Ancora a proposito della particolarità di Libra.
Alcuni giorni fa Wells Fargo ha annunciato il lancio di una sua stablecoin molto simile a Libra:
Comprendo facilmente il passaggio dal non voler più ARS ad arrivare ad accettare peso colombiano - l'hai spiegato molto bene - ma continuo a non capire come il famoso panettiere possa in queste condizioni soddisfare i vincoli contabili legati alla sua attività.
Una volta accettati peso come potrebbe acquistare nuova farina e registrare la fattura? non dovrebbe più fare nessuna fattura..... e quindi chiuderebbe dopo due giorni.
E' vero che in regimi ormai al collasso come quelli di cui si parla è facile far chiudere ambedue gli occhi al funzionario di turno, ma è anche vero che prima o poi qualcuno che quegli occhi non li chiuderebbe più arriverebbe di sicuro, anche perché nei regimi al collasso il bisogno di arraffare (parlo dell'apparato statale) è ancor più avvertito!
Non so, mi sfugge questo aspetto....
E comunque potrebbe valere solo per stati davvero al limite, mentre per economie appena meno in crisi non funzionerebbe: senza contabilità in ordine verresti beccato in poco tempo.
Nei paesi a valuta parallela le transazioni avvengono in moneta estera anche se contabilmente viene registrato l’equivalente in valuta nazionale. Oppure viene usata la valuta nazionale ma con un tasso di cambio diverso da quello ufficiale per compensare chi è disposto ad accollarsi il rischio di detenere moneta iperinflazionata. La moneta nazionale viene di solito usata solo nei rapporti con il fisco o con l’amministrazione pubblica.
Fino ai casi estremi dove il fisco e l’amministrazione pubblica non le considera più nessuno.
Lo potrebbero vietare semplicemente rendendo un reato penale il possesso.
Molti si chiedono se possono . Ma la vera domanda è se davvero vogliono.
Prendiamo gli USA, la nazione che fa legge nel mondo.
Bitcoin è usato al momento da una parte esigua della popolazione americana (2%?).
Eppure sono nate e stanno prosperando decine di aziende intorno a questo fenomeno: Coinbase, Bitpay, Square, Abra, Opennode,Gemini, Robinhood,Greyscale, Coindesk, Shapeshift, Blockstream, Overstock...e molte altre.
Aziende che danno lavoro (solo Coinbase ha 1200 dipendenti), pagano tasse, fanno utili in un settore in crescita.
Tutte cose che qualsiasi Stato del mondo adora.
Per non parlare della tassazione del capital gain di chi (e non sono pochi gli americani) ha accumulato fortune in btc e passa al "cash out".
Alcuni stati USA accettano bitcoin come mezzo per il pagamento delle tasse.
Su Bitcoin hanno investito pesantemente CME, il gruppo che gestisce il più grande mercato di derivati del mondo e ICE, l'azienda che possiede la Borsa di New York ,il più grande mercato azionario del mondo.
Due colossi che hanno un potere di "persuasione" tale da influenzare, diciamo così, le decisioni di qualsiasi governo e di qualsiasi autorità finanziaria.
Stando così le cose, le possibilità che al momento gli USA dichiarino i bitcoin illegali sono pari allo zero assoluto. Semplicemente perchè non ne hanno interesse.
E se bitcoin si diffondesse molto di più di quanto accade oggi e fosse usato da decine di milioni di americani? Bene, gli utili, i posti di lavoro e gli investimenti nel settore aumenterebbero di conseguenza e il governo USA avrebbe ancora meno interesse a bandirlo.
Non avrebbero interesse nemmeno a bandire l'uso monetario a una condizione: aderire alle norme KYC/AML in modo da avere sia la certezza della provenienza non illecita dei fondi che quella della tracciabilità fiscale della transazione.
Se tu dimostri che non agisci illegalmente e versi allo Stato quanto dovuto, che interesse ha lo Stato medesimo a vietare qualcosa su cui guadagna?
Vietare l'uso anonimo di bitcoin: questa è una cosa che gli Stati hanno interesse a fare, ed infatti stanno già facendo. Ma non l'uso nominativo, su quello hanno solo da guadagnare.
Almeno fin quando (e soprattutto se mai) bitcoin diventerà una minaccia per la loro sopravvivenza.
E allora possiamo vedere due scenari "estremi" e contrapposti di lungo periodo (=oltre 10 annni da oggi) alla diffusione di bitcoin
SCENARIO "REALISTICO-CONSERVATIVO":
Le monete fiat si salvano da un loro collasso e sopravvivono. Gli Stati mantengono il controllo sostanziale nella offerta mondiale di moneta. L'uso di bitcoin si realizza soprattutto come SOV e asset speculativa ma resta di nicchia come MOE. Diffusione dei "walled garden" in cui l'unico uso legale di bitcoin è quello nominativo, passando da hub di terze parti (banche, exchange, negozi, e-commerce...) che registrano le varie transazioni in modo che nulla sfugga. Gli Stati realizzano ottimi profitti dalle varie forme di tassazione di questo uso di btc. L'uso anonimo P2P resta solo a livello clandestino come moneta del dark web o negli scambi illegali di persona, ma è vietato per legge e quindi raro. Morte definitiva del sogno criptoanarchico.
SCENARIO "UTOPICO-RIVOLUZIONARIO" (diviso in due fasi):
FASE A) Crisi irreversibile delle monete fiat che vengono colpite da iperinflazioni e conseguente perdita sostanziale del controllo dell'offerta di moneta da parte degli Stati. Crisi economiche senza precedenti provocate dal dirigismo interventista e dalle iperinflazioni. Gli Stati provano a dichiarare illegale l'uso di bitcoin per difendere se stessi, ma essendosi trasformati tutti in una specie dell'attuale Venezuela, non riescono più a mantenere un controllo della legge al loro interno. Le valute fiat sono usate come nella Germania di Weimar come pezzi di carta per far giocare i bambini. Bitcoin diventa la nuova moneta di fatto, accettato negli scambi di persona ed in modo spontaneo dalle persone. Il valore di 1 btc viene agganciato solo a beni reali e non più a valute fiat.
FASE B)Lentamente gli Stati superano queste fasi di crisi, il capitalismo risorge come ha sempre fatto. Le monete fiat tornano ad avere un valore in beni e servizi, e a stabilizzarsi, ma bitcoin è diventato ormai uno standard: la moneta globale teorizzata da Hayek e Friedman. Il valore delle monete fiat viene quotato in btc, in una specie di nuovo gold standard di fatto. Abolizione dei vari QE e TLTRO e nefandezze varie. Il capitalismo che ritorna al suo stato primordiale, un mercato libero, anche nella domanda e offerta di moneta. Le crisi vengono accettate come fasi connaturate al sistema e non come eventi da contrastare forzatamente tramite politica monetaria.
All’interno di questi due scenari estremi potrebbero esserci tante sfumature intermedie. Ma è in questo quadro che, secondo me, evolverà l’avvenire di bitcoin.
Gli Stati potranno vedere in bitcoin una minaccia da bandire solo se le monete fiat dovessero entrare veramente in crisi di fiducia. Fin quando questo non si verificherà avranno tutto l’interesse a rinchiudere questo fenomeno all’interno di un recinto di regole e sfruttarne economicamente le potenzialità.
Se invece le monete fiat entrassero in crisi di fiducia, l’emergere di bitcoin come alternativa di fatto alle monete tradizionali non sarebbe arrestabile.