Scusate arrivo tardi e non so se dopo il tuo post hanno già risposto. Il ricorso al TAR è stato fatto contro AdE che dalla mattina alla sera, senza manco una norma di legge che lo prevedesse espressamente, ha indicato nelle istruzioni per compilazione modello unico per dichiarazione redditi obbligo di dichiarare crypto (il valore non le singole coin) in quadro RW. Posizione AdE deriva da qualche idiota che ha un nome e un cognome che a suo tempo fece un interpello da cui scaturì equiparazione tra valute virtuali (definizione legale di crypto) e valute (currencies). Si tratta di uno dei primi exchange italiani che per fare gli intelligenti sono pure andati loro ad imboccare AdE suggerendo assimilazione tra valute virtuali e valute. Poi è arrivata normativa UE su AML che dice espressamente che le valute virtuali non sono moneta e non sono valuta (ci voleva tanto a capirlo?). Anche per questo è stato impugnato il provvedimento AdE. Il TAR dice che il provvedimento in sé non è illegittimo perché sostiene che questo provvedimento si baserebbe (a) su una precedente prassi (come da risposta a quell’interpello maledetto) e soprattutto (b) una norma di legge che riguarda il monitoraggio fiscale (art. 1 DL 167/90). Solo che questo art. 1 (che è stato modificato recentemente con norme di recepimento direttiva UE su AML) impone a intermediari (inclusi gli exchange attenzione!) di segnalare ad AdE (sempre ai fini del monitoraggio fiscale) movimenti da/verso l’estero anche se effettuati in valute virtuali se >15.000 euro. E questo art. 1 non dice nulla su quadro RW (per il quale c’è invece l’art. 4 della stessa legge che NON menziona affatto le valute virtuali). In più la modifica dell’art. 1 su segnalazione movimenti > 15.000 euro è stata fatta dal Governo (Gentiloni/Padoan: i soliti comunisti del cazzo) senza che il Governo avesse i poteri (senza delega). Ora stiamo vedendo se e come fare appello per non dargliela vinta a questi infami. Detto ciò occhio che le sanzioni per omessa dichiarazione quadro RW arrivano al 30% di QUANTO NON DICHIARATO. Tuttavia il legislatore è sempre indietro e se gli si getta fumo negli occhi gira in tondo credendo di risolvere cose che non può risolvere. Non solo perché tecnologicamente c’è modo di far sì che l’AdE non possa mai sapere se uno ha delle crypto ma anche perché esistono soluzioni perfettamente legali (che abbiamo studiato appositamente per hodlers) per non dover essere schiavi.
Giorgio Maria Mazzoli
16.02.2020 ore 9.59