Con certe somme una strategia intelligente sarebbe quella di darsi un pò al "nomadismo", diciamo a livello soft, girare un pò di posti, muoversi leggeri e fare svariate esperienze.
Poi quando uno si è chiarito dove e come vorrebbe vivere i soldi possono veramente dare una mano a inserirsi meglio nel contesto ambientale-culturale.
Anche se è un pò che non viaggio mi sono fatto parecchi giri all'estero e un'altra opzione appresa è che avendo certe somme non è neanche detto che uno debba rimanere fisso all'estero ma potrebbe spostarsi a livello stagionale tra Italia e paese X.
Il mio sogno e i miei progetti futuri sono proprio questi.
Nomadismo con nessuna casa di proprietà, solo affitti su base semestrale/annuale. E si badi bene: non di mega-ville, case decorose, ma senza alcun lusso particolare in modo da avere il massimo del tempo libero per dedicarmi alle mie passioni.
La casa di proprietà è solamente una palla al piede che ti rende schiavo e io se veramente devo sognare....sogno la libertà totale.
E' un tema importante, io stesso ci sto girando intorno da un pò. Al momento sono in affitto, quindi liquido al 100%, e tra famiglia e quelli che conosco bene o male tutti premono per l'acquisto di una casa, che implica indebitarsi con una banca o far evaporare un sacco di liquidità tutta in un colpo.
L'errore che molti commettono è credere che l'acquisto del classico immobile sia un investimento. In realtà, tendenzialmente, è un acquisto in perdita perché tra manutenzione, spese straordinarie, varie ed eventuali di fatto il ritorno non lo vedi mai se non quando vendi, ma di questi tempi non è assolutamente detto che uno vada in attivo.
Infatti chi aveva acquistato anni fa una villa oggi si ritrova segato dal mercato dei bilocali e monolocali che vanno molto di più, specie nelle città, costretto quindi a vendere al ribasso, mentre l'inflazione preme al rialzo il costo della vita!
Discorso diverso se uno ha in mente un progetto particolare dove l'immobile diventa asset logistico per fare attività o altro.
Importante anche prendere una casa esattamente adatta alle proprie esigenze: inutile stare appresso a spese e gestioni solo di facciata, tante persone tendono a complicarsi la vita sovraccaricando l'immobile di cose che alla fine non migliorano sostanzialmente la vita.
Pensare di svoltare andando a vivere all'estero soltanto considerando la questione fiscale non è mai realistico, anche in possesso di certe somme.
Beh, aspetta, parliamone: se tu avessi 4 mln di controvalore di bitcoin e decidessi venderli saresti felice di lasciare oltre 1 mln allo stato? Hai presente quante cose puoi fare con 1 mln?
Certo, con 4 milioni teoricamente uno si può permettere svariati errori, e si fa in tempo a riallocarsi altrove.
Con somme meno proibitive il contesto ambientale e culturale (quindi possibili relazioni che si possono creare) risulta determinante. Passato l'effetto "wow" iniziale alla fine i soldi diventano più un mezzo per godere meglio del contesto e delle relazioni in cui uno va ad approdare.
In altre parole, ci si può permettere un abitazione più che dignitosa, di non pensare troppo alle spese e più opportunità di fare esperienze e conoscere persone. Perfino diventare una sorta di supporto per quelli meno avvantaggiati, cosa che nel medio-lungo termine aiuta a creare legami e amicizie più solide.
Ma se si sbaglia paese-regione target e contesto culturale i soldi da soli non sono sufficienti imho.
Perdonami ma se una persona che possiede qualche mln di euro (o dollari) sbaglia il paese allora è veramente un cretino perché vuol dire non aver fatto nessun tipo di ricerca e preparazione. Oserei dire che si meriti di perdere quei soldi a quel punto.
Mi sembra invece esagerato il discorso che fai di "diventare una sorta di supporto per quelli meno avvantaggiati" perché per quanto qualche mln di euro sia un cifra sicuramente importante non è poi così grande: se uno vuole campare di rendita senza lavorare vorrebbe dire avere la maggior parte di quei fondi investiti, e poi sicuramente un fondo di emergenza. Se già bisogna mantenere 3-4 persone, una casa, una macchina, e tutto il resto delle spese quotidiane e, perché no, vacanze e altri piaceri personali, siamo sicuri che avanzino così tanti soldi da aiutare anche gli altri? Per me no.
Con certe somme una strategia intelligente sarebbe quella di darsi un pò al "nomadismo", diciamo a livello soft, girare un pò di posti, muoversi leggeri e fare svariate esperienze.
Poi quando uno si è chiarito dove e come vorrebbe vivere i soldi possono veramente dare una mano a inserirsi meglio nel contesto ambientale-culturale.
Anche se è un pò che non viaggio mi sono fatto parecchi giri all'estero e un'altra opzione appresa è che avendo certe somme non è neanche detto che uno debba rimanere fisso all'estero ma potrebbe spostarsi a livello stagionale tra Italia e paese X.
Sono assolutamente d'accordo col tuo ultimo punto, per me è l'opzione migliore. Fare una vita da nomade al 100% può essere bello e interessante all'inizio ma dopo un po' diventa pesante non avere un punto fisso. A me piace la fotografia e seguo alcuni fotografi che per svariati anni hanno tenuto quello stile di vita, alla fine vi hanno rinunciato perché col passare del tempo era diventato troppo impegnativo, alla fine significa vivere con la valigia in mano tutto il tempo.
Beh a volte chi dispone di ingenti somme (eredità di immobili ad es.) magari non è detto abbia fatto tante esperienze di vita o sappia intuire le mosse più adatte per insediarsi all'estero. Il succo della mia affermazione era più riferito a questo.
Si infatti, diciamo che il nomadismo fa molto figo e cool, ho conosciuto persone che ci sono passate, solo che poi bisogna vedere da dove partivano. Alcuni scopri che hanno il "materasso" della famiglia o comunque non stanno a zero, altri magari hanno la pellaccia e quindi se la sanno cavare molto meglio, finché c'è la salute.
In generale il nomadismo non è sostenibile perché scopri che hai bisogno di costruire o consolidare qualcosa da qualche parte, credo valga per la maggior parte delle persone, senza contare che fisicamente è più faticoso.
Non sottovalutare la questione dell'aiutare gli altri. Qui si tratta di cambiare... punto di vista.
E' assai probabile che per essere felice tu abbia bisogno di meno quello che credi, quella parte restante la puoi investire in qualche modo verso, diciamo, cause esterne. Quando ridistribuisci la ricchezza verso gli altri, fatto con buon senso ovviamente, in genere quella ricchezza ti ritorna moltiplicata di X volte.
Ma non è che ti torna indietro necessariamente il denaro (l'ottimale sarebbe anche quello)... ti tornano indietro favori, momenti di condivisione, consigli, conoscenza, contatti, la fiducia e stima delle persone, etc. tutte quelle cose che sono difficili da comprare!
Che poi è quello che molti benestanti o alto borghesi proprio non riescono a capire, e li vedi abbrutiti quando cominciano ad arrivare verso i 50-60 perché accumulano e accumulano ma non sanno nemmeno loro perché e per chi.