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Topic: [SOGNANDO] Vivere senza lavorare grazie alle cripto, dove andreste? - page 9. (Read 5223 times)

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... non posso "salvare tutti". Quindi ci provo, getto l'esca, se qualcuno dimostra interesse allora insisto e provo ad approfondire, altrimenti lascio perdere e torno a parlare di Lautaro o di Barbie e Ken.
Il tempo è una risorsa molto scarsa, non puoi buttarla per tutti.
Ti dico la verita, quando ho letto lautaro o barbie e ken mi sono messo veramente a ridere. Hai detto una parola giusta, alcuni non hanno interesse a capire certe cose (ho certi amici che sono peggio dei muri di cemento armato) e questo fa male.
Vero anche del tempo, che diventa sempre di meno man mano il tempo passa.
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The hacker spirit breaks any spell
basta eliminare la tivvu e i giornali spazzatura (la repubblica, libero, etc) farsi un feed SELEZIONATISSIMO e taaac
hai le tue news quotidiane di tutto quello che vuoi, dalle fonti che vuoi, senza nessuno che ti rompa le balle
consiglio freshrss self-hosted ovviamente
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Se rompi il paradigma vigente ti accorgi che la maggior parte delle persone per svariate circostanze è costretta a fare lavori che non piacciono, a volte anche gli studi... quindi tempo ed energia in cambio di denaro ma poco ritorno a livello di soddisfazione personale o umano.

E' ovvio che quel poco che rimane non viene investito in approfondire tecniche, arti o conoscenza.
Ma il discorso sta proprio lì: se vuoi essere diverso devi fare cose diverse. Non voglio arrivare a tirare di mezzo gente come Bezos o Musk ma anche un qualsiasi piccolo imprenditore pensi che faccia le sue 8 ore di lavoro per 5 giorni a settimana e poi finisce lì, zero pensieri? Assolutamente no, sacrifica un sacco di esperienze e tempo libero per la sua attività, giusto o sbagliato che sia. Se chi è dipendente non ha voglia di investire un minimo del suo tempo libero per cercare di capire come migliorare la sua situazione, cosa ti posso dire, probabilmente alla fine non sta così male e si accontenta di quello che ha, non tutti devono necessariamente essere ambiziosi.
Ci sono quelli che si fanno da soli (pochi) ma esiste anche tutto lo spettro di mezzo di quelli che hanno "l'aiutino da casa". Visto che hai citato Musk se vai a vedere proveniva da una famiglia ricca e con un certo status. Volando più basso è chiaro che l'impegno personale fa la differenza ma il contesto ambientale e familiare dove uno cresce aiutano non poco.
Ad esempio io, per varie circostanze, ho avuto la possibilità di occupare il mio tempo libero con approfondimenti, corsi, esperienze etc. e così ho ampliato la mia visione di certe cose. Ma se sei soverchiato dagli studi o il lavoro per sopravvivere e non hai aiuti esterni la possibilità di quel margine si assottiglia.
E' un pò come il discorso della casa ereditata, se la ottieni non è che diventi necessariamente ricco o in grado di svoltare in nessuna cosa ma può aiutare non poco.
Sono andato ad analizzare certe situazioni e mi sono reso conto che l'"aiutino da casa" non è che ha prodotto automaticamente uno stile di vita, business o attività tali da migliorare a 360 gradi la vita di quegli individui, ma cazzo di certo ha aiutato non poco!
Non è una scusa per non impegnarsi, però va capito che in questo modello economico può fare la differenza...
Sicuramente c'è chi parte avvantaggiato per la situazione familiare/culturale/economica ma non è sempre sufficiente se non c'è anche l'impegno, e sono abbastanza sicuro che gente come i citati Musk e Bezos lavorino più di me e te messi insieme. Non avere il tempo di informarsi perché si lavora troppo scusami ma la trovo una scusante perché a meno che tu conosca gente che lavora per davvero 16 ore al giorno, tutti i giorni, trovo impossibile non avere 30-40 minuti al giorno liberi per informarsi su un determinato tema. Tu conosci gente che a causa del lavoro non ha mai il tempo di uscire di casa, di vedere la tv, etc etc? Io no. Poi che si decida spendere il proprio tempo libero in un modo effettivamente rilassante è un altro discorso, un po' tipo chi dopo lavoro vuole spaparanzarsi sul divano perché ha lavorato ed è giusto che si riposi e chi invece esce a fare sport. Sono scelte.
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Se rompi il paradigma vigente ti accorgi che la maggior parte delle persone per svariate circostanze è costretta a fare lavori che non piacciono, a volte anche gli studi... quindi tempo ed energia in cambio di denaro ma poco ritorno a livello di soddisfazione personale o umano.

E' ovvio che quel poco che rimane non viene investito in approfondire tecniche, arti o conoscenza.
Ma il discorso sta proprio lì: se vuoi essere diverso devi fare cose diverse. Non voglio arrivare a tirare di mezzo gente come Bezos o Musk ma anche un qualsiasi piccolo imprenditore pensi che faccia le sue 8 ore di lavoro per 5 giorni a settimana e poi finisce lì, zero pensieri? Assolutamente no, sacrifica un sacco di esperienze e tempo libero per la sua attività, giusto o sbagliato che sia. Se chi è dipendente non ha voglia di investire un minimo del suo tempo libero per cercare di capire come migliorare la sua situazione, cosa ti posso dire, probabilmente alla fine non sta così male e si accontenta di quello che ha, non tutti devono necessariamente essere ambiziosi.

Ci sono quelli che si fanno da soli (pochi) ma esiste anche tutto lo spettro di mezzo di quelli che hanno "l'aiutino da casa". Visto che hai citato Musk se vai a vedere proveniva da una famiglia ricca e con un certo status. Volando più basso è chiaro che l'impegno personale fa la differenza ma il contesto ambientale e familiare dove uno cresce aiutano non poco.
Ad esempio io, per varie circostanze, ho avuto la possibilità di occupare il mio tempo libero con approfondimenti, corsi, esperienze etc. e così ho ampliato la mia visione di certe cose. Ma se sei soverchiato dagli studi o il lavoro per sopravvivere e non hai aiuti esterni la possibilità di quel margine si assottiglia.
E' un pò come il discorso della casa ereditata, se la ottieni non è che diventi necessariamente ricco o in grado di svoltare in nessuna cosa ma può aiutare non poco.
Sono andato ad analizzare certe situazioni e mi sono reso conto che l'"aiutino da casa" non è che ha prodotto automaticamente uno stile di vita, business o attività tali da migliorare a 360 gradi la vita di quegli individui, ma cazzo di certo ha aiutato non poco!
Non è una scusa per non impegnarsi, però va capito che in questo modello economico può fare la differenza...

"Due domande non te le fai?" Paraculaggine a parte, che regna sempre nel genere umano.... sembra scontato ma le domande uno non se fa affatto se cresce a pane e televisione, spesso le risposte vengono preconfezionate dal sistema e l'individuo finisce addirittura per non porsi più domande.
Quote from: Ale88
Il mio discorso era relativo alla famiglie già ricche che menzionavi, se se ricco e cresci tuo figlio a pane e televisione allora c'è un grosso controsenso.
Il fatto è che a volte la ricchezza va vista in senso più ampio. L'Italia veniva considerato un paese ricco perché molti avevano la cultura del risparmio e seconde case, quindi diversi avanzi a livello privato, solo che poi non c'era corrispondenza a livello culturale, infatti lato finanza, tecnologia ma anche su altri fronti vari livelli di ignoranza. Detto in altre parole, una fetta della popolazione per lo più con mentalità provinciale arricchita, poi una fetta più piccola di eccellenze che chiaramente si distinguevano in tutto il mondo.
Questo per dire che in genere avere un pò di soldi, abbastanza da essere benestante, non si traduce nella capacità di crescere nuove generazioni più consapevoli e creative. Più probabile in masse di consumisti col pilota automatico.
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Se rompi il paradigma vigente ti accorgi che la maggior parte delle persone per svariate circostanze è costretta a fare lavori che non piacciono, a volte anche gli studi... quindi tempo ed energia in cambio di denaro ma poco ritorno a livello di soddisfazione personale o umano.

E' ovvio che quel poco che rimane non viene investito in approfondire tecniche, arti o conoscenza.
Ma il discorso sta proprio lì: se vuoi essere diverso devi fare cose diverse. Non voglio arrivare a tirare di mezzo gente come Bezos o Musk ma anche un qualsiasi piccolo imprenditore pensi che faccia le sue 8 ore di lavoro per 5 giorni a settimana e poi finisce lì, zero pensieri? Assolutamente no, sacrifica un sacco di esperienze e tempo libero per la sua attività, giusto o sbagliato che sia. Se chi è dipendente non ha voglia di investire un minimo del suo tempo libero per cercare di capire come migliorare la sua situazione, cosa ti posso dire, probabilmente alla fine non sta così male e si accontenta di quello che ha, non tutti devono necessariamente essere ambiziosi.

"Due domande non te le fai?" Paraculaggine a parte, che regna sempre nel genere umano.... sembra scontato ma le domande uno non se fa affatto se cresce a pane e televisione, spesso le risposte vengono preconfezionate dal sistema e l'individuo finisce addirittura per non porsi più domande.
Il mio discorso era relativo alla famiglie già ricche che menzionavi, se se ricco e cresci tuo figlio a pane e televisione allora c'è un grosso controsenso.
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I contesti sono molteplici. E' ovvio che se ti rivolgi a persone la cui massima aspirazione è fare aperitivi o andare al ristorante il Sabato sera mentre chiaccherano di finanza per darsi un tono ma poi non fanno nulla hai perso già in partenza. Ma io la vedo non solo da un punto di vista economico ma anche dal punto di vista umano.
Siamo seri: voi quante persone conoscete che si interessano di finanza, investimenti, cultura, apertura mentale verso cose nuove, etc etc? Io veramente poche, ne ho trovate sicuramente di più all'estero perché se uno si trasferisce già vuol dire che ha un qualcosa di diverso ma a livello di amici stretti stretti, per quanto gli possa volere bene e abbia più volte intrapreso certi discorsi, vedo che manca proprio l'interesse nel scavare un po' più in profondità: parli di questo e di quello, il discorso è interessante, fanno qualche domanda, gli giro qualche link, consiglio qualche libro, e poi tutto muore lì. E mi spiace, ripeto, è gente alla quale voglio un sacco di bene, si inizia ad avere figli, insomma un'età importante eppure alla fine dei conti queste cose non interessano.

Si posso capire il tuo punto di vista... di certo non voglio difenderli... ma siccome voglio capire cosa c'è dietro cerco altre interpretazioni.

Se rompi il paradigma vigente ti accorgi che la maggior parte delle persone per svariate circostanze è costretta a fare lavori che non piacciono, a volte anche gli studi... quindi tempo ed energia in cambio di denaro ma poco ritorno a livello di soddisfazione personale o umano.

E' ovvio che quel poco che rimane non viene investito in approfondire tecniche, arti o conoscenza. E' proprio la società che viene modellata per creare individui che a 25 anni sono praticamente già sull'orlo di una crisi di nervi per lo studio di cose che spesso non servono se non fini alla produzione in sé, poi iniziano a lavorare e scoprono che alla fine non cambia di molto, con varie sfaccettature da settore a settore.
In un altro sistema educativo-lavorativo recupereremmo un buon 30-40% di apparenti nullafacenti o disinteressati all'approfondimento di qualsiasi materia.

Invece nel mondo dei "ricchi", quelli più furbi scoprono che aiutare gli altri da il massimo della soddisfazione, tradotto: ridistribuzione della ricchezza che ti ritorna indietro sotto altre forme. Infatti alcune persone che lavorano nello spettacolo (cinema, musica, tv, ...) fanno una brutta fine perché non hanno una consapevolezza solida alle spalle e finiscono per diventare oggetti ad uso e consumo del mercato, in praticano non se ne accorgono ma lavorano in funzione del denaro quando quello dovrebbe essere solo un mezzo per fare altro.

Basta dare un'occhiata al patrimonio delle generazioni precedenti che in varie circostanze era di rilievo, spesso accentrato su pochi individui o utilizzato male. Parliamo di quelli che hanno ereditato immobili, attività, etc. senza muovere un dito. A titolo d'esempio, in Italia ci sono un sacco di terreni, immobili, casolari che rimangono inutilizzati perché i proprietari non sanno che farci, di certo non è una strategia furba sul lungo medio-termine. Certo da qualche anno le cose stanno cambiando... per forza, la mancata ridistribuzione della ricchezza a qualsiasi livello sociale alla fine è un boomerang un pò per tutti, ad eccezione dei più ricchi che ne sono immuni.
In casi del genere direi che è colpa al 50% dei genitori e 50% dei figli: se hai certi patrimoni dovresti pensare ad un certo tipo di educazione e percorso per i tuoi successori; al tempo stesso tu, figlio, hai veramente 0 aspirazioni nella vita? Non vuoi imparare nulla dai tuoi genitori che sono stati in grado di darti un certo stile di vita? Due domande non te le fai?

Dietro questo c'è l'aspetto fondamentale che costruisce una società: l'educazione. Il sistema educativo più adatto per migliorare quello di cui parliamo non è affatto così scontato da identificare, ad ognuno le sue considerazioni.

"Due domande non te le fai?" Paraculaggine a parte, che regna sempre nel genere umano.... sembra scontato ma le domande uno non se fa affatto se cresce a pane e televisione, spesso le risposte vengono preconfezionate dal sistema e l'individuo finisce addirittura per non porsi più domande. Se il sistema è molto pervasivo non è così estrema come possibilità. Nulla di nuovo sotto al sole ma secondo studi recenti la mente delle nuove generazioni non produce pensieri qualitativamente migliori rispetto al passato, mentre ci sono sempre sempre più casi di deficit dell'attenzione. In pratica, e credo lo possiamo notare, la società sta regredendo a livello mentale. Parlo della massa, rimarrà comunque una fetta di più svegli e capaci che porterà avanti certi discorsi.
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Quindi praticamente stai dicendo che una persona dovrebbe assumersi i rischi che ci sono dietro i possibili grandi guadagni (perché se apri un business o inizi a investire sai quello che rischi ma non sai i ritorni che avrai) per poi aiutare altre persone che non hanno fatto nulla di tutto ciò? È un discorso difficile da comprendere per me perché, parlando proprio della mia esperienza, io nel 2016 parlai di BTC a vari amici, nessuno ha ritenuto che valesse la pena perdere tempo per studiare in modo più approfondito; qualche anno fa ho iniziato anche a investire nell'azionario classico, anche lì ne ho parlato con alcuni amici, secondo te qualcuno ha fatto qualcosa? Ovviamente no. Quindi se già hai la fortuna di avere qualcuno che ti da il là per certe cose ma decidi che uscire a fare l'aperitivo o vedere il Grande Fratello è più importante, per me va benissimo, ognuno che si gestisca la propria vita come vuole, ma assumermi i rischi per poi fare il Babbo Natale di turno anche no.

Sono totalmente in accordo con te, se io mi invento un modo intelligente per fare velocemente le pizze, non vedo il motivo di condividere il mio genio con chi invece se ne sta senza fare niente. Vedo un sacco di gente che prende (per poco) il reddito senza fare niente e pure mi piglia per il culo che io lavoro.
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Io mi recolo in questo modo: non posso "salvare tutti". Quindi ci provo, getto l'esca, se qualcuno dimostra interesse allora insisto e provo ad approfondire, altrimenti lascio perdere e torno a parlare di Lautaro o di Barbie e Ken.
Il tempo è una risorsa molto scarsa, non puoi buttarla per tutti.

Anche io da tanti anni seguo questo mantra, sin dal 2007 credo (tanti anni) quando ho sancito che la liberta non e' per tutti ma solo per chi se la sa conquistare.
E anche io dico pure che il tempo e' la risorsa piu preziosa, non trasferibile ne duplicabile. Al secondo posto l'energia.
Se potessi scegliere fra energia e bitcoin, sceglierei energia ovviamente (stoccabile).
Lo so vi rompo i c*glioni da sempre, comprendo: ma ho le mie fisse.
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I contesti sono molteplici. E' ovvio che se ti rivolgi a persone la cui massima aspirazione è fare aperitivi o andare al ristorante il Sabato sera mentre chiaccherano di finanza per darsi un tono ma poi non fanno nulla hai perso già in partenza. Ma io la vedo non solo da un punto di vista economico ma anche dal punto di vista umano.
Siamo seri: voi quante persone conoscete che si interessano di finanza, investimenti, cultura, apertura mentale verso cose nuove, etc etc? Io veramente poche, ne ho trovate sicuramente di più all'estero perché se uno si trasferisce già vuol dire che ha un qualcosa di diverso ma a livello di amici stretti stretti, per quanto gli possa volere bene e abbia più volte intrapreso certi discorsi, vedo che manca proprio l'interesse nel scavare un po' più in profondità: parli di questo e di quello, il discorso è interessante, fanno qualche domanda, gli giro qualche link, consiglio qualche libro, e poi tutto muore lì. E mi spiace, ripeto, è gente alla quale voglio un sacco di bene, si inizia ad avere figli, insomma un'età importante eppure alla fine dei conti queste cose non interessano.

Basta dare un'occhiata al patrimonio delle generazioni precedenti che in varie circostanze era di rilievo, spesso accentrato su pochi individui o utilizzato male. Parliamo di quelli che hanno ereditato immobili, attività, etc. senza muovere un dito. A titolo d'esempio, in Italia ci sono un sacco di terreni, immobili, casolari che rimangono inutilizzati perché i proprietari non sanno che farci, di certo non è una strategia furba sul lungo medio-termine. Certo da qualche anno le cose stanno cambiando... per forza, la mancata ridistribuzione della ricchezza a qualsiasi livello sociale alla fine è un boomerang un pò per tutti, ad eccezione dei più ricchi che ne sono immuni.
In casi del genere direi che è colpa al 50% dei genitori e 50% dei figli: se hai certi patrimoni dovresti pensare ad un certo tipo di educazione e percorso per i tuoi successori; al tempo stesso tu, figlio, hai veramente 0 aspirazioni nella vita? Non vuoi imparare nulla dai tuoi genitori che sono stati in grado di darti un certo stile di vita? Due domande non te le fai?

Questo che sembra un discorso un pò borderline in realtà è una delle chiavi di lettura del perché anche il ceto medio, che una volta era benestante, si ritrova oggi sempre di più circondato da degrado e indigenze mentre il ceto alto diventerà sempre più ricco, banalmente perché i ricchi cercano di fare network e collaborare molto più di quanto non facciano quelli ai "piani bassi". Il denaro non basta, è solo un mezzo per fare altre cose...
Lungi da me dire che internet risolva i problemi del mondo però in tanti casi basterebbe aprire Google, fare una ricerca un minimo approfondita, e ti può cambiare (nel tuo piccolo) la vita. Chiaro che per trovare qualcosa devi prima cercarla...

Io mi recolo in questo modo: non posso "salvare tutti". Quindi ci provo, getto l'esca, se qualcuno dimostra interesse allora insisto e provo ad approfondire, altrimenti lascio perdere e torno a parlare di Lautaro o di Barbie e Ken.
Il tempo è una risorsa molto scarsa, non puoi buttarla per tutti.
Esattamente, condivido al 100%. Ognuno ha i suoi interessi e le proprie curiosità, non è possibile imporre le proprie idee per quanto lo si faccia a fin di bene.
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Tendenzialmente non puoi occuparti più di tanto degli altri se prima tu non sei abbastanza a posto. Tuttavia, ci sono molte più persone che possono permettersi (o potevano) da un punto di vista economico di aiutare gli altri senza rischiare chissà che cosa solo che per cultura, carattere, paure, mancanza di competenze, non lo fanno. Sbagliando... perché potrebbero aprirsi possibilità interessanti.



Io mi recolo in questo modo: non posso "salvare tutti". Quindi ci provo, getto l'esca, se qualcuno dimostra interesse allora insisto e provo ad approfondire, altrimenti lascio perdere e torno a parlare di Lautaro o di Barbie e Ken.
Il tempo è una risorsa molto scarsa, non puoi buttarla per tutti.
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Quote from: Ale88
Capisco quello che dici ma mi sembrano veramente cose da persona molto più che benestante, per permettersi di poter affrontare rischi del genere a metà tra l'investimento e tra il fare del bene comune, secondo me, bisognerebbe avere almeno almeno un milione che non si sa proprio dove mettere.
Purtroppo è proprio questa la mentalità  che ci fotte. La società individualistica e consumistica ha perso il senso della comunità... a volte investire nelle relazioni porta mutui vantaggi a costo ridotto e soddisfazioni a livello personale.

Non dico che bisogna diventare i "benefattori del villaggio", perché è improbabile e costoso, dico di aprire un pò le vedute in questo senso. La famiglia moderna è identificabile come un solo individuo che nei confronti della massa ha un potere piuttosto esiguo. Lo Stato gioca facile su queste dinamiche, isola ogni individuo che tende a voler accumulare (e quindi lavorare) di più per permettersi un tenore di vita soddisfacente.

Una possibile soluzione è prima investire sulla "perdita" (eliminare il superfluo e i debiti), investimenti mirati a livello di finanza o beni per avere leve d'azione, poi investimenti a livello umano mirati che possano portare qualche ritorno (difficili da calcolare in genere ma auspicabili). Non è una strada certa, siamo in tempi di veloci cambiamenti, ma vedrete che tra non molto il ceto medio, individuo centrico, andrà sempre più in sofferenza, e accedere alla classe dei ricchi non è assolutamente detto che sia una via percorribile. Gli utenti su questo forum sono probabilmente già su una lunghezza d'onda diversa dal medioman italiota (e vale per qualsiasi altro paese)...
Quindi praticamente stai dicendo che una persona dovrebbe assumersi i rischi che ci sono dietro i possibili grandi guadagni (perché se apri un business o inizi a investire sai quello che rischi ma non sai i ritorni che avrai) per poi aiutare altre persone che non hanno fatto nulla di tutto ciò? È un discorso difficile da comprendere per me perché, parlando proprio della mia esperienza, io nel 2016 parlai di BTC a vari amici, nessuno ha ritenuto che valesse la pena perdere tempo per studiare in modo più approfondito; qualche anno fa ho iniziato anche a investire nell'azionario classico, anche lì ne ho parlato con alcuni amici, secondo te qualcuno ha fatto qualcosa? Ovviamente no. Quindi se già hai la fortuna di avere qualcuno che ti da il là per certe cose ma decidi che uscire a fare l'aperitivo o vedere il Grande Fratello è più importante, per me va benissimo, ognuno che si gestisca la propria vita come vuole, ma assumermi i rischi per poi fare il Babbo Natale di turno anche no.
I contesti sono molteplici. E' ovvio che se ti rivolgi a persone la cui massima aspirazione è fare aperitivi o andare al ristorante il Sabato sera mentre chiaccherano di finanza per darsi un tono ma poi non fanno nulla hai perso già in partenza. Ma io la vedo non solo da un punto di vista economico ma anche dal punto di vista umano.

Tendenzialmente non puoi occuparti più di tanto degli altri se prima tu non sei abbastanza a posto. Tuttavia, ci sono molte più persone che possono permettersi (o potevano) da un punto di vista economico di aiutare gli altri senza rischiare chissà che cosa solo che per cultura, carattere, paure, mancanza di competenze, non lo fanno. Sbagliando... perché potrebbero aprirsi possibilità interessanti.

Basta dare un'occhiata al patrimonio delle generazioni precedenti che in varie circostanze era di rilievo, spesso accentrato su pochi individui o utilizzato male. Parliamo di quelli che hanno ereditato immobili, attività, etc. senza muovere un dito. A titolo d'esempio, in Italia ci sono un sacco di terreni, immobili, casolari che rimangono inutilizzati perché i proprietari non sanno che farci, di certo non è una strategia furba sul lungo medio-termine. Certo da qualche anno le cose stanno cambiando... per forza, la mancata ridistribuzione della ricchezza a qualsiasi livello sociale alla fine è un boomerang un pò per tutti, ad eccezione dei più ricchi che ne sono immuni.

Questo che sembra un discorso un pò borderline in realtà è una delle chiavi di lettura del perché anche il ceto medio, che una volta era benestante, si ritrova oggi sempre di più circondato da degrado e indigenze mentre il ceto alto diventerà sempre più ricco, banalmente perché i ricchi cercano di fare network e collaborare molto più di quanto non facciano quelli ai "piani bassi". Il denaro non basta, è solo un mezzo per fare altre cose...

Ora non voglio fare assolutismi, perché è un argomento complesso, basta anche estrapolare qualcosa di sensato dal discorso.
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Quote from: Ale88
Capisco quello che dici ma mi sembrano veramente cose da persona molto più che benestante, per permettersi di poter affrontare rischi del genere a metà tra l'investimento e tra il fare del bene comune, secondo me, bisognerebbe avere almeno almeno un milione che non si sa proprio dove mettere.
Purtroppo è proprio questa la mentalità  che ci fotte. La società individualistica e consumistica ha perso il senso della comunità... a volte investire nelle relazioni porta mutui vantaggi a costo ridotto e soddisfazioni a livello personale.

Non dico che bisogna diventare i "benefattori del villaggio", perché è improbabile e costoso, dico di aprire un pò le vedute in questo senso. La famiglia moderna è identificabile come un solo individuo che nei confronti della massa ha un potere piuttosto esiguo. Lo Stato gioca facile su queste dinamiche, isola ogni individuo che tende a voler accumulare (e quindi lavorare) di più per permettersi un tenore di vita soddisfacente.

Una possibile soluzione è prima investire sulla "perdita" (eliminare il superfluo e i debiti), investimenti mirati a livello di finanza o beni per avere leve d'azione, poi investimenti a livello umano mirati che possano portare qualche ritorno (difficili da calcolare in genere ma auspicabili). Non è una strada certa, siamo in tempi di veloci cambiamenti, ma vedrete che tra non molto il ceto medio, individuo centrico, andrà sempre più in sofferenza, e accedere alla classe dei ricchi non è assolutamente detto che sia una via percorribile. Gli utenti su questo forum sono probabilmente già su una lunghezza d'onda diversa dal medioman italiota (e vale per qualsiasi altro paese)...
Quindi praticamente stai dicendo che una persona dovrebbe assumersi i rischi che ci sono dietro i possibili grandi guadagni (perché se apri un business o inizi a investire sai quello che rischi ma non sai i ritorni che avrai) per poi aiutare altre persone che non hanno fatto nulla di tutto ciò? È un discorso difficile da comprendere per me perché, parlando proprio della mia esperienza, io nel 2016 parlai di BTC a vari amici, nessuno ha ritenuto che valesse la pena perdere tempo per studiare in modo più approfondito; qualche anno fa ho iniziato anche a investire nell'azionario classico, anche lì ne ho parlato con alcuni amici, secondo te qualcuno ha fatto qualcosa? Ovviamente no. Quindi se già hai la fortuna di avere qualcuno che ti da il là per certe cose ma decidi che uscire a fare l'aperitivo o vedere il Grande Fratello è più importante, per me va benissimo, ognuno che si gestisca la propria vita come vuole, ma assumermi i rischi per poi fare il Babbo Natale di turno anche no.
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Si, sono ragionamenti ad ampio respiro, servono ad aggiustare il tiro.
La questione emerge nel momento in cui uno dispone di certe somme e tendenzialmente si tende a spendere molto nell'immobiliare. Inoltre, volendo essere un pò cinici, tutte le spese che ruotano intorno ad una famiglia tendono a indebitare e impoverire l'individuo, poi chiaramente bisogna fare i conti con la realtà pratica e i compromessi... ma come dicevo scopriremmo dinamiche molto interessanti o discutibili intorno alla questione famiglia, casa, etc.
Probabilmente alcuni errori possono essere evitati.
Chiaro, qualsiasi persona in più che hai a carico è una spesa ma non mi sembra neanche una forma troppo naturale di ragionare altrimenti, scusa se suona brutto dirlo, se i tuoi genitori avessero ragionato in quel modo tu non saresti qui a scrivere sul forum  Grin
Io e mia moglie poco più di un anno fa abbiamo adottato un cane, è una scelta finanziariamente logica? Assolutamente no dato che è solo una spesa però siamo contentissimi di potergli aver dato una seconda possibilità e ci riempie di amore, queste non sono cose che puoi valutare in termini economici secondo me.

Se ci fai caso a quasi tutti rode un pò il fatto di aver venduto a meno rispetto che ai bei tempi passati o che a parità di costo della vita con la vendita dell'immobile ci si possano fare meno cose.
Meglio che niente, ad avercela una casa pronta da abitare o vendere, quello che dico è che tendenzialmente la casa è un bene abbastanza "pesante" da gestire, la probabilità che si porti appresso spese e perdite superiori a quelle attese è molto alto!
Probabilmente meglio donare al tuo circolo più ristretto.
Ad esempio se ti interessa un settore, oltre che frequentarlo, magari decidi di dare una mano economicamente a qualcuno che ritieni affidabile per un progetto, tanto delle spese le avresti comunque sostenute per passione. Ad esempio piccoli progetti nel settore agricolo o turistico. I contesti sono numerosi ma alla fine è un modo intelligente per non starsene lì con le braccine corte a sorvegliare i propri soldi, si ridistribuisce la ricchezza ed in genere è un modo per entrare a stretto contatto con persone e costruirci qualcosa di mutuo vantaggio.

Esempio che mi è capitato di frequente... se uno ha disponibilità economiche potrebbe pensare di sistemare in un certo modo un immobile in zona frequentata da viaggiatori o turisti. Io ad esempio ho visto delle realtà che con successo sono riuscite a creare piccoli giri di turismo responsabile (quindi non quello di massa che alla fine sono meri consumatori) mentre al contempo si organizzavano piccoli eventi culturali o tematici sul posto o esterni al posto, cosa che porta a conoscere gente interessante o di valore, che a sua volta può creare relazioni interessanti. Alla fine a volte i clienti o visitatori finiscono per diventare i tuoi amici e magari ci si scambia favori Wink (anche qui poi dipende da come si impostano le cose).

Queste strategie sono interessanti da applicare ovunque, ma all'estero ancor di più... possono fare la differenza perché spesso quello che proprio manca sono gli agganci, diversificare il giro, qualcuno di cui fidarsi, etc.
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Capisco quello che dici ma mi sembrano veramente cose da persona molto più che benestante, per permettersi di poter affrontare rischi del genere a metà tra l'investimento e tra il fare del bene comune, secondo me, bisognerebbe avere almeno almeno un milione che non si sa proprio dove mettere.
Purtroppo è proprio questa la mentalità  che ci fotte. La società individualistica e consumistica ha perso il senso della comunità... a volte investire nelle relazioni porta mutui vantaggi a costo ridotto e soddisfazioni a livello personale.

Non dico che bisogna diventare i "benefattori del villaggio", perché è improbabile e costoso, dico di aprire un pò le vedute in questo senso. La famiglia moderna è identificabile come un solo individuo che nei confronti della massa ha un potere piuttosto esiguo. Lo Stato gioca facile su queste dinamiche, isola ogni individuo che tende a voler accumulare (e quindi lavorare) di più per permettersi un tenore di vita soddisfacente.

Una possibile soluzione è prima investire sulla "perdita" (eliminare il superfluo e i debiti), investimenti mirati a livello di finanza o beni per avere leve d'azione, poi investimenti a livello umano mirati che possano portare qualche ritorno (difficili da calcolare in genere ma auspicabili). Non è una strada certa, siamo in tempi di veloci cambiamenti, ma vedrete che tra non molto il ceto medio, individuo centrico, andrà sempre più in sofferenza, e accedere alla classe dei ricchi non è assolutamente detto che sia una via percorribile. Gli utenti su questo forum sono probabilmente già su una lunghezza d'onda diversa dal medioman italiota (e vale per qualsiasi altro paese)...
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bitcoin, personalmente, ti spinge a informarti
nessuno ti "vende" bitcoin, nessuno "spinge" o fa "marketing" devi cercare da solo le informazioni
chi te lo spiega, ti spiega che devi verificare da solo, ti da una porta dove entrare,come dice morpheus di matrix, ma poi TU devi entrare
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credo non sia bitcoin ma bitcoin che ci sfida a usarlo in modo giusto e di conseguenza noi cambiamo modo di pensare.
Il modo di agire e pensare cambia perché bitcoin stesso di porta a questi cambiamenti: una persona che si incuriosisce nei confronti di bitcoin è cosciente che il mondo finanziario attuale presenta grossi problemi, sia a livello globale che nel nostro piccolo orticello personale. Questa curiosità porta a farsi altre domande ed è lì che si apre un mondo, poi sta a noi capire se abbiamo voglia di sbatterci per analizzare come viviamo e giudicare se lo stiamo facendo nella forma corretta o no perché, non dimentichiamo, per orgoglio o per presunzione c'è gente che preferisce rovinarsi piuttosto che ammettere di aver sbagliato. Personalmente sia bitcoin che questo forum mi hanno cambiato la vita a 180 gradi, ho iniziato a leggere cose che prima manco mi immaginavo e quelle informazioni sono un vero e proprio tesoro. Come sempre c'è la delusione per essere arrivato tardi ma almeno ci sono e mi piace l'idea che un giorno potrò trasmettere questo piccolo sapere ai miei figli mi riempie di soddisfazione perché sicuramente potrà facilitargli la vita. Sembra assurdo dire che alla fine una delle mie crescite personali più grandi sia dovuta ad una moneta digitale e ad un forum online, quindi alla fine niente che si possa realmente toccare con mano però alla fine tutto ciò lo rende ancora più affascinante. Satoshi ha fatto molto più di quanto abbia mai immaginato.

Esatto, a me personalmente ha fatto aprire gli occhi su molte cose e grazie a voi nel forum ho imparato tantissime cose nuove anche che non riguardano le cryptovalute, come ad esempio quando parlate di azioni ed ETF e queste robe qua. Quindi si ti do ragione, alla fine dipende dalla persona curiosa.
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credo non sia bitcoin ma bitcoin che ci sfida a usarlo in modo giusto e di conseguenza noi cambiamo modo di pensare.
Il modo di agire e pensare cambia perché bitcoin stesso di porta a questi cambiamenti: una persona che si incuriosisce nei confronti di bitcoin è cosciente che il mondo finanziario attuale presenta grossi problemi, sia a livello globale che nel nostro piccolo orticello personale. Questa curiosità porta a farsi altre domande ed è lì che si apre un mondo, poi sta a noi capire se abbiamo voglia di sbatterci per analizzare come viviamo e giudicare se lo stiamo facendo nella forma corretta o no perché, non dimentichiamo, per orgoglio o per presunzione c'è gente che preferisce rovinarsi piuttosto che ammettere di aver sbagliato. Personalmente sia bitcoin che questo forum mi hanno cambiato la vita a 180 gradi, ho iniziato a leggere cose che prima manco mi immaginavo e quelle informazioni sono un vero e proprio tesoro. Come sempre c'è la delusione per essere arrivato tardi ma almeno ci sono e mi piace l'idea che un giorno potrò trasmettere questo piccolo sapere ai miei figli mi riempie di soddisfazione perché sicuramente potrà facilitargli la vita. Sembra assurdo dire che alla fine una delle mie crescite personali più grandi sia dovuta ad una moneta digitale e ad un forum online, quindi alla fine niente che si possa realmente toccare con mano però alla fine tutto ciò lo rende ancora più affascinante. Satoshi ha fatto molto più di quanto abbia mai immaginato.
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Scusami tanto ma devo dissentire, non è bitcoin che ti fa allontare dal sembrare un limone da spremere ma la tua attitudine acquisita grazie a bitcoin: il fatto di non doversi fidare, il fatto di non avere chi gestisce in modo fraudolento il denaro e la sua emissione. Questo basta eccome.

In effetti da quando bazzico in questo forum molti modi di fare che avevo (sbagliati) li ho totalmente abbandonati e non mi muovo in quel modo sbagliato e pericoloso. Nel contempo ho acquisito modi di agire e di pensare diversi, forse paranoici ma che alla fine mi salvano le chiappette. Ho imparato tante cose come glacier protocol di @bitbollo e non fidarmi di nessuno grazie a @fillippone, credo non sia bitcoin ma bitcoin che ci sfida a usarlo in modo giusto e di conseguenza noi cambiamo modo di pensare.
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The hacker spirit breaks any spell
Ci sono molte situazioni diverse e ci sono molti casi
Potremmo stare bene in Italia se ci fosse un minimo di buon senso
Sele cose fossero fatte con un criterio

Io vedo la Svizzera,i teutonici cugini sono precisi ma non ingessati
Possono farti il favore di chiudere un occhio per sveltire ma il check è solo posticipato
Sono pragmatici, zero
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Io non sono in grado di concepire una vita da nomade per me stesso, o comunque senza una "casa" che per me definisca proprio il concetto della famosa "casa dolce casa". Possediamo ad esempio alcune sculture, un paio sono pannelli piuttosto grandicelli e pesanti, alcune in bronzo non voluminose ma comunque neppure grandi come una pentola a pressione. E ho fatto solo un esempio tra vari. Mi piacciono molto i tappeti, tanto per dire. Delle auto ho già accennato qualcosa, peggio ancora. Spostarsi ciclicamente per me sarebbe infattibile, come potrei gestire ad esempio le sculture piccole e non? Spostando tutto ogni volta e trovando una casa adatta? Da suicidio, oltretutto il trasporto è problematico, costoso e rischioso, lo posso garantire. Io non farò mai una vita da nomade perchè non mi piace per nulla. Mi piace sapere che quando apro un uscio, e solo quello al mondo, sono a casa e ci sono le mie cose e le mie passioni.
Condivido in toto. Io ho passato il periodo tra i 20 ed i 28 anni fuori casa per circa 6 o più mesi all'anno e per quanto sia bello viaggiare forse è ancora più bello tornare a casa e avere un posto che conosci, la tua stanza, il tuo letto, i tuoi ricordi... Se fai la vita da nomade bisogna scordarsi di possedere qualsiasi cosa al di fuori di un po' di vestiti, un computer, smartphone e basta, quello è. Mica ci si può spostare con soprammobili, televisori, libri, pentole etc ogni volta, è assurdo.

Infatti chi parla senza sapere come funziona parla semplicemente a vanvera: ci sono centomila situazioni e non puoi appiccicare il tuo modo di pensare a contesti e situazioni che sono totalmente diverse. Poi se hai bambini, cambia tutto assolutamente e non puoi fare agevolmente il giovane nomade, diventa complicato anche a causa delle esigenze dei bambini. Il minore va tutelato sempre ricordiamocelo.
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not your keys not your coins
Bitcoin probabilmente, per chi come noi ha capito e ha capito in tempo, si tradurrà nella semplice e importantissima capacità di allontanarsi dal bestiame. Vivere la propria vita in pace, senza rompiscatole, allontanando da sè il più possibile i rischi e senza difficoltà economiche. Per pascolare il bestiame ci saranno sempre i politici, lascio a loro con gioia il mestiere del pastore.

Scusami tanto ma devo dissentire, non è bitcoin che ti fa allontare dal sembrare un limone da spremere ma la tua attitudine acquisita grazie a bitcoin: il fatto di non doversi fidare, il fatto di non avere chi gestisce in modo fraudolento il denaro e la sua emissione. Questo basta eccome.
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