Paolo, continui paragonare mele e pere.
In Europa abbiano decine di prodotti. Se avessi fatto una ricerca più completa avresti trovato anche che alcuni hanno costi addirittura inferiori.
Poi Ophelia (che ha studiato biologia marina eh…ed ha fondato 21shares con i soldi di mamma), è parte in causa nella battaglia, quindi certo non è parte neutrale nelle opinioni che esprime.
L’ETF negli US sarà un game changer per l’industria. Saranno approvati tutti assieme (speriamo a gennaio), e sarà una lotta commerciale spietata tra gli emittenti, fees incluse.
Continui a non voler vedere la realtà attuale:
https://etp.coinshares.com/physical/bitcoin
ETP replica fisica.
Non se ne parla nemmeno.
Sei un po confuso Paolo.
Innanzitutto i costi di questo fondo sono ben inferiori a quelli di GBTC, quindi non vedo perché i costi di un ETF debbano essere superiori, in un contesto di maggior competizione. Alcuni fondi hanno costi ancora inferiori.
Secondo, questi prodotti non hanno avuto particolare successo, ma mi stupisce che tu non comprenda che il mercato europeo sia così “sottosviluppato” rispetto a quello degli US. Quale è il rapporto di capitalizzazione tra la somma dei mercati europei e lo SPX?
Terzo, mi pare innegabile l’effetto che possa avere la discesa in campo di un player come Blackrock che decide di “puntare” su una asset class vergine. Ricordati che le cripto sono le prime azioni la cui adozione è richiesta dagli investitori (conosci qualcuno che ha chiesto alla banca di quotare un BTP o un’azione o è viceversa?)
Quarto, continui a ripetere che gli emittenti ricevano fiat, e non bitcoin. Mi pare che tu stia ripetendo qualcosa che pare ovvia a tutti: quando lanciano un ETF su SPX incassano azioni? O quando lanciano un ETF sull’oro hanno petroliere?
Quinto: Ofelia Snifer non è neutrale quando critica un concorrente, e di certo tifa per il suo concorrente, che è direttamente legato al successo che il suo ETF avrà.
Per ultimo
Non sono in confusione oo, mi pare invece che stai cercando tu di fare confusione cercando di sminuire le mie parole.
1.
Tranne un primo periodo non ci sarà nessuna competizione.
Dal momento che non ci sono strategie o differenze...
Un sottostante solo, bitcoin, chi lo offre a meno vince, quando poi rimane solo, fa il monopolista.
Rimarranno massimo in tre.
Come sul discorso oro.
Così come per ETF sullo S&,P500, realmente diffusi ce ne sono pochi, non centinaia.
Gli elenchi sono sempre lunghi, ma poi le cose che contano nella pratica sono poche.
2.
Non esiste un mercato europeo o USA, per Bitcoin esiste un mercato solo.
Aperta la fessura in Europa potevano entrarci tutti, almeno i più grossi, almeno i più esperti.
Una volta che si era avviato il Cavallo di Troia poteva essere l'accesso dirompente...
3.
Settimanalmente in qualsiasi fondo di venture capital o in chi organizza IPO.
Con la moda delle SPAC si fa ancora di più si inizia a raccogliere denaro poi si decide in cosa investire.
4.
Molti gestori ricevono stock option o quote dei fondi stessi.
Tanti amministratori ricevono azioni della società in pagamento, anche per ragioni fiscali.
È un segno di coerenza.
Chi gestisce un fondo in Bitcoin e dice che ci sarà un futuro, bla bla bla, ed in tasca continua a mettersi dollari...
mah...
5.
Ophelia Snyder, archiviala... è l'esempio sbagliato.