casino' e cambiassi le fiches:
il casino' stampa gettoni per farti giocare. Il discorso è sempre lo stesso: non deve essere il possessore di tether a dare giustificazione dei suoi fondi, ma chi li cambia in usd classici. Riflettendoci a fondo il governo americano sta facendo in modo di incassare meno tasse: la prova è che non c' è più niente di americano in tether ( che comunque è un token di ethereum)
Nei Casinò non si gioca direttamente non i soldi direttamente... principalmente per creare distacco dal denaro...
Normalmente se una persona ha € 100 e deve comprare un capo d'abbigliamento pensa, valuta, gira, confronta...
Chi ha vinto € 1.000 e li ha in gettoni, preso dal momento, butta sul tavolo quel che avrebbe mai buttato in altri momenti.
Tether si avvicina al discorso...
Ho visto questo video:
https://m.youtube.com/watch?v=MSEqmlWpIVIQualcuno si butta un po' avanti...
lasciamo fare le questioni contabili e sommerse.
Ora, Bitcoin che nasce idealmente per eliminare intermediari e quel che si mettevano in tasca gli intermediari viene ridistribuito alla rete ed ai partecipanti della rete... confezionato tutto con il discorso nella
decentralizzazione.
Tether è una creazione di un intermediario funzionale ad altri intermediari, gli exchange...
Ora che si voglia fare passare che uno strumento creato a livello ultra centralizzato (
una società privata non quotata, è la centralizzazione totale ) funzionale per gli intermediari, sia una buona idea per il mercato crypto... ed il suo sviluppo.
Andiamo molto male.
Bitcoin non dovrebbe aver bisogno di nulla, quello dovrebbe essere il suo valore.
Se iniziamo a moltiplicare e dissipare fondi... allungando la catena degli intermediari: Bitfinex, Tether, la banca che tiene il collaterale in dollari per ogni Tether, i custodi dei dollari, la revisione contabile, le certificazioni, i dollari immessi nella FED, i tassi d'interesse...
Gli exchange che usano Tether e tutta questa catena sono tutti soggetti che non lavorano gratis, dove si prendono i fondi per far funzionare tutto ?
Dagli utenti che ci mettono i soldi...
Insomma, la moltiplicazione totale degli intermediari, pescare ed essere ancorati ancora alle monete fiat.
Ricordando che ogni intermediario è censurabile e fallibile in termini contabili ed in termini di infedeltà delle persone che vi lavorano.
Concettualmente la cosa più brutta è che chi chiama Tether stablecoin implicitamente dà di instabile, non meritevole di fiducia, a Bitcoin e tutto il suo mercato.
L'esistenza del trading ne la necessità di tutta questa architettura agganciata come una sanguisuga, implicitamente ci danno e provano l'esistenza della volatilità.
Se esistono questi strumenti, possiamo aspettarci dei profondi down o dei grandi pump.
L'oro, spesso comparato a Bitcoin, non fa -50% / + 50% in una giornata o in un breve periodo.
Ma nemmeno -80% / +560% in due anni.
Ci vorrebbero strumenti e norme che incentivano la conservazione a lungo termine e la
vera adozione, non strumenti che agevolano la speculazione.
Ma soprattutto strumenti che agevolano la decentralizzazione, non i guadagni personali di una società che emette token.
Tra i rischi, anche che un giorno qualcuno ci dica...
grazie, i Tether non lo facciamo più perché ci siamo semplicemente stancati.
Una azienda privata idealmente può anche decidere di chiudere, non è una istituzione che vive oltre le volontà e le vite dei singoli; specialmente società di recente costituzione, fatte di poche persone, non quotate e che non devono rendere conto a degli azionisti ed ad un mercato.
Se nel mercato delle crypto e di Bitcoin c'è chi crede a queste novelle... e non riesce a fare una minima valutazione del rischio, significa che il mercato è particolarmente immaturo nonché aggredibile.
Si vive su nuvole di speranza fatte di zucchero filato, in un mondo di ratti affamati.