Topic: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin - page 31. (Read 254442 times)

La dichiarazione deve essere fatta "obbligatoriamente" e prima ancora ci sarà la sanatoria per chi non ha mai dichiarato. Ecco questo punto forse è il meno dibattuto perché se c'è una sanatoria e potrà essere usata anche in futuro io opterei per aspettare tempi migliori prima di dichiarare.

Ah ecco, mi sembrava strano difatti. Attenzione quindi a dare certe cose per scontato perché se uno non dichiara volontariamente sa a cosa sta andando incontro e avrà una sua strategia dietro; se uno non dichiara pensando di non fare nulla di male poi è quando possono venire fuori problemi più seri magari per quattro soldi.

Solo dalla tassazione plusvalenze.

Si è esenti dalla tassazione sulle plusvalenze E dalla dichiarazione? Io sapevo solamente il primo caso, sei sicuro che non ci sia neanche la necessità di dichiarare? Mi sembrerebbe strana come cosa onestamente...

Sotto i 2k sei esente

Per voi fanatici delle tasse, il prossimo giovedì il Bitcoin Italia Podcast parlerà della normativa cripto con un ospite a sorpresa “esperto della materia”.
Raccomando l’ascolto ai feticisti dell’argomento.

Non serve se si è in grado di compilarla in autonomia, sennò non è tanto questione di importi, quanto di... qualcuno che te la sappia compilare :-) L'eventuale 730 precompilato ovviamente va rivisto, se una persona non è in grado deve appoggiarsi a qualcuno e dubito fortemente che un CAF o simili abbia la vaga idea di cos'è "cripto". E va compilata con certezza che sia corretta, altrimenti il rischio è che, per un errorino, ci si trovi a spendere più di quel che si possiede, cosa che diventa una barzelletta perchè si era scelto di inserire le cripto nella dichiarazione proprio per evitare problemi e sanzioni.

Sono decisioni personali, ognuno ha idee diverso a riguardo. C'è chi dichiara pure 50 euro in cripto perché pensa che altrimenti l'ADE lo vada a prendere a casa e chi ha centinaia di migliaia di euro in BTC e non dichiara nulla perché preferisce aspettare e trovare una soluzione dopo. Mi pare che in ogni caso fino a 2k euro non ci siano tasse sulle plusvalenze, quindi come diceva Filidi nel tuo caso si tratterebbe solamente di dichiarazione + bollo. Sotto certi numeri dubito che servirà mai un commercialista.

Farsi seguire da un commercialista per essere sicuri di compilare correttamente i quadri (per evitare di trovarsi comunque una sanzione per un errore, cosa ben facile in questo paese, con l'irrimediabile "problema" di aver raccontato al fisco che si possiedono cripto...) costa una discreta fetta del "capitale" in cripto stesso, c'è da considerare questo unitamente a quali sono i tuoi piani futuri e a quali cripto ti riferisci. Personalmente non considero nulla che non sia bitcoin e, se per assurdo avessi altro, l'avrei già sbolognato per tenermi gli euro o acquistare bitcoin. Parlando quindi di bitcoin, se al cambio siamo a qualche centinaio di euro, dovresti stabilire appunto a mio parere qual è il tuo piano per il prossimo futuro. Faccio una considerazione "bieca"... se intendi incrementare la quantità in tuo possesso, allora può essere sensato ragionare sul dichiarare al fisco. Se intendi tenere quel che hai e aspettare, allora in tutta onestà rischi di spenderli tutti in un po' di anni per pagare il commercialista. Se hai per ipotesi € 300 in bitcoin e bitcoin decuplicasse in tempi ragionevoli, avresti al cambio € 3000, erosi in parte dalle tasse (potrebbero aumentare...) e dalle spese per farsi compilare e inviare la dichiarazione dei redditi. Per limitare i danni in termini di spese, bisognerebbe ipotizzare una crescita di valore di bitcoin decisamente più alta... e per quanto creda nel progetto, non riesco a immaginare un centuplicare il valore, se non dopo anni e anni... che ti porterebbe comunque in questa migliore ipotesi ad avere, al cambio, € 30.000.

In tutta onestà, se avessi ottenuto quelle cripto/bitcoin in qualsiasi modo che non sia acquistati di recente tramite piattaforma registrata a OAM e non fossi intenzionato a fare trading, lascerei tutto lì e ci sentiamo poi...

Detto ciò, anche se si parlasse di decine di migliaia o centinaia di migliaia di euro al cambio attuale, personalmente ora come ora parteggio per la vita libera e per approcciarsi al fisco, nel caso, con un bel sorriso e simulando beata ignoranza ^_^... poi si vedrà. Mi sto informando e mi terrò informato in materia privatamente, attendo il MiCA, attendo qualsiasi altra baggianata provino a propinare e qualsiasi discussione imbarazzante intavolino nei prossimi anni... ma al momento non cambio il mio modo di vedere, troppa incertezza e pressapochismo a livello legislativo e di conoscenza. L'Italia è partita a gas piantato sulla questione cripto per un solo motivo: non interessa capire o raccogliere informazioni: interessa tirar su qualche altro spicciolo di tasse, per foraggiare la macchina che va avanti costantemente senza nessuno al volante e con gente che succhia la benzina in una tanica col tubo infilato nel serbatoio urlando "come consuma questa macchina, serve rifare il pieno! ;-)". Lo stato non ha sicuramente bisogno di eventuali due per mille di ulteriori tasse cripto, soprattutto quando dimostra incessantemente di farne pessimo uso. Ovviamente non sto consigliando a nessuno di fare ciò. Semplicemente io al momento la vedo così...

Centinaia oggi potrebbero essere migliaia tra 1 anno, so che è una rottura pagare lo 0.2% per pochi cent, ma almeno sei a posto.

Ragazzi per poche centinaia di € nelle crypto consigliate di dichirare?

Di Avella apprezzo l'approccio pragmatico: la dichiarazione dei redditi non è la sede per fare "battaglie di principio" . Si vuole solo "vivere tranquilli" rischiando il meno possibile. Come     ha detto lui in altre sedi, altre persone consigliano di non  dichiarare nulla ed andare in giudizio contro l'incostituzionalità di una norma fiscale non scaturita da legge. Consigliare ad un cliente questa strada, non mi pare un approccio professionale.

Grazie per averlo postato, stavo giusto pensando di fare la stessa cosa e mi hai anticipato Ho visto l'elenco dei punti trattati e mi pare che praticamente copra veramente di tutto, vedo menzionato perfino lo staking, il mining e il trasferimento all'estero. Sicuramente è impegnativo perché oltre 90 minuti di tasse e affini, almeno per me, è pesante, mi sa che lo vedrò un poco alla volta perché tutto insieme non ce la farei mai.

Per chi abbia una ora abbondante da dedicare al discorso della tassazione crypto, con tanti punti trattati (oltre ai concetti principali si parla anche della compensazione plus/minus valenze nello specifico crypto, staking, farming… mining casalingo…), segnalo questo video - dove il noto commercialista F. Avella espone la sua interpretazione, intervistato dal noto youtuber di The Crypto Gateway.
https://m.youtube.com/watch?v=BhHji4w-Wkk&feature=youtu.be

Non ho avuto modo di vederlo ancora tutto, ma dai primi 20’ mi pare piuttosto interessante, data anche l’autorevolezza di Avella.

Articolo su L'Economia del Corriere che riepiloga la situazione:

https://www.corriere.it/economia/risparmio/23_gennaio_10/bitcoin-ntf-stretta-fiscale-gennaio-tassate-26percento-plusvalenze-oltre-duemila-euro-1d32f6dc-902b-11ed-ae40-41a711fcbe95.shtml

Non so darti una risposta precisa, ma vado per logica se ho un capitale da sanare perché mai dichiarato nel 2022 lo devo fare nella dichiarazione anno 2022 che va fatta a giugno 2023, ma la legge è uscita il 1/01/23 quindi di competenza di giugno 2024, comunque sia nelle dichiarazioni 730 puoi andare a ritroso fino a 3 anni quindi credo che alla fine il problema non sussista per questa opzione

appunto! nel 2023!
ma come faccio a sanarle se la legge con la sanatoria posso applicarla solo dal 2024??

per questo parlo di buco..

Se devi sanare dichiarazioni del 2022 devi farlo nel 2023, di solito si fanno tra giugno e luglio del 2023 per l'anno 2022. Ora non sono proprio sicuro che funzioni così per tutto, magari qualcuno con più esperienza ti potrà rispondere meglio di me. Ma ti faccio un esempio se io devo dichiarare i miei possedimenti del 2022 lo faccio a giugno 2023 con il modello 730, dove c'è "l'obbligo" di compilazione del quadro RW che riguarda anche le crypto. Quindi per logica se la legge è partita il 1 gennaio 2023 dovrebbe essere sanato e dichiarato nel 2024

allora c'è un buco..
la sanatoria non vale per quanto non dichiarato nella dichiarazione del 2022?

Lascio questi due video di S. Capaccioli sul tema:

https://www.youtube.com/watch?v=OIkG_oz-ORU
https://www.youtube.com/watch?v=B4Z2TIKvwL0