Qualsiasi marketcap a seconda dei punti di vista è pieno di buchi
Domani esce la notizia pilotata che produrre la coca cola non è Green?
Più che secondo i punti di vista secondo i parametri di come è nato un prezzo.
Ho preso Coca-Cola per fare un esempio, perché è uno dei titoli a basso beta ( https://www.borsaitaliana.it/borsa/glossario/beta.html ):
Basso beta, è un titolo dove non si ride e dove non si piange.
Al massimo della disgrazia del mondo, Marzo 2020, si poteva comprare sotto $ 40,
ma c'è stata essenzialmente un giorno fra il 19 ed il 20 Marzo 2020, in pochi frame.
Ora si trova sopra $ 60 ( un po' caro... ), ma tendenzialmente non oscilla molto; $ 51 / 59.
Proprio perché è una marketcap più "densa", anche se dovesse uscire una brutta notizia, non si avrebbe un tracollo a -80%.
Non confondiamo comunque una brutta notizia ed una oscillazione di prezzo, con un rischio intrinseco;
il problema dei "buchi" è dove 1000 persone hanno comprato una azione a $ 1 e 100 persone l'hanno comprata a $ 25.000...
La differenza sta nei volumi, medi, distribuiti nel tempo.
Immaginiamo di avere 100 azioni da $ 1, marketcap iniziale = $ 100.
Se 97 azioni stanno ferme, sempre ferme... e si scambiano giornalmente 1/3 pezzi, il prezzo è determinato da quei pochi pezzi che circolano...
1/3 che si vendono via via al rialzo. Mettiamo che scambiando queste poche azioni il prezzo sia andato a $ 500.
100 x $ 500 = marketcap "virtuale" = $ 50.000
in realtà abbiamo $ 97 + qualche altro migliaio di dollari determinati dalla price action dei pochi pezzi che sono circolati ( https://www.investopedia.com/terms/p/price-action.asp );
molto, molto meno dei $ 50.000 che si possono calcolare.
È chiaro che se i primi volessero liquidare, non troverebbero fondamenta... ciò determina un crollo dei prezzi, più ci metti la paura...
C'è una larghezza di mercato determinata dalla marketcap, ma c'è anche un'altezza, uno spessore di mercato.