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Topic: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin - page 89. (Read 254714 times)

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March 27, 2021, 12:51:18 PM

Purtroppo anche senza fare cashout, se è come sembra un trade banale BTC/ETH porterebbe ad una plusvalenza da tassare (se sopra soglia). Per non avere tasse bisognerebbe stare completamente fermi, affidandosi a questo punto ad un portafoglio che contenga solo cripto "destinate a durare".

Se si vuole operare, la cosa migliore probabilmente è restare sotto i famosi 51k. Una domanda che mi sono fatto, alla quale non sono ancora riuscito a trovare risposta, è se i depositi negli exchange in EURO (es su TheRockTrading) valgono nel conteggio della soglia e nel monitoraggio. Se così non fosse, restare sotto sarebbe abbastanza semplice (nel mio caso se va avanti così io l'hanno prossimo avrò decisamente sforato, e un bonifico natalizio per tornare sotto i 51k non ho proprio il coraggio di farlo, mentre un trade verso EURO sull'exchange non sarebbe un problema).
 

No, contano solo le valute estere e le crypto. Euro su TRT (che oltre tutto si appoggia ad una banca italiana) sono come euro nella tua banca, quindi non contano ai fini della soglia.


Per me qui non hanno ancora capito che più pensano di ottenere complicando le cose e tassando tutto il tassabile in un campo difficile come quello delle cripto, e meno otterranno perché la maggior parte della gente farà tutto il possibile per pagare di meno, o non pagare del tutto. E alla fine sarebbero tutti soldi che allo stato pioverebbero dal cielo perché non hanno la minima di chi e quanto abbia fatto come plusvalenza. Io sono dell'idea che il 10% (per esempio) di qualcosa sia meglio del 26% di nulla, poi ognuno farà le sue considerazioni.


Vero, pensa agli exchange decentralizzati come Uniswap  o ai rendimenti su DeFi. Auguri a trovare di chi sono le plusvalenze.  Grin

Io non facevo considerazioni di merito, mi limitavo a dare quella che per me è l'unica interpretazione logica della legge al momento.

Il fatto che molto resti occultato è il motivo per cui se la cosa continua a crescere alla fine potrebbero fare un bel condono all'italica maniera. Lo Stato ha sempre bisogno di soldi ed è sempre disposto a patteggiare con i contribuenti meno volenterosi  Grin

Il 26% è un'enormità in valore assoluto ma è poco rispetto alle tasse sul reddito e sul lavoro. Rendere poi tax-free qualsiasi ricavo sotto i 51€ di capitale non è comunque poco, se vogliamo essere obiettivi. Ci sono molti  settori che questo tipo di agevolazione non ce l'hanno.
legendary
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March 27, 2021, 12:45:41 PM

Prendendo per buoni quali valori? Quelli dell'esatto momento dell'operazione? E se poi il giorno dopo il mercato crolla e quello che prima valeva 10 vale 5 contro la valuta fiat cosa si fa? Pagare in euro un guadagno su carta per un'operazione cripto-cripto mi sembra una cosa assurda, ci sono troppe variabili in gioco.
Si la plusvalenza va contabilizzata al cambio del momento in cui è realizzata, il principio è lo stesso del cambio BTC/EUR.

Se ad esempio un trader opera nel cambio BTC/USD, ogni volta che realizza una plusvalenza questa è tassabile (ovvio: ammesso che sussistano le condizioni in termini di giacenza).

Per il fisco non fa differenza tra il cambio BTC/USD o il cambio BTC/ADA o BTC/TRON o ETH/LTC o ETH/USDT o quello che volete.

Avete comunque realizzato una plusvalenza.

Non solo: se vendete TRON in cambio di BTC al 27/03 (realizzando una plusvalenza) e poi quei BTC li convertite in EUR al 27/04 e in quel mese BTC è salito sull'EUR, allora le plusvalenze sono DUE, entrambi  tassabili

E' l'unica interpretazione possibile una volta che l'AdE ha equiparato le criptovalute alle valute estere ai fini fiscali.  
Ci sono vari exchange che permettono il trading cripto-cripto senza bisogno di KYC, buona fortuna all'AdE andare a dimostrare che un account senza nome che ha fatto plusvalenze cripto-cripto era di Mario Rossi  Roll Eyes

Per me qui non hanno ancora capito che più pensano di ottenere complicando le cose e tassando tutto il tassabile in un campo difficile come quello delle cripto, e meno otterranno perché la maggior parte della gente farà tutto il possibile per pagare di meno, o non pagare del tutto. E alla fine sarebbero tutti soldi che allo stato pioverebbero dal cielo perché non hanno la minima di chi e quanto abbia fatto come plusvalenza. Io sono dell'idea che il 10% (per esempio) di qualcosa sia meglio del 26% di nulla, poi ognuno farà le sue considerazioni.
jr. member
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March 27, 2021, 12:27:43 PM

Come ho già detto altre volte è un problema che per ora non mi pongo visto che non ho mai venduto nulla, tuttavia prima o poi.....  perciò seguo con interesse queste discussioni perché danno un'idea di quali siano i possibili inquadramenti.


Purtroppo anche senza fare cashout, se è come sembra un trade banale BTC/ETH porterebbe ad una plusvalenza da tassare (se sopra soglia). Per non avere tasse bisognerebbe stare completamente fermi, affidandosi a questo punto ad un portafoglio che contenga solo cripto "destinate a durare".

Se si vuole operare, la cosa migliore probabilmente è restare sotto i famosi 51k. Una domanda che mi sono fatto, alla quale non sono ancora riuscito a trovare risposta, è se i depositi negli exchange in EURO (es su TheRockTrading) valgono nel conteggio della soglia e nel monitoraggio. Se così non fosse, restare sotto sarebbe abbastanza semplice (nel mio caso se va avanti così io l'hanno prossimo avrò decisamente sforato, e un bonifico natalizio per tornare sotto i 51k non ho proprio il coraggio di farlo, mentre un trade verso EURO sull'exchange non sarebbe un problema).
 
legendary
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March 27, 2021, 10:15:31 AM
.....
Se ad esempio un trader opera nel cambio BTC/USD, ogni volta che realizza una plusvalenza questa è tassabile (ovvio: ammesso che sussistano le condizioni in termini di giacenza).

Per il fisco non fa differenza tra il cambio BTC/USD o il cambio BTC/ADA o BTC/TRON o ETH/LTC o ETH/USDT o quello che volete.
......

Ogni volta che leggo queste cose mi cascano le.....
perché davvero il lifo sulle cripto vorrebbe spesso dire rendere ingestibile il corretto conteggio per chi voglia rispettare le regole.
So che ci sono altri stati che impongono regole così complicate (es. USA) ma continuo a sperare che da noi si arrivi a scegliere una via meno complicata.
Come ho già detto altre volte è un problema che per ora non mi pongo visto che non ho mai venduto nulla, tuttavia prima o poi.....  perciò seguo con interesse queste discussioni perché danno un'idea di quali siano i possibili inquadramenti.

Tuttavia - come ho detto in passato - personalmente sono convinto che l'Italia non legifererà di sua iniziativa ma attenderà il regolamento che si darà l'UE per poi recepirlo e adeguare la parte fiscale. A questo proposito chiedo: so che da tempo ci sono in corso analisi e se non erro sono anche uscite un paio di bozze. Qualcuno per caso le ha lette? si è fatto un'idea di quale potrebbe essere l'inquadramento generale delle cripto suggerito dall'UE ? so che da esso non potrebbero discendere indicazioni fiscali visto che questo è ancora tema nazionale, tuttavia penso che se dovessero arrivare indicazioni su come inquadrare giuridicamente le cripto gli stati membri non potrebbero più intraprendere strade proprie (valute estere, titoli non rappresentativi di merci, varie ed eventuali), quindi ritengo utile capire quale sia l'indirizzo maturando.
Qualcuno ha notizie ?


jr. member
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March 27, 2021, 05:01:09 AM
E' l'unica interpretazione possibile una volta che l'AdE ha equiparato le criptovalute alle valute estere ai fini fiscali. 

Ed è anche l'unica che permette di calcolare i valori di carico-scarico secondo il metodo LIFO senza doverseli inventare.
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March 27, 2021, 04:41:58 AM

Prendendo per buoni quali valori? Quelli dell'esatto momento dell'operazione? E se poi il giorno dopo il mercato crolla e quello che prima valeva 10 vale 5 contro la valuta fiat cosa si fa? Pagare in euro un guadagno su carta per un'operazione cripto-cripto mi sembra una cosa assurda, ci sono troppe variabili in gioco.

Si la plusvalenza va contabilizzata al cambio del momento in cui è realizzata, il principio è lo stesso del cambio BTC/EUR.

Se ad esempio un trader opera nel cambio BTC/USD, ogni volta che realizza una plusvalenza questa è tassabile (ovvio: ammesso che sussistano le condizioni in termini di giacenza).

Per il fisco non fa differenza tra il cambio BTC/USD o il cambio BTC/ADA o BTC/TRON o ETH/LTC o ETH/USDT o quello che volete.

Avete comunque realizzato una plusvalenza.

Non solo: se vendete TRON in cambio di BTC al 27/03 (realizzando una plusvalenza) e poi quei BTC li convertite in EUR al 27/04 e in quel mese BTC è salito sull'EUR, allora le plusvalenze sono DUE, entrambi  tassabili

E' l'unica interpretazione possibile una volta che l'AdE ha equiparato le criptovalute alle valute estere ai fini fiscali. 
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March 26, 2021, 06:19:59 PM
Per come la interpreto io, l'AdE considera l'operazione cripto-cripto come soggetta a tassazione sul capital gain
Prendendo per buoni quali valori? Quelli dell'esatto momento dell'operazione? E se poi il giorno dopo il mercato crolla e quello che prima valeva 10 vale 5 contro la valuta fiat cosa si fa? Pagare in euro un guadagno su carta per un'operazione cripto-cripto mi sembra una cosa assurda, ci sono troppe variabili in gioco.
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March 26, 2021, 01:04:18 PM
Sul monitoraggio la legge è chiara, NON esiste obbligo di compilazione del quadro RW per redditi esteri (complessivi) <= 15.000€

Il riferimento è l'art. 4 comma 3 della legge 167/1990

Quote
Gli obblighi di indicazione nella dichiarazione dei redditi previsti nel comma 1 non sussistono per le attivita' finanziarie e patrimoniali affidate in gestione o in amministrazione agli intermediari residenti e per i contratti comunque conclusi attraverso il loro intervento, qualora i flussi finanziari e i redditi derivanti da tali attivita' e contratti siano stati assoggettati a ritenuta o imposta sostitutiva dagli intermediari stessi. Gli obblighi di indicazione nella dichiarazione dei redditi previsti nel comma 1 non sussistono altresi' per i depositi e conti correnti bancari costituiti all'estero il cui valore massimo complessivo raggiunto nel corso del periodo d'imposta non sia superiore a 15.000 euro. Gli obblighi di indicazione nella dichiarazione dei redditi previsti nel comma 1 non sussistono altresi' per gli immobili situati all'estero per i quali non siano intervenute variazioni nel corso del periodo d'imposta, fatti salvi i versamenti relativi all'imposta sul valore degli immobili situati all'estero, di cui al decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214.

norma ribadita più volte dall'AdE, es: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/1654699/Risposta%2Bn.%2B239_2018.pdf/6d048bcf-3823-8e14-48ee-af90e09e8fa0 (pagina 3)

Poi se preferite dare retta a commercialisti che per pararsi il qoolo vi obbligano a fare più di quello che la legge chiede, fate pure.

Così come, secondo me, NON esiste dubbio alcuno che le plusvalenze crypto-crypto siano tassabili con gli stessi principi delle plusvalenze fiat-crypto.

Almeno io mi sempre comportato così,  ognuno poi faccia come crede.
jr. member
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March 26, 2021, 11:00:39 AM


Per come la interpreto io, l'AdE considera l'operazione cripto-cripto come soggetta a tassazione sul capital gain (se vi sono le condizioni di giacenza > 50k). Quindi attenzione a ipotizzare come plusvalenza solo il passaggio cripto-EUR.

C'è anche un passaggio interessante in merito al RW:

Quote from: interpello 956-39/2018
omissis
Per quanto riguarda gli obblighi di monitoraggio fiscale, si fa presente che il citato decreto legislativo n. 90 del 2017, oltre a definire la valuta virtuale, ha tra l’altro modificato alcune disposizioni relative al monitoraggio fiscale di cui al decreto legge 28 giugno 1990, n. 167 (convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 1990, n. 227 e successive modificazioni).
In particolare, sono stati estesi gli obblighi di monitoraggio fiscale, ordinariamente previsti per gli intermediari bancari e finanziari, altresì ai soggetti (c.d. “operatori non finanziari”) che intervengono, anche attraverso movimentazione di “conti”, nei trasferimenti da o verso l’estero di mezzi di pagamento effettuate anche in valuta virtuale, di importo pari o superiore a 15.000 euro.
omissis

Qua l'AdE ribadisce il limite di 15k EUR sotto i quali il monitoraggio non è necessario, contrariamente a quanto sostenuto dalla maggior parte dei commercialisti/avvocati tributaristi.

Questo il link all'interpello: https://www.coinlex.it/2018/04/21/interpello-n-956-39-2018/

Anche questo dei 15.000 euro è un punto dibattituto.
Per quel che ho avuto modo di leggere qua e la sembra invece andare per la maggiore la deroga a questa soglia minima.
In altre parole il quadro Rw andrebbe compilato anche per giacenze inferiori.
Di concreto c'è che senza una normativa specifica...le interpretazioni possono essere molteplici
jr. member
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March 26, 2021, 05:34:22 AM
Buongiorno a tutti,
torno a voi con una considerazione su tassazione e monitoraggio. Mi sono letto con calma l'interpello 956-39-2018 e ho notato questo passaggio:

Quote from: Interpello 956-39/2018
omissis
Ai fini della eventuale tassazione del reddito diverso occorre, dunque, verificare se la conversione di bitcoin con altra valuta virtuale (oppure da valute virtuali in euro) avviene per effetto di una cessione a termine oppure se la giacenza media del wallet abbia superato il controvalore in euro di 51.645,69 per almeno sette giorni lavorativi continui nel periodo d’imposta.
omissis

Per come la interpreto io, l'AdE considera l'operazione cripto-cripto come soggetta a tassazione sul capital gain (se vi sono le condizioni di giacenza > 50k). Quindi attenzione a ipotizzare come plusvalenza solo il passaggio cripto-EUR.

C'è anche un passaggio interessante in merito al RW:

Quote from: interpello 956-39/2018
omissis
Per quanto riguarda gli obblighi di monitoraggio fiscale, si fa presente che il citato decreto legislativo n. 90 del 2017, oltre a definire la valuta virtuale, ha tra l’altro modificato alcune disposizioni relative al monitoraggio fiscale di cui al decreto legge 28 giugno 1990, n. 167 (convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 1990, n. 227 e successive modificazioni).
In particolare, sono stati estesi gli obblighi di monitoraggio fiscale, ordinariamente previsti per gli intermediari bancari e finanziari, altresì ai soggetti (c.d. “operatori non finanziari”) che intervengono, anche attraverso movimentazione di “conti”, nei trasferimenti da o verso l’estero di mezzi di pagamento effettuate anche in valuta virtuale, di importo pari o superiore a 15.000 euro.
omissis

Qua l'AdE ribadisce il limite di 15k EUR sotto i quali il monitoraggio non è necessario, contrariamente a quanto sostenuto dalla maggior parte dei commercialisti/avvocati tributaristi.

Questo il link all'interpello: https://www.coinlex.it/2018/04/21/interpello-n-956-39-2018/
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March 23, 2021, 05:25:22 PM
Ho riportato l'esempio dell'exchange italiano perchè molti (anche "esperti")...danno per scontato l'esonero del rw in questo caso...senza che in realtà sia sicuro.

alla fine la responsabilità è sempre tua... quando parli di "esperti" ti riferisci a commercialisti o altre persone?
Perchè se uno volesse effettivamente approfondire deve parlare con i commercialisti o avvocati tributaristi che vanno ai contenziosi con l'agenzia delle entrate. In questi casi dove le norme latitano bisogna sapere come "ragiona" il fisco, cosa gli importa e cosa è trascurabile. Da quello che ho visto i commercialisti sono orientati alla compilazione dell'RW.... forse c'è il dubbio per gli exchange Italiani, ma per gli exchange esteri non penso ci siano molti dubbi. Poi se parliamo di centinaia di euro magari ti dicono di lasciar perdere, ma quello è un'altro discorso.

Semplicemente mi riferivo a quei commercialisti...ma anche tributaristi che spesso
sono ospiti di youtubers specializzati in criptovalute. Considerata la tipologia dei loro investimenti...di cui peraltro trattano pubblicamente...mi aspettavo quantomeno una certa similarità di vedute...cosa che al contrario ho raramente riscontrato

Io diffiderei degli "youtube specializzati in criptovalute".
Se davvero dovessi preoccuparmi di come dichiarare i miei eventual bitcoin, mi rivolgerei ad un professionista di tasse.
La differenza è che mentre un professionista di tasse sa come inquadrare questo tassello nel tuo rapport general con il fisco, il professionista di criptovalute non ha idea di cosa sia una dichiarazione dei redditi.
Ho sentito alcuni dire che la richiesta di tassazione delle crittovalute è incostituzionale, fai tu se è una linea di difesa applicabile in un processo.
jr. member
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March 22, 2021, 07:16:47 AM
Ho riportato l'esempio dell'exchange italiano perchè molti (anche "esperti")...danno per scontato l'esonero del rw in questo caso...senza che in realtà sia sicuro.

alla fine la responsabilità è sempre tua... quando parli di "esperti" ti riferisci a commercialisti o altre persone?
Perchè se uno volesse effettivamente approfondire deve parlare con i commercialisti o avvocati tributaristi che vanno ai contenziosi con l'agenzia delle entrate. In questi casi dove le norme latitano bisogna sapere come "ragiona" il fisco, cosa gli importa e cosa è trascurabile. Da quello che ho visto i commercialisti sono orientati alla compilazione dell'RW.... forse c'è il dubbio per gli exchange Italiani, ma per gli exchange esteri non penso ci siano molti dubbi. Poi se parliamo di centinaia di euro magari ti dicono di lasciar perdere, ma quello è un'altro discorso.

Semplicemente mi riferivo a quei commercialisti...ma anche tributaristi che spesso
sono ospiti di youtubers specializzati in criptovalute. Considerata la tipologia dei loro investimenti...di cui peraltro trattano pubblicamente...mi aspettavo quantomeno una certa similarità di vedute...cosa che al contrario ho raramente riscontrato
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March 22, 2021, 05:41:11 AM
Ho riportato l'esempio dell'exchange italiano perchè molti (anche "esperti")...danno per scontato l'esonero del rw in questo caso...senza che in realtà sia sicuro.

alla fine la responsabilità è sempre tua... quando parli di "esperti" ti riferisci a commercialisti o altre persone?
Perchè se uno volesse effettivamente approfondire deve parlare con i commercialisti o avvocati tributaristi che vanno ai contenziosi con l'agenzia delle entrate. In questi casi dove le norme latitano bisogna sapere come "ragiona" il fisco, cosa gli importa e cosa è trascurabile. Da quello che ho visto i commercialisti sono orientati alla compilazione dell'RW.... forse c'è il dubbio per gli exchange Italiani, ma per gli exchange esteri non penso ci siano molti dubbi. Poi se parliamo di centinaia di euro magari ti dicono di lasciar perdere, ma quello è un'altro discorso.
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March 22, 2021, 05:13:10 AM
Concordo su quanto dici. Il fatto è tuttavia che non è molto chiaro come questo monitoraggio debba essere fatto...e con questo intendo la compilazione del quadro rw.
Inoltre non si capisce bene se gli exchange italiani esonerino dalla compilazione del quadro rw per quanto su di essi depositato...oppure no.
Ho provato ad interpellarne uno...ma la risposta è stata assai vaga e comunque non esaustiva...segno evidente che neanche questi sanno bene come fare

Interpellare un Exchange Italiano per chiedergli come dichiarare al fisco non ti porterà mai a nulla, non si prenderanno la responsabilità di darti una risposta chiara perchè non è un problema loro, non fanno assistenza fiscale. Semmai devi sentire un commercialista o un avvocato tributarista, ma anche li non la pensano tutti alla stessa maniera.

Esatto...ed è proprio questo il punto.
Ho riportato l'esempio dell'exchange italiano perchè molti (anche "esperti")...danno per scontato l'esonero del rw in questo caso...senza che in realtà sia sicuro.
Considerato che anche fra i professionisti non c'è unanimità di opinioni...come se ne viene fuori..?
Qualunque cosa tu faccia potrebbe essere sbagliata...ma anche attendere che la materia venga normata...non è certo la soluzione migliore
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March 22, 2021, 05:04:12 AM
Concordo su quanto dici. Il fatto è tuttavia che non è molto chiaro come questo monitoraggio debba essere fatto...e con questo intendo la compilazione del quadro rw.
Inoltre non si capisce bene se gli exchange italiani esonerino dalla compilazione del quadro rw per quanto su di essi depositato...oppure no.
Ho provato ad interpellarne uno...ma la risposta è stata assai vaga e comunque non esaustiva...segno evidente che neanche questi sanno bene come fare

Interpellare un Exchange Italiano per chiedergli come dichiarare al fisco non ti porterà mai a nulla, non si prenderanno la responsabilità di darti una risposta chiara perchè non è un problema loro, non fanno assistenza fiscale. Semmai devi sentire un commercialista o un avvocato tributarista, ma anche li non la pensano tutti alla stessa maniera.
jr. member
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March 22, 2021, 04:23:27 AM
Salve a tutti...
Ho cercato di leggere quanto più thread possibile...ed alla fine non posso che constatare che il caos regna sovrano..
Teoricamente...mi par di capire che (qualora si sia sotto la soglia dei 51k)...la compilazione del quadro Rw potrebbe essere una buona soluzione per permettere magari in futuro di rientrare con qualche bonifico di quanto investito in cripto.
Ciò che mi domando...vista anche la scarsità di materiale documentale fornito dagli exchange..è come sarebbe possibile dimostrare di averlo compilato correttamente...in caso di un eventuale accertamento...
In altre parole...qualora non si compili l'rw non si è in regola con il monitoraggio fiscale...mentre qualora lo si compili...si rischia magari poi di essere sanzionati poichè non lo si è fatto correttamente..
Voi che ne pensate..?

Dipende sempre dalle cifre in gioco, se non monitori 2000€ è probabile che per il fisco non sia meritorio di accertamento, a questo punto uno potrebbe rischiare di non monitorare perchè comunque le sanzioni sarebbero basse. Se non monitori 20K i rischi e le eventuali sanzioni aumentano, quindi forse è meglio monitorare. In ogni caso credo che le sanzioni per una dichiarazione errata siano generalmente inferiori rispetto a non aver dichiarato affatto.

Concordo su quanto dici. Il fatto è tuttavia che non è molto chiaro come questo monitoraggio debba essere fatto...e con questo intendo la compilazione del quadro rw.
Inoltre non si capisce bene se gli exchange italiani esonerino dalla compilazione del quadro rw per quanto su di essi depositato...oppure no.
Ho provato ad interpellarne uno...ma la risposta è stata assai vaga e comunque non esaustiva...segno evidente che neanche questi sanno bene come fare
newbie
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March 22, 2021, 04:09:05 AM
Salve a tutti...
Ho cercato di leggere quanto più thread possibile...ed alla fine non posso che constatare che il caos regna sovrano..
Teoricamente...mi par di capire che (qualora si sia sotto la soglia dei 51k)...la compilazione del quadro Rw potrebbe essere una buona soluzione per permettere magari in futuro di rientrare con qualche bonifico di quanto investito in cripto.
Ciò che mi domando...vista anche la scarsità di materiale documentale fornito dagli exchange..è come sarebbe possibile dimostrare di averlo compilato correttamente...in caso di un eventuale accertamento...
In altre parole...qualora non si compili l'rw non si è in regola con il monitoraggio fiscale...mentre qualora lo si compili...si rischia magari poi di essere sanzionati poichè non lo si è fatto correttamente..
Voi che ne pensate..?

Dipende sempre dalle cifre in gioco, se non monitori 2000€ è probabile che per il fisco non sia meritorio di accertamento, a questo punto uno potrebbe rischiare di non monitorare perchè comunque le sanzioni sarebbero basse. Se non monitori 20K i rischi e le eventuali sanzioni aumentano, quindi forse è meglio monitorare. In ogni caso credo che le sanzioni per una dichiarazione errata siano generalmente inferiori rispetto a non aver dichiarato affatto.
jr. member
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March 19, 2021, 02:10:08 PM
Salve a tutti...
Ho cercato di leggere quanto più thread possibile...ed alla fine non posso che constatare che il caos regna sovrano..
Teoricamente...mi par di capire che (qualora si sia sotto la soglia dei 51k)...la compilazione del quadro Rw potrebbe essere una buona soluzione per permettere magari in futuro di rientrare con qualche bonifico di quanto investito in cripto.
Ciò che mi domando...vista anche la scarsità di materiale documentale fornito dagli exchange..è come sarebbe possibile dimostrare di averlo compilato correttamente...in caso di un eventuale accertamento...
In altre parole...qualora non si compili l'rw non si è in regola con il monitoraggio fiscale...mentre qualora lo si compili...si rischia magari poi di essere sanzionati poichè non lo si è fatto correttamente..
Voi che ne pensate..?
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March 16, 2021, 06:28:52 AM
Esatto, con la differenza che all'atto pratico, ad oggi, è molto difficile vendere a 100 persone diverse senza avere blocchi dalle banche.

Si ho notato, Revolut mi ha chiesto documenti e probabilmente mi bannerà come ha fatto con molti altri che vendono BTC. Ma perchè bannano gli utenti se la vendita di Bitcoin tra privati è legale? Per evitare di avere problemi fiscali o legali legati all'eventuale riciclaggio di denaro?

Esatto. Tutti questi service provider hanno un grosso rischio regolamentare verso i regulators. Spesso preferiscono “cassare” i servizi per non incorrere in sanzioni....
.. un po’ l’atteggiamento opposto a quello del più famigerato operatore di ATM in Italia.

Ma queste Fintech tipo Revolut, Transferwise ecc (che non sono vere e proprie banche) una volta che ti bannano per la vendita di Bitcoin, ti segnalano in qualche modo alle autorità per movimentazioni sospette o chiudono il conto e basta?
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March 16, 2021, 03:16:08 AM
Esatto, con la differenza che all'atto pratico, ad oggi, è molto difficile vendere a 100 persone diverse senza avere blocchi dalle banche.

Si ho notato, Revolut mi ha chiesto documenti e probabilmente mi bannerà come ha fatto con molti altri che vendono BTC. Ma perchè bannano gli utenti se la vendita di Bitcoin tra privati è legale? Per evitare di avere problemi fiscali o legali legati all'eventuale riciclaggio di denaro?

Se possiamo allargare questa discussione, è un problema di tutta la fiat odierna, non è più fungibile, nel senso che tu potresti trovarti in una situazione dove sei stato bloccato preventivamente per un rischio, non per un fatto compiuto.

L'unica cosa rimasta fungibile entro certi limiti è il contante.

Le crypto ovviamente sono qui per restare, e se non sarà BTC ad essere fungibile (ho buone ragioni di pensare che lo sarà, in primis la rivalità USA/Cina), ci sarà sicuramente una crypto che ovvierà a questo problema.
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