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Topic: [SOGNANDO] Vivere senza lavorare grazie alle cripto, dove andreste? - page 14. (Read 5198 times)

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Che poi a quanto leggo sui giornali la qualità degli immobili non è così elevata. Per non contare homeless e gente che defeca in strada, neanche fossimo in Shantaram. Ah, dimenticavo la depenalizzazione di tutto quello che è sotto i 999 dollari, con annessi raid (come avevi raccontato tu..)
Ma siamo proprio sicuri che sia questo il sistema al quale tendiamo?



Chiunque abbia visitato o peggio vissuto nell'area di San Francisco non può che confermare. Come dicono in USA, SF è "la più cara città del terzo mondo".
Ho visto cose nel Tenderloin che Calcutta in confronto sembra San Gimignano.
E la cosa assurda è che, a poche centinaia di metri da questo girone infernale ci sono le case più care del mondo e le sedi di Coinbase e Twitter.
Che se avessi i miliardi che ha quella gente l'ultima cosa che vorrei fare è vivere accanto ad una bidonville di fulminati da Fentanyl del genere.
Viaggiare e vivere all'estero serve anche a questo, a capire e conoscere posti, per quanto schifosi, che penseresti esistessero solo nei film.
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io gli USA non ci andrei manco se mi pagano 2000k all'anno
proprio e' un paese che e' agli antipodi di come penso io il mondo il lavoro e le persone
sopratutto gli ammeriCANI mi stanno proprio super antipatici, proprio non li sopporto
gli unici ammericani con cui posso parlare sono gli intellettuali, quasi tutti importati
È un ottimo paese per lavorare secondo me, quello sì. Vivrei qui a vita e crescerei dei figli secondo la cultura americana? Assolutamente no. Magari faccio un discorso da approfittatore ma punto a fare soldi e poi togliere il disturbo, semplicemente così come fanno tanti altri.
forse
non mi piace manco da quel punto di vista, della cultura del lavoro spinta al massimo
forse si, hai ragione tu.. per lavorare 3-4 anni e poi andare a fanculo si potrebbe aver senso
ma mi asterrei, c sono delle multinazionali per cui non lavorerei mai.. manco strapagato
Il fatto positivo è che noi abbiamo una cultura europea che non è puramente improntata al puro capitalismo e consumismo sfrenato, a differenza dell'americano medio che nasce e muore in quel contesto. Questo è un enorme punto a nostro favore perché sappiamo che la vita è anche fatta da cose semplice come un buon pasto, una gita al lago, una serata in compagnia, insomma c'è altro oltre a "ho preso il bonus mensile". Farsi in culo per qualche anno non è facile, ma quando parlo con qualche amico in Italia e in qualche modo viene fuori che prendono 1.200 euro al mese e si considerano fortunati beh, a ognuno il suo, ci mancherebbe, ma sicuramente anche facendo un mazzo tanto per i prossimi 15 anni al massimo arriverà a 1.500 euro perché così  (non) funzionano le cose. Io sono sempre dell'idea che un periodo all'estero sia sempre un'esperienza che in qualche modo ti apre a nuovi punti di vista, sia positivi che negativi, rifiutare a prescindere perché "non mi piace quella gente" è sbagliato. Personalissima opinione ovviamente, nulla contro babo, ci tengo a specificarlo.

Sono d’ accordissimo con te. Certa gente ha un’idea preconcetta tra l’altro dell’estero, di quello che non conosce,  che poi porta ad estremizzazioni, sia in un senso positivo che, soprattutto negativo. Come anche inferire caratteristiche di tutta una popolazione partendo dalla singola persona conosciuta.
Insomma, secondo me tra l’altro, uscire dalla propria comfort zone non fa che bene.
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io gli USA non ci andrei manco se mi pagano 2000k all'anno
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gli unici ammericani con cui posso parlare sono gli intellettuali, quasi tutti importati
È un ottimo paese per lavorare secondo me, quello sì. Vivrei qui a vita e crescerei dei figli secondo la cultura americana? Assolutamente no. Magari faccio un discorso da approfittatore ma punto a fare soldi e poi togliere il disturbo, semplicemente così come fanno tanti altri.
forse
non mi piace manco da quel punto di vista, della cultura del lavoro spinta al massimo
forse si, hai ragione tu.. per lavorare 3-4 anni e poi andare a fanculo si potrebbe aver senso
ma mi asterrei, c sono delle multinazionali per cui non lavorerei mai.. manco strapagato
Il fatto positivo è che noi abbiamo una cultura europea che non è puramente improntata al puro capitalismo e consumismo sfrenato, a differenza dell'americano medio che nasce e muore in quel contesto. Questo è un enorme punto a nostro favore perché sappiamo che la vita è anche fatta da cose semplice come un buon pasto, una gita al lago, una serata in compagnia, insomma c'è altro oltre a "ho preso il bonus mensile". Farsi in culo per qualche anno non è facile, ma quando parlo con qualche amico in Italia e in qualche modo viene fuori che prendono 1.200 euro al mese e si considerano fortunati beh, a ognuno il suo, ci mancherebbe, ma sicuramente anche facendo un mazzo tanto per i prossimi 15 anni al massimo arriverà a 1.500 euro perché così  (non) funzionano le cose. Io sono sempre dell'idea che un periodo all'estero sia sempre un'esperienza che in qualche modo ti apre a nuovi punti di vista, sia positivi che negativi, rifiutare a prescindere perché "non mi piace quella gente" è sbagliato. Personalissima opinione ovviamente, nulla contro babo, ci tengo a specificarlo.
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io gli USA non ci andrei manco se mi pagano 2000k all'anno
proprio e' un paese che e' agli antipodi di come penso io il mondo il lavoro e le persone
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gli unici ammericani con cui posso parlare sono gli intellettuali, quasi tutti importati
È un ottimo paese per lavorare secondo me, quello sì. Vivrei qui a vita e crescerei dei figli secondo la cultura americana? Assolutamente no. Magari faccio un discorso da approfittatore ma punto a fare soldi e poi togliere il disturbo, semplicemente così come fanno tanti altri.


forse
non mi piace manco da quel punto di vista, della cultura del lavoro spinta al massimo
forse si, hai ragione tu.. per lavorare 3-4 anni e poi andare a fanculo si potrebbe aver senso
ma mi asterrei, c sono delle multinazionali per cui non lavorerei mai.. manco strapagato
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Secondo me negli USA (scusami, nella bay area) l'ambito immobiliare è stato drogato all'inverosimile: non tutti sono ingegneri informatici, esistono anche le colf, la manovalanza non qualificata, ecc... e per loro ovviamente è un problema non potersi permettere nemmeno un posto letto in una stanza condivisa, e anche per gli ingegneri stessi che guadagnano i 100-200k annui, praticamente tutto l'aumento che otterrebbero lo vanno a rigirare sugli immobili, della serie: lavoro di più (perché a quei livelli le 40 ore non esistono) per dare soldi a uno speculatore.
Il mercato immobiliare americano per me è già fuori controllo dall'inizio della pandemia per svariate ragioni: gente che ha capito che non aveva bisogno di stare nel posto X e quindi si riversa in massa in altri posti, disponibilità ridotta del legname, inflazione e quindi prezzi che aumentano, gente indebitata che ha dovuto vendere a grandi compagnie che quindi costruiscono case super care, incremento di persone che si sono stufate degli appartamenti... Senza contare che poi la cultura americana ti porta sempre a volere quel qualcosa in più, macchina più potente, casa più grande, stipendio più alto, e così via.

Che poi a quanto leggo sui giornali la qualità degli immobili non è così elevata. Per non contare homeless e gente che defeca in strada, neanche fossimo in Shantaram. Ah, dimenticavo la depenalizzazione di tutto quello che è sotto i 999 dollari, con annessi raid (come avevi raccontato tu..)
Ma siamo proprio sicuri che sia questo il sistema al quale tendiamo?
La maggior parte delle case costruite negli anni '60-'70 sono terribili, continuano semplicemente a sistemarle perché tanto le affittano lo stesso e non gli importa nulla, e tanti americani hanno standard abbastanza bassi, noi italiani siamo più schizzinosi: io quando cercavo casa in affitto escludevo immediatamente tutte quelle che avevano la moquette, non importava il costo, la posizione, quello che volete, mi spiace ma io non posso vivere in una casa senza un pavimento o parquet. Lo stesso dicasi per il livello di pulizia, noi siamo molto più fissati.

Infine c'è il discorso materiali che ha anche a che fare con la sismicità di certe zone, quindi qui in California il cemento o la muratura si utilizza solamente per le fondamenta e il piano terra di solito in base al numero di piani, poi il resto é tutto legno, pannelli di compensato, cartongesso... Tiri un pugno al muro e lo sfondi insomma.

io gli USA non ci andrei manco se mi pagano 2000k all'anno
proprio e' un paese che e' agli antipodi di come penso io il mondo il lavoro e le persone
sopratutto gli ammeriCANI mi stanno proprio super antipatici, proprio non li sopporto
gli unici ammericani con cui posso parlare sono gli intellettuali, quasi tutti importati
È un ottimo paese per lavorare secondo me, quello sì. Vivrei qui a vita e crescerei dei figli secondo la cultura americana? Assolutamente no. Magari faccio un discorso da approfittatore ma punto a fare soldi e poi togliere il disturbo, semplicemente così come fanno tanti altri.

Ma inciderebbe così tanto il costo della benzina ? voglio dire, se anche la dovessi pagare il doppio rispetto ai 2€/l attuali, dovrei davvero stare attento a quanta ne consumo? il thread vorrebbe che mi "ritirassi" a vita privata, mica che iniziassi a fare il taxista! quanta benzina dovrei consumare al mese perché diventi un fattore di attenzione avendo una base di 7 M€ ?
Io non ci penserei troppo, o comunque sarebbe uno tra gli elementi di bassa attenzione.
Pure io mi stavo chiedendo perché mai si dovrebbe guidare così tanto tutto il tempo  Grin
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Ma inciderebbe così tanto il costo della benzina ? voglio dire, se anche la dovessi pagare il doppio rispetto ai 2€/l attuali, dovrei davvero stare attento a quanta ne consumo? il thread vorrebbe che mi "ritirassi" a vita privata, mica che iniziassi a fare il taxista! quanta benzina dovrei consumare al mese perché diventi un fattore di attenzione avendo una base di 7 M€ ?
Io non ci penserei troppo, o comunque sarebbe uno tra gli elementi di bassa attenzione.

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Insisto su un punto:

Si, il costo della benzina influisce, imho... che si tenda a vivere uno stile di vita economico o meno.

[…..]

Secondo me si dovrebbe magari fare un altro thread intitolato "vita da miliardari, dove andare?", allora li si che non ha più senso considerare nessun costo  Grin

Ecco, forse adesso comprendo meglio dove stia tutta questa differenza nel pesare il costo della benzina da parte di alcuni rispetto ad altri… in pratica dipende da quanto il sognatore in questione sogni più o meno in grande 🙂.
Tanto legittimo quanto ovvio, ma…
Personalmente io avevo colto che il budget iniziale del sognatore si aggirasse sui 7 milioni di $. Lo avevo dedotto da quel messaggio di prova123 che faceva l’esempio del suo conoscente che appunto con 7 mln bla bla… da dove poi era nato questo thread.
Quindi mi ero settato su questa cifra. E io, personalissimo pensiero, con 7 mln alla benzina non ci guarderei.

Pero tu Alex forse avevi già scontato che si trattasse di queste cifre, dal momento che suggerisci un thread x miliardari - legittimo eh, i soldi son soldi 👍🏻 Volevo comunque esser sicuro che tutti sognassero più o meno con le stesse cifre 🙂, sennò andiamo inevitabilmente in direzioni diverse a prescindere dai diversi punti di vista.


Ma io dico, anche il milionario con 7 mln di USD... non penso avrà piacere a sgasare tutti i giorni pagando una fortuna i pieni. E' chiaro che si può vederla dentro la logica del "non ci penso", ma a mio avviso diventa poi la direzione per un futuro artificialmente più difficile (anche per i propri figli e nipoti, eh).

Non sto dicendo ne di vivere da monaco ne di sperperare, semplicemente se sul lungo termine ho un risparmio costante, diciamo del 3-4-5% al mese (questo considerando solo il puro costo trasporti, poi se si volessero mettere dentro gli alimenti, ecc... la percentuale sale)... a fine di ogni anno sentirò abbastanza bene la differenza facendo le stesse cose che facevo prima, non privandomi di nulla.

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Insisto su un punto:

Si, il costo della benzina influisce, imho... che si tenda a vivere uno stile di vita economico o meno.

[…..]

Secondo me si dovrebbe magari fare un altro thread intitolato "vita da miliardari, dove andare?", allora li si che non ha più senso considerare nessun costo  Grin

Ecco, forse adesso comprendo meglio dove stia tutta questa differenza nel pesare il costo della benzina da parte di alcuni rispetto ad altri… in pratica dipende da quanto il sognatore in questione sogni più o meno in grande 🙂.
Tanto legittimo quanto ovvio, ma…
Personalmente io avevo colto che il budget iniziale del sognatore si aggirasse sui 7 milioni di $. Lo avevo dedotto da quel messaggio di prova123 che faceva l’esempio del suo conoscente che appunto con 7 mln bla bla… da dove poi era nato questo thread.
Quindi mi ero settato su questa cifra. E io, personalissimo pensiero, con 7 mln alla benzina non ci guarderei.

Pero tu Alex forse avevi già scontato che si trattasse di queste cifre, dal momento che suggerisci un thread x miliardari - legittimo eh, i soldi son soldi 👍🏻 Volevo comunque esser sicuro che tutti sognassero più o meno con le stesse cifre 🙂, sennò andiamo inevitabilmente in direzioni diverse a prescindere dai diversi punti di vista.
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Insisto su un punto:

Si, il costo della benzina influisce, imho... che si tenda a vivere uno stile di vita economico o meno.

Ribadendo il fatto che ricade direttamente sul costo dei trasporti di tutti i beni, ma in ottica di lungo termine è un costo che più viene abbattuto più beneficia i risparmi e gli interessi


Ovvio che ciò non vuol dire andare in Venezuela dove almeno tempo fa era quasi gratis, ma si hanno ben altri problemi.

Allo stesso tempo se per es. passo da un costo della benzina di 2€ a 1.2€ al litro, quegli 0,8 risparmiati li vado a dedicare ad altro se non al risparmio stesso per generare ulteriori interessi.


Questo in uno stile di vita orientato al risparmio significa sicuramente agevolare il poter mettere da parte qualcosa, mentre anche in uno stile di vita più costoso, potrebbe essere la differenza tra guidare una macchina o potersi permettere l'autista, ecc...

Secondo me si dovrebbe magari fare un altro thread intitolato "vita da miliardari, dove andare?", allora li si che non ha più senso considerare nessun costo  Grin
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io gli USA non ci andrei manco se mi pagano 2000k all'anno
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sopratutto gli ammeriCANI mi stanno proprio super antipatici, proprio non li sopporto
gli unici ammericani con cui posso parlare sono gli intellettuali, quasi tutti importati

Per 2 milioni di euro all'anno potrei trasferirmi in Repubblica Centrafricana, altroché. Poi dopo un paio d'anni si vede, Babo.
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Secondo me negli USA (scusami, nella bay area) l'ambito immobiliare è stato drogato all'inverosimile: non tutti sono ingegneri informatici, esistono anche le colf, la manovalanza non qualificata, ecc... e per loro ovviamente è un problema non potersi permettere nemmeno un posto letto in una stanza condivisa, e anche per gli ingegneri stessi che guadagnano i 100-200k annui, praticamente tutto l'aumento che otterrebbero lo vanno a rigirare sugli immobili, della serie: lavoro di più (perché a quei livelli le 40 ore non esistono) per dare soldi a uno speculatore.


Che poi a quanto leggo sui giornali la qualità degli immobili non è così elevata. Per non contare homeless e gente che defeca in strada, neanche fossimo in Shantaram. Ah, dimenticavo la depenalizzazione di tutto quello che è sotto i 999 dollari, con annessi raid (come avevi raccontato tu..)
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Per me sarebbe come dire "non vado lì perché la pizza margherita costa più di 6 euro. I soldi non vanno sbattuti via però preoccuparsi principalmente di cose così piccole mi sembra controproducente. Piuttosto mi focalizzerei sui costi delle case, dei servizi medici, delle scuole private, insomma quelle cose dove partono i 50k-100k euro di spesa così come niente.

Sfondi una porta aperta.
Sento spessissimo fare ad esempio questi ragionamenti per gli USA ( sai quanto costa una casa nella Bay Area? Sai quante tasse ci sono sopra?) però poi sempre ci si dimentica perché ci sono quei prezzi: perché gli stipendi permettono una determinata pressione sulla domanda.
Poi certo, è sempre una vita in controsterzo, se perdi un attimo il controllo sono dolori, ma questo è altro discorso.

Secondo me negli USA (scusami, nella bay area) l'ambito immobiliare è stato drogato all'inverosimile: non tutti sono ingegneri informatici, esistono anche le colf, la manovalanza non qualificata, ecc... e per loro ovviamente è un problema non potersi permettere nemmeno un posto letto in una stanza condivisa, e anche per gli ingegneri stessi che guadagnano i 100-200k annui, praticamente tutto l'aumento che otterrebbero lo vanno a rigirare sugli immobili, della serie: lavoro di più (perché a quei livelli le 40 ore non esistono) per dare soldi a uno speculatore.

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a prescindere dal paese io vorrei andare via dalle citta e stare vicino a una spiaggia bellissima,incontaminata certo un minimo di stabilita economica e politica del posto sarebbe piu rassicurante
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Per me sarebbe come dire "non vado lì perché la pizza margherita costa più di 6 euro. I soldi non vanno sbattuti via però preoccuparsi principalmente di cose così piccole mi sembra controproducente. Piuttosto mi focalizzerei sui costi delle case, dei servizi medici, delle scuole private, insomma quelle cose dove partono i 50k-100k euro di spesa così come niente.

Sfondi una porta aperta.
Sento spessissimo fare ad esempio questi ragionamenti per gli USA ( sai quanto costa una casa nella Bay Area? Sai quante tasse ci sono sopra?) però poi sempre ci si dimentica perché ci sono quei prezzi: perché gli stipendi permettono una determinata pressione sulla domanda.
Poi certo, è sempre una vita in controsterzo, se perdi un attimo il controllo sono dolori, ma questo è altro discorso.
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sarebbe lo stesso andando in portogallo o in thailandia
non e' che cambia molto
qualsiasi posto diverso dal tuo stato natio sono diversi per cultura,cibo,etc

non lo vedo cosi grave, ma poi e' una cosa personale
No dai babo, non possiamo paragonare un paese del sud Europa con uno asiatico o africano: Italia, Spagna e Portogallo sono estremante simili, ho vissuto in Spagna e non ho avuto nessuno shock culturale, non fosse stato per la lingua e il cibo un po' diverso ci mancava poco che manco mi accorgevo di stare all'estero.

Non dimentichiamo un altro aspetto importante di quando si decide andare all'estero: la religione. Come sempre è personale, a me onestamente non importa andare a messa, quindi andare in un paese con una religione che praticamente direttamente o indirettamente decide il tuo stile di vita mmm non sarebbe accettabile per me.

io in tunisia non riuscirei mai a integrarmi, e sono uno di quelli che tifa per andare fuori dalla zona euro (unico vero modo per risparmiare a mio avviso, poi la prima cosa da vedere è il costo della benzina in un paese che abbia senso).

con il portogallo non ci vedo questa gran differenza considerando che la benzina costa di più che in italia
Alex, se stiamo parlando di vivere di rendita e dobbiamo preoccuparci del prezzo della benzina allora forse abbiamo sbagliato qualche calcolo Grin

Per me sarebbe come dire "non vado lì perché la pizza margherita costa più di 6 euro. I soldi non vanno sbattuti via però preoccuparsi principalmente di cose così piccole mi sembra controproducente. Piuttosto mi focalizzerei sui costi delle case, dei servizi medici, delle scuole private, insomma quelle cose dove partono i 50k-100k euro di spesa così come niente.
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sarebbe lo stesso andando in portogallo o in thailandia
non e' che cambia molto
qualsiasi posto diverso dal tuo stato natio sono diversi per cultura,cibo,etc

non lo vedo cosi grave, ma poi e' una cosa personale

io in tunisia non riuscirei mai a integrarmi, e sono uno di quelli che tifa per andare fuori dalla zona euro (unico vero modo per risparmiare a mio avviso, poi la prima cosa da vedere è il costo della benzina in un paese che abbia senso).

con il portogallo non ci vedo questa gran differenza considerando che la benzina costa di più che in italia
Beh insomma, per un europeo (soprattutto un italiano) azzarderei sia più vicino il Portogallo che la Tunisia (più vicino culturalmente, usi e costumi, cibo…), poi oh de gustibus.

Comunque il discorso del caro benzina… che è già emerso più volte in questo thread - io non lo comprendo, se mi scelgo un Paese dove condurrei una vita come minimo da benestante (anche se il titolo del thread a me suggerisce ben più che da benestante), perché mai devo soffermarmi sul prezzo della benzina del Paese X per capire se fa per me? A meno che in detto Paese la benzina costi 3 volte tanto rispetto ad un altro, e decida di macinare chilometri e chilometri tutti i giorni tipo rappresentante di anelli x doccia (si rascal, ti leggo 😎)… Comunque oh parere personale, ognuno di noi è diverso.

Alla fine io preferirei restare in Italia, ma se scegliessi un altro Paese il Portogallo sarebbe sicuramente tra i primi 3 della lista. La Tunisia invece non la conosco, ma a pelle…  al momento sta proprio fuori dalla lista.
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non lo vedo cosi grave, ma poi e' una cosa personale

io in tunisia non riuscirei mai a integrarmi, e sono uno di quelli che tifa per andare fuori dalla zona euro (unico vero modo per risparmiare a mio avviso, poi la prima cosa da vedere è il costo della benzina in un paese che abbia senso).

con il portogallo non ci vedo questa gran differenza considerando che la benzina costa di più che in italia
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qualsiasi posto diverso dal tuo stato natio sono diversi per cultura,cibo,etc

non lo vedo cosi grave, ma poi e' una cosa personale
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Tutto.
Sta salendo tutto, e chiaramente le imprese riversano sui consumatori gli aumenti delle materie prime, dell’energia e della logistica. In più ci marciano, ovviamente.
Devo però dire che l’aumento é marcato.
Di certo poi l’euro debole non aiuta.
e aumentato il pane,la farina,il grano,il mais,l'olio di girasole,il gas,il ferro un po tutto insomma,invece a me piace il dollaro forte sul euro,tornando al discorso del topic scegliere un paese extra europeo con dollaro come moneta o con una propria valuta nazionale?
Beh ragazzi non pensiate che la situazione sia diversa negli altri paesi: pure qui negli USA è aumentato tutto, anche alimenti basici dal latte alla pasta, perfino la Coca Cola ha avuto un aumento importante. Oltre ovviamente alla benzina. Con la crisi dei chip poi c'è gente che vende auto usate ad un prezzo maggiore del nuovo per il solo fatto di averle già pronte all'uso.

La situazione è disastrosa ovunque, quando si dipende da altri il problema è generale.
La Tunisia sembra al momento un posto "economicamente" parlando adatto al "risparmio"
Conosco diversi Tunisini che con uno stipendio base qui in Italia stanno costruendo belle attività li.
Il cambio attualmente è molto forte.
Diversi italiani in pensione per evitare di pagare le tasse si trasferiscono li..
Con tutto il rispetto per la Tunisia, non ci andrei neanche se mi pagassero loro uno stipendio mensile per vivere lì. Oltre al puro e semplice discorso tasse avete pensato anche all'integrazione? Sareste capaci di sentirvi integrati e abituarsi agli usi e costumi di un paese come la Tunisia? Io no.
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