Vi ricordo che in tutto il Sud Italia ci sono gli stessi turisti che visitano il solo Veneto. Se solo ci fossero delle infrastrutture decenti, si riuscirebbe a svoltare, forse.
Invece l’istinto ad infilarsi tutto prevale. Peccato.
Non si tratta naturalmente solo di infrastrutture intese come strade, ferrovie, servizi sanitari, ristorazione, ma anche di strutture alberghiere.
Quando parlo di questo con amici faccio sempre l'esempio del confronto tra Italia e Francia.
In Francia esiste il gruppo Accor che controlla marchi noti in tutto il mondo, guardate che elenco:
https://all.accor.com/brands/index.it.shtmlè impressionante !
Oltre tutto si va da catene da 4 soldi (avete presente F1? ecco....) a hotel super lusso.
Poi guardiamo cosa abbiamo in Italia. Ecco l'elenco dei primi 10 gruppi italiani:
https://www.ttgitalia.com/stories/hotel/149861_le_prime_dieci_catene_alberghiere_in_italia_la_classifica_horwath/l'unico nome che conosco è il Gruppo Una.
Devo dire: desolante.....
Naturalmente uno potrebbe osservare: cosa importa che non ci siano grosse catene ? se la proprietà in Italia è dei piccoli (pensate agli alberghi della riviera romagnola) meglio così: guadagnano le famiglie dei proprietari invece del magnate che controlla il gruppo.
Rispondo: sì certo, ma quando c'è da fare un grosso investimento per rinnovare la struttura, è più facile che una banca faccia credito al gruppo Accor o al proprietario della pensione Mirabella di Cesenatico?
Purtroppo i volumi in molti casi contano.
E questo naturalmente è solo un esempio: il turismo da noi è davvero "lasciato al caso" o all'iniziativa del privato, quando invece dovrebbe essere incentivato come una tra le più grandi risorse del paese.