Ciao ragazzi una domanda, ho dichiarato i btc facendo anche il ravvedimento per gli anni passati quindi dovrei essere in regola.
Se volessi dare qualche btc (cifre piccole per le spese di tutti i giorni) a mia moglie, e lei quindi "li vende", devo pagarci tasse o mia moglie deve dichiararli?
Premessa 1: Non sono un commercialista ma ho dovuto farmi (per forza) una piccola cultura sull'argomento. Mi definirei un dilettante con un pò di esperienza e di conoscenza, quindi ti rispondo nella speranza di aiutarti ma, data la delicatezza dell'argomento, ti consiglio di verificare quanto di dirò con un professionista del settore Premessa 2: Quanto segue è una mia interpretazione quanto più fedele possibile delle norme, in stretta "punta di diritto". Poi ognuno può fare le valutazioni diverse che vuole in relazione a quanti rischi ritiene di voler correre e alla aderenza più o meno elastica della legge..........Risposta : I bitcoin sono moneta al portatore, la plusvalenza si genera nel momento in cui si effettua una conversione in euro quindi che questa conversione la faccia tu o tua moglie poco importa. Quello che importa è invece chi ha comprato i bitcoin in origine (ad es a chi era intestato il conto dell'exchange su cui è stata depositata fiat). Secondo me è sempre bene che chi vende sia anche chi ha acquistato. Quindi se i bitcoin li hai acquistati a nome tuo è bene che anche la cessione sia a nome tuo (e la conseguente plusvalenza), altrimenti se fosse a nome di tua moglie, quest'ultima dovrebbe dimostrare come ne è venuta in possesso e in cambio di cosa.
Detto questo, ai fini fiscali non conta quanto piccole siano le spese, né quanto alte siano percentualmente le plusvalenze. L'unica cosa che conta è quanti bitcoin possiedi.
Diciamo che se le spese avverranno tutte nel 2020, le relative plusvalenze concorrono a fare reddito imponibile per l'anno fiscale 2020 se tu (sempre nel 2020) hai posseduto, per almeno 7gg lavorativi consecutivi, più di 8.06
BTC circa.
Se superi questa soglia, parlando in "punta di diritto", ogni plusvalenza, anche minuscola, genera un onere fiscale del 26%
Se sei sotto la soglia di cui sopra invece hai molti argomenti per poter fare una pernacchia all'AdE qualora ti chiedesse conto di quelle spese. Ovviamente a condizione che tu abbia la possibilità di dimostrare chiaramente come, quando e a che prezzo sei venuto in possesso di quei bitcoin. Queste prove possono essere fornite con estratto conto dei bonifici banca-exchange, prove di iscrizione KYC sugli exchange o report delle movimentazioni effettuate