Comunque a parte questi "tecnicismi", visto che parli di libera scelta vs obbligo autoimposto, chiariamo che la mia È una libera scelta, coerente con una mia visione che riconosce un valore assoluto, primario e imprescindibile alla privacy, che personalmente considero fra i diritti più sacri e inviolabili della persona.
Per me non sussiste un problema di "vivere come carbonari", provo anzi profondo disgusto per una società permeata dal culto dell'apparire, e dall'esibizione e ostentazione di uno status, misurato in base al possesso di beni di consumo. Così come mi fa orrore l'idea di passare il tempo a postare sui vari social i dettagli della propria vita privata, in una ridicola competizione per strappare più like o follower.
È questa per come la vedo io la vera schiavitù: la schiavitù del conformismo e del consumo, mentre la libertà più grande è quella di rimanere invisibile, fuori dai radar, senza nessuno intorno che venga a ficcare il naso nei tuoi affari e chiedere conto di ciò che fai o che possiedi.
Tra "passare il tempo sui social a postare la propria vita" e "rimanere invisibile" ci sono infinite vie di mezzo.
Bitcoin ti offre molti strumenti per rimanere invisibile (purtroppo non ancora abbastanza), ma la vita reale no.
E' bello immaginare un mondo futuro dove la privacy finanziaria sarà un valore riconosciuto, dove bitcoin sarà la moneta di riferimento mondiale e dove A pagherà B in modo tale che quella transazione, per qualsiasi importo, sarà nota solo e soltanto ad A e B.
Ma è un futuro che, sebbene possibile, è sicuramente molto lontano.
Nel frattempo io non voglio trasformarmi in una sorta di Zio Paperone in incognito che passa le giornate a lustrare i propri satoshi perchè l'unica cosa che può farci è vederli crescere di valore.
Bitcoin è un meraviglioso SOV ma è anche (anzi di più) un fantastico MOE.
E anche come mezzo di scambio e pagamento io voglio usarlo sebbene sia consapevole che questo, in relazione a cosa comprerò, significhi uscire dall'anonimato e dare la possibilità a molti di spiare in eterno cosa entra ed esce da un mio address.
Sono compromessi che io faccio volentieri, ma siamo nel campo delle scelte personali e quindi ognuno ha diritto alle sue.
Non cambia il succo del discorso: posso tranquillamente spendere parte dei miei satoshi attingendo da un wallet dedicato, mentre le riserve restano al sicuro e al riparo da sguardi indiscreti in un cold wallet. Prendendo le dovute precauzioni quando devo ricaricare il primo dal secondo. Così come per fare la spesa usi cash che tieni nel portafoglio, e non ti porti in giro tutto il tuo patrimonio fiat in banconote.
Sono appunto scelte personali, quindi il livello di anonimato che pretendo sia online che nel mondo fisico è quello che rispecchia le mie esigenze e il mio stile di vita in generale.