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Topic: Comprare Bitcoin senza KYC: Bitcoin bancomat a Milano rispettoso della Privacy - page 20. (Read 15731 times)

legendary
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Qualcuno ha nominato @fillippone ?!?  Wink

Visto che mi avete nominato posso buttare nell' ATM a me più vicino tutti i soldi che ho in tasca in questo momento: 15 EURO.



Vi faccio sapere più tardi.
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Confermo la pochezza delle procedure di KYC di shitcoins.club.
Fondamentalmente erano "fuorilegge", dato che non si occupavano di bloccare le operazioni frazionate.
Non escludo che lo stop abbia a che fare con questo approccio "allegro" alla normativa.


Mah, secondo me non è cambiato nulla nelle loro procedure di controllo. Sarebbe troppo costoso per loro metterlo in piedi in modo corretto e probabilmente spaventerebbe anche il classico utente da Atm che paga una fee maggiore del tradizionale exchange proprio per non dover dare documenti.
La mia scommessa quindi è che non abbiano cambiato nulla. Certo: ci vorrebbe qualche temerario volontario per fare un paio di prove.
Qualcuno ha nominato @fillippone ?!?  Wink

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Qualcun'altro mi ha confermato che se si chiede fino a 1999 euro, non è richiesto documento.
Ma viene appunto indicato che se si superano i 15000 euro, viene richiesto.

Come fa l'ATM a verificare questa cosa? Controlla la provenienza delle tx? Si basa sulla fotografia del viso della persona? (pur non chiedendogli il documento)

Se ne è parlato nelle pagine precedenti, ovviamente facendo solo ipotesi.
Non possono controllare la provenienza delle tx perché il maggior uso che si fa di questi atm è per comperare Btc, quindi sono loro a darteli, non tu a loro.
Circa la domanda sul come facciano a verificare che non si superi il limite dei 1.999 € / gg..... l'ipotesi che si faceva è che ci fosse un operatore che da remoto controlli a caso chi fa le transazioni sui vari atm e, nel caso si "ricordi" di aver già visto quella faccia in quel giorno, intervenga chiedendoti il documento. In conclusione il controllo sarebbe davvero random e molto leggero, messo in atto probabilmente solo per salvare le apparenze, non per seguire con rigore quel che prevederebbe la legge.
Ricordiamo poi che quel limite è solo italiano, in altri paesi non c'è limite all'utilizzo di contante.
Nei paesi civili, mi verrebbe da aggiungere  Wink



Confermo la pochezza delle procedure di KYC di shitcoins.club.
Fondamentalmente erano "fuorilegge", dato che non si occupavano di bloccare le operazioni frazionate.
Non escludo che lo stop abbia a che fare con questo approccio "allegro" alla normativa.
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Qualcun'altro mi ha confermato che se si chiede fino a 1999 euro, non è richiesto documento.
Ma viene appunto indicato che se si superano i 15000 euro, viene richiesto.

Come fa l'ATM a verificare questa cosa? Controlla la provenienza delle tx? Si basa sulla fotografia del viso della persona? (pur non chiedendogli il documento)

Se ne è parlato nelle pagine precedenti, ovviamente facendo solo ipotesi.
Non possono controllare la provenienza delle tx perché il maggior uso che si fa di questi atm è per comperare Btc, quindi sono loro a darteli, non tu a loro.
Circa la domanda sul come facciano a verificare che non si superi il limite dei 1.999 € / gg..... l'ipotesi che si faceva è che ci fosse un operatore che da remoto controlli a caso chi fa le transazioni sui vari atm e, nel caso si "ricordi" di aver già visto quella faccia in quel giorno, intervenga chiedendoti il documento. In conclusione il controllo sarebbe davvero random e molto leggero, messo in atto probabilmente solo per salvare le apparenze, non per seguire con rigore quel che prevederebbe la legge.
Ricordiamo poi che quel limite è solo italiano, in altri paesi non c'è limite all'utilizzo di contante.
Nei paesi civili, mi verrebbe da aggiungere  Wink

staff
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I support freedom of choice
Qualcun'altro mi ha confermato che se si chiede fino a 1999 euro, non è richiesto documento.
Ma viene appunto indicato che se si superano i 15000 euro, viene richiesto.

Come fa l'ATM a verificare questa cosa? Controlla la provenienza delle tx? Si basa sulla fotografia del viso della persona? (pur non chiedendogli il documento)
jr. member
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(ex) shitcoins.club atm funzionante a parma, ma vedo anche in altre citta'. stesse modalita' di prima, rispettoso della privacy fino a eur 1999 .pero c'è un logo diverso, c'è scritto bitcoin embassy.  ottima cosa.   https://coinatmradar.com/bitcoin_atm/9421/bitcoin-atm-shitcoins-club-parma-punto-atm-bitcoin/
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Nec Recisa Recedit
qualsiasi metodo realistico per scambiare eur/btc va bene. poi se non espone ad ulteriori rischi tipo scam o problemi legali è perfetto.
Le commissioni negli anni sono diminuite notevolmente. Anche il costo di transazione è nettamente inferiore rispetto al biennio 2017-2019.

Avere alternative racchiude tanti aspetti positivi:
- vi è uno sviluppo attivo, competizione constante a livello globale
- è una tecnologia scalabile, per cui aumentano servizi, capacità di transazione, etc
- si può scegliere in base ai diversi use case come gestire i propri btc/eur

nel caso specifico postato da @Prova123, l'utente navigato che magari compra almeno dai 1000 euro in su, non si affida mai ad una cosa del genere.
Viceversa per fare un regalo ad un utente che non ha idea da dove iniziare... è un ottimo punto di partenza.




legendary
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PS. Forse a quest'ora nessuno potrà rispondermi  Grin Grin Grin

Se ne è parlato tanto sul Canale telegram Bitcoin Italia , dove è presente anche l'ideatore del sistema.
Non lo ho mai provato, ma sembra funzionare. Ovviamente ci sono delle commissioni non trascurabili, ma i massimalisti ti risponderanno che è il prezzo della privacy )ovvero che il prezzo degli exchange è ribassato perché hai (s)venduto la tua privacy.
sr. member
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Ho scoperto in rete che a Padova ci sarebbe questa possibilità https://azte.co è come un bancomat anche se tramite voucher. Cercate sulla cartina in Italia. Qualcuno sa qualcosa?
PS. Forse a quest'ora nessuno potrà rispondermi  Grin Grin Grin
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The hacker spirit breaks any spell
ma perche complicarsi la vita
basta pagare le tasse e non bisogna correre a nascondersi come un criminale o inventarsi cose arzigolate per sfuggire a eventuali controlli
non e' piu semplice?

sara che io vado alle soluzioni semplici
legendary
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Secondo me, meno si collabora all'apertura e più la pratica rischia di divenire un problema enorme.

bè ma è ovvio, se arrivi al punto in cui un magistrato ordina un'ispezione, non è che te la puoi cavare dicendo che hai perso la chiave. Soprattutto se dal registro risultano accessi recenti. La questione è quanto sia probabile che le autorità vengano a conoscenza di una cassetta presso un qualche servizio anonimo, slegato dalle banche, situato in una giurisdizione estera, e che venga disposta un'ispezione tramite rogatoria internazionale, ecc.

La probabilità? Ma veramente si tratta di informazioni già in mano ad altri soggetti, e il quesito da porsi è come possano poi ottenerle. Tralasciamo il fatto che un deposito extra-bancario è un po' anomalo, che un deposito che deve garantire una buona custodia esista solo a mille chilometri di distanza, che un deposito prima o poi farà parte di un asse ereditario, ecc.
Per ottenerle, ci sono le solite strade: collaborazioni tra stati, una lista fornita da ignoti, un errore del depositante, segnalazione dalle dogane, ecc. Ma tutto questo per evitare cosa?
Chi ha davvero ricchezza la usa, paga le tasse oppure si sposta se necessario, ecc. Davvero non ne capisco la convenienza. Però forse è per questo motivo che non sono ricco! Ahahahah

PS. Scusami se sdrammatizzo ma secondo me esistono soluzioni migliori di un magazzino-bunker in terre lontane. La soluzione dipende dall'obiettivo, ovvio!

Penso che se quel genere di servizi esiste, è perché qualcuno li usa. Comunque già dalle tariffe si può valutare per quale tipo di clientela può essere conveniente. Per le mie disponibilità, sicuramente non rientro nella categoria.
sr. member
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Secondo me, meno si collabora all'apertura e più la pratica rischia di divenire un problema enorme.

bè ma è ovvio, se arrivi al punto in cui un magistrato ordina un'ispezione, non è che te la puoi cavare dicendo che hai perso la chiave. Soprattutto se dal registro risultano accessi recenti. La questione è quanto sia probabile che le autorità vengano a conoscenza di una cassetta presso un qualche servizio anonimo, slegato dalle banche, situato in una giurisdizione estera, e che venga disposta un'ispezione tramite rogatoria internazionale, ecc.

La probabilità? Ma veramente si tratta di informazioni già in mano ad altri soggetti, e il quesito da porsi è come possano poi ottenerle. Tralasciamo il fatto che un deposito extra-bancario è un po' anomalo, che un deposito che deve garantire una buona custodia esista solo a mille chilometri di distanza, che un deposito prima o poi farà parte di un asse ereditario, ecc.
Per ottenerle, ci sono le solite strade: collaborazioni tra stati, una lista fornita da ignoti, un errore del depositante, segnalazione dalle dogane, ecc. Ma tutto questo per evitare cosa?
Chi ha davvero ricchezza la usa, paga le tasse oppure si sposta se necessario, ecc. Davvero non ne capisco la convenienza. Però forse è per questo motivo che non sono ricco! Ahahahah

PS. Scusami se sdrammatizzo ma secondo me esistono soluzioni migliori di un magazzino-bunker in terre lontane. La soluzione dipende dall'obiettivo, ovvio!
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Secondo me, meno si collabora all'apertura e più la pratica rischia di divenire un problema enorme.

bè ma è ovvio, se arrivi al punto in cui un magistrato ordina un'ispezione, non è che te la puoi cavare dicendo che hai perso la chiave. Soprattutto se dal registro risultano accessi recenti. La questione è quanto sia probabile che le autorità vengano a conoscenza di una cassetta presso un qualche servizio anonimo, slegato dalle banche, situato in una giurisdizione estera, e che venga disposta un'ispezione tramite rogatoria internazionale, ecc.
sr. member
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Secondo me, meno si collabora all'apertura e più la pratica rischia di divenire un problema enorme.
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The hacker spirit breaks any spell
anche se hai la cassetta associata al conto, non possono aprirla
la chiave la hai solo tu

se la perdi devi pagare 500 euro e passa fra penale e fabbro per aprirla

fatevi due conti e scoprirete che e' una cosa cosi ovvia..
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.....
Inoltre si fa riferimento alle cassette associate a un conto bancario.

.....

Non mi sembra che una cassetta debba essere per forza associata ad un conto, che io sappia puoi averla anche senza conto (parlo dell'Italia ovviamente).



il senso è che comunque in quel caso il servizio è offerto da una banca, che è soggetta a tutta una serie di normative e adempimenti AML, mentre nell'altro caso no.
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.....
Inoltre si fa riferimento alle cassette associate a un conto bancario.

.....

Non mi sembra che una cassetta debba essere per forza associata ad un conto, che io sappia puoi averla anche senza conto (parlo dell'Italia ovviamente).

legendary
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Oro fisico, i lingotti.

Detenuti dove? In cassetta di sicurezza?? E chi lo dovrebbe comunicare alla GdF? Ma se chi offre un servizio di custodia in cassetta di sicurezza non può neanche guardare cosa ci metti dentro... Ma poi in base a quali accordi? Huh

Per curiosità personale ho fatto qualche ricerca e mi sa che ha ragione Prova123 :

https://fiscomania.com/cassette-di-sicurezza-accertamenti/?refresh_ce

lo segnalo perché so che qui qualcuno le usa come metodo per "non perdere Btc"..... (non faccio nomi e so che l'interessato capirà).



sì ma se leggi bene in quali casi in concreto ci può essere un'ispezione, direi che la cosa si ridimensiona molto:

Quote
Naturalmente, l’accesso alla cassetta di sicurezza può avvenire soltanto su autorizzazione del giudice che sta valutando una possibile situazione di frode fiscale [...]
Quello che deve essere chiarito è che l’Agenzia delle Entrate in un normale accertamento fiscale non può chiedere l’apertura di una cassetta di sicurezza. Questo tipo di attività è effettuata solo quando vi sono importanti indizi di evasione fiscale o riciclaggio di denaro a carico del soggetto sottoposto a controllo. Ad esempio, in caso di accertamenti basati sul redditometro, oppure nel caso di accertamenti reddituali (su lavoratori autonomi o imprenditori), o in caso di una fattispecie di omessa dichiarazione dei redditi.

Da come la stavate mettendo, sembrava che la GdF o l'AdE potessero andare a pescare così, a strascico, per vedere cosa ogni correntista detenesse in una cassetta di sicurezza.
Inoltre si fa riferimento alle cassette associate a un conto bancario. È ovvio che se hai un conto all'estero, il problema di doverlo dichiarare al fisco si pone a monte dell'eventuale esistenza di un contratto anche per una cassetta di sicurezza. Ma ci sono servizi di custodia completamente slegati dalle banche, che fanno della privacy il proprio punto di forza, per esempio:

https://www.dassafe.com/en/schliessfach/

Non penso proprio che un servizio di quel genere comunichi automaticamente i dati di eventuali clienti italiani alle nostre autorità fiscali. Poi magari, se il soggetto finisce sotto processo e in qualche modo le autorità dovessero scoprire che ha un contratto di quel genere (cosa non scontata direi), potrebbero chiedere un accertamento, tramite rogatoria internazionale... lasciando tutto il tempo per svuotare il contenuto.
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The hacker spirit breaks any spell
ha sicuro ragione
ed e' il modo con cui la gente mette i soldi in svizzera Smiley
basta non metterli in un conto ma in una cassetta di sicurezza


quando tu devi fare le tue cose (anche in italia) il tizio esce dalla stanza.. quindi puoi fare quello che vuoi e metterci quello che vuoi man
ma era scontato
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Oro fisico, i lingotti.

Detenuti dove? In cassetta di sicurezza?? E chi lo dovrebbe comunicare alla GdF? Ma se chi offre un servizio di custodia in cassetta di sicurezza non può neanche guardare cosa ci metti dentro... Ma poi in base a quali accordi? Huh

Per curiosità personale ho fatto qualche ricerca e mi sa che ha ragione Prova123 :

https://fiscomania.com/cassette-di-sicurezza-accertamenti/?refresh_ce

lo segnalo perché so che qui qualcuno le usa come metodo per "non perdere Btc"..... (non faccio nomi e so che l'interessato capirà).

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