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Il problema è che consumano anche il 54% del carbone consumato nel mondo e che costruiscono due nuove centrali a carbone
a settimana (
https://www.rinnovabili.it/energia/politiche-energetiche/centrali-a-carbone-in-cina-boom-2022/)
E' come svuotare il Nilo con un secchiello. D'altronde pensate ad 1.4 miliardi di persone che fino a 30 anni fa campava con un pugno di riso al giorno, non viaggiava, viveva di agricoltura e girava in bicicletta. Vai a vedere come vivono oggi, almeno gran parte di loro. Auto elettriche, grattacieli, consumo di carne, viaggi. In più produce per tutti.
I preservativi non bastano: o si cambia stile di vita o le emissioni aumenteranno in modo esponenziale.
Se lo stile di vita è immodificabile perchè nessuno è disposto a rinunciare al benessere allora, la scienza ci dice che avremo tifoni e tsunami con cui convivere.
A meno che, torno a ripetere, la rinuncia al benessere NON sia una scelta ma un evento inevitabile.
E' questo il punto, non sono solo le emissioni di CO2 ma l'aumento generalizzato dei consumi. La terra non ha risorse per consentire a tutti consumi come quelli ai quali siamo abituati noi, quindi poiché come giustamente dici non possiamo aspettarci che sia il singolo a rinunciare a qualcosa di sua iniziativa, sarebbero opportune politiche perseguite da tutti gli stati per ridurre l'impronta dell'uomo sulla terra.
Però abbiamo già visto che l'obbligo di un solo figlio non funziona: in Cina i contadini sopprimevano o abbandonavano le figlie femmine per poter avere il maschio che sarebbe stato di supporto nel lavorare la terra, e il risultato è che da anni ci sono troppi maschi senza femmina con cui crearsi una famiglia.
Se non ha funzionato in uno stato dittatoriale figuriamoci se potrebbe funzionare nelle "democrazie" del mondo occidentale, dove imporre certe regole sarebbe sicuramente più complicato.
Poi parliamo dei cinesi, ma India e Africa sono subito dietro l'angolo con numeri non inferiori alla Cina (almeno per l'India).
Non è facile e non ho una soluzione da proporre, per questo dico solo che imho siamo in troppi.
Non sono il tipo che fa discorsi filosofici o che da lezioni di vita ma sono abbastanza sicuro che la terra per come la conosciamo non può finire anzi non finirà, noi siamo solo parassiti che ce ne stiamo approfittando ma il pianeta ha attivato le difese per eliminarci come se fossimo scorie, deve rigenerarsi, l'ha fatto in passato lo farà in futuro.
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Sono perfettamente d'accordo con te: il pericolo non è per la terra, è per noi. Se noi causassimo squilibri tali da portarci a catastrofi naturali, l'effetto sarebbe che probabilmente noi ci estingueremmo. Poi dopo qualche migliaia di anni sulla terra ritornerebbe tutto come prima di questo evento catastrofico: cieli limpidi, natura rigogliosa.... ma senza di noi!
Però scusate: quanto possa essere ambientalista convinto, non è a questo che aspiro
Ps. Guarda mi hai beccato sul culo su uno spostapoveri dell'aria. Se vuoi venire a Malpensa stasera ci mangiamo una pizza e poi facciamo il “selfie” con Midjourney
Alle 19.26 avevo praticamente già digerito! sai che da buon anziano mangio alle 18 con un brodino leggero e due biscotti
Comunque scherzi a parte: penso proprio che ad una pizza o una birretta a Milano (o dintorni) verrei volentieri. Se dovesse capitarti.....