L'opinione delle persone è sempre più gridata,
video, social, internet, messaggistica, meme che girano...
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E' cinico dirlo ma è reale: il capitalismo in passato veniva periodicamente "resettato" tramite le crisi o le guerre. O entrambe.
Oggi le guerre sono fortunatamente locali, guerre di droni appunto.
Molto mediatiche, come in 1984, l'importante è che si combatta, non che si vinca.
Combattere fa vendere armi e giustifica qualche trilione di debito in più.
La maggior parte delle guerre dell'ultimo secolo sono finite in sostanziale pareggio. Con un nulla di fatto. Oppure non sono finite, sono solo addormentate. O hanno creato problemi peggiori di quelli che volevano risolvere.
In passato i conflitti invece tendenzialmente avevano vincitori e vinti.
I primi depredavano i secondi. "Resettavano" la loro industria e la sostituivano con la loro.
Questo permetteva al capitalismo mondiale di vivere ad ondate, a cicli. Nuovi Paesi, nuovi settori sostituivano i precedenti. Magari con le stesse persone a tessere le fila, ma in un contesto completamente cambiato
Anche il duello USA-Cina è molto di facciata. Non è una vera guerra commerciale, è più un accordo con cui spartirsi l'ordine mondiale delle cose.
Io mi occupo di tecnologia, tu di industria pesante. Io colonizzo l'Europa , tu l'Africa. l'America Latina un pò per uno.
Niente a che vedere con quello che era lo scontro USA-URSS.
Anche le crisi vengono addormentate.
Se la crisi finanziaria del 2008 fosse stata libera di sfogarsi, anziché "parata" tramite la spesa pubblica, è probabile che più di una tra Apple, Microsoft, Google &C sarebbe fallita.
Anche perchè 15 anni fa non erano affatto i mostri di oggi. E nuovi player ne avrebbero preso il posto.
Non per fare i discorsi di sempre, ma la moneta easy che è seguita, ha rafforzato la posizione dominante di aziende che già dominavano il mercato.
In tutti i settori.
Con tassi così bassi i soldi hanno attratto facilmente altri soldi, come calamite.
Liquidità enorme a garanzia di prestiti dal costo irrisorio con cui fare giganteschi buy back azionari.
Pompare se stessi attraverso la finanza e, tramite la finanza, prendere il controllo di quasi tutti i settori che contano.
Creando degli agglomerati con cui un nuovo soggetto non può competere.
Riguardo al passato poi, è mutato il contesto di protezione sociale.
Cento, cinquanta o quaranta anni fa l'alternativa a mettersi in proprio e avere successo era la povertà vera.
Se nel 1924 il lavoro non te lo inventavi, nessuno te lo dava.
La gente era incentivata dallo stato delle cose a rischiare.
Oggi un giovane si trova tra l'alternativa di aprire un negozio di scarpe o fare il commesso da Zara.
Nel primo caso rischia tutto, anche più del capitale investito.
Nel secondo ha uno stipendio che per quanto misero, è quasi certo.
Se invece di un giovane solo sono una coppia, con due di questi stipendiucci hanno di che vivere quasi serenamente.
Senza agi, ma nemmeno senza gravi privazioni.
In un certo senso sono i nuovi schiavi del grande profitto, non sono nemmeno proletari perchè probabilmente per concedersi qualche spesa in più i figli nemmeno li faranno.
Ma non si possono certo definire gente che fa la fame nel senso letterale del termine.
Non è sempre stato così, anche in un passato recente.
Nella aree rurali degli USA, dopo la crisi del '29 (quella sì, non parata dallo Stato) c'era gente che era tornata a vivere come uomini primitivi. Caccia, pesca e abitare nelle grotte.
In Italia nel dopoguerra ci si prostituiva o si rubavano biciclette per campare.
Ancora negli anni '70, nelle periferie romane o di altre grandi città, c'erano baraccopoli senza servizi igienici dove vivano nostri connazionali, non zingari.
Film storici del nostro cinema, come Brutti, sporchi e cattivi hanno raccontato queste realtà.
In un certo senso abbiamo rinunciato alla possibilità di sognare un futuro in cambio della pancia piena garantita. Non saprei dire cosa è meglio.
Non a caso tutti hanno un lavoro, la disoccupazione nella Storia non è mai stata così bassa.
Ma anche in Unione Sovietica tutti avevano un lavoro. Il rischio è che si segua quella scia.
Questo a grandi linee, poi non bisogna fare di ogni erba un fascio.
Entrare oggi in settori come l'abbigliamento o la meccanica, così saturi e dominati da chi è arrivato prima, è davvero impossibile.
Ma la tecnologia crea nuove aree, più adatte a chi è giovane, ha qualche talento.
Per tornare a noi, senza citare Bitcoin che è unico, pensiamo ad es ad Ethereum
Si può criticare quanto si vuole (io sono il primo a farlo) ma è innegabile che, ragionando come impresa commerciale, sia stato un grande successo.
Nato 9 anni fa dall'idea di 4-5 sviluppatori, finanziato tramite crowdfunding....
I grandi capitali sono arrivati...ma dopo. Ne stanno prendendo adesso il controllo...ma dopo.
Oggi vale 300 e passa miliardi capitalizzazione, più tutte le piattaforme che ci girano sopra.
I 4-5 iniziali sono diventati ricchi sfondati.
Da notare che si sono inseriti in un' "area", quella di un network con criptovaluta annessa e virtual machine programmabile, che ancora non esisteva.
Su cui i grandi player non avrebbero mai investito, visto il margine di rischio e lo scarso mercato di allora.
Bisogna avere del talento per immaginare e creare una cosa del genere, non è alla portata di tutti.
Ma forse è meno rischioso questo che metter su una pizzeria in Italia, con norme di sicurezza e igiene, trattamento dei cibi, grane dei dipendenti...
Oggi un giovane, se è bravo, è più probabile che rischi per diventare uno youtuber che per aprire un'officina.
E lo capisco.
Da notare che come youtuber è solo limitatamente "imprenditore".
In realtà è quasi un dipendente di Google, e ne deve rispettare le regole nel linguaggio, nei modi, in cosa dice.
Fa riflettere che per quanto la Ferragni sia diventata ricca, è diventata ancora più ricca Meta grazie alla Ferragni.
Rischiando anche molto meno.
E il lavoro lo ha fatto quasi tutto la bella ragazza bionda.
La IA cambierà le cose, inevitabilmente. Un settore in cui investire sarebbe quello del tempo libero.
Come impiegherà il tempo una persona che dovrà lavorare sempre meno?
Se c'è qualcosa che oggi sopravvive in Italia, turismo a parte, è lo sport.
Quando ero bambino io nessuno faceva sport: lo sport erano i cortili e la strada in cui giocare a pallone o nascondino.
Oggi ogni figlio ne fa 1/2. Ne deve fare 1/2.
Gli anziani quando ero bambino io giocavano a briscola al bar. Oggi 60-70 enni vanno in piscina, palestra, qualche corsetta...
Basti pensare a che boom è/è stato la moda del padel.
Tutto vi prego tranne i visori Apple . Lo so, sono vecchio e faccio discorsi da vecchio.
Ma a vedere la gente che tiene quel coso sugli occhi agitando le mani non mi abituerò mai.
So già che è una battaglia persa.