Se qualcuno che se ne intende potesse chiarire ...
Io avevo letto che il numero di casi si riferisse all'insieme dei casi del gruppo al quale era stato somministrato il vaccino, sommato al numero dei casi nel gruppo placebo.
Solo che così risulta un tasso di infezione davvero basso.
Se anche fossero tutti nel gruppo di controllo, 100 infettati su 22,000 significherebbe 4,500 su un milione. Ma dove vivevano questi? Al Polo Nord?
Se anche fossero tutti nel gruppo di degli infettati, 100 infettati , significa che gli infettati nel gruppo placebo sono 1,000. 1,100 casi attivi su 44,000 significherebbe 25,000 su un milione. Lo stesso numero degli Stati Uniti...allora che vaccino è?
Ho bisogno di una spiegazione...
sono studi che contano un tot di casi conclamati prima di tirar fuori le statistiche (event driven, sono molto comuni ad esempio negli studi di ictus o altri eventi "particolari").
Hai 100 pazienti, dopo 10 casi di covid si verifica chi ha il placebo e chi ha il vaccino.
non sono stati infettati volontariamente ma semplicemente ad alcuni hanno dato il placebo ad altri la sostanza attiva.
OMS aveva previsto 50% di efficacia per garantire una certa validità, ma da questi dati siamo sensibilmente oltre.
e non sembra che ci siano i problemi di risposta anticorpale visti con Moderna.
Questi studi sono svolti di solito su piu nazioni/città. Anzi hanno ottenuto il risultato prima di quanto previsto.
si è corretto, nel 90% dei casi da manifestazioni simil influenzali / o niente.
Ma infetta praticamente chiunque, con una rapidità e facilità che non si era mai visto nulla di simile. (tanto per dare un'idea all'attuale tasso di infezione ci staremmo un paio di annetti per beccarlo tutti quanti, almeno qui in Italia).
La stima attuale di decessi è tra il 2 e il 12% sul totale di contagiati.
Praticamente è come se rinunciassimo a 1-5 milioni di nostri connazionali nel giro di qualche anno (senza parlare del costo per se dovuto all'intasamento dell'intero sistema sanitario).
Ed è proprio questo il problema.
Questa percentuale di decessi, in alcune fasce d'età o con comorbidità, arriva anche al 20-30%.
Avere un vaccino efficace permette di bloccare il contagio (effetto immunità di gregge) e proteggere quella popolazione che con una buona immunità acquisita riuscirebbe ad affrontare ad armi pari la battaglia con il virus.
E' altamente improbabile (inutile) studiare e verificare l'efficacia di un vaccino esclusivamente in soggetti a rischio ....
capisco che alla base di questa strategia c'è l'aspettativa che il 10% su cui il vaccino non è efficace sia protetto
indirettamente dal restante 90% che, essendo immunizzato dal vaccino, non può fare da serbatoio del virus, e quindi riduce di un ordine di grandezza lo spazio di ricerca del virus, e quindi la probabilità di estensione del contagio.
Ok ci sta, ma... c'è un ma: questo presuppone comunque che quel 90% sia effettivamente vaccinato, e considerando la scarsa propensione della popolazione a vaccinarsi, per non parlare delle teorie demenziali dei no-vax, mi chiedo se non si renderà necessario renderlo obbligatorio. E se così fosse, salterebbero subito fuori i soliti complottisti, negazionisti, relativisti ecc. pronti a sollevarsi e a gridare all'attacco alle libertà personali...
potrebbe essere che sia reso obbligatorio per certe fasce di età o professioni.
che sulla terra ci siano gli stupidi, purtroppo, è un dato di fatto, possiamo solo prenderne atto...