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....devo prendere un giorno di ferie per risponderti
...scherzo ovviamente, è sempre un piacere!
Discorso ovviamente completo - il tuo - e data la frase che in esso verso il fondo hai evidenziato in grassetto non ci sarebbe quasi bisogno di replicare, ma lo faccio lo stesso cercando di fare l'avvocato del diavolo ovvero cercando di evidenziare i punti deboli del ragionamento (imho), che esposto così in effetti tratteggerebbe un bel modello..... ma un po' "troppo" bello.
Provo a spiegare quali sono le due cose che
secondo me non reggerebbero la realtà dei fatti.
Con la stessa emissione progressiva decrescente di bitcoin, con la sola differenza di mantenere, al termine del processo distribuito, una offerta illimitata con produzione minima non inferiore al 1-2% (per evitare le conseguenze deflazionistiche del numero fisso ) ma comunque bloccata a livello di protocollo , quindi che nessuno, singolarmente, può modificare.
La POW, pur con i suoi limiti, sarebbe la migliore garanzia attualmente disponibile che nessuno possa arbitrariamente riscrivere la blockchain senza avere prima la maggioranza dell'hashrate disponibile, quindi la miglior garanzia disponibile contro prese di controllo del potere di scrittura del database da parte di un singolo soggetto contro tutti gli altri.
Resterebbe , in caso di colpi di mano dei miners, l'estrema tutela da parte dei nodi che hanno l'ultima voce possibile su cosa sia la vera blockchain di questo "Libra pubblico" e che quindi possono forkare via per sterilizzare le conseguenze di un attacco a base di forza bruta da parte dei minatori.
Tu fai l'ipotesi (anche quando dopo parli di equilibrio) che non ci possa essere uno stato che segretamente crei un team con l'obiettivo di sviluppare qualcosa (hw, sw, nuove tecniche, nuovi sistemi per creare energia low cost, quel che vuoi) che gli dia la possibilità di arrivare al 51% di HR.
Se ce la facesse, avrebbe tutto l'interesse a diventare il padrone della baracca. Dici: un deterrente sarebbe il fatto che perderebbe il suo investimento (come avverrebbe per i miners). Rispondo: ma avrebbe l'egemonia su questa nuova moneta! un potere fortissimo!
Pensa a quanti soldi uno stato butta via quando fa una guerra, o anche solo una campagna militare all'estero (diciamo una missione militare "convinta") : sono cifre enormi. Sicuramente superiori a quelle che uno stato perderebbe come investimento che potrebbe aver fatto all'inizio per partecipare a questo sistema "Libra-condiviso-tra-stati".
Ecco quindi che ci perderebbe X, ma guadagnerebbe un potere immenso dall'avere l'egemonia su questa nuova moneta.
Anche la forma di garanzia che ho evidenziato in grassetto secondo me reggerebbe poco. Lo scenario sarebbe:
- io stato cerco di fare il "golpe" su Libra
- i possessori dei nodi se ne accorgono e forkano per sterilizzare il mio attacco
- ma la mia ipotesi di partenza è che io stato forte sia riuscito ad acquisire un HR molto superiore a quello degli altri, perciò quando tu forki io sposto la mia HP sulla tua catena e ne riprendo il controllo. Cosa mi impedirebbe di fare ciò? non puoi certo "chiudere" la catena se no non sarebbe più quel protocollo "aperto a tutti" che immagini (desideri), corretto?
- e una volta sulla tua catena, di nuovo potrei fare ciò che voglio visto che continuerei ad avere il 51% di HR.
A quel punto non avresti più la garanzia che immaginavi.
Con i fork btc queste difese hanno funzionato perché - come giustamente ricordi - i miner avevano fatto investimenti che dovevano salvaguardare, ma uno stato (forte) può permettersi di andare in perdita anche forte pur di acquisire potere sotto qualche forma.
E arriviamo al secondo punto che secondo me non tiene:
La corsa al mining di questo nuovo "Libra pubblico" avvantaggerebbe ovviamente i Paesi più ricchi ma in modo abbastanza omogeneo: la Cina sarebbe avvantaggiata dalla presenza del maggiore hashrate e dei maggiori produttori di dispositivi per il mining di bitcoin, paesi come Canada e Russia da condizioni climatiche favorevoli alla attività di mining e da grandi risorse naturali, gli USA dal maggior know-how disponibile in termini di ingegneria informatica e quindi con la possibilità di colmare rapidamente il gap con la Cina, l'Europa dalla attuale presenza di numerose farm e dalla maggiore diffusione percentuale, nella sua popolazione, di programmatori esperti ed utilizzatori di criptovalute. Dubito che in una situazione del genere un singolo Paese potrebbe arrivare ad avere alte percentuali di HR sul totale o di numero di nodi sul totale.
L'equilibrio tra stati è un equilibrio per sua natura instabile.
Gli stati sono sempre in concorrenza tra loro, lo vedi nel medio/piccolo da noi in Europa (Francia contro Italia contro Germania contro.... chi vuoi), ma ancor più tra super potenze: USA, Cina, Russia, .....
Non è "storia passata" la rivalità tra stati, c'è sempre stata e c'è tutt'ora. Il fatto che non ci si faccia una guerra non significa che non ci sia rivalità.
Lo vedi sempre - purtroppo - basta leggere il giornale di un qualsiasi giorno per rendersene conto: l'altro ieri tutti contro Bolsonaro, e fino a 3 giorni fa tutti contro la Cina o la Russia.
p.s. scusa non voglio farti "la lezione".... sto solo cercando di motivare le mie conclusioni
Perciò..... perciò io vedo poco il fatto che gli stati possano "patteggiare" un trattato di non ostilità su un terreno ricco come quelle delle monete, tant'è che appena hanno capito che Libra poteva rappresentare un pericolo per la loro possibilità di battere moneta.... apriti cielo! levata di scudi.....
Dove la spesa pubblica o i debiti non vengono finanziati con la creazione di soldi del Monopoli.
Dove il risparmio e l'investimento sono più importanti del debito e del consumo.
Dove devo firmare ?
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Tutta una immensa utopia? Sono sincero: quasi sicuramente SI.
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Gli stati non accetteranno mai una moneta non censurabile e non controllabile ...
Anch'io la penso così, o almeno non lo accetteranno ancora per parecchi anni. Più in là di questo "parecchi anni", non ho sinceramente la capacità "pensatoria" per arrivarci.....
Mmmm dicevano le stesse cose di Internet 30-40 anni fa... il soggetto era l'informazione e non la moneta, ma il succo era quello.
La rinuncia al controllo e alla censura dell'informazione fu un passaggio epocale, che in pochi prevedevano sarebbe successo.
Eppure è successo.
Attenzione perché qui c'è un forte equivoco: è successo nel senso che non hanno potuto evitarlo? oppure (secondo me più plausibilmente) non hanno
voluto evitarlo?
Pensiamoci: lo stato vuole poterti controllare, più ti controlla sotto ogni aspetto e più è contento (perché è sicuro eccetera).
Premesso questo: per controllarti è più facile per uno stato farlo mandando una spia in ogni bar di paese, in ogni ufficio, quasi in ogni famiglia come facevano nelle repubbliche baltiche in epoca sovietica? o è più facile controllarti mettendoti in mano uno smartphone, un tablet, un pc, e piazzando Echelon (e affini) in qualche laboratorio ben nascosto.
Pensiamoci bene a cosa sia più facile fare per uno stato..... secondo me non hanno nessun interesse a toglierci internet