3. leggevo sul famoso documento della AE che l'attività di acquisto e vendita di bitcoin non costituisce fine speculativo, su questo sono d'accordo ma vale per le sole aziende intermediario come gli Exchange, non certo per le persone fisiche! Ho letto molti commenti a riguardo, convinti del fatto che non bisogna dichiarare nulla come persone fisiche ma secondo il mio parere non è così, perchè quell'interpello riguarda una azienda X che fa da intermediario e chiaramente deve dichiarare quanto incassa con le "fees" ma non gli riguarda cosa fanno i suoi clienti che invece ci speculano sul valore delle cripto generando plus/minusvalenze e seconde me andrebbero dichiarate nel quadro RT dell'UNICO e comunque a priori, che si sia in possesso di più o meno dei famosi 51mila e rotti euro equivalenti in criptovaluta, anche solo se presenti sui wallet, senza mai ritirare euro.
La direttiva dice esattamente il contrario cioè che vale esclusivamente al di fuori dell'attività di impresa, quindo solo per le persone fisiche, non per le aziende.
credo di non aver capito cosa intendi, cosa vale solo per le persone fisiche?
La risoluzione 72/E con la quale l'Agenzia delle Entrate ha stabilito che non vanno dichiarati i proventi della vendita di Bitcoin al di fuori dell'attività di impresa.
Diverse persone del forum, tra cui il sottoscritto, hanno inviato una raccomandata all'Agenzia delle Entrate della propria regione chiedendo se davvero non andassero dichiarati; ad ognuno è stato risposto dicendo di non dichiarare nulla.
In Lombardia sono stati più educati mentre in Campania erano decisamente più bruschi ma la sostanza era la stessa.
E' tutto documentato se ti prendi la briga di andare un po' di pagine indietro in questo thread.
Quello che mi sorprende è che si continua a discutere dell'argomento; la discussione sarebbe dovuta finire lì.
ok, capito. quindi in pratica stanno anche dicendo che effettuare attività di trading sugli exchange non genera plusvalenze/minusvalenze e quindi nessuna attività speculativa.
in realtà di pagine ne ho letto fin troppe su 75, esattamente mi avvicino alla quarantina dove ho visto chiedere e richiedere sempre nel dettaglio, perchè giustamente i proventi della vendita di bitcoin al di fuori di una impresa non vanno dichiarati come indicato dalla AE, ma per questa "vendita" cosa intendono? ho acquistato bitcoin e vendo bitcoin che valgono di più e quindi non dichiaro nulla? bene. ma se se quei bitcoin, esattamente la plusvalenza la "prelevo" dal wallet richiedendo quindi al exchange di cambiare criptovaluta in euro facendomi un bonifico sul mio C/C vale anche qui la stessa regola del non dichiarare nulla? L'AE a riguardo non si è espressa lasciando quindi a libere interpretazioni.
Chiaro che se poi comunque a loro non interessa nulla, ben venga. Si vede che di valuta di tal genere ne gira ancora poca evidentemente in Italia, perchè se sarà un giorno di dominio pubblico voglio vedere se non premono per tassare anche l'aria che respiriamo.
Il mio discorso è solo per essere in regola con il fisco.
In più ho letto anche l'Unico PF in cui, ora non ricordo bene, ma se si tratta di attività finanziaria estera andrebbe dichiarato tutto, quadro RW? Se invece si tratta di plusvalenze generate in conti italiani allora il quadro RT ti dice che devi dichiarare se superi i 15mila euro.
Ti dirò poi che in giro anche in altri siti leggo di interpretazioni variegate sia riguardo i 51mila euro, come per i 15mila euro e tanto altro.
L'unica cosa che pare effettivamente priva di problemi è l'acquisto di bitcoin da euro che poi andranno spesi presso, per esempio, siti che li accettano come forma di pagamento. Rimane però il dubbio nel caso in cui, per esempio, si faccia un bel pò di trading sugli exchange tanto da, che ne so, generare 5mila euro equivalenti bitcoin che poi andremo a far trasferire sul proprio C/C in Italia oppure, e direi che è quasi la stessa cosa, acquistare in criptovaluta dei buoni acquisto tipo Amazon, dubito che quest'ultima non segnali un riscatto di buoni di acquisto su un account per, esempio, 5mila euro con tutto che gli faccia comodo avere praticamente già intascati quei soldi disponibili sul conto amazon.
Ci son tantissimi casi di cui l'AE con la sua solita risposta fornita agli interpelli, che ho letto tutti, non risponde e lascia molti dubbi malgrado già l'inizio delle sue risposte inizino col spiegare cosa siano le criptovalute con tono del tipo: "non ti preoccupare".
Secondo me prima o poi questi qua ci presentano il conto e sarà salatissimo!!
Nel mentre, notizie di pochi giorni fa, avevo letto di due veneziani che avendo investito 4 anni fa mille euro in bitcoin ora sono passati all'incasso con bei milioni in banca e hanno deciso di aprire una attività attorno ai bitcoin. se trovo l'articolo ve lo segnalo e spero così di poter entrare in contatto con loro, perchè si parla ovunque di tanti soldi, ma di tasse queste sconosciute, tutti evasori? tutti evasori legalizzati dalla mancanza di regole certe quindi difatto con la coscenza pulita?
Come in tanti qui dentro, è la paura un giorno di ritrovarsi a casa una bella cartella esattoriale di chissà quanti soldi da pagare che magari non si hanno.