A cosa serve una moneta non censurabile a me che una transazione non la censura nessuno assomiglia molto alla frase a cosa serve la privacy a me che non ho nulla da nascondere.
Se abbiamo la fortuna (temporanea e molto limitata) di vivere in una zona relativamente felice da questo punto di vista, questo non significa che ci siano centinaia di milioni (se non miliardi) di persone nel mondo che questa fortuna non ce l’hanno.
Persone la cui libertà economica individuale è censurata da Stati che non permettono la libera circolazione di capitali, la libera esportazione di capitali ,che obbligano l’applicazione di tassi di cambio manipolati con le altre valute estere per proteggere le loro derelitte monete nazionali, che tolgono alla gente forme alternative di protezione dalle iperinflazioni da loro stessi causate, che limitano o proibiscono pagamenti tra soggetti solo perché quei soggetti non sono graditi al regime che rappresentano.
Uno dei migliori casi d’uso di Bitcoin è proprio quello di rappresentare un modo per aggirare queste forme di controllo coercitivo.
Matt Ahlborg ha pubblicato di recente un' analisi eccezionale sui volumi e i flussi di scambio di Paxful (
https://paxful.com/), l'exchange decentralizzato che è in concorrenza con Localbitcoins in termini di volumi.
Per chi non lo sa, Paxful è un DEX, cioè un exchange che fa da tramite ma che non conserva fiat per conto dei propri clienti . Si limita a mettere in contatto acquirenti e venditori, come un qualsiasi sito di compravendite.
La particolarità di Paxful è che è specializzato nella compravendita di bitcoin tramite gift card, i buoni acquisto (Amazon, iTunes, Steam...) che possono essere acquistati in milioni di benzinai, tabaccai o negozi di elettronica.
L'obiettivo originale era quello di invogliare i possessori di questi buoni (magari a seguito di un regalo da loro ricevuto) a convertire questo "bene" in bitcoin facilmente.
Ricevo un buono di Amazon da 100$, lo lascio in un cassetto per mesi, mi ricordo di averlo, non ho bisogno di comprare nulla al momento, idea: perchè non convertirlo in bitcoin?
Quindi un uso, nelle intenzioni originali, molto saltuario e limitato.
Invece questi buoni acquisto vengono scambiati in volumi di decine di milioni di dollari la settimana e soprattutto hanno ricevute d’acquisto molto ravvicinate nel tempo al momento della vendita.
Come se venissero acquistati ad hoc per essere scambiati vs bitcoin pochissimo tempo dopo.
Il che è particolarmente strano perché le gift card vengono vendute su Paxful fortemente deprezzate rispetto al loro valore nominale per compensare il rischio legato al loro acquisto (i codici possono essere contraffatti)
Una carta da 100$ può essere venduta anche a 65-70$.
La domanda quindi nasce spontanea: chi è così fesso da comprare un tesserina a 100 dollari per rivenderla a 65 poco dopo? Quando potrebbe spenderla su Amazon o simili per 100$ effettivi?
Analizzando i flussi di scambio delle API di Paxful, Ahlborg ha scoperto che queste tessere vengono acquistate in USA prevalentemente e vendute, in cambio di dollari, soprattutto in tre nazioni africane (Nigeria, Ghana e Kenya).
Questi tre Paesi hanno un volume di scambio su Paxful di circa 4,5 milioni di dollari alla settimana
L’ipotesi che suggerisce, confortata da molti dati e da chat avute con alcuni operatori, è che sia un sistema veloce per gli emigrati africani in America per mandare soldi a casa.
Se ci pensate bene le gift cards sono di fatto “stablecoins” (perché prezzate in USD) anonime e al portatore che possono essere acquistate ovunque e trasferite ovunque in tempo reale, basta fare una foto con il cellulare al codice e alla ricevuta d’acquisto e spedire via Whatsapp l’immagine al destinatario in Africa dei “soldi”.
Questi ultimi possono usare il codice della gift card per acquistare bitcoin su Paxful e, sempre su Paxful, convertire quei Bitcoin per la valuta locale.
Rispetto a una rimessa internazionale via Western Union, soprattutto per importi piccoli, i vantaggi sono:
-Rapidità, l’intera operazione può essere conclusa pochi minuti e senza uscire di casa. Mentre ad es. WU non accetta bonifici verso banche nigeriane per cui bisogna recarsi al più vicino sportello.
-Paxful e i Bitcoin funzionano 24/7
-Sostanziale anonimato fin quando le rimesse non superano un certo importo.
-Dato che lo scambio è P2P può essere applicato il tasso di cambio reale e non quello finto della Banca Centrale a cui deve sottostare invece WU. La Banca Centrale tende ad applicare un cambio che sopravvaluta la moneta locale rispetto al dollaro, quindi applicando il cambio reale ottengo più valuta locale in cambio della gift card prezzata in dollari.
L’articolo prosegue descrivendo chi compra queste gift card (soprattutto chi svolge il cosiddetto dropshipping cioè siti che non fanno stoccaggio di merce ma comprano via gift card la merce su Amazon o simili solo dopo averla venduta e spedendola direttamente all’indirizzo del cliente) e descrivendo chi compra Bitcoin in quei Paesi africani in cambio di valuta nazionale (soprattutto cinesi che lavorano in Africa che hanno conti in Yuan e valuta locale e in questo modo tramite btc possono fare arbitraggio sul cambio africano rispetto a quello cinese).
Si crea pertanto un flusso riassumibile in questi passaggi:
1-Gli immigrati africani in USA comprano gift card in negozi fisici, fanno una foto alla ricevuta d'acquisto e al codice e mandano tutto dai loro parenti in Africa via Whatsapp
2-I familiari usano il codice su Paxful per vendere la gift card in cambio di btc
3-La gift card viene acquistata da un sito di dropshipping in cambio di btc
4-I familiari vendono i btc a operatori locali (soprattutto cinesi) in cambio di valuta locale
5-I cinesi in Africa rivendono i btc in Cina in cambio di yuan lucrando sulla differenza di cambio
Vi consiglio di leggerlo tutto perché ne vale la pena.
https://medium.com/dlabvc/paxful-is-the-most-important-bitcoin-company-you-arent-paying-attention-to-4e699db0c5ca?