Ricordo, per chi non l'avesse ancora fatto, che è fondamentale votare a favore, in quanto è necessario raggiungere il quorum del 50% del controvalore complessivo posseduto da tutti i partecipanti, e non votare equivale a votare contro.
Non ci sono motivi per non approvare questo piano di distribuzione, che permetterà di spartire tutti gli asset (sia fiat che crypto) detenuti dal trustee fra tutti i creditori, in proporzione al proprio claim.
Quindi mi raccomando: votate YES!
Ci saranno delle ragioni per non votare questo accordo? La possibilità di averne uno migliore in futuro?
Mi pare ragionevole approvarlo, mi chiedevo se fosse così "insensata" la posizione opposta.
ma che fai, mi remi contro? Da te una pugnalata del genere, a 2 giorni dalla scadenza, non me la sarei mai aspettata!
scherzo ovviamente
Le domande sono sempre lecite, ma per rispondere bisogna tornare indietro di 7 anni e ricordare che quando l'exchange fu messo in liquidazione, ai creditori fu attribuito un claim calcolato in base al valore che aveva bitcoin all'epoca (50.058,12 yen, che oggi corrispondono alla bellezza di 387,05 euro l'uno).
Col passare degli anni e al crescere delle quotazioni di bitcoin, ci si rese conto che questo avrebbe penalizzato eccessivamente i creditori, e che il liquidatore, anche dopo aver ripagato tutti in base al controvalore attribuito in quel modo, si sarebbe trovato con degli asset in eccedenza per un ammontare complessivo di miliardi (non di yen, ma di dollari), e la cosa paradossale è che ci sarebbe stato il rischio che finissero nelle tasche di Karpeles, ovvero il primo responsabile del fallimento e dei danni subiti dagli utenti dell'exchange!
È per questo che un gruppo di creditori cominciò ad elaborare un piano di distribuzione alternativo alla dichiarazione di fallimento e conseguente liquidazione degli asset, che è appunto il Rehabilitation plan oggetto della votazione.
Nonostante il documento sia articolato in oltre 200 pagine di dettagli sui meccanismi per la valorizzazione dei claim detenuti in crypto, su vari step per la redistribuzione, con tanto di allegati con accordi legali fra i principali gruppi di creditori, ecc., l'idea alla base è piuttosto semplice: ogni creditore riceverebbe un ammontare in fiat e/o coin in proporzione al proprio claim, attingendo alle attività detenute dal debitore. In pratica se la somma di tutti i claim vale 1000 e io ne ho 1, riceverò 1/1000 di quanto detenuto complessivamente dal trustee, includendo la liquidità in fiat e le coin rimaste, che all'ultimo bilancio presentato risultavano pari a circa 140.000 BTC e altrettanti BCH.
Quindi per tornare alla tua domanda, si può pensare a un accordo migliore dal punto di vista dei creditori? Onestamente a me pare di no: mi sembra che quello proposto sia il più equo e ragionevole che si potesse ipotizzare, considerando anche che se la proposta fosse bocciata, si tornerebbe alla procedura fallimentare e alla ridicola valorizzazione di bitcoin stabilita all'epoca, per cui non vedo chi possa beneficiare da un voto contrario, a parte Karpeles ovviamente.