Uno degli obiettivi degli istituzionali è proprio quello di impossessarsi di più bitcoin per avere maggior controllo sul mercato e quindi sull'asset.
Bitcoin è stato sempre criticato perché faceva paura come sistema monetario alternativo, come asset speculativo nessuno lo ha mai disdegnato.
E' una cosa che affermavo mesi fa e che accadrà inevitabilmente: l'acquisto degli ETF non corrisponde affatto al possedere bitcoin, si sta solo comprando un prodotto finanziario.
Quindi bisogna essere consapevoli che in questo caso i veri owners dell'asset diventano gli istituzionali e i fondi, a cui non interessa un sistema monetario diverso da quello deciso da loro, quindi ciao ciao mass adoption, almeno per come la intendono alcuni puristi.
Che gli ETF siano prodotti finanziari e non bitcoin non c'è dubbio, tutto il resto non lo condivido o non mi è chiaro.
Non mi è chiaro perchè l'acquisto da parte degli ETF dovrebbe impedire la mass adoption o la creazione di un sistema monetario alternativo.
I bitcoin non sono azioni, non corrispondono a voti in un'assemblea, acquistarli non fa acquisire controllo o potere sulla rete.
Per non considerare che i bitcoin
non sono di proprietà di Blackrock ma dei suoi innumerevoli clienti, la stragrande maggioranza dei quali non sono istituzionali ma persone normali, alle quali di avere controllo sulla rete Bitcoin non importa una mazza. E non importa nulla nemmeno a Blackrock stessa, a cui interessano solo le commissioni e di come funziona o da chi è controllato Bitcoin non potrebbe fregare di meno.
Inoltre, ogni satoshi è divisibile all'infinito per cui per quanti Bitcoin compreranno gli ETF, ci saranno sempre infinite frazioni di satoshi a disposizione di tutti.
Non ci sarà mai una scarsità di token disponibili. Per questo sono anche inutili tutte queste elucubrazioni su quanti sono andati persi.
A meno che gli ETF non comprino il 100% esatto di tutti i bitcoin circolanti. Ma è fantascienza.
Leggevo le stesse cose una decina d'anni fa riguardo agli exchange: quando i depositi sugli exchange erano in salita qualcuno temeva che non sarebbero rimasti bitcoin in custodia personale perchè usare un exchange era più pratico.
Dal 2018 ad oggi gli exchange non hanno fatto altro che perdere bitcoin sotto il loro controllo. Non a caso si sono buttati sulle shitcoin
C'è però un effetto massa.
Come se venisse movimentata una parte di btc che non vengono movimentati da 10 anni.
È il teorema dell'uomo con la pistola, 6 colpi e cento persone davanti.
Fidelity non ricordo, i bitcoin del Trust BlackRock sono di proprietà del trust.
Chi compra IBIT ha il diritto ad avere una quota del trust.
Non posso andare da BlackRock a chiedere un btc indietro,
posso andare da BlackRock ed essere liquidato in fiat.
Questo apre ad un discorso, io Trust posso gestire bitcoin per altri usi e qualcuno si presenta allo "sportello" gli do un sacchetto di monete.
Prestare bitcoin per esempio; così come prestare azioni, è fonte di ulteriori guadagni in commissioni.
Lo stesso discorso delle azioni dentro un ETF, azioni che indiretti sono di singoli investitori ma in consiglio c'è il delegato BlackRock.
Stessa cosa anche con altri fondi attivi.
Sul discorso diritto di voto... ci sono tante forze esterne che però esercitano un potere concreto e reale, nessuno è costretto ad usare un iPhone, però Apple è una società leader.
Ancora di più, nessuno è costretto ad usare uno smartphone eppure come confermano le ultime statistiche si può fare a meno dell'olio di oliva e del pane, ma non dello smartphone.
La presenza di strumenti finanziari sui mercati aumenta la correlazione con i mercati stessi.
Nessuno è consigliere di amministrazione dell'oro eppure se la banca centrale cinese acquista delle tonnellate di oro, come avvenuto negli ultimi tempi, l'oro va verso i massimi.
Parlo di effetti lato prezzo.
Un lingotto d'oro è sempre un lingotto un btc è sempre un btc.
La differenza è sempre l'uso.
Chi compra i pacchetti BlackRock, Fidelity, VanEck, per ora si ferma ad un determinato uso.
È una parte di rilievo, non l'unico uso possibile.