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Foldapp e le altre app simili, di cui ho parlato qualche post indietro, permettono di accumulare satoshi spendendo fiat (o bitcoin) e di riutilizzare quei satoshi tramite LN.
Se ci pensate è la forma più semplice per venire in possesso di bitcoin: semplicemente facendo acquisti di beni in fiat con la carta di credito.
Non c'è bisogno di iscriversi ad un exchange, fare KYC e tutte le complicazioni che oggi esistono per l'utente medio per acquisire btc.
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Foldapp (
https://foldapp.com/) l'applicazione che permette di usare carte di credito o bitcoin (via LN) per fare acquisti con cashback in satoshi, purtroppo non è ancora disponibile in Italia.
Dagli USA però arrivano esempi sempre più affascinanti dell'integrazione tra questa app e altre due molto interessanti del panorama LN: Zap e Sparkswire.
La prima (
https://zap.jackmallers.com/) è uno dei più migliori wallet bitcoin/LN, soprattutto è uno dei più user-friendly. L'ho provato in versione desktop su windows: basta installarlo è in un secondo abbiamo un nodo LN attivo sul proprio PC, senza dover fare manualmente assolutamente nulla.
Sparkswap (
https://sparkswap.com/) è invece un exchange decentralizzato che usa LN e che supporta Zap per agganciarsi alla rete LN.
Una volta collegato al proprio nodo LN (operazione che avviene istantaneamente una volta avviato Zap) e collegato al proprio conto corrente bancario, permette di acquistare bitcoin senza registrarsi ad exchange, in modo anonimo e restando in possesso delle proprie private keys.
Come vedete sotto una volta scaricata e avviata l'applicazione Sparkswap, se lanciata in abbinamento a Zap, la connessione alla rete LN è automatica e non richiede alcuna configurazione da parte dell'utente.
Smanetto su LN da quando è nato e devo dire che non ho mai trovato niente di simile in termini di facilità d'uso rispetto all'accoppiata di queste due applicazioni
Purtroppo anche questa app è USA-only nel senso che non è possibile collegarla al proprio conto corrente bancario in Italia.
Ma come avviene il collegamento al conto bancario su Sparkswap? Perchè sul loro sito dichiarano che l'applicazione non richiede affidamenti a terze parti.
In realtà se questo è vero lato bitcoin (l'acquisto avviene su un canale LN e quindi le chiavi non sono mai presso terzi come in un exchange centralizzato), non è vero lato dollari.
Il "deposito" di fiat su Sparkswap avviene convertendo i dollari dal proprio c/c in una stablecoin, AnchorUSD (
https://www.anchorusd.com/) . Solo successivamente è possibile usare questa stablecoin per acquistare bitcoin via LN (tecnicamente avviene con un atomic swap tra i due)
L'uso della stablecoin richiede anche il pagamento di fees perchè la conversione dollari-anchorUSD ha un costo dell'1% della transazione con un minimo di 5$.
I costi quindi ci sono anche se forse sono inferiori a quelli dell'uso di un exchange centralizzato. In questo caso infatti i costi sono 1)bonifico su banca d'appoggio dell'exchange 2)fees dell'acquisto 3)fees di prelievo dell'exch 4)fees della transazione on-chain dall'ex. al proprio wallet
Nel caso di Sparkswire invece sono 1)bonifico alla banca di appoggio di AnchorUSD 2)fees di conversione AnchorUSD 3)fees (quasi zero) della transazione LN su Sparkswire.
Nell'ultima versione di Sparkswire è possibile anche fare pagamenti su LN direttamente dal proprio deposito USD, senza convertire prima in bitcoin
Qui sotto un video di esempio di un'acquisto di una ricaricabile starbuscks da 25$ (283k satoshi) su foldapp con pagamento della fattura LN direttamente dal proprio deposito Sparkswire
https://twitter.com/TheRandomOne18/status/1192972945334947840Da notare come secondo questo utente il cashback di foldapp è stato di 56.769 satoshi il che, considerando anche le commissioni di foldapp ha portato ad un risparmio netto dell'8%.
Sono molto curioso di provare (e verificare) tutto questo di persona ma per il momento viviamo dalla parte sbagliata dell'oceano
, per riconfermare che quel grafico per ora è poco significativo, in quanto quel candelone con la data del 2 Novembre in realtà fa riferimento ALLA SETTIMANA del 2 Novembre e non al giorno e quindi prende in considerazione ben 5 giorni antecedenti al decreto del governo argentino. Sarà molto più indicativo il dato relativo alla settimana del 9 novembre in quanto interamente post-decreto. 
