In realtà sono al corrente delle motivazioni per cui sono stati creati i Bitcoin e ne condivido gli affascinanti ideali. Purtroppo, però, il sogno si infrange contro lo scoglio di una realtà contorta, piena di norme e leggi create apposta per indurti in errore e derubarti. Era prevedibile che prima o poi la lunga mano dello Stato sarebbe arrivata a ristabilire la propria sovranità, ostacolando e scoraggiando l'uso delle cripto. Sono talmente affamati di soldi che figuriamoci se si lasciavano scappare l'occasione di battere cassa...
Che siano affamati è sicuro. Lo Stato percepisce ogni investimento alternativo alla sòla che lui propone (i BTP) come una minaccia. Non a caso la sòla suddetta è praticamente l'unica a beneficiare dell'aliquota agevolata al 12.5% sugli interessi.
Chissà quanti comprerebbero il debito dello Stato più indebitato del mondo per un meraviglioso 4.5% o giù di lì, in assenza di un trattamento fiscale di favore.
Detto questo il trattamento riservato a bitcoin, nel complesso non mi sembra male:
-esenzione IVA
-stessa aliquota delle azioni e solo sopra 2k
-possibilità di detrarre le minusvalenze precedenti (non è poco per chi fa trading)
-nessuna tassazione sul crypto-crypto che permette un cash out temporaneo in stablecoin del tutto tax free (per chi maneggia quella roba)
Ci sono Paesi meno oppressori (ma saranno sempre meno) questo è vero, ma considerate quanto in Italia sono tassati i redditi e gli altri investimenti.
Resta il 2 per mille di patrimoniale, simpatico come 1 kg di sabbia nel letto . Ma inevitabile considerando tutte le patrimoniali che già ci sono su casa e auto ad esempio.
Dalle quali...ehm....ehm...non si può scappare
Purtroppo è lo Stato in cui viviamo che è da dittatura fiscale...e ciò nonostante sono sempre poche le tasse che paghiamo in rapporto al debito che abbiamo.
Che le cripto potessero essere per la legge un'isola felice era abbastanza utopistico.