Pages:
Author

Topic: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin - page 96. (Read 256744 times)

newbie
Activity: 8
Merit: 4
March 16, 2021, 06:28:52 AM
Esatto, con la differenza che all'atto pratico, ad oggi, è molto difficile vendere a 100 persone diverse senza avere blocchi dalle banche.

Si ho notato, Revolut mi ha chiesto documenti e probabilmente mi bannerà come ha fatto con molti altri che vendono BTC. Ma perchè bannano gli utenti se la vendita di Bitcoin tra privati è legale? Per evitare di avere problemi fiscali o legali legati all'eventuale riciclaggio di denaro?

Esatto. Tutti questi service provider hanno un grosso rischio regolamentare verso i regulators. Spesso preferiscono “cassare” i servizi per non incorrere in sanzioni....
.. un po’ l’atteggiamento opposto a quello del più famigerato operatore di ATM in Italia.

Ma queste Fintech tipo Revolut, Transferwise ecc (che non sono vere e proprie banche) una volta che ti bannano per la vendita di Bitcoin, ti segnalano in qualche modo alle autorità per movimentazioni sospette o chiudono il conto e basta?
legendary
Activity: 3766
Merit: 1742
Join the world-leading crypto sportsbook NOW!
March 16, 2021, 03:16:08 AM
Esatto, con la differenza che all'atto pratico, ad oggi, è molto difficile vendere a 100 persone diverse senza avere blocchi dalle banche.

Si ho notato, Revolut mi ha chiesto documenti e probabilmente mi bannerà come ha fatto con molti altri che vendono BTC. Ma perchè bannano gli utenti se la vendita di Bitcoin tra privati è legale? Per evitare di avere problemi fiscali o legali legati all'eventuale riciclaggio di denaro?

Se possiamo allargare questa discussione, è un problema di tutta la fiat odierna, non è più fungibile, nel senso che tu potresti trovarti in una situazione dove sei stato bloccato preventivamente per un rischio, non per un fatto compiuto.

L'unica cosa rimasta fungibile entro certi limiti è il contante.

Le crypto ovviamente sono qui per restare, e se non sarà BTC ad essere fungibile (ho buone ragioni di pensare che lo sarà, in primis la rivalità USA/Cina), ci sarà sicuramente una crypto che ovvierà a questo problema.
legendary
Activity: 2380
Merit: 17063
Fully fledged Merit Cycler - Golden Feather 22-23
March 15, 2021, 05:38:39 PM
Esatto, con la differenza che all'atto pratico, ad oggi, è molto difficile vendere a 100 persone diverse senza avere blocchi dalle banche.

Si ho notato, Revolut mi ha chiesto documenti e probabilmente mi bannerà come ha fatto con molti altri che vendono BTC. Ma perchè bannano gli utenti se la vendita di Bitcoin tra privati è legale? Per evitare di avere problemi fiscali o legali legati all'eventuale riciclaggio di denaro?

Esatto. Tutti questi service provider hanno un grosso rischio regolamentare verso i regulators. Spesso preferiscono “cassare” i servizi per non incorrere in sanzioni....
.. un po’ l’atteggiamento opposto a quello del più famigerato operatore di ATM in Italia.
newbie
Activity: 8
Merit: 4
March 15, 2021, 03:57:51 PM
Esatto, con la differenza che all'atto pratico, ad oggi, è molto difficile vendere a 100 persone diverse senza avere blocchi dalle banche.

Si ho notato, Revolut mi ha chiesto documenti e probabilmente mi bannerà come ha fatto con molti altri che vendono BTC. Ma perchè bannano gli utenti se la vendita di Bitcoin tra privati è legale? Per evitare di avere problemi fiscali o legali legati all'eventuale riciclaggio di denaro?
legendary
Activity: 3766
Merit: 1742
Join the world-leading crypto sportsbook NOW!
March 15, 2021, 03:46:43 PM
Ciao a tutti,
fiscalmente come si inquadra la vendita di bitcoin tra privati? Ad esempio utilizzando Bisq o hodlhodl?
Se ricevo bonifici in ingresso per la vendita di Bitcoin come li giustifico al fisco?

Da un punto di vista fiscale non cambia il modo in cui si comprano/vendono.
Un exchange decentralizzato o uno scambio di persona hanno le stesse regole di una compravendita su una piattaforma centralizzata.

Ah pensavo che, essendo BTC assimilato dal fisco alle valute estere, un privato non potesse vendere in 1 anno a 100 persone diverse BTC incassando 100 bonifici. Invece è come se se vendessi 100 volte i miei BTC sull'exchange centralizzato e mi binificassi gli importi?

Esatto, con la differenza che all'atto pratico, ad oggi, è molto difficile vendere a 100 persone diverse senza avere blocchi dalle banche.
newbie
Activity: 8
Merit: 4
March 15, 2021, 12:35:49 PM
Ciao a tutti,
fiscalmente come si inquadra la vendita di bitcoin tra privati? Ad esempio utilizzando Bisq o hodlhodl?
Se ricevo bonifici in ingresso per la vendita di Bitcoin come li giustifico al fisco?

Da un punto di vista fiscale non cambia il modo in cui si comprano/vendono.
Un exchange decentralizzato o uno scambio di persona hanno le stesse regole di una compravendita su una piattaforma centralizzata.

Ah pensavo che, essendo BTC assimilato dal fisco alle valute estere, un privato non potesse vendere in 1 anno a 100 persone diverse BTC incassando 100 bonifici. Invece è come se se vendessi 100 volte i miei BTC sull'exchange centralizzato e mi binificassi gli importi?
legendary
Activity: 2450
Merit: 4309
March 15, 2021, 12:18:18 PM
Ciao a tutti,
fiscalmente come si inquadra la vendita di bitcoin tra privati? Ad esempio utilizzando Bisq o hodlhodl?
Se ricevo bonifici in ingresso per la vendita di Bitcoin come li giustifico al fisco?

Da un punto di vista fiscale non cambia il modo in cui si comprano/vendono.
Un exchange decentralizzato o uno scambio di persona hanno le stesse regole di una compravendita su una piattaforma centralizzata.
newbie
Activity: 8
Merit: 4
March 15, 2021, 11:42:50 AM
Ciao a tutti,
fiscalmente come si inquadra la vendita di bitcoin tra privati? Ad esempio utilizzando Bisq o hodlhodl?
Se ricevo bonifici in ingresso per la vendita di Bitcoin come li giustifico al fisco?
newbie
Activity: 1
Merit: 0
March 13, 2021, 12:56:34 PM
Buongiorno a tutti, ho letto in parte la discussione e non sono riscuito a trovare una risposta al mio problema. Per quanto riguarda il mining, come bisogna pagarle le tasse?
Le coin minate le considero come se fossero state acquistate a costo zero oppure c'è bisogno della partita iva?

Nel caso della partita iva, dovrei emettere fattura quando vendo le coin minate, no? In questo caso, chi sarebbe il destinatario della fattura?
legendary
Activity: 3248
Merit: 1072
March 12, 2021, 03:36:26 PM
Qualcuno su Twitter allude al fatto che gli NFT potrebbero facilmente essere usati per aggirare il fisco.
Sarò un tipo tonto ma non ho idea di cosa e come fare una cosa del genere! boh!

Se ci penso mi viene in mente questo:
- nell'ambito del monitoraggio fiscale potrei tenere nascoste cripto fino al momento in cui voglio monetizzare; quando voglio monetizzare mi vendo un NFT da solo (tanto l'acquirente è anonimo) e dico che ho venduto cripto che possedevo da 10 minuti.

Tranne questa forma di semi-elusione a seguito della quale però comunque pago tutte le tasse senza risparmiare un solo euro, sinceramente non mi vengono in mente altri "vantaggi" possibili. A Voi?

Piuttosto mi viene da dire che, al contrario, dovrei stare attento a non comprare NFT di grande valore poiché potrei essere accusato di star facendo il giochetto di cui sopra (e sarebbe a mio carico il dimostrare la leicità delle varie operazioni)

ZK

fai prima a comprare direttamente in btc
legendary
Activity: 2380
Merit: 17063
Fully fledged Merit Cycler - Golden Feather 22-23
March 12, 2021, 10:31:59 AM
Buon articolo.
lo definirei un "Riassuntone" abbastanza chiaro ma che non aggiunge nulla di nuovo.

Assolutamente. Ma in questi ambiti un “riassuntone” è spesso l’occasione per fare un “check” delle proprie posizioni. Io li trovo comunque molto utili, soprattutto in un ambito dove certi cambiamenti possono essere sia repentini che “pericolosi”.
sr. member
Activity: 523
Merit: 309
March 12, 2021, 09:50:34 AM
Spunta, dove meno te lo aspetti, un articolo chiaro e dove possiamo leggere il parere, motivato, di un paio di esperti del settore: Gianluca Massini Rosati e Francesco Avella
 
In Italia non è chiaro quando si pagano le tasse su bitcoin e criptovalute

Quote

In Italia sono incerte le norme che regolano le spettanze sul possesso di criptovalute, dall'inquadramento delle stesse alle operazioni. Cosa dicono alcuni fiscalisti


Raccomandata la lettura, se avete un approccio “risk weighted” alla questione

Buon articolo.
lo definirei un "Riassuntone" abbastanza chiaro ma che non aggiunge nulla di nuovo.
sr. member
Activity: 523
Merit: 309
March 12, 2021, 09:45:50 AM
Qualcuno su Twitter allude al fatto che gli NFT potrebbero facilmente essere usati per aggirare il fisco.
Sarò un tipo tonto ma non ho idea di cosa e come fare una cosa del genere! boh!

Se ci penso mi viene in mente questo:
- nell'ambito del monitoraggio fiscale potrei tenere nascoste cripto fino al momento in cui voglio monetizzare; quando voglio monetizzare mi vendo un NFT da solo (tanto l'acquirente è anonimo) e dico che ho venduto cripto che possedevo da 10 minuti.

Tranne questa forma di semi-elusione a seguito della quale però comunque pago tutte le tasse senza risparmiare un solo euro, sinceramente non mi vengono in mente altri "vantaggi" possibili. A Voi?

Piuttosto mi viene da dire che, al contrario, dovrei stare attento a non comprare NFT di grande valore poiché potrei essere accusato di star facendo il giochetto di cui sopra (e sarebbe a mio carico il dimostrare la leicità delle varie operazioni)

ZK
legendary
Activity: 2380
Merit: 17063
Fully fledged Merit Cycler - Golden Feather 22-23
March 12, 2021, 09:37:12 AM
Spunta, dove meno te lo aspetti, un articolo chiaro e dove possiamo leggere il parere, motivato, di un paio di esperti del settore: Gianluca Massini Rosati e Francesco Avella
 
In Italia non è chiaro quando si pagano le tasse su bitcoin e criptovalute

Quote

In Italia sono incerte le norme che regolano le spettanze sul possesso di criptovalute, dall'inquadramento delle stesse alle operazioni. Cosa dicono alcuni fiscalisti


Raccomandata la lettura, se avete un approccio “risk weighted” alla questione
jr. member
Activity: 49
Merit: 17
March 12, 2021, 06:04:05 AM
Rispostine a caso da uno che non è un commercialista, ma sta armeggiando con le stesse problematiche.

1) In caso di verifica non ti chiedono mai la corrispondenza al centesimo, ma la corrispondenza sostanziale. se compri a 10 e vendi a 20 si aspettano che più o meno paghi 2,6 di tasse. Non ti fanno le pulci sugli spicci di euro o sui decimali, il loro tempo costa troppo per questo.
2) le tasse sono sulle plusvalenze che incassi. le fee sono costi e non plusvalenze, quindi ci sta nel mondo cripto che compri 10 token e ne rivendi 9,8. per il resto si rientra nel caso (1).
3) in un mondo così incerto come quello delle cripto, molte cose sono una tua interpretazione. io ad esempio i cross cripto non li calcolerei affatto. Per me vanno calcolati solo i passaggi che coinvolgono euro. Per una lunga serie di motivatissimi motivi. Ma sono scelte personali.

ZK

Grazie per le risposte.
Mi rendo conto anche io di avere estremizzato la situazione, ma se le transazioni sono tante e ci affidiamo ad un software per il calcolo dei capital gain, importando i csv degli exchange, è paradossalmente più semplice inseguire ogni movimento che arrotondare entrate ed uscite. Faccio un altro esempio "accademico":
- compro 1btc a 10000EUR e lo metto in exchange
- tradando fra cripto questo btc lo raddoppio, quindi mi trovo due btc in exchange
- compro un altro btc, stavolta a 15000EUR, e lo metto in exchange
- faccio altri trade e mi ritrovo alla fine con 3,5btc totali (quindi ho carichi per 2 btc e potenziali scarichi per 3,5btc)
- decido di fare cashout di 2btc al valore di 20000EUR.
Che valori uso per calcolare la plusvalenza del mio cashout? E per gli altri 1,5btc del cashout successivo, magari invece convertiti in perdita, a 5000Euro? Non si parla più di centesimi.

Certamente approssimando a favore dell'AdE non si sbaglia, ma sarebbe sempre una interpretazione senza basi oggettive. Invece un risultato dato da un software che percorre ogni transazione lascia poco margine a valutazioni di parte, quindi dovrebbe essere incontestabile.
Sarebbe interessante capire cosa fanno nel resto d'Europa. L'IRS americano mi sembra che consideri ogni transazione, anche fra cripto, evento tassabile.
sr. member
Activity: 523
Merit: 309
March 11, 2021, 11:52:42 AM
Lo scorso weekend ho passato qualche ora a leggere la tematica sul calcolo delle plusvalenze, con l'obiettivo di capire come si arriva all'importo da eventualmente versare in dichiarazione dei redditi.
Ometto tutta la parte di giacenza < 51k di cui si è parlato abbastanza e parto dal presupposto che ci si trovi cifre superiori da gestire.

Il metodo, anche questo detto e ridetto, è il LIFO (già usato per i capital gain su valuta estera) che in estrema sintesi consiste nell'individuare il guadagno di una vendita (scarico) andando a ritroso ai precedenti acquisti (carichi) di valuta, fino a trovare quanto ci è costato quel quantitativo di cripto che stiamo vendendo.
Il metodo, se applicato correttamente, dovrebbe con l'ultima vendita (quando ci liberiamo totalmente di una cripto) andare a "consumare" tutti i carichi precedenti fino al primo acquisto, in modo da non lasciare "carichi" scoperti.

Partendo da un esempio facile (numeri e tassi scritti a caso):
DataOperazioneImportoBTCBilancioBTCTassoEUR/BTCPlus/minus
03/01/2021Acquisto2,52,527000
12/01/2021Acquisto0,53,028000
03/04/2021Vendita-2,01,030000(2*30000) - [(0,5*28000)+(1,5*27000)] = 60000 - (14000+40500) = 5500
03/08/2021Vendita-1,0040000(1*40000) - [(1*27000)] = 13000

Cosa ho fatto:
- Le prime due operazioni sono acquisti (carichi), e quando la cripto aumenta non ci sono plusvalenze.
- Poi abbiamo uno scarico il 3/4, che secondo il LIFO ha consumato i 0,5btc del 12/1 più una parte (1,5btc) del 3/1.
- Poi abbiamo il secondo scarico, che ha consumato la parte restante (1 btc) del 3/1.
Il calcolo dell'ultima colonna porta a una plusvalenza di 5500+13000=18500 Euro, che al 26% fanno 4810 Euro di tasse da versare.

Questo sistema va applicato per ogni cripto in nostro possesso e, per mantenere coerenza tra carichi e scarichi, anche le transazioni tra diverse cripto vanno considerate come una operazione criptoA -> EUR -> criptoB (altrimenti non sarebbe possibile risalire la catena).

Questo è un esempio accademico, che mostra il metodo in un contesto che non si manifesterà MAI. Perché? Perché ci sono le commissioni nelle transazioni, e le commissioni degli exchange, che nel caso sopra comporterebbero righe aggiuntive da inserire altrimenti i conti non tornerebbero.

E qui arriviamo alla considerazione/domanda aperta:
Io ho un po' sbattuto la testa nei numeri e ho fatto il calcolo delle plusvalenze considerando tutte le transazioni, sui miei movimenti, e mi sono reso conto che per far tornare i conti le operazioni da sottoporre a plusvalenza sono non solo quelle da/verso exchange, ma anche i trasferimenti tra wallet. Infatti se ho 0,5BTC e li sposto da un wallet all'altro diventano 0,49BTC, causa fee, e se non ne tengo conto (considerando una vendita per 0,50 ed un acquisto per 0,49) il calcolo avrà sempre qualche "buco". Da qua scaturirebbero parecchie altre domande ma mi fermo per adesso Cheesy
Voi che ne pensate? Qualcuno ha già affrontato l'argomento capital gain con un commercialista, per via non teorica ma con i calcoli alla mano? Qualcuno sa cosa succede con le valute estere, se ad esempio trasferisco 50000 USD con un servizio a pagamento che me ne porta 49000 USD su un altro conto?



Rispostine a caso da uno che non è un commercialista, ma sta armeggiando con le stesse problematiche.

1) In caso di verifica non ti chiedono mai la corrispondenza al centesimo, ma la corrispondenza sostanziale. se compri a 10 e vendi a 20 si aspettano che più o meno paghi 2,6 di tasse. Non ti fanno le pulci sugli spicci di euro o sui decimali, il loro tempo costa troppo per questo.
2) le tasse sono sulle plusvalenze che incassi. le fee sono costi e non plusvalenze, quindi ci sta nel mondo cripto che compri 10 token e ne rivendi 9,8. per il resto si rientra nel caso (1).
3) in un mondo così incerto come quello delle cripto, molte cose sono una tua interpretazione. io ad esempio i cross cripto non li calcolerei affatto. Per me vanno calcolati solo i passaggi che coinvolgono euro. Per una lunga serie di motivatissimi motivi. Ma sono scelte personali.

ZK

jr. member
Activity: 49
Merit: 17
March 10, 2021, 09:33:03 AM
Lo scorso weekend ho passato qualche ora a leggere la tematica sul calcolo delle plusvalenze, con l'obiettivo di capire come si arriva all'importo da eventualmente versare in dichiarazione dei redditi.
Ometto tutta la parte di giacenza < 51k di cui si è parlato abbastanza e parto dal presupposto che ci si trovi cifre superiori da gestire.

Il metodo, anche questo detto e ridetto, è il LIFO (già usato per i capital gain su valuta estera) che in estrema sintesi consiste nell'individuare il guadagno di una vendita (scarico) andando a ritroso ai precedenti acquisti (carichi) di valuta, fino a trovare quanto ci è costato quel quantitativo di cripto che stiamo vendendo.
Il metodo, se applicato correttamente, dovrebbe con l'ultima vendita (quando ci liberiamo totalmente di una cripto) andare a "consumare" tutti i carichi precedenti fino al primo acquisto, in modo da non lasciare "carichi" scoperti.

Partendo da un esempio facile (numeri e tassi scritti a caso):
DataOperazioneImportoBTCBilancioBTCTassoEUR/BTCPlus/minus
03/01/2021Acquisto2,52,527000
12/01/2021Acquisto0,53,028000
03/04/2021Vendita-2,01,030000(2*30000) - [(0,5*28000)+(1,5*27000)] = 60000 - (14000+40500) = 5500
03/08/2021Vendita-1,0040000(1*40000) - [(1*27000)] = 13000

Cosa ho fatto:
- Le prime due operazioni sono acquisti (carichi), e quando la cripto aumenta non ci sono plusvalenze.
- Poi abbiamo uno scarico il 3/4, che secondo il LIFO ha consumato i 0,5btc del 12/1 più una parte (1,5btc) del 3/1.
- Poi abbiamo il secondo scarico, che ha consumato la parte restante (1 btc) del 3/1.
Il calcolo dell'ultima colonna porta a una plusvalenza di 5500+13000=18500 Euro, che al 26% fanno 4810 Euro di tasse da versare.

Questo sistema va applicato per ogni cripto in nostro possesso e, per mantenere coerenza tra carichi e scarichi, anche le transazioni tra diverse cripto vanno considerate come una operazione criptoA -> EUR -> criptoB (altrimenti non sarebbe possibile risalire la catena).

Questo è un esempio accademico, che mostra il metodo in un contesto che non si manifesterà MAI. Perché? Perché ci sono le commissioni nelle transazioni, e le commissioni degli exchange, che nel caso sopra comporterebbero righe aggiuntive da inserire altrimenti i conti non tornerebbero.

E qui arriviamo alla considerazione/domanda aperta:
Io ho un po' sbattuto la testa nei numeri e ho fatto il calcolo delle plusvalenze considerando tutte le transazioni, sui miei movimenti, e mi sono reso conto che per far tornare i conti le operazioni da sottoporre a plusvalenza sono non solo quelle da/verso exchange, ma anche i trasferimenti tra wallet. Infatti se ho 0,5BTC e li sposto da un wallet all'altro diventano 0,49BTC, causa fee, e se non ne tengo conto (considerando una vendita per 0,50 ed un acquisto per 0,49) il calcolo avrà sempre qualche "buco". Da qua scaturirebbero parecchie altre domande ma mi fermo per adesso Cheesy
Voi che ne pensate? Qualcuno ha già affrontato l'argomento capital gain con un commercialista, per via non teorica ma con i calcoli alla mano? Qualcuno sa cosa succede con le valute estere, se ad esempio trasferisco 50000 USD con un servizio a pagamento che me ne porta 49000 USD su un altro conto?

legendary
Activity: 2380
Merit: 17063
Fully fledged Merit Cycler - Golden Feather 22-23
March 08, 2021, 06:18:18 PM

Mi sembra fantasiosa come idea. Tralasciando l'idea di investire in una società grosse some rinvenienti da trading di crypto, ma facciamo finta non sia un problema.

Il punto principal è che non mi attira per nulla l'idea di diventare socio di minoranza di diverse startup, che hanno tassi di mortalità ben superiori a quelli ipotizzati nel post.
legendary
Activity: 2576
Merit: 2880
Catalog Websites
March 06, 2021, 03:37:34 PM
Ma io invece mi chiedo: invece di doversi per forza trasferire fisicamente all'estero, creare ad es. un trust o una fondazione di diritto svizzero che detenga i bitcoin, che conseguenze avrebbe? C'è un modo di farlo legalmente?
Per questo genere di domanda si torna al post di fillippone secondo me:

Riguardo alla lista, certo, sono sicuro che qualche studio di commercialisti "avanzato" ha perfettamente ben presente quale soluzione proporre ai propri clienti.
Anzi, sono sicuro che se vai da Capaccioli, Avella o altri ti sappiano indicare esattamanete i passi da compiere in questo senso.

Una soluzione probabilmente c'è, ma va studiata bene con qualcuno veramente esperto della materia. I consigli di un forum possono servire per arrivare un minimo preparati, ma non vanno certi presi al 100% se uno pensa a come pagare meno tasse su importi elevati che possono avere conseguenze importanti in caso di errori.
Pages:
Jump to: