TRALALTRO te che sei in America, non funziona mica così.
In America le tasse si pagano con qualsiasi scambio che genera plusvalenza, anche fra altcoins e altcoins e quindi anche fra Bitcoin e tether.
Se vuoi fare il bravo ometto ragioniere che paga le tasse e fai spuntare soldi fuori che l’IRS potrebbe contestare non ti pari il culo con lo scambio btc/usdt. Assolutamente no. Anche se cambi btc in pepe al momento del cambio dovresti fare la contabilità della plusvalenza.
Non essendo cittadino americano e non essendomi registrato sugli exchange usando il SSN diciamo che l'IRS non ha bisogno di sapere se possegga o no crypto comprate come europeo prima di trasferirmi, mettiamola così. Tanto dovessi vendere qualcosa quei soldi sicuramente non verrebbero spesi negli USA.
Però se vivi in America dopo 2 anni sei resident e dovresti rischiare il reddito world wide per forza.
Mi sembra ci siano dei buchi su questo ragionamento visto che io per primo mi son dovuto fare una laurea fiscale qua per vedere come procedere nei prossimi anni, nel caso io rimanga nel suolo a stelle e strisce.
Non importa se te non sei registrato con ssn, non importa se usi exchange scamuffi, non importa se ti arrivano soldi random dall’amico che spaccia in Colombia etc..
All’IRS interessa che te dichiari i soldini che hai o arrivano da qualsiasi parte del mondo in qualsivoglia forma, e nel caso ci paghi le tasse.
Quindi stai all’occhio che mi sembra semplicistica sta cosa.
Anche se, ipotesi, usare vpn per usare binance.com sarebbe per legge “borderline” come magari andare su un sito di gambling cinese, all’IRS non gliene frega una sega nei fatti se scommetto sulle lotte dei polli in qualche sito scamuffo vietnamita. Ma se ti entrano dei soldi e non hai la provenienza e non li dichiari, ti aprono l’ano se vivi in America.
Fai attenzione!
Anch’io ho tutto l’ambarabam per ora tra roba scamuffa in wallet e exchange europei o senza kyc con roba random mai registrata con SSN. Io ho 2 anni di tempo diciamo per adattarmi e per avere anche una sorta di fiscalità disgiunta, ma dopo i due anni dei in terra americana e tutto il world wide reddito devi dichiararlo e capire se devi pagarci le tasse o no, ma comunque dichiararlo.
Se prendi la decisione di non farlo, e un giorno per qualche interpolazione spuntano dei soldi (tanti soldi sotto 600$ non ti caga nessuno) dal nulla, e ti sgammano, son cazzi amarissimi, mica è l’Italia che è il paese dei campanelli, in America vai sul penale.
Infatti ci sono tutti i programmi per le tasse anche sui wallet con software che ti calcolano tutto anche se fai centomila operazioni su exchange o su defi o se pigli airdrops etc etc..
Na mega rottura di cazzo stratosferica.
Io onestamente mi adopererò per avere una sezione pulita che proviene da denaro pulito che proviene da un indotto tutto americano.
Con un wallet verificato un coinbase o simili con un bonifico da conto bancario americano pulito e con ssn etc etc..
Viceversa la zona grigia che è grigia da sempre (mai dichiarata) bisogna decidere cosa fare. Perché se vuoi fare come dici te, quella non deve mai uscire fuori in denaro Fiat manco morte morire, al massimo in cash. E non deve interpolersi neanche mai più eventualmente con exchange europei o simili che ormai saranno anche loro da grande fratello.
Dovresti rimanere incastrato tutto in defi con un wallet che non scambia mai con wallet che usi per dichiarare etc..
Ormai mi son fatto anch’io una cultura.
L’America alla fine è peggio dell’Italia, è il paese della burocrazia. Altro che, non puoi fare quasi niente in teoria senza farlo sapere all’IRS.
Si fanno tante cose in America senza dire niente all’IRS, tanti lavoretti, scommesse, anche andare al casino stesso per gamblare piccoli importi. Anche prestiti fra amico etc, ma devono essere tutti rigorosamente CASH. Se c’è qualcosa di tracciato, se finito.
Una nota meno negativa volendo è che c’è una regolamentazione per tutto, anche se rompi palle, nel senso che alla fine a loro interessa solo se arrivano soldi dal nulla. Tu dici che sono piovuti dal cielo, lo hai dichiarati, ti aumentano la tua base del reddito e vedi quante tasse paghi e fine.
Però dovresti dire tutto, o altrimenti non devono venire mai fuori.
POI se ti sei informato più di me, e conosci meglio di me qualche escamotage, sono tutto orecchi.
Ma sembra proprio che sia così anche con consulti, nel senso anche se hai conto europeo, dovresti dichiararlo, te vendi e ti bonifichi su quel conto mettiamo. Quei soldi da dove provengono? Già scatta l’allarme nel tuo paese di origine (Italia) ma scatta anche la questione che sei residente in America e fiscalmente dovresti dichiarare tutto in America. Quindi come la mettiamo?