Sei sicuro che funzioni così?
Io sapevo che la transazione era firmata, broacastata e valida a tutti gli effetti, ma il destinatario non poteva firmare a sua volta transazioni che includessero l'UTXO prima appunto del timelock (che può essere un Blocco o un timestamp UNIX, a quanto ne so).
Questo significa che il mittente dei fondi poteva "diseredare" il destinatario con un semplice RBF.
Difatti conosco una persona che fa proprio così, manda annualmente i propri bitcoin ai propri figli, con un tmelock un paio di anni avanti. Se passati i due anni è ancora in giro allora rifirma una altra transazione con RBF sulla prima, sempre a favore dei figli e sempre avanti si altri due anni. Altrimenti i figli possono disporre del malloppo.
Del resto se la transazione non fosse broadcastata dopo due anni vi sarebbe bisogno di qualche sorta di "intervento esterno" per effettuare il broadcast.
La risposta dipende dalla implementazione del servizio che fa ogni wallet.
Con Trezor, che ho testato io, il timelock funziona in due modi:
1)La tx viene creata, firmata ma non inviata. La si può salvare su supporto esterno e fare il broadcasting successivamente tramite questo servizio
https://btc1.trezor.io/sendtxL'obiettivo finale di questo servizio è la privacy come spiegavo nel post precedente
2)Nel secondo caso la transazione è inviabile ma il RBF non è utilizzabile: in trezor timelock e RBF sono due funzioni non utilizzabili in contemporanea, se attivi una si disattiva l'altra automaticamente. Credo che lo scopo sia proprio impedire che chiunque possa "ripensarci" proprio perchè l'obiettivo è quello di bloccare i fondi fino alla scadenza in modo irreversibile (ad esempio per impedire a terzi di accedervi anche con la forza)
Sono cmq tutte funzionalità personalizzabili via wallet sarebbe interessante sapere la persona che conosci che wallet usa.
Per fortuna prima di firmare la tx viene chiesta una conferma anche sul dispositivo esterno: