la grande azienda, quella che muove l'economia, avrebbe difficoltà.
Grossi, per l'antiriciclaggio, deve dimostrare e tracciare che siano incasso e non Bitcoin ricevuti di altra natura.
Nonché si espone a rischi di cambio.
Le aziende italiane, in particolare quelle piccole sono del TUTTO arretrare ed incapaci di evolvere tecnologicamente;
ma è talmente ovvio, in un paese dove si investe ZERO in information tecnology e si BRUCIANO MILIARDI per strutture come Alitalia, il risultato è scontato, di fronte agli occhi di un bambino.
Parlo della media, poi ovviamente ci sono punte di eccellenza ed eccezioni, ma come dice un vecchio adagio "a biscottini non si campa".
Questo è il grafico dell'Italia negli ultimi anni e si tratta del trend delle migliori aziende, le più grandi:
Il piccolo commerciante, l'azienda piccola, o ad ogni modo l'azienda che non ha respiro ed un mercato internazionale, extra europeo;
non sopravvivranno, hanno difficoltà a sostenere il costo di un POS se non stanno attenti.
Te lo dimostrano le uniche aziende che hanno visto una relativa crescita:
Brunello Cucinelli
Brembo
Campari
Amplifon
Interpump
i titoli valutabili sulla borsa italiana sono più o meno questi, la lista è molto corta.
In queste pagine qualcuno si scandalizza perché i mercati finanziari non operano come le cripto, 24h su 24h;
qui a Firenze e limitrofi ci sono dei negozi, escluso il centro ed i grandi centri commerciali; che nell'epoca di Amazon Prime e delle persone che alle 23:00 dal divano di casa comprano le scarpe;
chiudono il negozio, se ne vanno a casa a pranzo, fanno il riposino, poi riaprono...
comprensibile per una micro-impresa a meno di non spaccarsi in quattro; ma non accettabile in un mondo dinamico.
Conosco vari negozi di generi alimentari che chiudono alle 19:00, quando esistono centri commerciali che stanno aperti fino alle 23:00, prima del Covid qualcuno aveva sperimentato anche la chiusura 24h.
Sono imprese che si stanno escludendo da sole.
Figurati te se vorranno affrontare il mondo del Bitcoin... sì, forse... uno, due, cento, non lo so; ma non adozione di massa.
Il mondo negli ultimi anni è profondamente cambiato e la maggior parte delle persone si comporta in maniera sempre uguale, con abitudini di decenni fa.
La maggior parte delle piccole imprese italiane non è in grado di affrontare il futuro perché semplicemente non sta cambiando niente nel presente.
Senza offesa, quella che tu chiami vita pratica, non è la normalità, è un livello sotto lo zero.
L'avrete visto anche voi nelle vostre città, laddove c'erano degli esercizi commerciali, ci sono mini-appartamenti, ricavati alla bene e meglio...
perché negozi non se ne aprono; sono tre i settori in cui vedi ancora qualcosa: alimentare/bar/ristoranti/somministrazioni cibo e bevande, parrucchieri/estetica, riparazione auto/moto veicoli; la vendita di veicoli la escludo perché concessionari ne avrete visti morire diversi.
Mi sembra talmente chiaro che strutture come Savilis ( https://www.savills.it/portfolio/ ) che ho già citato più volte, si sono prese il valore che avevano tanti piccoli proprietari/commercianti sparsi sul territorio;
nonché l'impoverimento culturale ed economico, non lascia spazio ad altre categorie commerciali, a partire dalle librerie.
Mi dispiace....non sono d'accordo con te. Tu dici di parlare di vita pratica e pubblichi il grafico dell'indice MSCI. Io parlo di aziende reali, artigiani e attività dei servizi (non solo di commercio) e tu parli di finanza. Stiamo parlando di due mondi diversi anche se sicuramente interagenti. Tu vedi le cose dall'alto e io dal basso, o come dici tu da "sotto-zero". Sicuramente il tuo mondo spazzerà via il mio come dici tu. Io non la penso come te e vedo un micro-mondo super attivo e che mi infonde un'immensa fiducia nel futuro, nonostante lo schifo di brodo maleodorante in cui stiamo e stanno navigando.
D'altronde si dice che in caso di esplosione nucleare gli unici essere viventi che sopravviverebbero sarebbero i batteri, no? Ecco...quando il tuo mondo esploderà i miei batteri saranno ancora lì, pronti per ripartire.