se tizio facesse uscire 100k euro(poniamo il caso soli 2-3 btc visto che tizio aspetta che il btc arrivi a 30-50k prima di vendere xche ovviamente ha un certo iq) in un anno rispettando il limite di 51k in 7 giorni(quindi rimanendo sotto questo limite) a che cosa andrebbe incontro?
deve solo dichiarare e non viene tassato, scattano controlli di GF per antiriciclaggio etc? deve dimostrare cosa esattamente? ponendo il fatto che la provenienza di alcuni bitcoin in possesso da molti anni non è dimostrabile per tutta una serie di ragioni legate al mining e scamexchange che sparivano etc...
La dichiarazione nel quadro RW deve essere fatta a prescindere dal cashout. Secondo me non si è tenuti a fare la dichiarazione per valori posseduti su wallet privati (la legge è chiara e va contro AdE) ma vari commercialisti interpellati mi hanno consigliato di farla in via "prudenziale" (che è un termine che mi fa incazzare, ma tant'è)
Gli accertamenti per l'antiriciclaggio possono essere attivati anche a seguito del semplice RW non è necessario convertire in fiat. Vale quanto detto da fillippone: un accertamento non è una condanna, il riciclaggio è un reato e nessuno può condannarti sulla base di un semplice sospetto, senza prove. L'onere della prova, nel diritto, è ovviamente a carico dell'accusa. Per exchange su cui hai fatto KYC e bonificato da conti intestati, i problemi stanno a zero.
Il caso di guadagni fatti su exchange che non esistono più o tramite mining agli albori è quello più critico. Io stesso ho btc (per fortuna in piccola quantità) guadagnati sui vari Criptsy e Mintpal, senza KYC e senza avere "estratti conto" di quegli exchange prima che sparissero nel nulla. O minati nel 2013 con chiavi USB. Per questi aspetto periodi più chiari.
Per i restanti invece, se mai farò cashout non ho problemi a fare tutto alla luce del sole: sono iscritto ad exchange che mi hanno "schedato", i soldi degli acquisti provengono da conti a me intestati e il 26% è un'aliquota che ritengo "giusta" per plusvalenze stratosferiche e per evitare noie, considerando che in Italia le tasse sul lavoro sono il doppio (e lì sì che la disobbedienza fiscale sarebbe una cosa buona e giusta)