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Topic: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin - page 95. (Read 254442 times)

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February 05, 2021, 05:39:22 AM
Arrivo tardi ma proprio 2 minuto fa Andrea Medri (CEO TRT) ha risposto ad una domanda sulla questione fiscale:

https://www.youtube.com/watch?v=UfLTbH4Xm-k

non ha detto nulla di nuovo rispetto a quanto già scritto in questo thread ma ha espresso la propria interpretazione persopnale e accennato ad una proposta di legge che avevano provato a far approvare (inutilmente) di recente.
Nel caso che poi rendano disponibile la registrazione su youtube sarà interesssante riascoltarlo (purtroppo nemmeno io l'ho sentito dall'inizio perché me ne sono accorto tardi).



Molto interessante, soprattutto la parte relativa ai mixer e sui software per tracciare la provenienza.
Chiedo a voi se esiste qualche link che spiega bene il funzionamento dei mixer, mi piacerebbe capirne di più per non rimanere magari “bloccato “ per dei sat acquistati su exchange o magari anche atm di cui (ovviamente)non si sà la provenienza.
Mi ha lasciato anche, diciamo, riflessivo riguardo al discorso protonmail, boh, tante volte non so cosa pensare sembra sempre che la vera privacy non debba esistere per il sistema.

Davvero interessante.
Segnalo il punto esatto a beneficio di tutti.
https://youtu.be/UfLTbH4Xm-k?t=3330

A me sembra molto interessante quello che dice riguardo al processo di compliance. Non si tratta di azioni algoritmiche, ma di decisioni "manuali" con decisioni caso per caso prese considerando il quadro generale del rapporto tra exchange e cliente.
Ovviamente ricordiamoci che tutto è trrasparente, e che appunto, magari per delle "stupidate" poi rimangano tracce per anni.

Riguardo ai mixer, cercheò di trovare dei trhead, ma già , dalla mia firma ci sono dei suggerimenti.
jr. member
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February 05, 2021, 04:35:59 AM
Arrivo tardi ma proprio 2 minuto fa Andrea Medri (CEO TRT) ha risposto ad una domanda sulla questione fiscale:

https://www.youtube.com/watch?v=UfLTbH4Xm-k

non ha detto nulla di nuovo rispetto a quanto già scritto in questo thread ma ha espresso la propria interpretazione persopnale e accennato ad una proposta di legge che avevano provato a far approvare (inutilmente) di recente.
Nel caso che poi rendano disponibile la registrazione su youtube sarà interesssante riascoltarlo (purtroppo nemmeno io l'ho sentito dall'inizio perché me ne sono accorto tardi).



Molto interessante, soprattutto la parte relativa ai mixer e sui software per tracciare la provenienza.
Chiedo a voi se esiste qualche link che spiega bene il funzionamento dei mixer, mi piacerebbe capirne di più per non rimanere magari “bloccato “ per dei sat acquistati su exchange o magari anche atm di cui (ovviamente)non si sà la provenienza.
Mi ha lasciato anche, diciamo, riflessivo riguardo al discorso protonmail, boh, tante volte non so cosa pensare sembra sempre che la vera privacy non debba esistere per il sistema.
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February 03, 2021, 04:43:18 PM
Arrivo tardi ma proprio 2 minuto fa Andrea Medri (CEO TRT) ha risposto ad una domanda sulla questione fiscale:

https://www.youtube.com/watch?v=UfLTbH4Xm-k

non ha detto nulla di nuovo rispetto a quanto già scritto in questo thread ma ha espresso la propria interpretazione persopnale e accennato ad una proposta di legge che avevano provato a far approvare (inutilmente) di recente.
Nel caso che poi rendano disponibile la registrazione su youtube sarà interesssante riascoltarlo (purtroppo nemmeno io l'ho sentito dall'inizio perché me ne sono accorto tardi).

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February 03, 2021, 07:02:23 AM
Hi fellow italians,
Sorry for speaking english here - I'm french  Smiley
I'm looking at expatriating myself in Italy (your climate, beach, food is awesome :3)
I would like to know how I would be taxed in Italy if I wanted to cashout my bitcoins there (that I have been buying while being in France).
A few note here :
- we could consider that I basically acquired this bitcoins for $0
- I have more than 51k worth of bitcoins (this seems important from what I have been trying to read  Cheesy)
Would the taxes in my case be 24% ? And is there any (legal) "trick" to pay less ?
Thanks,
Xavier

---- Italian (google translated) :

Ciao compagni italiani,
Scusa se parlo inglese qui - sono francese Smiley
Sto pensando di espatriare in Italia (il tuo clima, la tua spiaggia, il tuo cibo sono fantastici0 :3)
Vorrei sapere come verrei tassato in Italia se volessi incassare lì i miei bitcoin (che ho acquistato mentre ero in Francia).
Qualche nota qui:
- potremmo considerare che sostanzialmente ho acquistato questo bitcoin per $0
- Ho più di 51k di bitcoin (questo sembra importante da quello che ho cercato di leggere Cheesy)
Le tasse nel mio caso sarebbero del 24%? E c'è qualche "trucco" (legale) per pagare di meno?
Grazie,
Xavier

man, is better you contact a professionist
if want, write me a pm and i send you his contact Smiley

this is a professional one in Swiss country and he know GOOD his job (really)
ask me many years ago help for signature in btctalk forum (he want do advertising)
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February 03, 2021, 05:25:51 AM
Ci sono dei forti dubbi a riguardo della dichiarazione nell'RW che precauzionalmente dovrebbero spingere a non fare nulla, dico questo perché c'è il primissimo problema mai stato risolto: nell'RW devo indicare i possedimenti convertiti in euro al cambio ufficiale, non esiste un cambio ufficiale euro/bitcoin, non si può indicare un valore in euro.

Se vogliamo arrampicarci a raffazonamenti tipo "valore nella notte del 31 / 12 su coinmarketcap", o "sul mio exchange di riferimento ... mtgox", va bene, ma non sono cambi ufficiali.

Riguardo alla provenienza lecita:


Avevo letto qualche tempo fa - forse su TG non ricordo bene - che l'unico vantaggio concreto (data l'assoluta attuale incertezza normativa interpretativa) del dichiarare in RW non sia tanto legato al delta per il calcolo plus, ma per dimostrare a posteriore che con un cash out non sarebbero fondi di provenienza illecita.
Cerco di spiegarmi meglio.
L'attuale interpretazione AdE sappiamo che obbligherebbe a dichiarare in RW. Se uno NON lo facesse e poi magari tra due ani facesse cash out con un prezzo molto diverso da quello attuale (es. i 200k che citate) qualcuno potrebbe dire: e questi da dove saltano fuori? con sospetti, una segnalazione, e probabilmente qualche domanda poco piacevole.



Si ma i funzionari dell'ade devono mettersi in testa che saranno loro a dover cercare legami con la mafia, ndrangheta, trafficanti di organi, pablo escobar, adolf hitler o il kukuxclan

Non è che io ricevo dei bitcoin sporchi e automaticamente sono colpevole. Posso averli ricevuti perché ho acquistato qualcosa di legittimo. E potrò provarlo, o anche se non potrò provarlo, dovranno trovare un collegamento tra me e i soldi sporchi in "real life", fuori dalla blockchain. Dovranno indagarmi. E non è che si possano aprire fascicoli totalmente random, le indagini hanno un costo sia in termini monetari che anche di ore/lavoro.

Chiudo il mio intervento citando il caso di yara gambirasio, omicidio dove sono stati investiti ingenti denari per le indagini. Chi, la notte del sequestro, si trovava agganciato alle celle telefoniche in un raggio di x KM veniva gentilmente invitato a presentarsi in caserma. Quindi se la volontà degli organi giudiziari c'è, non importa essere la nonna teresa che ritira la pensione e coltiva l'orticello, basta avere un cellulare e trovarsi in un certo luogo per avere l'obbligo di fornire spiegazioni.
hero member
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January 31, 2021, 03:49:38 PM
Hi fellow italians,
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I would like to know how I would be taxed in Italy if I wanted to cashout my bitcoins there (that I have been buying while being in France).
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- I have more than 51k worth of bitcoins (this seems important from what I have been trying to read  Cheesy)
Would the taxes in my case be 24% ? And is there any (legal) "trick" to pay less ?
Thanks,
Xavier

---- Italian (google translated) :

Ciao compagni italiani,
Scusa se parlo inglese qui - sono francese Smiley
Sto pensando di espatriare in Italia (il tuo clima, la tua spiaggia, il tuo cibo sono fantastici0 :3)
Vorrei sapere come verrei tassato in Italia se volessi incassare lì i miei bitcoin (che ho acquistato mentre ero in Francia).
Qualche nota qui:
- potremmo considerare che sostanzialmente ho acquistato questo bitcoin per $0
- Ho più di 51k di bitcoin (questo sembra importante da quello che ho cercato di leggere Cheesy)
Le tasse nel mio caso sarebbero del 24%? E c'è qualche "trucco" (legale) per pagare di meno?
Grazie,
Xavier
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January 31, 2021, 12:44:17 PM
Ciao a tutti.

scusatemi per la domanda molto stupida, spero che qualcuno sia comunque così gentile da rispondermi.


Sul secondo punto invece la questione è più complicata.

Nei prossimi mesi dovrebbe uscire un inserto del Sole 24 Ore dedicato al tema della fiscalità. Oltre che le tematiche “banali” di conversione verso valute a corso forzoso, verranno affrontati anche i temi della conversione crypto/crypto.

A quanto dicono le mie fonti non sarà nulla di comparabile con la “ linea Capaccioli”, ma qualcosa di, diciamo, più realistico.

Vi tengo aggiornati
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January 31, 2021, 05:28:16 AM
Ciao a tutti.

scusatemi per la domanda molto stupida, spero che qualcuno sia comunque così gentile da rispondermi.

Nel calcolare le plusvalenze da quanto ho capito bisogna tenere conto del prezzo di vendita e detrarre via via i costi di acquisto precedenti fino a "capienza" della vendita, con il metodo "LIFO".
Prima gli acquisti più recenti e poi indietro.
Così mi ha detto il commercialista.

Quello che però non ho capito è se devo considerare o no solo le vendite di criptovalute per EURO ( o magari altre valute estere come il dollaro).

Il commercialista sostiene che dovrei conteggiare per le plusvalenze tutte le vendite, anche cirpto contro cripto (es ETH-BTC), calcolando tutti i controvalori.
Mi sembra un po' strano, perchè non mi entrano in tasca degli euro in questi casi, per cui anticiperei del denaro avendi in tasca solo dei coin ...

Capisco la cosa se vendo cripto per valute a corso legale che incasso e che comunque chiunque è tenuto ad accettare.
Se però vendo cripto per altre cripto non sta scritto da nessuna parte che queste mi verranno poi accettate in pagamento da qualcuno, non hanno un corso legale o forzoso!

Inoltre mi ha detto che ogni prelievo di cripto ( NON solo prelievo di valuta verso C/C ) dallo exchange devo considerarlo esattamente come una vendita, quindi fare lo stesso giro con LIFO, questo quindi anche solo se sposto sul mio wallet !!!

Non so se è lui a dare i numeri o se davvero è così.

Se è così allora tutte le volte che prelevo posso fare una plusvalenza da pagare ( che è anticipare dei soldi)  e poi oltretutto come faccio al momento del succesivo deposito ?
Assumo che il prezzo di uscita di prima sia quello di deposito dopo ?

Help.

 Huh Huh Huh

Sul primo punto dò ragione al tuo commercialista, una plusvalenza è una plusvalenza. Ad es chi fa trading sul cambio BTCUSD se realizza una plusvalenza, questa è tassabile anche a prescindere della eventuale conversione in euro. Successivamente diventa tassabile anche la plusval. EUR/USD, se viene realizzata. Anche il cambio crypto/crypto determina una plusvalenza come se io faccio trading ad es tra sterline e dollari. Non conta il fatto che le crypto non abbiano corso legale. Ovviamente vale sempre il limite dei 51k€ di giacenza sotto il quale niente è tassabile

Sul secondo punto invece la questione è più complicata. Per le valute estere vale quanto dice il commercialista: se io ho dollari su un conto estero e prelevo (dollari) in contanti, al momento del prelievo devo verificare se ho realizzato un plusvalenza. E' come se li vendessi perchè il contante non è tracciabile e il fisco non può sapere quando io mi separerò dal mio contante, quindi vale la presunzione che ogni prelievo è come se fosse una cessione.  Questo però non vale per le criptovalute: io posso trasferire bitcoin su un mio wallet personale e dimostrare che sono sempre in controllo di quell'address e dei btc ad esso associati. Diciamo che per evitare noie è meglio seguire la linea del commercialista, ma ci sono ampi margini per dimostrare le proprie ragioni in caso di accertamento.
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January 30, 2021, 06:52:08 PM
  • Non mi stupirei se il prezzo di carico di un bitcoin minato ovvero di uno non comprato, potrebbe essere zero. Ti ritroveresti quindi a pagare il 26% sul prezzo di bitcoin, e non sul 26% della plusvalenza.
A logica il prezzo di un bitcoin minato È zero, a meno che in qualche modo non si possa dimostrare quanto si è speso per arrivare a possederlo.

Però mi sembra un discorso molto fine a se stesso e che non riguarda solamente i bitcoin minati ma anche gli early adopters: ipotizziamo che bitcoin arrivi a $200.000, tra un bitcoin minato e uno comprato a $500/$1.000 che differenza ci sarebbe alla fine? Staremmo parlando di pagare il 26% su $199.000 invece di $200.000? A quel punto penso che uno in quella posizione faccia prima a pagare il 26% su tutto piuttosto che diventare scemo a recuperare transazioni bancarie, acquisti, e cose simili fatte magari su exchange che manco esistono più. Correggetemi pure se il discorso non quadra.
Quadra perfettamente.
 E, se devo essere onesto con voi, è proprio quello che mi ha trattenuto dal dichiarare in RW i miei satoshi: in caso di esplosione del prezzo non avrei in practica alcun beneficio dall'aver "fissato un prezzo", ma nel contempo mi sarei "auto-segnalato ". C'è quindi un grande downside.
Avevo letto qualche tempo fa - forse su TG non ricordo bene - che l'unico vantaggio concreto (data l'assoluta attuale incertezza normativa interpretativa) del dichiarare in RW non sia tanto legato al delta per il calcolo plus, ma per dimostrare a posteriore che con un cash out non sarebbero fondi di provenienza illecita.
Cerco di spiegarmi meglio.
L'attuale interpretazione AdE sappiamo che obbligherebbe a dichiarare in RW. Se uno NON lo facesse e poi magari tra due ani facesse cash out con un prezzo molto diverso da quello attuale (es. i 200k che citate) qualcuno potrebbe dire: e questi da dove saltano fuori? con sospetti, una segnalazione, e probabilmente qualche domanda poco piacevole.
Invece dichiarare oggi i 30k  in RW consentirebbe tra due anni di poter dire: ma che volete? io è da due anni che li ho e ve l'ho pure dichiarato, non rompete!

Questo sarebbe l'unico vantaggio, e in effetti non sarebbe trascurabile.

Detto questo, data la poca chiarezza attuale mi sento molto vicino alla linea @fillippone.
Penso che la soluzione migliore sarebbe scaricare qualche resoconto dei depositi/acquisti effettuati sugli exchange e tenerli da parte, poi, se e quando arriverà il momento, uno sarà già pronto con la documentazione per evitare di incorrere in domande scomode.
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January 30, 2021, 02:50:01 PM
  • Non mi stupirei se il prezzo di carico di un bitcoin minato ovvero di uno non comprato, potrebbe essere zero. Ti ritroveresti quindi a pagare il 26% sul prezzo di bitcoin, e non sul 26% della plusvalenza.
A logica il prezzo di un bitcoin minato È zero, a meno che in qualche modo non si possa dimostrare quanto si è speso per arrivare a possederlo.

Però mi sembra un discorso molto fine a se stesso e che non riguarda solamente i bitcoin minati ma anche gli early adopters: ipotizziamo che bitcoin arrivi a $200.000, tra un bitcoin minato e uno comprato a $500/$1.000 che differenza ci sarebbe alla fine? Staremmo parlando di pagare il 26% su $199.000 invece di $200.000? A quel punto penso che uno in quella posizione faccia prima a pagare il 26% su tutto piuttosto che diventare scemo a recuperare transazioni bancarie, acquisti, e cose simili fatte magari su exchange che manco esistono più. Correggetemi pure se il discorso non quadra.
Quadra perfettamente.
 E, se devo essere onesto con voi, è proprio quello che mi ha trattenuto dal dichiarare in RW i miei satoshi: in caso di esplosione del prezzo non avrei in practica alcun beneficio dall'aver "fissato un prezzo", ma nel contempo mi sarei "auto-segnalato ". C'è quindi un grande downside.


Avevo letto qualche tempo fa - forse su TG non ricordo bene - che l'unico vantaggio concreto (data l'assoluta attuale incertezza normativa interpretativa) del dichiarare in RW non sia tanto legato al delta per il calcolo plus, ma per dimostrare a posteriore che con un cash out non sarebbero fondi di provenienza illecita.
Cerco di spiegarmi meglio.
L'attuale interpretazione AdE sappiamo che obbligherebbe a dichiarare in RW. Se uno NON lo facesse e poi magari tra due ani facesse cash out con un prezzo molto diverso da quello attuale (es. i 200k che citate) qualcuno potrebbe dire: e questi da dove saltano fuori? con sospetti, una segnalazione, e probabilmente qualche domanda poco piacevole.
Invece dichiarare oggi i 30k  in RW consentirebbe tra due anni di poter dire: ma che volete? io è da due anni che li ho e ve l'ho pure dichiarato, non rompete!

Questo sarebbe l'unico vantaggio, e in effetti non sarebbe trascurabile.

Detto questo, data la poca chiarezza attuale mi sento molto vicino alla linea @fillippone.


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January 30, 2021, 01:10:34 PM
Ciao a tutti.

scusatemi per la domanda molto stupida, spero che qualcuno sia comunque così gentile da rispondermi.

Nel calcolare le plusvalenze da quanto ho capito bisogna tenere conto del prezzo di vendita e detrarre via via i costi di acquisto precedenti fino a "capienza" della vendita, con il metodo "LIFO".
Prima gli acquisti più recenti e poi indietro.
Così mi ha detto il commercialista.

Quello che però non ho capito è se devo considerare o no solo le vendite di criptovalute per EURO ( o magari altre valute estere come il dollaro).

Il commercialista sostiene che dovrei conteggiare per le plusvalenze tutte le vendite, anche cirpto contro cripto (es ETH-BTC), calcolando tutti i controvalori.
Mi sembra un po' strano, perchè non mi entrano in tasca degli euro in questi casi, per cui anticiperei del denaro avendi in tasca solo dei coin ...

Capisco la cosa se vendo cripto per valute a corso legale che incasso e che comunque chiunque è tenuto ad accettare.
Se però vendo cripto per altre cripto non sta scritto da nessuna parte che queste mi verranno poi accettate in pagamento da qualcuno, non hanno un corso legale o forzoso!

Inoltre mi ha detto che ogni prelievo di cripto ( NON solo prelievo di valuta verso C/C ) dallo exchange devo considerarlo esattamente come una vendita, quindi fare lo stesso giro con LIFO, questo quindi anche solo se sposto sul mio wallet !!!

Non so se è lui a dare i numeri o se davvero è così.

Se è così allora tutte le volte che prelevo posso fare una plusvalenza da pagare ( che è anticipare dei soldi)  e poi oltretutto come faccio al momento del succesivo deposito ?
Assumo che il prezzo di uscita di prima sia quello di deposito dopo ?

Help.

 Huh Huh Huh
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January 29, 2021, 11:28:41 PM
in caso di esplosione del prezzo non avrei in practica alcun beneficio dall'aver "fissato un prezzo", ma nel contempo mi sarei "auto-segnalato ". C'è quindi un grande downside.
Giustissimo, mi ero dimenticato questo punto, importantissimo.
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January 29, 2021, 06:35:58 PM
  • Non mi stupirei se il prezzo di carico di un bitcoin minato ovvero di uno non comprato, potrebbe essere zero. Ti ritroveresti quindi a pagare il 26% sul prezzo di bitcoin, e non sul 26% della plusvalenza.
A logica il prezzo di un bitcoin minato È zero, a meno che in qualche modo non si possa dimostrare quanto si è speso per arrivare a possederlo.

Però mi sembra un discorso molto fine a se stesso e che non riguarda solamente i bitcoin minati ma anche gli early adopters: ipotizziamo che bitcoin arrivi a $200.000, tra un bitcoin minato e uno comprato a $500/$1.000 che differenza ci sarebbe alla fine? Staremmo parlando di pagare il 26% su $199.000 invece di $200.000? A quel punto penso che uno in quella posizione faccia prima a pagare il 26% su tutto piuttosto che diventare scemo a recuperare transazioni bancarie, acquisti, e cose simili fatte magari su exchange che manco esistono più. Correggetemi pure se il discorso non quadra.
Quadra perfettamente.
 E, se devo essere onesto con voi, è proprio quello che mi ha trattenuto dal dichiarare in RW i miei satoshi: in caso di esplosione del prezzo non avrei in practica alcun beneficio dall'aver "fissato un prezzo", ma nel contempo mi sarei "auto-segnalato ". C'è quindi un grande downside.
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January 29, 2021, 06:28:39 PM
    • Non mi stupirei se il prezzo di carico di un bitcoin minato ovvero di uno non comprato, potrebbe essere zero. Ti ritroveresti quindi a pagare il 26% sul prezzo di bitcoin, e non sul 26% della plusvalenza.
    A logica il prezzo di un bitcoin minato È zero, a meno che in qualche modo non si possa dimostrare quanto si è speso per arrivare a possederlo.

    Però mi sembra un discorso molto fine a se stesso e che non riguarda solamente i bitcoin minati ma anche gli early adopters: ipotizziamo che bitcoin arrivi a $200.000, tra un bitcoin minato e uno comprato a $500/$1.000 che differenza ci sarebbe alla fine? Staremmo parlando di pagare il 26% su $199.000 invece di $200.000? A quel punto penso che uno in quella posizione faccia prima a pagare il 26% su tutto piuttosto che diventare scemo a recuperare transazioni bancarie, acquisti, e cose simili fatte magari su exchange che manco esistono più. Correggetemi pure se il discorso non quadra.
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    January 29, 2021, 06:14:18 PM
    In alternativa alle plusvalenze non realizzate esiste sempre la tassa eccezionale sul patrimonio.

    La cui motivazione può essere trovata a caso tra COVID, difesa dell'ambiente, lotta al terrorismo...

    In Argentina ad esempio l'hanno introdotta su patrimoni oltre 2.4 milioni di $, chiarendo subito che anche le criptovalute rientrano nel calcolo.

    https://www.cnbc.com/2020/12/07/argentina-passes-tax-on-the-super-rich-to-help-pay-for-covid-response.html

    che almeno li usassero per ripagare i propri debiti, invece di continuare a truffare impunemente i risparmiatori di tutto il mondo, rifiutandosi di onorare le scadenze dei bond... Ladrones impuniti Angry
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    January 29, 2021, 01:01:05 PM
    In alternativa alle plusvalenze non realizzate esiste sempre la tassa eccezionale sul patrimonio.

    La cui motivazione può essere trovata a caso tra COVID, difesa dell'ambiente, lotta al terrorismo...

    In Argentina ad esempio l'hanno introdotta su patrimoni oltre 2.4 milioni di $, chiarendo subito che anche le criptovalute rientrano nel calcolo.

    https://www.cnbc.com/2020/12/07/argentina-passes-tax-on-the-super-rich-to-help-pay-for-covid-response.html

    Diversi bitcoiner in Italia è probabile che rientrerebbero nel gruppo. Niente vieta poi di abbassare la soglia alla bisogna.

    Il problema resta sempre lì: al pari di una patrimoniale sui ricchi, anche una patrimoniale sui possessori di criptovalute è una mossa politica che fa racimolare denaro senza indignare l'opinione pubblica. Anzi, per il popolino dovremmo essere  in cima alle persone da tassare senza pietà.

    Quindi questo diventa il sogno di ogni politicante: raccattare soldi senza perdere voti (anzi forse guadagnandoli)
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    January 29, 2021, 09:35:14 AM

    ops io non ho mai comprato nessun bitcoin, tutti instaminati Cheesy

    Beh non mi pare una grande strategia, almeno per due ragioni:

    • Se li hai davvero minati tu, allora i tuoi UTXO sono al massimo da un paio di salti dalla Coinbase. Quindi sii pronto ad una chain forensic in questa direzione
    • Non mi stupirei se il prezzo di carico di un bitcoin minato ovvero di uno non comprato, potrebbe essere zero. Ti ritroveresti quindi a pagare il 26% sul prezzo di bitcoin, e non sul 26% della plusvalenza.
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    January 29, 2021, 07:18:02 AM
    Anche la stampa italiana ha riportato il rumor (più che notizia) della proposta di Janet Yellen (ministro del tesoro americano) della unrealized tax sulle crypto, cioè una tassazione sulle plusvalenze non realizzate.

    A che prezzo hai comprato? 20.000 Quanto vale oggi? 30.000: bene dacci il 26% di 10.000.  Grin

    Anche se uno non ha venduto.

    In pratica una patrimoniale su bitcoin, né più né meno.

    Che tra l'altro, se realizzata, darebbe anche una bella spinta verso il basso al prezzo dato che per pagare le tasse in coriandoli molti sarebbero costretti a disinvestire almeno in parte.

    Il quadro RW, in Italia, sarebbe ovviamente il grimaldello con cui far emergere nome e cognome dei possessori di bitcoin. Oltre ad una probabile collaborazione forzata degli exchange nel fornire i dati nominativi per chi detiene crypto su exchange.

    Solo FUD? C'è del vero?

    Vedremo, sicuramente questo sarebbe il caso peggiore. Per i grossi possessori converrebbe a quel punto davvero fare le valigie verso "paradisi fiscali bitcoin".

    https://www.milanofinanza.it/news/il-bitcoin-tassato-in-anticipo-non-piace-agli-investitori-prossime-fermate-26-700-e-20-000-202101220924207083

    ops io non ho mai comprato nessun bitcoin, tutti instaminati Cheesy
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    January 28, 2021, 06:20:21 PM


    ........rimandata alla riapertura dell'anno scolastico per un esame di riparazione



    Chi fa informazione corretta c'è, ma ovviamente fai più fatica a trovarli: ma di certo esistono. L'informazione via social, canali youtube ed altro è senz' altro un fenomeno da non ignorare, ma sorprendersi che sia poi difficle separate il segnale dal rumore è effettivamente poco probable. 
    jr. member
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    January 28, 2021, 12:57:18 PM

    tassare guadagni ancora da realizzare mi suona come arrestare presunti autori di reati ancora da commettere in uno scenario distopico alla Minority Report... brrrrr
    Ma questa idiozia la vorrebbero fare per qualunque investimento finanziario o sarebbe un trattamento speciale riservato alle crypto?
    Comunque è gente pericolosa, vanno fermati Sad

    posso capire un articolo su MF scritto da Marco Cavicchioli, ma un articolo scritto da una plurilaureata in lingue che non fa nessuna accenno allo scorso anno quando la quotazione era inferiore ai 5k, ma sottolinea il fatto che il btc da 41k è a 30k dopo un x 10 dai minimi, omettendo la volatilità

    ........rimandata alla riapertura dell'anno scolastico per un esame di riparazione

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